Appunti di viaggio 2

 

Carissimi,

alla fine non so se avrete già letto la mia precedente lettera, comunque non è importante... ... .come in un libro, ci sono molti capitoli.

Domani sarà un mese che mi trovo qui e dieci giorni che sono nel Panschir... .eppure mi sembra di esserci da tanto tempo, però non è un sensazione spiacevole, anzi!

Lentamente stiamo imparando la lingua del posto, il Dari, che deriva da un'antica lingua persiana e si scrive con i caratteri arabi (anche se qualche centinaia di anni fa si , scriveva con il nostro alfabeto) così riusciamo a salutare, a chiedere come va, a chiedere alcune cose delle quali abbiamo bisogno come te, pane, in pratica una mini conversazione …..

Il lavoro che stiamo portando avanti è molto stimolante, è sicuramente una grossa sfida ma sinceramente mi sento molto tranquilla, peccando forse di presunzione... ...

La maternità non è ancora completata, ma meglio così perché nel frattempo dobbiamo preparare le future infermiere.

Sono tutte donne e ragazze con un titolo di scuola superiore che noi dovremmo trasformare in infermiere e ostetriche in circa 120 ore!!!!!!

Quindi in questo momento sto preparando le lezioni, il che significa riuscire ad

estrapolare le conoscenze fondamentali del mio lavoro e spiegarle nel modo più semplice e chiaro possibile.

Le lezioni saranno in inglese, perché questa è la lingua ufficiale all'interno dell'ospedale, owiamente la sua conoscenza è scarsa e quindi potete immaginare come a volte ci siano dei momenti in cui nessuno capisce niente.

Per fortuna lavorerà con noi, come traduttrice, un'infermiera che successivamente diventerà la caposala del reparto.

Oltre a questo, un altro obiettivo del nostro progetto è quello di contattare i FAP,

(sempre di emergency) che sono delle postazioni, tipo ambulatori aperti 24\24, sparsi intorno alle montagne ,per far sapere nei villaggi che ci sono a disposizione 2 donne (l'ostetrica ed io) per visitare loro e i loro bambini.

Abbiamo così preparato un calendario per cui garantiamo la nostra presenza una volta al mese in ogni FAP, per seguire le gravidanze e controllare neonati e bambini.

L'altro giorno ne abbiamo visitati 4 e abbiamo impiegato 9 ore per percorrere 60 KM!!!! Ancora oggi mi fa male la schiena perché sicuramente non si può parlare di

strade... ..mi chiedo come faccia questa gente a spostarsi solo a piedi, utilizzando le ciabatte, lungo queste strade e all'interno delle montagne!

Tuttavia i posti sono splendidi, spero proprio che le fotografie siamo riuscite anche se credo che niente riuscirà a trasmettere questa bellezza.

Dopo questa "gita" ho deciso di girare con la testa coperta, in parte per una forma di rispetto ,in parte perché sentirsi osservata come un'extraterrestre non è sempre piacevole... .d'altra parte mi dicono che le donne con i capelli chiari non esistono è che per molti di loro è la prima volta che ne vedono una.

Stranamente però qui la persone locali sono molto simpatiche, hanno un senso

dell'umorismo che non mi sarei mai aspettata, qualcuna di loro ha anche studiato ed è

possibile discutere e soprattutto farsi raccontare la storia dell'Afghanistan dal loro punto

di vista... ..che owiamente è , in qualche punto, leggermente diverso da quello che

sappiamo o che ci hanno recentemente raccontato... ... ... ..qui nella valle sono tutti dei

mujaidin e venerano Massud come un eroe... ... ... ... .dicono i bene informati che a farlo fuori sono stati gli americani.

Insieme a Meria, che è la nostra infermiera interprete, abbiamo anche inziato delle

lezioni di "galateo" femminile infatti girando per i FAP, dove ci fermeremo qualche volta a mangiare e dormire vorremmo evitare di offendere qualcuno.

diventa così sopravvivenza da non lasciare posto ad altro... ... ... ..Ia guerra porta all'abbruttimento dei popoli e alla fine credo che sia questo quello che si vuole, annientare un popolo costringendolo a vivere giorno per giorno senza possibilità di progettare un futuro. 

Veniamo a cose forse più banali!!!!

La nostra sistemazione è ottima, anche la nostra casa è fatta di fango e paglia ma è assolutamente confortevole.

Abbiamo a disposizione tre case tutte all'interno di un unico giardino circondato dal muro,

nella casa comune ci sono alcune stanze al piano superiore mentre al piano terra abbiamo la cucina e il soggiorno... a turno alla sera si cucina e devo dire che si mangia molto

bene periodicamente arriva un cargo dall'Italia e quindi possiamo mangiare anche cose proibite come salame, prosciutto, vino, parmigiano.

Il gruppo maternità ( Helena l'osterica, Francesca la fisioterapista ed io, siamo alloggiate in un'altra casa, tutta per noi che abbiamo chiamato l'harem perché ospita solo donne rispetto agli altri noi abbiamo la comodità si avere al pian terreno il bagno (alla turca) e la doccia e così non dobbiamo uscire all'aperto come invece devono fare gli abitanti della casa comune.

Owiamente non esiste l'acqua corrente ed ogni mattina arriva un omino con il suo mulo che porta l'acqua dal fiume... ... .. .Ia doccia però è eccezionale, mille volte meglio che a

Kabul... ... . .si tratta di uno stanzino dove ci sono 2 bidoni con il rubinetto (tipo botte) uno è appoggiato su un altro bidone che in realtà è una stufa a legna.

Questa viene accesa al pomeriggio risultato la stanza è caldissima e non si fa altro che mescolare in un secchia l'acqua calda con quella fredda ed utilizzare una capiente brocca per risciacquarsi.

Volendo hanno anche attrezzato una stanza tipo sauna che funzione benissimo.

La compagnia è piacevole e l'atmosfera è rilassata... niente a che vedere con Kabul.

La sveglia è alle 7.00 circa, poi facciamo colazione tutti insieme e verso le 8.00 si

raggiunge l'ospedale, in macchina o a piedi (15') il rientro a casa è circa alle 16.00 non c'è tantissimo da fare anche perché non essendoci la corrente elettrica bisogna aspettare che accendano il generatore, di solito alle 18.00 a quel punto si può accendere il computer, ascoltare musica o guardare la Tv che con il satellite ci da le informazioni da tutto il mondo.

Come vedete assolutamente niente male.

Oggi qui è il21 marzo, il capodanno islamico che tra l'altro coincide con il venerdì

(l'equivalente della loro domenica) è abitudine fare dei pic-nic per cui aspettiamo per questo pomeriggio l'arrivo di numerosi feriti.

 

Paola.

 

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