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34. PROCESSIONE IN PIAZZA SAN MARCO 
Gentile Bellini ( Venezia 1429-1507 )
1496 circa - Tempera su tela cm 367,5x746

Questo dipinto fa parte di un ciclo che decorava le pareti della sala dell'Albergo o della Croce nella Scuola di San Giovanni Evangelista a Venezia. In esso Gentile Bellini raffigura la solenne processione che si svolgeva in Piazza S. Marco a Venezia, davanti alla Basilica, in occasione della festa del santo omonimo, alla quale partecipavano le Scuole veneziane con le loro reliquie. In particolare, nel dipinto, si racconta che durante lo svolgersi della processione del 25 aprile 1444 Jacopo de'Salis, mercante bresciano, s'inginocchiò davanti alla Reliquia della Santa Croce invocando la guarigione del figlio moribondo, ottenendola subito.
Nel quadro è rappresentato il corteo processionale che parte dalla porta della Carta e si snoda da destra verso sinistra. Anche il Doge è uscito dal Palazzo Ducale ed è preceduto dalle bandiere, dalle tube, dai simboli del potere. Al centro, in primo piano, circondati dalla folla dei devoti ci sono i confratelli, vestiti con il saio bianco della Scuola. Essi portano ceri e torce mentre, già dal lato opposto, la testa del corteo si dirige verso la Basilica. Nel mezzo della piazza pavimentata a mattoni, e al centro del dipinto, sotto il baldacchino di broccato, c'è il "soler" dorato su cui appoggia il prezioso reliquiario della Croce, portato a spalle dai Confratelli della Scuola. Al fianco si trova il protagonista dell'episodio, vestito di rosso, inginocchiato, ma poco visibile rispetto alla complessità della rappresentazione di tutto il corteo e dell'ambiente: la Piazza S. Marco descritta con gli edifici della fine del Quattrocento. Per il pittore Gentile Bellini appare certo molto importante testimoniare tutti i complessi architettonici nei loro minimi dettagli. A sinistra si vedono le Procuratie Vecchie, quelle ad un piano del tempo del Doge Sebastiano Ziani (1172/ 1178); gli edifici gotici che seguono saranno invece abbattuti all'inizio del Cinquecento per la costruzione della Torre dell'Orologio su progetto del Codussi.
Domina nel fondo la Basilica di S. Marco decorata dagli antichi mosaici veneto-bizantini, dei quali si conserva ancor oggi, quello sopra il portale di S. Alipio all'estrema sinistra. Il campanile, sulla destra, appare nascosto, nella zona inferiore da antiche costruzioni come l'Ospizio Orseolo, destinato cinquant'anni dopo alla demolizione per permettere la costruzione delle Procuratie nuove, edificate dal Sansovino. Di fronte alla Basilica svettano quattro stendardi issati sui pennoni; il cielo è terso e l'atmosfera tranquilla.

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