UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca)
UNIONE SINDACALE PER LA RICERCA - FEDERDIRIGENTI FUNZIONE PUBBLICA

ANPRI-EPR
Associazione Nazionale Professionale Ricercatori Enti Pubblici di Ricerca

CIDA-Ricerca
Sindacato Nazionale Dirigenti Enti Ricerca
_____________________________________________________________
http://www.anpri.it/

COMUNICATO 10 aprile 2001

SULLE TRATTATIVE DEL COMPARTO RICERCA OVVERO "TIRA UN'ARIA CHE NON CI PIACE"

L'ARAN ha presentato il 9 aprile u.s.  una  bozza  
abbastanza corposa per quanto riguarda la parte normativa e
una traccia ancora incompleta per la parte economica del I e II
biennio contrattuale.

Il Comitato di settore ha messo a disposizione dal 1.1.2001 risorse a
carico dei bilanci degli enti in misura pari al 3% del monte salari
del 1999; tali risorse sono aggiuntive rispetto a quelle gia' previste
in base ai tassi programmati di inflazione.  E' invece svanito nel
nulla il prospettato incremento aggiuntivo del 2% per il biennio
1998-1999.

L'ARAN ha anche informato che, per impegni della CISL, non convocherą
ulteriori incontri di trattativa prima del 27 aprile p.v..

Nel merito delle comunicazione dell'ARAN, l'UNIRI ha osservato che:

- e' scandaloso il fatto che siano ora negati incrementi di risorse
  gia' dati da tempo per acquisiti, con l'avallo del Ragioniere
  Generale dello Stato;

- peraltro, se da un lato l'impegno preso dagli Enti e' sicuramente
  apprezzabile, dall'altro si deve rilevare che le risorse messe a
  disposizione sono ancora del tutto insufficienti a realizzare la
  perequazione degli stipendi di R&T con quelli di ricercatori e
  docenti universitari, perequazione che pure e' stata indicata dal
  Comitato di settore, e ripresa dall'ARAN, come uno degli obiettivi
  del contratto; gli aumenti complessivi che ne derivano sono inoltre
  decisamente al disotto dell'aumento di oltre L.  1.200.000 mensili
  recentemnete riconosciuto alla dirigenza;

- e' preoccupante il fatto che l'ARAN acconsenta a sospendere le
  trattative fino al 27 aprile; tenendo anche conto della festivita'
  del primo maggio, questo significa che il contratto ben
  difficilmente verra' chiuso prima delle elezioni del 13 maggio e
  rischia quindi di slittare a tempi imprecisati.

Alla luce di queste considerazioni, l'UNIRI ha proposto di definire un
accordo-stralcio in tempi ristretti, prima del 13 maggio, che
stabilisca un primo punto fermo recependo le proposte economiche
dell'ARAN e del Comitato di Settore come acconto sui futuri
miglioramenti, in attesa che la parte economica e quella normativa del
contratto vengano compiutamente definite.

A questa proposta l'ARAN ha replicato, come ovvio, che per stipulare
un qualunque accordo occorre il consenso della maggioranza delle
OO.SS.

Quanto alla bozza presentata dall'ARAN, l'UNIRI ha rilevato che:

- e' stato fatto un ulteriore passo verso la distinta disciplina, sia
"rinforzando" la sezione II della seconda parte, che riguarda i
Ricercatori e Tecnologi, nei contenuti normativi, sia trattando a
parte le retribuzioni di R&T; tuttavia rimane ancora molto da fare
prima di avere una vera e propria distinta disciplina come previsto
dalla legge;
 
- nel merito della normativa, poco e' cambiato per quanto riguarda R&T
rispetto alle bozze precedenti; i cambiamenti piu' significativi
riguardano la mobilita' tra i profili di ricercatore e di tecnologo a
parita' di livello e i concorsi in situazioni di "anomala permanenza"
nei livelli:

  a) la mobilita' tra i profili dei livelli II e III, e' possibile
  previo accertamento dei titoli necessari da parte di apposita
  commissione e limitatamente al 5% e 10% rispettivamente dei posti
  disponibili;

  b) gli enti hanno l'obbligo di verificare "anomale permanenze"
  (almeno 12 anni) nei livelli III e II e di bandire, di conseguenza,
  entro sei mesi dall'entrata in vigore del contratto, concorsi
  pubblici nazionali per ciascun settore scientifico-disciplinare o
  tecnologico e per ciascuna sede in cui si sia verificata tale
  permanenza, in numero non inferiore al numero dei ricercatori e
  tecnologi in questione;


Nello specifico del punti a) e b), l'UNIRI ha osservato che

a) la mobilita' prospettata viola il principio dell'accesso a ciascun
profilo esclusivamente per concorso; l'UNIRI si e' detta favorevole a
sanare le situazioni "di sofferenza" esistenti, ma e' contraria a
istituzionalizzare il passaggio tra i profili; in ogni caso, e' stato
ribadito, la commissione valutatrice deve essere di esperti nel
settore scientifico-disciplinare/ tecnologico di destinazione del
tecnolgo/ricercatore interessato;

b) la formulazione dell'articolo sui concorsi per "anomala
permanenza", che viene incontro ad una esigenza fortemente sentita,
deve essere attentamente curata per evitare che il costo dei concorsi
venga calcolato come parte del costo contrattuale e di conseguenza
l'articolo cada sotto la scure della Corte dei Conti; l'accertamento
delle anomale permanenze (12 anni di anzianitą) deve avvenire con
cadenza periodica e non "una tantum". 

Quanto alla traccia della parte economica contenuta nella bozza, che
prevede fra l'altro che le risorse aggiuntive siano destinate al
trattamento economico accessorio (in parte per rivalutazione
dell'indennita' per oneri specifici ex art.  8 del vigente CCNL -
secondo biennio economico - e in parte per la rivalutazione
dell'indennita' di direzione di strutture di particolare rilievo -
art.  9 del medesimo CCNL) da contrattare ente per ente, l'UNIRI ha
ribadito la necessita' che il contratto fissi con chiarezza i margini
all'interno dei quali potrą agire la contrattazione integrativa di
ente, per evitare da un lato disparitą tra enti e dall'altro
appiattimenti delle curve retributive.

In proposito, l'UNIRI formulerą nei prossimi giorni delle proprie
proposte relative agli importi delle indennitą per oneri specifici,
secondo criteri di progressivita' per livello e per anzianitą.

Quanto all'indennitą di direzione ex art.  9 di cui l'ARAN propone di
elevare l'importo da 40 a 60 milioni, l'UNIRI ha sollevato il problema
della sua contemporanea presenza con l'indennitą prevista dall'art. 
22 del DPR 171/91 (che prevede importi ben minori), chiedendo che si
pervenga ad un unico fondo per un'indennita' di responsabilita' di
strutture o progetti da graduare a secondo della rilevanza della
struttura o del progetto. 

L'UNIRI ha anche sollevato il problema della progressione nelle fasce
stipendiali dei ricercatori/tecnologi che assumono un incarico
dirigenziale ex art.  19 comma 6 del D.Lgs.  29/93, proponendo che in
tali casi il passaggio nella fascia stipendiale maturata durante il
periodo dell'incarico dirigenziale avvenga automaticamente. 

La delegazione UNIRI