Letteratura gnostico-cristiana


Sophia di Gesù
1) Manoscritto già noto fin dal 1896: Papyrus Berolinensis 8502 (sec V).
2) Manoscritto nel codice I della Biblioteca di Nag Hammâdi, Cairo (sec IV).
È una dissertazione dottrinale sulla vera struttura dell'universo, sull'economia della salvezza, sulla provvidenza divina, ecc.; dissertazione tenuta da Gesù, apparso dopo la resurrezione, ai dodici discepoli e a sette donne su di un monte della Galilea, rispondendo alle domande che gli pongono Filippo, Tommaso, Mattia, Bartolomeo e Maria Maddalena.

Epistola di Eugnosto
Manoscritto nel codice I della Biblioteca di Nag Hammâdi, (sec IV).
Ha l'identico contenuto della Sophia di Gesù, in forma di lettera anziché di conversazione. Eccetto W. C. Till, il quale considera l'Epistola una derivazione dalla Sophia, tutti gli altri studiosi sono dell'opinione che, al contrario, la Sophia sia una forma dialogata della Epistola.

Dialogo del Redentore
Manoscritto nel Codice I della Biblioteca di Nag Hammâdi, (sec IV).
Il testo, in cattive condizioni e mutilo in più parti, tuttora sotto studio, contiene una dissertazione di Gesù su problemi cosmologici, antropologici e soteriologici.

Pistis Sophia
Manoscritto Add. 5114 (Codice Askew), Londra, British Museum (sec IV).
È un insieme di quattro libri, di cui i primi tre costituiscono un'unica opera: il Cristo risorto, dopo aver ancora trascorso undici anni coi discepoli, nel dodicesimo appare loro in una luce abbagliante, tra canti e suoni e inni angelici, e rivela il mistero della caduta dell'anima umana nella materia, l'origine del male, la necessità del ritorno alla Luce di Dio, il destino degli Arconti (le potenze del male). Il quarto libro ripete argomenti già trattati prima, ambientando il discorso di Gesù, il giorno dopo la resurrezione, prima sulle sponde dell'Oceano (dove Gesù prega usando formule magiche) e poi in «un'aerea regione» luminosa e su di un monte della Galilea.

Libri di Jeu
Manoscritto Bruce 96, Oxford, Biblioteca Bodleiana (data incerta).
È un trattato didattico, in due libri, in cui Gesù spiega ai discepoli come da «il Vero Dio», uscito dal grembo del Padre, siano procedute ventotto emanazioni (nominate e descritte ad una ad una); poi illustra le tre forme di battesimo (coll'acqua, col fuoco, con lo Spirito Santo) e descrive l'ascesa delle anime dei discepoli, purificati e salvati, attraverso gli eoni del mondo superiore (di nuovo descritti ad uno ad uno).

Libro del Grande Spirito Invisibile
Manoscritto nel Codice I e di nuovo nel Codice VIII della Biblioteca di Nag Hammâdi.
Nel contesto è anche chiamato Vangelo degli Egiziani, ma non ha nulla a che vedere con l'omonimo Vangelo citato dai Padri. È una dissertazione sul mondo della Luce e delle entità superiori, a cui appartengono anche gli gnostici «perfetti».

Vangelo della Verità
Manoscritto nel Codice Jung, Zurigo, proveniente da Nag Hammâdi, (sec IV).
Sebbene, come tutti gli scritti sopra elencati, non sia un Vangelo, ma piuttosto un'Omelia, ne diamo la presentazione e traduzione (ringraziando Marcello Craveri e l'Einaudi) in una pagina dello spazio web.

Vangelo della perfezione
Conosciamo appena il titolo da Epifanio, Panarion XXVI 25

Vangelo dei Quattro angoli del mondo
Abbiamo di esso solo la seguente testimonianza del vescovo arabo Märutä del IV secolo: «Questi perfidi [i seguaci di Simone Mago] hanno fabbricato per se stessi un vangelo che, diviso in quattro volumi, hanno chiamato «Libro dei quattro angoli o cardini del mondo».

Vangelo di Eva
Ne fa cenno Epifanio, Adv. haeres. XXVI 2

Vangelo di Maria
1) Manoscritto copto (incompleto) nel Papyrus Berolinensis 8502 (sec. V).
2) Manoscritto greco (gli ultimi capitoli), Manchester, Cod. Rylands 463 (sec. III).
Maria Maddalena conforta i discepoli di Gesù e riferisce loro una rivelazione avuta da Gesù: che alla visione di Dio non si giunge con l'Anima, né con lo Spirito, ma con l'Intelletto. Incredulità di Pietro e di Andrea che il Salvatore abbia fatto a una donna e non a loro tale rivelazione. Levi li biasima: dovrebbero piuttosto vergognarsi di essere stati amati da Gesù meno di Maria Maddalena.

Interrogazioni di Maria
Ne fa cenno Epifanio, Adv. haeres. XXVI 8

Vangelo di Filippo
Manoscritto nel Codice III della Biblioteca di Nag Hammâdi, (sec IV).
Ringraziando Marcello Craveri e l'Einaudi, ne diamo presentazione e traduzione nello spazio web.

Vangelo di Giuda
Lo nominano Ireneo, Adv. haeres. XXXI I, ed Epifanio, Adv. haeres. XXXVIII I, attribuendolo ai cainiti, gnostici che avrebbero, a dire dei due, giustificato sia il fratricidio di Caino sia il tradimento di Giuda come atti indispensabili, e previsti da Dio, per la caduta e conseguente salvezza dell'umanità. Giuda sarebbe stato, quindi, strumento della salvezza, per cui i cainiti celebravano il mysterium proditionis.

Vangelo di Mattia
Manoscritto nel Codice III della Biblioteca di Nag Hammâdi, (sec IV).
Già citato da Origene, Hom. I in Lucam, da Eusebio, Hist. Eccl. III 25, 6-7 e dal Decretum Gelasianum, finora gli studiosi erano per lo più del parere che si dovesse identificare con le Tradizioni di Mattia, di cui si conoscevano alcune poche citazioni in Clemente Alessandrino, Stromata II 9; III 4; IV 6; VII 13,17. Il testo di Nag Hammâdi, ora allo studio, risolverà la questione.

Vangelo di Tommaso
Manoscritto nel Codice III della Biblioteca di Nag Hammâdi, (sec IV).
Ringraziando Marcello Craveri e l'Einaudi, ne diamo presentazione e traduzione nello spazio web.

Libro di Tommaso l'Atleta
Manoscritto nel Codice III della Biblioteca di Nag Hammâdi, (sec IV).
È un dialogo tra Cristo risorto e Tommaso, attualmente ancora allo studio.

Apocrifo di Giovanni
1) Manoscritto nel Papyrus Berolinensis 8502 (sec. V).
2) Manoscritto nel Codice I della Biblioteca di Nag Hammâdi, (sec IV).
3) Manoscritto nel Codice I e di nuovo nel Codice III della Biblioteca di Nag Hammâdi, (sec IV), in redazione più ampia della precedente.
Gli studi attualmente in corso su questo testo gnostico appureranno anche la questione se esso debba considerarsi il modello del Libro di Giovanni, in uso tra i bogòmili bulgari e i càtari francesi.


Dei testi sopraelencati abbiamo riportato nello spazio web ad essi dedicato (ringraziando Marcello Craveri e l'Einaudi), i tre meglio noti allo stato attuale degli studi e certo molto significativi: i Vangeli di Tommaso, Filippo e della Verità.
Inoltre la biblioteca di Nag Hammâdi contiene trattati e rivelazioni (Parafrasi di Seth, L'Allogeno supremo, la Rivelazione di Adamo al figlio Seth, ecc.) apocalissi (di Giacomo, di Pietro, di Paolo), scritti ermetistici, ecc..


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