Campionato Regionale 28/05/2000 Borno ( BS )

Meteo:variabile con pioggia ad intermittenza
Terreno: terra, sassi, muri, molto ben tracciato e molto vario

n.zone:8 x 3 giri

Difficoltà zone:media

classifiche

 

Mi scuso con i visitatori ma in questa gara non abbiamo potuto scattare foto a causa della (mia) assenza per motivi di famiglia. la prossima gara ad olginate comunque ci sarò sicuramente.

28 Maggio 2000 - Borno (BS) - Campionato Regionale Cadetti - M.C. Biesse

 

Condizioni meteorologiche estremamente variabili hanno accompagnato lo svolgimento della 3^prova del campionato regionale cadetti organizzata a Borno (BS), località turistica della Val Camonica, ad opera del M.C. Biesse in collaborazione con l’onnipresente M.C. Valtellina.

Otto le zone da percorrere tre volte unite da un trasferimento trialisticamente molto interessante con passaggi con salite e discese molto ripide all’interno della pineta. Fortunatamente la pioggia si è vista, a tratti anche molto forte, solo per brevi periodi durante la gara e ciò ha permesso al terreno di “tenere” bene e sia nelle zone che lungo il trasferimento non ci sono stati grossi problemi di aderenza che in caso contrario avrebbero sicuramente reso molto più impegnativi i lunghi tratti ripidi in discesa.

Ottimo, a mio parere, il lavoro dei tracciatori che sono riusciti a preparare zone in cui tutti hanno potuto divertirsi senza pericolo ma dove lo zero era sicuramente difficile da strappare e dove l’uno il due o il tre potevano dare la stessa soddisfazione di uno zero in gare più facili ma sicuramente meno divertenti.

Per la verità a fine gara Ongaro e Rota (eterni rivali della categoria Expert) dichiaravano di aver trovato la gara un po’ facile ma loro, si sa, trialisticamente sono di un altro pianeta... tutti gli altri non avranno sicuramente pensato lo stesso.

Le zone, tutte piuttosto lunghe e per lo più localizzate all’interno della pineta, erano caratterizzate dal susseguirsi di varie difficoltà costituite da curve strette, passaggi sul viscido, sassi, muretti anche piuttosto alti, radici, salite e discese su grossi massi all’interno di torrenti e via dicendo. Insomma per tutti i gusti. Molto bella la zona tre per tutte le categorie con un alto muro di entrata per i piloti “rossi” (ma qui Veltroni non c’entra...) da superare in volo e ambientata in un tratto di torrente sassoso in salita vicino ad una fontanella e dove anche i piloti di categoria gialla dovevano superare un muretto verticale piuttosto alto che ha mietuto molte “vittime”.

Qualche lamentela invece, purtroppo, per quanto riguarda le code all’entrata di molte zone un po’ per la tipologia delle stesse che spesso richiedevano tempo per essere percorse o per essere liberate in caso di caduta, un po’ per l’operato di alcuni giudici che a volte si dimostravano un po’ lenti, un po’ per i “piloti” fuori gara con o senza pettorali (veramente troppi questa volta !) ai quali veniva permesso di provare le zone nonostante la coda all’ingresso !

Stile indoor l’ultima zona tracciata in prossimità dell’arrivo utilizzando grossi tronchi.

Veloce l’esposizione delle classifiche mentre fuori dal grande tendone che ospitava la segreteria di gara scoppiava il diluvio e premiazione nel palazzetto adiacente in cui ai bellissimi trofei si contrapponeva la mancanza di un impianto di amplificazione che ha reso la premiazione un po’ “casereccia”.

Ottimo comunque il giudizio generale su questa manifestazione.

 

Prossimo appuntamento l’11 Giugno 2000 con la 4^ prova del campionato regionale ad Olginate ad opera dell’omonimo M.C. Olginate che mi vedrà impegnato come organizzatore. Ne approfitto per farmi gli auguri...

 

Ciao a tutti.

 

Luigi    teammillepiedi@iol.it

 

P.S.

Ha fatto piacere incontrare lungo il percorso alcuni piloti che affrontavano la loro prima esperienza di gara. Erano per lo più piloti locali che forse, ma ci auguriamo di no, non parteciperanno ad altre prove. Questo sta a significare che le gare di campionato regionale dovrebbero essere maggiormente distribuite sul territorio : lo scorso anno solo poche provincie (Lecco, Sondrio e Varese) hanno ospitato un buon numero di gare regionali. Una maggior distribuzione sul territorio di questi appuntamenti non potrebbe che giovare permettendo anche la partecipazione di piloti che siano impossibilitati ad affrontare lunghe trasferte. Per questo è auspicabile anche a livello federale favorire la collaborazione tra Moto Club e permettere l’organizzazione di gare non sempre ai soliti noti ma ad un numero sempre maggiore di essi soprattutto ai più piccoli e meno organizzati che con le loro sole forze non potrebbero mai riuscirci. Ad esempio utile sarebbe l’organizzazione più frequente di corsi per giudici di zona maggiormente distribuiti sul territorio senza attendere le richieste dei moto club che spesso nemmeno sanno di doverle fare oppure anche potrebbe essere utile richiedere ai moto club già organizzati e con esperienza di realizzare più di una gara ma in provincie sempre diverse magari appoggiandosi appunto ai moto club locali contribuendo a creare esperienza per questi ultimi. Negli ultimi anni invece si è assistito alla “distribuzione” di date ad inizio stagione sempre agli stessi moto club e sempre negli stessi ambiti territoriali senza fare niente come promozione in questo senso : se un domani questi pochi Moto Club decidessero di non organizzare più niente non ci sarebbe nessuno in grado di sostituirli e non si potrebbe più organizzare un campionato regionale. Forse sarebbe meglio riflettere su questo punto e smettere anche di considerare l’organizzazione delle gare solo in chiave puramente “economica”. Molti ritengono attualmente l’organizzare una gara come lo strumento per “guadagnare” soldi (da investire poi in attività sociale, non discuto) ma in realtà il fine è la gara e la promozione del Trial (basta leggere i primi articoli di ogni statuto di ogni moto club) e le entrate economiche sono (e devono essere) solo un corollario per permetterne la realizzazione. I moto club sono e rimangono degli enti no-profit ma purtroppo in troppi non se ne ricordano o non hanno mai capito cosa questo significhi e continuano ad amministrarli come una qualsiasi attività commerciale che deve rendere ! Il no-profit non deve rendere, deve fare attività ! I fondi servono a permettere questa attività : più ce ne sono più si potranno fare le cose bene ma non viceversa. Troppo spesso si sente dire che l’organizzatore “non guadagna abbastanza” e quindi si aumentano le quote di iscrizione, si pretende il pagamento anche di chi non partecipa, si minacciano multe e via dicendo. Organizzare una gara di trial regionale costa indipendentemente dal numero di partecipanti circa poco più di 2 milioni di lire, il che si ripaga con le quote di iscrizione di circa 70 piloti, numero difficilmente non raggiunto. Aggiungiamo qualche sponsor e tutto il resto è “guadagno” che però a quanto pare non basta mai... Insomma se il fine è , come dovrebbe essere, l’organizzazione della gara, con “soli” 60 partecipanti gli organizzatori dovrebbero essere soddisfatti, se invece il fine è realizzare entrate allora non basteranno mai nemmeno 200 partecipanti qualsiasi sia la quota di iscrizione ! Vedere, come a volte accede, gare organizzate in modo approssimativo, con premi miseri, preparazione delle classifiche lenta ma con oltre 120 paganti ed in più trovare organizzatori che pretendono il pagamento (sostenuti dagli assurdi regolamenti federali) anche delle quote dei piloti assenti lascia sicuramente qualche dubbio...

Forse andrebbero presi ad esempio moto club emergenti, come il Biesse ritengo, che antepongono la passione al guadagno e che, mi correggano loro stessi se sbaglio, probabilmente una gara la organizzerebbero bene, come questa, anche in perdita. Sono questi i club che possono garantire la continuità del nostro sport non certo quelli che pretendono sempre di più dietro al ricatto di non organizzare più niente... !

 

 

 

Commenti di Luigi Schiavi e-mail arcturus@iol.it
 impaginazione di- Silvano.Brambilla@libero.it
 

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