Resti di mura greche 

 

 

            Di Nasso, che sorgeva sul territorio compreso tra l’odierna Giardini-Naxos e il fiume Alcantara, non rimase altro, dopo la violenta distruzione, che un’ara dedicata al dio Apollo Arcageta. Un numero imprecisato di superstiti risalì il fiume Alcantara fino ad arrivare in località "Tirone" che in greco vuol dire "Nuovo".

            Nasce così una piccola e fiorente città, ma non nello stesso luogo dove notizia il Sacerdote Lamonaca nel 1846, bensì quasi ai confini con la città di Randazzo e precisamente in Contrada Acquafredda,  Sant’Anastasia  o  se  si  preferisce Imbischi.

            Questa città  che dominava il fiume Alcantara, e con esso  gran parte della valle, fu descritta ubertosa e lussureggiante che mai, e venne opinata in diverse località:

           

In Contrada "Tumarca", dove una testa apotropaica Saracena  potrebbe benissimo rappresentare qualche Emiro o qualche sanguinario Arabo, in Contrada Giardinelli, o addirittura c’é chi la collocava sotto il paese di  Malvagna.

 

“La città  in questione è Tissa”.

 

             Recenti scavi effettuati dalla Soprintendenza dei BB.CC.AA. di Catania, in località Imbischi, sotto la direzione del Prof. Dott. Francesco Privitera unitamente ad uno staff di tecnici, hanno portato alla luce vecchie basamenta di mura greche, che tanto fanno pensare alla fortificazione di una città, unitamente a qualche reperto non ancora reso noto, sono il ricco patrimonio storico-culturale archeologico che dovrà unirsi ad altri reperti portati alla luce dal Privitera.

              Dunque anche se scrittori e storici, non sono mai riusciti ad individuare l’esatta ubicazione di Tissa, vedi Filoteo degli Omodei, Plinio il Vecchio, Lamonaca, Cicerone, la città di Tissa sembra dunque, essere realmente esistita augurandoci fra non molto di vederla alla luce nel suo splendore e nella sua magnificenza.

              Da escludere però, che possa trattarsi dell’Atlantide della Valle dell’Alcantara, la tanto discussa e famigerata città che Diodoro Siculo nel suo XII libro così scrive:

              Nel 440 a.C. i Romani elessero loro Consoli Lucio Tullio e Marco Geganio, e gli Elei celebravano la LXXXV Olimpiade.

              Tutte le città Sicule, in quell’anno erano sotto la sudditanza della città di Siracusa, eccetto Trinacia, motivo più che sufficiente per metterla a ferro e a fuoco, del luogo dove si svolsero i fatti, il Diodoro  non fa il minimo cenno.

               Plinio il Vecchio, ed il predicatore Tommaso Fazello, malgrado studi e ricerche compiute, non sono riusciti ad identificarne l’esatta posizione, ma il nostro eccelso ed erudito sacerdote Emmanuele Lamonaca, vanto del popolo Castiglionese ci trasmette qualcosa molto dettagliata: Trinacia, Tiracia, o Tiracina città Regia Sicula edificata dal Re Trinaco cui prese il nome.

               Distrutta in modo totale fin nelle sue fondamenta dai Siracusani, dopo la morte di Ducezio re dei Siculi intorno all’anno 440 a.C..

               Lo scrittore e storico Arezio, e con lui Filoteo degli Omodei, l’individuano nel sito della città di Randazzo, perchè al loro dire i Siculi abitavano nel sito del Settentrione dell’Isola, e dunque doveva pur essere nella più bella e felice Contrada del Settentrione, pare anche che una moneta trovata in quei luoghi, raffiguri, al dritto Pallade o Atena (la testa) al rovescio Pallade astata.

               Infine, il Prof. Mandalari, nel 1899 scriveva qualcosa confermato molto tempo prima dallo storico Arabo Edrisi, (Idris Kitab Nuzhat ‘al Mustaq) e cioè, che nell’anno 869 l’emiro Hafagah mosse verso Randazzo, città che in quell’anno chiamavano appunto Randasch, volgarizzato Tiracia.   Tutti i dubbi finora opinati, sono finalmente fugati, perchè il Canonico Padre Gambuzza di Mineo, dopo alcuni ritrovamenti delle vecchie mura di cinta del Castello di Ducezio, insieme a tantissimi altri reperti portati alla luce, manufatti e monete, testimoniano che Tiracia sia sorta nel territorio di Mineo.

 

Torre acquafredda.JPG (81840 byte) Antica torre Aragonese a guardia dei pirati (Località Acquafredda).