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Il mio terzo tentativo con lo Speed 400 ha portato a questo modello che si può considerare un evoluzione della malattia che piglia quasi tutti quelli che continuano a chiedersi: come si può con così poca spesa divertirsi così tanto? Dopo il Faster 400 volevo un modello più competitivo anche perchè Marco si stava attrezzando niente meno che con uno Spark... Quindi senza uscire troppo dal seminato, ho tracciato al CAD un modello molto F5D nell'aspetto -se li disegnano così un motivo ci sarà, no!? La fusolieracostruita con balsa da 1,5 mm medio, doppiata dall'ala in avanti con lo è stesso balsa a vena incrociata. Visto che la coda risultava un poco leggerina e flessibile, l'ho rinforzata con qualche roving di carbonio. Non ho utilizzato alcuna ordinata, tranne quella porta motore frontale, le foto spiegano questo sistema pratico e quasi indispensabile con modelli così piccoli con pochissimo spazio interno.

Ho curato molto la ventilazione interna, aumentando l'uscita dell'aria rispetto all'ingresso (3/1) e devo dire che il sistema anche in questo caso impedisce il surriscaldamento di motore, regolatore e batterie, migliorando il rendimento generale.

L'ala, con profilo MH 43, è in estruso giallo tagliato col filo caldo e la tecnica del punto fisso: semplice e precisa... provare per credere! Il rivestimento è in balsa da 0.8 mm applicato sulle semiali già unite. Questo mi ha permesso di non usare un longherone, nè l'eventuale fascia di rinforzo centrale in fibra di vetro: meno peso e resistenza comunque assicurata, vi assicuro. A proposito non ho utilizzato neppure il bordo d'entrata che è in realtà formato dall'unirsi della copertura superiore con quella inferiore

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L'unico rinforzo è stato una striscia si compensato da 0.4 dove i rivestimenti si incontrano al bordo di uscita.

 

Il motore è un Kontronik 400 con regolatore Rondo. I servi due Hs 55 Hitec. La ricevente una Hitec 555 micro da sostituire al più presto con una Jeti 4 canali (13 grammi in meno!). Le batterie sono 7 Sanyo 500 AR e non credo ci possa stare niente di più voluminoso!

IN VOLO

Con un peso di solo 445 grammi mi aspettavo un lancio a mano senza sorprese e così è stato. L'unico problema è che le escursioni erano un pò esagerate: reazioni del modello da videogioco!!! Una volta ridotte ed esponenziate (che termine!) il PIGRAT si è comportato benissimo, con un volo teso e veloce, decisamente più rapido del FASTER, e con una migliore penetrazione nel vento, anche sostenuto. Le virate sono da vero pylon, secche e decise: a questo punto il vero limite è il pilota, cioè io, che di pylon finora non ne avevo proprio praticato!

P.S. Cosa significa PIGRAT? Pig, oltre che traducibile in porco (e non c'entra!), è il diminutivo del mio diminutivo PIGI; Rat, perchè non so perchè (anche Jagermeister non c'entra!) ma tutti i racer elettrici sembra che si chiamino così!

Buoni Voli...