COMUNICATO 16.12.1998

Incontro al MURST sul riordino del CNR

Ampia concordanza di vedute tra l'ANPRI e il Sottosegretario Cuffaro

Il 16.12.98 una delegazione dell'ANPRI ha incontrato al MURST il Sottosegretario Cuffaro per discutere del decreto di riordino del CNR. È ormai imminente infatti la formulazione, da parte della Commissione Bicamerale per la riforma amministrativa, del parere sullo schema di decreto predisposto dal Governo.

Nel corso dell'incontro l'ANPRI ha illustrato le proprie proposte di modifica formulate come emendamenti allo schema di decreto, soffermandosi in particolare sulle seguenti richieste seguenti:

1.
La presenza elettiva di ricercatori CNR nel Consiglio direttivo

2.
La gestione del transitorio da parte di un Comitato scientifico provvisorio che esprima anche parere sui regolamenti

3.
La salvaguardia del carattere generalista dell'Ente attraverso la previsione di organismi di coordinamento degli Istituti per settori scientifici o quantomeno la previsione di un'articolazione del Comitato scientifico per settori scientifici

4.
L'estensione delle norme della mobilità agli altri Enti ed all'Enea; si ritiene inoltre che la Commissione debba dare un indirizzo al Governo, perchè i previsti decreti da emanare ai sensi della legge 59/97 diano attuazione alla vera mobilità attraverso una equiparazione tra i ricercatori degli EPR ed i docenti universitari

5.
L'ampliamento sostanziale dell'organico dei ricercatori e tecnologi anche ai fini del superamento delle attuali situazioni di precariato e di sottoinquadramento attraverso un'adeguata dinamica concorsuale.

Riguardo al punto 2), l'ANPRI ha affermato che il protrarsi dei tempi di approvazione del decreto ha creato anche il problema del vuoto che sarà provocato dalla scadenza di tutti gli organi di governo e consultivi del CNR al 31.12.98, essendo ormai trascorsi i tempi tecnici perchè il decreto di riordino del CNR possa diventare operativo il 1.1.1999. Appare quindi necessario, per evitare la paralisi dell'Ente e/o la concentrazione di tutti i poteri nelle mani del Presidente e Direttore Generale, un provvedimento d'urgenza che proroghi tali organi per il tempo strettamente necessario all'insedimento del Comitato scientifico provvisorio di cui al precedente punto 2).

Riguardo al punto 5), l'ANPRI ha affermato che la questione è inscindibilmente connessa con quella dell'assenza, nel CNR come negli altri Enti di ricerca, di un regolamento specifico dei concorsi per i profili di Ricercatore, Primo Ricercatore e Tecnologo, ed in definitiva con la perdurante mancanza di una legge sullo stato giuridico del personale scientifico degli Enti. Secondo l'ANPRI, il decreto sul CNR dovrebbe quindi dettare le linee di un regolamento CNR, da sottoporre al MURST ai sensi della legge 168/89, che preveda:

1.
La definizione stabile dei settori scientifici di afferenza dei ricercatori;

2.
Il bando dei concorsi per tali settori scientifici, in analogia con quanto avviene per i raggruppamenti universitari;

3.
La definizione dei criteri di nomina delle commissioni, prevedendo che di norma la commissione sia composta in maggioranza da ricercatori dell'Ente di livello non inferiore a quello dei posti da ricoprire.

Il decreto dovrebbe inoltre prevedere la successiva estensione di tali norme agli altri Enti di ricerca, come primo fondamentale passo della definizione legislativa dello stato giuridico del personale scientifico degli EPR.

Il Sottosegretario Cuffaro ha prestato grande attenzione alle posizioni dell'ANPRI, riguardo alle quali ha espresso un sostanziale consenso. Unico punto di divergenza sostanziale è stato il punto 1); per quanto riguarda infatti il Consiglio direttivo, il MURST è già orientato verso un organismo di otto membri, quattro dei quali di nomina MURST e quattro eletti dall'Assemblea della Scienza e della Tecnologia, senza riserve per i ricercatori CNR. Nel transitorio, questi ultimi quattro membri sarebbero eletti dall'attuale assemblea dei Comitati.

Quanto al problema di assicurare la dinamica concorsuale, Cuffaro ha concordato sul fatto che questa è la via giusta per sanare le attuali situazioni di ``sofferenza'' nel CNR ed ha affermato che si sta pensando di inserire nel decreto norme che prescrivano una cadenza regolare dei concorsi.

Si è infine concordato di tenere un incontro di carattere più tecnico quando si avrà il parere della Commissione Bicamerale e prima della stesura definitiva del decreto da parte del Governo.

La delegazione ANPRI-EPR

Roma, 16.12.98