Yak

 

 

                     - COS'E' UNO YAK -        

         MICROTRATTATO SU OSSERVAZIONI E CONSIDERAZIONI DELLO YAK.

      Uno Yak e' un'essere non umano, ma che ha sembianze umane, ed e'
   comunque terrestre.
      Si narra che anticamente questo nome gli fu donato  dagli dei GUIT,
   TRUMP, DRUM e BASS che si erano ispirati alla liberta' caratteristica
   dell'animale omonimo che vive sulle alture del Tibet.

      Lo Yak non e' molto istruito, ma sa quasi tutto.
      Uno Yak e' uno schiavo, ma si avvicina molto all'essere un Dio.
      Quando e' depresso salta, grida e gioisce nel vederti vicino a lui.
      Quando e' invece vitale tu non lo puoi osservare, perche', haime',
   egli e' piu' veloce dei riflessi luminosi.

      Lo puoi scovare tra le montagne, in qualche caverna, ma se cerchi
   attentamente dentro la tua casa, lo trovi anche in un cassetto.
      Egli si nutre principalmente di patate e cioccolata, ma non disdegna
   le bistecche e il vino.

      Lo yak ama le trasmissioni d'amore, sopratutto se sono in full-
   duplex, e a questo proposito egli produce delle vibrazioni particolari,
   molto rare, che implicano ogni parte del suo corpo: le zone genitali
   comunque sono quelle maggiormente interessate e sollecitate durante
   queste trasmissioni.

      Lo yak diventa triste quando qualcuno gli strilla, lo insulta, o
   gli fuma vicino. D'altraparte e' estremamente pericoloso se qualcuno
   tenta di malmenarlo: infatti la sua robustezza fisica e la sua velocita'
   nell'esecuzione di un'attacco, lasciano poche probalita' di sopraviven-
   za all'aggressore.

      Lo Yak e' politicamente impegnato: lotta giorno dopo giorno per la
   creazione di un mondo extraterrestre e non umano.
      Le sue piu' recenti conquiste politiche, che sono state bene accette
   dalla sua comunita', sono:

        1) La liberalizzazione del grido e dell'urlo (espressa in ahhhh!)
        2) Lo sblocco del sorriso
        3) La liberalizzazione del respiro.
        4) L'abolizione della paura di effettuare un'azione, attraverso
           l'esecuzione immediata di questa azione stessa.
        5) L'acquisizione a tutti gli effetti dei prodotti ottenuti
           attraverso l'attuazione dei suggerimenti esposti nella famosa
           enciclica YAK intitolata: "io sono io, e tu sei tu".

      Lo Yak, inoltre, e' in costante contatto con diversi organi reli-
   giosi (tra cui la Sacra Chiesa Cattolica e la Sacra Confraternita dei
   Testimoni di Geova) per trattare, discutere e divulgare la propria
   anti-religione, che si basa essenzialmente sui "Meccanismi universali
   e atomi che li compongono".

      In pratica lo Yak e' convinto che la religione basata sul senso del
   "Iddio", e' oramai obsoleta e conclama la propria regola antireligiosa
   per cui "l'essere e non essere sono si la stessa cosa, ma sintonizza-
   ti su due coordinate identiche e diammetricamente opposte."

      Lo Yak ha comunque dimostrato che il problema delle coordinate re-
   lative all'esistenza e alla non esistenza si risolve con la teoria del
   "sacco di patate".

      Lo Yak e' rivestito di pelle molto liscia, e piacevole da accarez-
   zare, ed e' generalmente di colore chiaro. Gli Yak con pelle di color
   scuro sono molto rari, e si dice che alcuni esemplari di questo tipo
   esistono sulla terra, localita' U.S.A.

      Ama in genere passeggiare all'aperto quando splende il sole.
      Quando piove o le condizioni atmosferiche sono avverse, lo si
   puo' incontrare passeggiare all'aperto senza sole: infatti lo Yak
   e' provvisto di un sole interno, che per gli umani e' impossibile
   avere, che lo scalda quando e' freddo e lo illumina quando e' buio.
      Questo sole e' sito internamente al suo petto, sul lato sinistro;
   in questa stessa zona gli umani, invece, hanno un'organo chiamato
   cuore.

      Lo Yak di regola trascorre buona parte del suo tempo di notte, per
   lavorare o per divertirsi: e' di notte infatti che meglio riesce a dis-
   taccarsi dal sistema che gli umani gli hanno imposto a condividere.

      Se si rotola nel fango, o se corre o comunque suda, egli assume un
   puzzo insopportabile, di cui egli si rende conto avere: e' costretto
   dopo tali attivita' a immergersi in lunghi bagni profumati, o ad effet-
   tuare docce tonificanti per tornare alla purezza iniziale.

      Lo Yak e' molto vulnerabile, nonostante la sua robustezza fisica.
      Infatti la propria sfera affettiva crea i piu' grossi problemi
   alla sua esistenza.
      Egli e' in ricerca continua di alimentazioni affettive (con lo
   zero centrale a massa).

      La mancanza di tali sorgenti alimentatrici, provoca delle gravi ca-
   renze energetiche a livello del suo 'sole' interno, il quale, in ques-
   to caso, potrebbe creare di rimbalzo danni gravi al corpo e mente.

      Per risolvere questo problema lo Yak sta cercando, in questo perio-
   do (1993-1994), di avere contatti affettivi con interfacce digitali,
   computers, apparecchiature elettroniche in genere, che egli considera
   piu' affidabili degli esseri umani.

      Lo Yak recentissimamente ha cominciato a lavorare seriamente per
   le sue future generazioni, alla costruzione e produzione in serie di
   Androidi maschi e femmine, che vorrebbe sostituire volentieri con gli
   esseri umani, che bene o male gli stanno intorno.

      Considerando lo Yak inferiore rispetto all'universo, e superiore
   alla razza umana, se ne ricava di come sia importante per quest'ulti-
   ma avere presenti nel proprio sistema piu' Yak.

   Si consideri inoltre che non essendo la razza umana cosciente della
   propria necessita' di avere tra i propri simili alcuni esemplari di
   Yak, si crea una situazione per cui lo Yak venga quasi sempre rifiuta-
   to dal contesto sociale umano.

      Questo avviene, secondo alcuni studi psico-bioelettrici effettuati
   da Yak, in quanto l'entita' umana, fondamentalmente idiota, avverte
   quel fenomeno di superiorita' che lo Yak non puo' fare a meno di nas-
   condere (quale entita' razionale e pura).

      Ne deriva che l'essere umano vede nello Yak un nemico della propria
   personalita', un nemico del sistema e della stessa cultura umana.

      L'umano, sempre secondo gli studi di cui sopra, si sente minaccia-
   to dagli atteggiamenti caratterialmente liberatori dello Yak, ne prova
   paura, lo teme, vede insomma nello Yak un contrasto enorme alla propria
   idiozia e alla propria piccolezza.

       Lo Yak essendo consapevole della situazione descritta sopra, in-
   terviene spesso a favore dell'uomo, e nonostante le difficolta' delle
   incompatibilita' caratteriali esistenti, si impegna nel donare parte
   della propria energia affettiva, che egli spera sia utile a riempire
   almeno in parte le carenze affettive umane.

       Perche' egli sa che sono proprio queste a determinare sostanzialmem-
   te l'ignoranza e l'irrazionalita' della razza umana!

                   FINE PRIMO APPUNTO. rif 1/139

                       Scritto da Marco Yak

                               !

                                                            Roma 26.1.94
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.......sono tutte prove,..a presto!