Tomba di Haremhab

Proprietario della tomba

Haremhab

Data della sua scoperta

Febbraio 1908 da Edward R. Ayrton

Informazioni
Archeologiche

Sono stati rinvenuti bellissimi e ben conservati dipinti, senza nessuna informazione di rilievo.

 

All'inizio non si pensava che la tomba del "generalissimo" fosse nella Valle dei Re ma, era opinione comune che si trovasse vicino Menfi.
Fu l'archeologo inglese Edward Ayrton che, trovando una tavoletta con il nome di Haremhab relativa alle ispezioni alle tombe reali della valle, che tale ipotesi fu confutata e si cominciò con la ricerca della sua tomba nella Valle.
La tomba di Haremhab nella Valle dei Re ( KV 57 ) fu scoperta nel 1908 da Theodor Davis : non era stata ultimata e come tante era stata violata. Davis trovò nel sepolcro una gran quantità di mobili fracassati e di statue lignee del re.
Una volta trovata fu constatato che la sua tomba sembrava essere un punto di incontro tra le tombe precedenti della XVIII Dinastia e quelle più importanti che sarebbero state scavate in seguito. Infatti il corridoio non curva più con decisione ad angolo retto ma, dopo un lievissimo scarto iniziale procede praticamente in linea retta fino alla camera del sarcofago.

Nella camera di sepoltura Davis trovò il grande sarcofago di granito rosso ma non la mummia di Haremhab. Una iscrizione all'interno dell'ipogeo sembra indicare che il corpo del sovrano fu trasportato nella tomba di Tausert e di Sethnakht ( KV 14) per essere ribendato dopo essere stato profanato. Non si hanno però dati sufficienti per confermare questa ipotesi e la mummia di Haremhab non può essere identificata con nessuna di quelle ritrovate nei due nascondigli.
La maggior parte delle pitture non erano ancora terminate alla morte del sovrano ma oggi si rivelano di estremo interesse per lo studio della tecnica pittorica egiziana. Al momento della scoperta, i bassorilievi dipinti che illustravano le consuete scene del repertorio funebre sembravano freschi come se fossero appena stati terminati.

DESCRIZIONE DELLA TOMBA

L'architettura della tomba di Haremhab rappresenta una transizione tra le tombe caratteristiche della XVIII Dinastia e quelle della XIX e XX Dinastia. La tomba si sviluppa su di un asse sud-nord e copre una superficie di circa 470 metri quadrati, una lunghezza di 106 metri e arriva ad una profondità di circa 30 metri.
L'entrata della tomba si trova proprio sopra l'antico pavimento della Valle, sul lato sud della collina che fronteggia lo wadi dove è stata scavata la tomba di Amenofi II (KV35).
La scalinata che conduce all'interno della tomba è coperta per due terzi da una inusuale copertura.  Il restante terzo è oggi protetto da una struttura moderna. Il primo corridoio, subito dopo l'entrata, conduce ad un'altra scalinata che scende di nuovo verso il basso.
Questa scala conduce verso il secondo corridoio e quindi, passando attraverso la stanza del pozzo, ancora riempito di frammenti, porta all'interno di una sala rettangolare con due colonne. Sul lato ovest di questa stanza c'è un passaggio discendente che porta alla camere inferiori.

Il terzo e il quarto corridoio sono collegati da un'altra scala discendente, arrivando così all'anticamera decorata che si trova subito prima della camera funeraria.
Questa camera è corredata da 6 colonne poste al centro e da piccole camere laterali. Il sarcofago di granito rosso si trova sul fondo della camera, incassato nel pavimento. Sulle pareti est e ovest di questa camera sono state localizzate delle piccole nicchie rettangolari dove trovavano posto i mattoni magici.
Sulla parete di fondo della camera funeraria si apre un passaggio che porta ad un'altra camera, ancora ingombrata da detriti e che a sua volta porta in un'ulteriore piccola
camera mai terminata.

STORIA

Visto che di Haremhab non sono stati trovati resti, si presume che un tempo la tomba era completamente sigillata, almeno per la parte che riguarda la prima sala con le due colonne in avanti.
Il coperchio rotto del sarcofago, i resti fracassati dei vasi canopici e gli altri arredi funerari, fanno comunque pensare che la tomba sia stata saccheggiata più volte. Alcune iscrizioni risalenti alla XIX Dinastia registrano delle sepolture provvisorie, come in questa tomba, prima di essere tutte rimosse e spostate nella tomba di Amenofi II (KV35).La tomba venne scoperta nel 1908 da E. Ayrton che in quel periodo stava lavorando per Theodor Davis. Ayrton fece un resoconto accurato degli scavi nella tomba ma che non venne mai pubblicato in quanto andò perso.

Harry Burton fece una completa documentazione fotografica della tomba per conto del Metropolitan Museum of Art. La decorazione delle pareti venne di nuovo documentata da Erik Hornung nel 1971.

DECORAZIONI

Soltanto le ultime camere della tomba sono state decorate e il programma decorativo generale assomiglia molto a quello delle tombe reali più recenti e risalenti alla XXII Dinastia, con scene in cui il re viene accompagnato da diversi dei nel suo viaggio nell'oltretomba.
C'è comunque una novità significativa nelle decorazioni della camera funeraria; viene introdotta infatti una nuova composizione, il Libro dei Cancelli, che descrive il viaggio notturno del sole attraverso le 12 ore della notte (cancelli).

OGGETTI

Benchè la tomba sia stata depredata nell'antichità, gli archeologi trovarono molti oggetti, incluso il sarcofago di granito rosso e i resti dei vasi canopici.
C'erano moltissime statue di legno raffiguranti dei, due statue ad altezza naturale del sovrano, come quelle ritrovate nella tomba di Tutankhamon, ma con tutta la doratura rimossa.
Resti di tre individui (2 femmine e un maschio) non ancora identificati. Ad oggi anche la mummia di Haremhab non è stata identificata.

STATO DELLA TOMBA

Porzioni significative delle decorazioni e dello sfondo blu si sono staccate dalle pareti. Anche alcune porzioni di soffitto della camera con le due colonne sono cadute.
A seguito dell’infiltrazione di acqua nel 1994, sono in corso le opere di restauro dei vari ambienti della tomba, soprattutto nella camera a due colonne e nella camera funeraria.

SITUAZIONE ATTUALE

Dal 1994 la tomba è chiusa per i restauri alle decorazioni, per l'installazione di nuove passerelle e un nuovo impianto elettrico.



I reperti


In alto il bassorilievo proveniente dalla tomba di Horembeb, raffigura schiavi nubiani passati in rassegna da uno scriba  mentre un funzionario  e due soldati, muniti di bastone, sono pronti a soffocare ogni tentativo  di rivolta.

L’attenzione con cui l’artista ha ritratto le fisionomie tutte diverse dai personaggi della scena ci convince che non tutte le innovazioni introdotte da Akhenaton furono abolite dai suoi successori  i quali, in ambito artistico, tolleravano un’espressività che non ha nulla a che vedere con la classicità dei tempi di Amenofi III.   

  

 

 

La Valle dei Re

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