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47. TRAFUGAMENTO DEL CORPO DI SAN MARCO 
Jacopo Robusti detto il Tintoretto ( Venezia 1518 -1594 )
1562 - Olio su tela cm 398x315

Il corpo di San Marco, legato ad una corda, è trascinato dai pagani per le strade della città, quando scoppia un temporale violentissimo, e questi, spaventati, fuggono fra lampi e tuoni dentro un tempio, lasciando il martire sul selciato. Proditoriamente arrivano i cristiani a raccogliere il corpo per dargli sepoltura. Questo è il fatto narrato nel dipinto di Jacopo Tintoretto dal titolo "Il trafugamento del corpo di San Marco", e facente parte dell'antica decorazione della Sala Capitolare della Scuola Grande di San Marco. Il gruppo di personaggi principali si trova sulla destra e si compone di tre uomini che sorreggono il Santo, fra i quali, Tommaso Rangone, con la barba bianca, che sorregge la testa . Anche il pittore ha poi voluto raffigurarsi nel dipinto: infatti è il personaggio dalla barba nera di fianco al grande cammello.
Il colore presente in quest'opera è prevalentemente modulato su tinte calde e scure, tranne i corpi dei pagani che sembrano quasi trasparenti, e così pure, le chiare architetture. La luce spettrale squarcia le nubi scurissime e si diffonde nell'immagine con effetto scenografico. Un senso di movimento si osserva specialmente nel gruppo dei pagani in fuga.
Una certa apprensione è leggibile nei volti dei cristiani che si affrettano, sia pure con la massima cura, a raccogliere il Santo per non incappare nella pioggia divina, mandata per punire i pagani .
Indistinte figure disegnate con tratti luminosi volano sopra le teste dei pagani.
Lo spazio è racchiuso entro evanescenti costruzioni, che si affacciano su una piazza prospetticamente confluente su una grande chiesa di stile rinascimentale, con impostazione a carattere scenografico.

  ANALISI FORMALE COLLOCAZIONE  SALE PROVENIENZA