I Nascondigli delle Mummie Reali : come e perchè ?

Come abbiamo già accennato, la valle di Biban el-Molok è una delle necropoli più importanti di Tebe Ovest : qui si trovano le tombe dei grandi sovrani egiziani dalla XVIII alla XX Dinastia. Biban el-Molok significa "Porta dei Re" e questo nome non poteva non essere così azzeccato.

Da ben 1.700 anni era tradizione dei faraoni dare sepoltura ai propri corpi nei propri monumenti funebri ma, ad un certo punto un faraone, Thutmosi I, decide di rompere questa secolare tradizione e abbandonare lo sfarzo dei monumenti utilizzando come luogo del suo ultimo riposo un luogo segreto e inacessibile. E dopo questa imprevedibile e improvvisa decisione di Thutmosi I, gli altri sovrani decisero di seguire il suo esempio e di farsi seppellire nella Valle.

Il merito della prima tomba nella Valle va a Ineni, l'architetto capo di Thutmosi I che, in un vallone solitario, scavò il luogo di riposo del faraone ( Tomba KV 38 ). Scendendo lungo una ripida scalinata tagliata nella roccia si entrava nel sepolcro il cui schema sarebbe stato seguito da tutti i faraoni successivi. Sembra che la costruzione della tomba fosse coperta da grande segretezza e, Ineni il suo costruttore, con una frase incisa sulla parete della cappella funeraria lo attesti: "Io solo ho sorvegliato la costruzione della tomba di sua maestà. Nessuno ha visto, nessuno ha udito nulla". E' verosimile pensare che, per costruire la tomba Ineni si è servito di prigionieri di guerra che, ad opera compiuta, sono stati eliminati. Ma si tratta soltanto di un'ipotesi; nessuno sa cosa realmente può essere accaduto.

Ma il riposo di Thtumose I, come quello degli altri sovrani, era destinato a durare molto poco. Infatti, già in epoca faraonica, nonostante la grande sorveglianza imposta sulla necropoli con squadre di guardiani che controllavano la zona giorno e notte, iniziarono i sistematici saccheggi dei profanatori di tombe per impadronirsi del prezioso e sfarzoso corredo funebre. Oltre ai vari oggetti di valore, sembra che una delle prede più ambite fosse lo "scarabeo del cuore", l'amuleto che, posto proprio sul cuore della mummia, permetteva al defunto di salvarsi il giorno del giudizio quando le sue azioni durante la vita terrena sarebbero state poste sul piatto della bilancia e gudicate.

Così i faraoni non ebbero pace neppure da morti e, i sacerdoti di Amon, per assicurare ai loro defunti una vita tranquilla nell'aldilà e per evitare che i loro corpi venissero profanati, decisero di trasferire le mummie regali da una sepoltura all'altra, già depredata o stimata più sicura, e poi in un'altra ancora se questa stima appariva dubbia. Tali trasferimenti erano così frequenti che, per esempio, Ramsete III fu sepolto per ben tre volte. Da questo momento si perdono le tracce che i buoni sacerdoti avevano scrupolosamente annotato sui sarcofaghi.

Alla fine, i sacerdoti, dopo aver constatato che questi spostamenti non avevano nessun effetto, decisero di preparare in gran segreto un nascondiglio inacessibile : fecero scavare sulla montagna di Deir el Bahari un profondo pozzo da cui partiva un lunghissimo corridoio che sfociava poi in un vasto ambiente. I sacerdoti tolsero i faraoni dai loro sarcofagi nella Valle e li deposero, tutti insieme, nell'antro della montagna. Ogni faraone aveva appesa al collo una piccola piastra con il nome per l'identificazione. I faraoni vennero sistemati tutti insieme, senza ordine, uno accanto all'altro : Amose, il fondatore della XVIII Dinastia, fu deposto vicino al conquistatore Thutmosi III, il Grande Ramsete II accanto al padre Seti I. Nell'anonima tomba scavata nella montagna furono collocati circa 40 corpi e, il loro segreto durò per ben 3.000 anni.

Fu un giovane tombarolo, Ahmed Abd el-Rasul, che nel 1875, per puro caso, scoprì questo nascondiglio. Per sei anni lui ed i suoi fratelli riuscirno a mantenere segreta la scoperta e si arricchirono con il commercio degli oggetti che sacceggiavano dalle mummie reali.

Alla fine, una volta che fu notato sul mercato nero, un enorme movimento di oggetti antichi, originali e mai visti, nel 1881 il segreto venne scoperto e, dopo un lungo interrogatorio, il giovane arabo condusse l'allora vice direttore del Museo del Cairo, Emil Brugsch, all'ingresso del pozzo.

Pochi giorni dopo la scoperta, le mummie reali vennero imballate e trasportate giù alla valle dove una nave le avrebbe trasportate al Cairo.

Durante queto viaggio accadde un fatto molto strano e commovente : alla notizia che i faraoni ritrovati lasciavano la loro secolare sepoltura per essere trasportate al Cairo, i contadini della valle e le loro mogli si ammassarono lungo le rive del Nilo e, al lento passaggio della nave, resero omaggio ai loro antichi re, gli uomini scaricando in aria i loro fucili e le donne alzando alti lamenti e cospargendosi il viso ed il petto di polvere. Con questa scorta d'onore gli egiziani offrirono l'estremo omaggio ai loro antichissimi e gloriosi sovrani.

Un secondo gruppo di sedici mummie fu scoperto nella tomba di Amenofi II ( KV 35 ) nel 1898. Le mummie di otto sovrani e di due regine ritrovate nei nascondigli sono esposte in una sala speciale al Museo Egizio del Cairo, inaugurata nel 1994.


La Valle dei Re

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