L’ IDEALE 

Raggiungere degli ideali non è semplice ne facile:

 

C'è una favola di un cervo che mirava la sua immagine riflessa in un lago, e diceva al proprio figlio: guarda come sono forte, guarda la mia testa superba, guarda le mie membra come sono robuste e muscolose e come corro veloce!

Ma a un tratto si ode in lontananza il latrare dei cani, ed immediatamente il cervo si da alla fuga. Dopo aver corso per parecchie miglia il cervo ritorna ansimando dal figlio, ed il giovane figlio gli dice:

poco fa mi dicevi di essere tanto forte, però appena i cani si sono messi a latrare sei scappato via. 

Si figlio mio ammise il cervo; quando i cani latrano il mio coraggio se ne va. 

Così di noi, abbiamo un alto concetto dell’ umanità, ci sentiamo forti e prodi, prendiamo grandi decisioni, ma quando i cani delle prove e delle tentazioni si mettono a latrare ci comportiamo come il cervo della favola. 

Ma se le cose stanno così a cosa servono gli insegnamenti? Sono utili a questo: a farci perseverare e la perseveranza finisce sempre col trionfare. 

Non c’è impresa che si possa portare a termine in una sola giornata. Chiunque può vedere il cielo azzurro, perfino il verme che striscia sulla terra vede il cielo azzurro: ma come esso gli appare lontano! Così il nostro ideale. Esso èsenza dubbio molto lontano, ma nello stesso tempo sappiamo che dobbiamo raggiungerlo. 

Se un uomo che ha un ideale commette molti errori, l’uomo che non ne ha ne commette di più. 

Perciò è sempre meglio avere un ideale: E di esso dobbiamo sentir parlare finche entra nel nostro cervello, finchè vibra in ogni goccia del nostro sangue e non penetra in ogni poro del nostro corpo. Su di esso dobbiamo meditare e così dalla pienezza del cuore trae impulso l’opera delle nostre mani.

Hari Om Tat Sat        

 

 

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