1/9/2001
( gazzetta del sud )
D'Alia:
preoccupazioni del tutto infondate
«Gli allarmismi sono infondati. Messina soffre gli
stessi problemi che affliggono gli altri comuni
dell'Isola, a cominciare da Palermo e Catania. La vera
questione è che non si è voluto attuare una vera
riforma urbanistica». Il vicesindaco Gianpiero D'Alia
si dice convinto che le recenti vicende collegate al
Piano di urbanistica commerciale e al Prusst non
influiscano in alcun modo sull'iter della Variante
generale. «Si sta facendo molta confusione
sull'argomento – afferma l'assessore all'Urbanistica
–, in questo momento a Palermo si è ancora alle
prese con l'avvio dell'istruttoria da parte degli
uffici dell'assessorato regionale al Territorio. La
variante al Prg sarà successivamente trasmessa al Cru.
Le procedure seguono i loro tempi e noi non abbiamo
mai detto che a settembre il Piano sarebbe tornato
approvato a Messina. In ogni caso, come ci è stato
confermato dai tecnici dell'assessorato regionale,
l'invio del Piano di urbanistica commerciale non
interromperà il decorrere dei termini. Il Comune –
insiste D'Alia – non ha avviato progetti tali da
stravolgere il Piano regolatore. Le iniziative in
cantiere seguono percorsi dettati dalla legge. È il
caso del Piano commerciale così come degli strumenti
di programmazione complessa quali il Prusst, Urban, il
Pit. È la legge che consente le deroghe agli
strumenti urbanistici, al punto che il 70 per cento
dei progetti inseriti nel Prusst del Valdemone, ad
esempio, andrà in variante. Purtroppo, tutto ciò si
scontra, come ho già detto, con la mancanza di una
autentica riforma urbanistica. E così ci ritroviamo
con il paradosso che le tre principali città
siciliane attendono da vent'anni il nuovo Piano
regolatore mentre si fanno avanti strumenti di
programmazione molto più agili, flessibili e
rispondenti alle esigenze dei nuovi tempi. Io sono
convinto che la città ha bisogno di un sistema di
regole urbanistiche, che possono essere dettate solo
dal Prg. Ma nello stesso tempo credo che la via dello
sviluppo socio-economico passi attraverso molte delle
iniziative comprese nel Prusst, in Urban o nel Piano
territoriale integrato. L'altro aspetto paradossale
– insiste D'Alia – è che tutto può andare in
deroga tranne quello di cui la città ha veramente
bisogno, cioè che gli interventi di attuazione della
legge 10 sul risanamento seguano procedure
straordinarie. Ritengo che questa tema debba essere
affrontato con forza nel prossimo vertice tra
l'amministrazione e la deputazione nazionale e
regionale». Il vicesindaco, infine, ammette di non
conoscere il progetto – redatto dall'ing. Francesco
Clemente, segretario dello stesso partito in cui
milita lo stesso D'Alia – del centro servizi per il
commercio e dell'area di stoccaggio previsti sulla
collina di Scoppo.
1/9/2001
( gazzetta del sud )
«Una
campagna di scavi con fondi degli sponsor»
La proposta, nemmeno a dirlo, è del vulcanico Gaetano
Giunta e viene presa nella dovuta considerazione dal
sovrintendente ai Beni culturali Giovanna Maria Bacci.
Il prosieguo degli scavi già eseguiti in alcuni
locali a piano terra nel Fortino degli inglesi,
laddove sono emersi basamenti a gradoni e una moneta
d'età imperiale romana, potrebbe essere finanziato da
una cordata di sponsor che legherebbero per sempre i
loro nomi ai micro-musei archeologici romani che
nasceranno nella sede del “Parco Horcynus Orca”.
Nel marzo scorso, come si ricorderà, c'era stata la
scoperta. Alcuni operai hanno trovato i reperti a un
metro e mezzo di profondità. Tra i direttori dei
lavori e i dirigenti della Soprintendenza si è subito
creata una fervida collaborazione. È stato già
eseguito un primo sondaggio, di cui ha avuto cura la
stessa soprintendente in collaborazione con la
responsabile della Sezione archeologica Maria Costanza
Lentini e con l'aiuto della dott. Lidia Sannino e
dell'arch. Rocco Burgio. Adesso i fondi si sono
esauriti e i tempi regionali, si sa, sono molto
lunghi. «Lo scavo fin qui svolto sotto alcune stanze
– spiega la dott. Bacci – ha già dato esiti molto
interessanti e altri sondaggi potrebbero rivelare, in
tutta l'area sottostante il fortino degli inglesi,
resti d'epoca romana di grande significato. È
necessario dunque proseguire senza pregiudicare
l'inaugurazione del parco. Anzi, alcuni di questi
reperti saranno da subito resi godibili dal pubblico
dietro apposite vetrate». La costa di Messina, del
resto, non è nuova alla scoperta di reperti romani:
«Basti pensare alle monete e soprattutto ai ceppi
d'ancora trovati tra Capo Rasocolmo e Capo Peloro e
custoditi dal Museo regionale». Ma l'area è di
straordinario interesse anche dal punto di vista
geologico: il “beach rock”, una particolare roccia
formata dalla sabbia, racconta tutte le ere di questa
mitica costa anche in relazione alla faglia tettonica
dello Stretto. «Puntiamo a una collaborazione con
l'Istituto di Scienza della Terra».
1/9/2001
( gazzetta del sud )
Quasi del
tutto recuperati l'edificio dell'ex tiro a volo e la
torre degli inglesi a Capo Peloro dove sono anche
venuti alla luce reperti di epoca romana
Ecco
il Parco Horcynus Orca
Nel
suo ambito un museo, un sito archeologico e sale
interattive
Il parco letterario “Horcynus Orca”, inteso come
centro di turismo culturale, sarà inaugurato alla
fine di ottobre quando inizierà ad offrire le sue
risorse e attrattive ai messinesi e ai turisti. Si
comincerà con una fase di rodaggio, in cui a fruire
dei percorsi offerti dal parco tematico dello Stretto
saranno soprattutto gli studenti. Con l'anno prossimo
la struttura mostrerà tutte le sue potenzialità per
creare, a Capo Peloro, un polo d'attrazione di valore
internazionale. Ma, se questo è il piano operativo,
basta recarsi a Torre Faro, salire sulla torre più
alta del Fortino degli inglesi e da lì guardare il
panorama, per constatare quanto ormai il traguardo sia
vicino. L'edificio dell'ex Tiro a volo, prima un
relitto e rifugio per tossicodipendenti, è adesso un
bell'edificio bianco al centro di una linda spianata
destinata ad ospitare verde, servizi e il monumento
dedicato a Scilla e Cariddi che ha vinto il premio
internazionale di scultura “Horcynus Orca”. Le due
colonne curve in pietra di Comiso, opera di
Karpuseeler, saranno installate a giorni. Dalla
sottile ellissi di spazio tra esse la vista coglierà
direttamente Scilla. L'“Horcynus Orca”, ideato da
alcune associazioni (Cric ed Ecosmed), con ben 53
adesioni, tra enti, istituzioni, associazioni –
presto saranno tutti uniti in una fondazione unica –
finanziato dall'Unione Europea con 1 miliardo e 800
milioni e dalla Banca Etica con altri 250 milioni,
rappresenta già uno splendido colpo d'occhio.
L'edificio inserisce la luce della riqualificazione
urbanistica nel contesto brullo e degradato che oggi
soffoca luoghi straordinari come il Pilone, l'ex
teatro di Capo Peloro, i cantieri dell'ex Sea Flight.
Rappresenta anche una suggestiva sollecitazione al
recupero di tutte queste vaste aree, comprensive dello
stesso “Horcynus”, sulle quali l'Amministrazione
Leonardi ha lanciato il concorso internazionale di
idee per la riqualificazione di Capo Peloro. Ma
ricordiamo un attimo cosa offrirà il parco dello
Stretto, che peraltro è stato arricchito dalla
scoperta di straordinari resti romani che ne faranno
anche un museo archeologico (vedi articolo a fianco,
ndr ). «Ci saranno musei, percorsi guidati,
laboratori, sale scientifiche ma tutto sarà –
spiega Gaetano Giunta artefice di questa straordinaria
valorizzazione – all'insegna del rapporto di
interazione col visitatore. Nelle sale di proiezione,
ad esempio, saranno riversate in tempo reale le
immagini di fondali e scenari dello Stretto proiettate
da telecamere che saranno installate su barche e
postazioni fisse e da quelle usate di continuo dai
subacquei. Il visitatore potrà guidare il percorso
del sub e perfino fargli domande in relazione a quanto
verrà visto sugli schermi». Straordinario è il
coinvolgimento delle istituzioni culturali: hanno
aderito ben sette dipartimenti dell'Università di
Messina, da Scienze a Lettere nonché l'Istituto di
tecniche spettroscopiche e il Talassografico del Cnr.
Il dipartimento di “Scienza della Terra”
dell'Università, per fare un altro esempio,
allestirà un museo paleontologico incentrato sulle
creature del mare, e non solo. E a proposito di mare
si è registrata, da ultimo, l'adesione di una
cooperativa di pescatori del Faro che si affiancano
agli storici pescatori delle feluche, Arena e Donato,
che faranno da guide per minicrociere nelle acque
dello Stretto.
1/9/2001
( gds )
Viale
Boccetta, trenta giorni di proroga per le fasce orarie
obbligatorie per i tir
Altri trenta giorni di proroga per le fasce orarie.
Fino al 30 settembre i Tir dalle 7 alle 9 e dalle 18
alle 20 non potranno utilizzare lo svincolo del
Boccetta. Via libera invece per gli altri svincoli,
Messina centro, Gazzi, Tremestieri, che possono
continuare ad essere utilizzati dai mezzi pesanti per
raggiungere gli imbarcaderi. Si tratta della terza
proroga al provvedimento voluto dal sindaco per
limitare i disagi causati dall'attraversamento dei Tir
nel centro urbano.
Nel frattempo però l'obiettivo è trovare una
soluzione definitiva, anche in attesa della
realizzazione dell'approdo a Sud.
I trenta giorni di proroga serviranno infatti a
valutare tutte le possibili alternative alle fasce
orarie che, se hanno risolto in parte il problema al
Boccetta, lo hanno però spostato alle altre arterie
della città, provocando la protesta dei quartieri
della zona Sud.
"Una possibile soluzione _ ha dichiarato ieri
l'assessore alla viabilità Turi Rizzo _ potrebbe
essere il divieto il transito sul Boccetta per i Tir
dalla mezzanotte alle sei. I mezzi pesanti potrebbero
utilizzare durante la notte gli altri svincoli.
Durante il giorno le fasce orarie sarebbero
abolite".
Ipotesi questa al vaglio dell'amministrazione che
sull'argomento ha chiesto nelle scorse settimane le
indicazioni del ministero dei Trasporti.
Nel mese di agosto la proroga del divieto si era resa
necessaria per evitare che al flusso dell'esodo e del
controesodo si aggiungessero i camion diretti ai
traghetti privati e delle Fs, mandando in tilt la
circolazione ed impedendo ai vigili urbani un adeguato
controllo.
Ma, trascorsi i "giorni caldi" per la
viabilità, l'amministrazione non ha ancora trovato
una riposta definitiva tanto da rendere necessarie
altre quattro settimane di fasce orarie, come
stabilito dal comitato per l'ordine e la sicurezza.
Intanto, a proposito di Tir, è già stata apposta la
segnaletica che da lunedì vieterà il transito ai
mezzi pesanti con carico superiore ai 18 quintali
nell'area del largo Minutoli.
Il provvedimento, come spiega il comandante dei vigili
urbani Ferlisi, è in applicazione all'ordinanza del
'91 che vieta il transito ai Tir che superano una
determinata "stazza", nel perimetro urbano.
1/9/2001
( gds )
Circolazione
vietata in centro alle auto senza bollini blu
Siamo probabilmente in vicinanza al fatidico
provvedimento di divieto di circolazione nel centro
urbano ai veicoli sprovvisti di "bollino
blu". L'apposita ordinanza emessa ormai un anno
fa, è stata fino ad oggi messa nel dimenticatoio,
nonostante il grave inquinamento ambientale che si
respira in città, a causa della mancata installazione
della segnaletica verticale che delimiti il percorso
urbano aperto a tutti i veicoli anche se sprovvisti di
tagliando.
Anche i vigili urbani, ai quali era stato comunicato
di fare rispettare la norma, fino adesso non hanno
potuto emettere le contravvenzioni, in mancanza degli
strumenti necessari a rendere esecutiva l'ordinanza.
Il progetto è pronto, steso dai tecnici del settore
Viabilità e adesso occorre solo reperire i fondi, si
parla di circa cento milioni, e espletare la gara
d'appalto. I cartelli stradali che indicano il nuovo
percorso saranno installati in tutte le intersezioni
tra i percorsi "blu" e quelli liberi, mentre
il posizionamento degli stessi all'uscita degli
svincoli autostradali, non sarà previsto, come era
stato detto alcuni mesi fa.
Intanto, come rende noto l'assessore Giuseppe Santalco,
è stata firmata nei giorni scorsi, la determina
dirigenziale con la quale si autorizza l'acquisto dei
nuovi Bollini blu da distribuire alle officine, visto
che nei giorni scorsi numerosi utenti hanno
riscontrato, una scarsità di talloncini. Lo scorso
anno di questi tempi, erano stati distribuiti circa
6000 tagliandi, che in poco tempo erano andati a ruba.
Il "bollino blu" viene rilasciato dalle 72
officine autorizzate in città, solo se l'esame dei
gas di scarico rivela livelli di elementi inquinanti
entro i limiti imposti dalla legge.
2/9/2001
( gazzetta del sud )
Anche ieri traffico intenso a
causa del controesodo
Tre ore di attesa
Solita “muraglia”
d'auto in viale della Libertà
È
arrivato quasi alle tre ore, ieri mattina, il tempo di
attesa per i vacanzieri che volevano oltrepassare lo
Stretto. Anche ieri quindi la zona centro-nord è
stata fortemente penalizzata per tutta la mattinata e
i vigili urbani hanno faticato non poco per
regimentare la lunga coda di auto che dallo svincolo
di Boccetta di dipanava in pratica fino al viale della
Libertà, prima dell'ingresso nel serpentone d'imbarco
dei traghetti privati. Già dalle prime ore della
mattina è cominciato l'afflusso di auto alle due
barriere autostradali di Villafranca e Tremestieri, ma
non si è reso comunque necessario lo stoccaggio dei
mezzi. Il periodo di massima attesa per l'imbarco,
circa tre ore, si è raggiunto nel primo pomeriggio,
con la coda di auto che si snodava dal viale della
Libertà, come al solito, sin davanti la Prefettura.
Un flusso di auto si è registrato anche verso gli
imbarcaderi delle Ferrovie, dove le attese sono state
comunque contenute. Già intorno alle 17,30 la
situazione si è quasi normalizzata, con le auto che
non occupavano più la strada ma solo il serpentone
d'imbarco. Secondo gli addetti ai lavori questo fine
settimana dovrebbe essere il penultimo dedicato al
controesodo. Un'altra “movimentazione di mezzi”,
come si dice in gergo, è prevista per la fine di
settembre, da parte di tutti coloro che hanno scelto
questo mese, e non gli affollatissimi luglio e agosto,
per trascorrere le vacanze in Sicilia. A fine
settembre comunque l'afflusso di mezzi in città
dovrebbe essere più contenuto di quelli registrati
nei mesi scorsi.
2/9/2001 ( la
sicilia )
Oggi
nuovi disagi
Controesodo
code di tre ore per l'imbarco
Sarà
l'ultimo week end di sofferenza per i messinesi,
vittime del controesodo di turisti e vacanzieri. Anche
ieri mattina le auto dei viaggiatori hanno mandato in
tilt la viabilità, soprattutto nella zona circostante
gli imbarcaderi delle società private di
traghettamento. In mattinata, addirittura la fila si
è protratta fino al viale Boccetta, dove le auto sono
state incolonnate per ore. I tempi d'attesa per
l'imbarco, nel piazzale di viale della Libertà, hanno
raggiunto anche le due ore e mezza. Poi, nel
pomeriggio la situazione è andata via via
normalizzandosi, in vista dei nuovi disagi previsti
per questa mattina.
Al caos sul viale della Libertà, ha fatto da
contraltare la tranquillità negli imbarcaderi
dell'Ente Ferrovie, dove i tempi d'attesa non hanno
superato i tre quarti d'ora.
4/9/2001 ( la gazzetta
del sud )
Via libera
dell'Authority agli interventi necessari per il
collegamento con Salerno
Verso
nuovi lavori al Norimberga
Manca
ancora il parere della Soprintendenza
Ivana Cammaroto
Una
nuova lunga riunione del Comitato portuale per
prendere ancora in esame la vicenda relativa al
collegamento marittimo nella tratta Messina-Salerno,
che dovrebbe essere avviato il prossimo mese. Ieri
mattina all'attenzione dei 21 componenti del Comitato
portuale c'era la delibera relativa al rilascio di
un'autorizzazione alla società “Norimberga Servizi
Spa”, della durata di due mesi, per eseguire i
lavori di sistemazione del piazzale in vista
dell'avvio del collegamento con la messa in servizio
della nave Cartour del gruppo Tourist-Caronte. Il
Comitato si è espresso positivamente sulla domanda
presentata dalla società capitanata da imprenditori
cittadini. È stata istruita la pratica e adesso si
attende l'effettivo rilascio della “concessione”.
Tra i pareri esaminati ieri mancano comunque ancora
quelli della Soprintendenza e del Comune. Pareri che
saranno necessari prima dell'inizio del collegamento.
L'amministratore della società, Antonino Repaci, ha
ribadito la necessità di consentire nel breve tempo
possibile lo svolgimento dei lavori di sistemazione
della parte della vasta banchina di riva della zona
falcata che sarà utilizzata per l'attracco della nave
e per la realizzazione di un'area di stoccaggio per i
mezzi pesanti. I tempi, infatti, sono stretti. La data
prevista per la prima corsa della “Cartour” rimane
fissata sempre per i primi quindici giorni di ottobre.
Appena un mese, quindi per eseguire gli interventi
necessari ad attrezzare adeguatamente il molo. Il
Comitato ieri ha inoltre puntualizzato che prima
dell'avvio del nuovo servizio marittimo dovrà essere
presentato un piano operativo. La “Norimberga
Servizi Spa”, non avendo ottenuto una concessione
per l'uso esclusivo del molo, potrebbe temere anche la
concorrenza. La presentazione di un piano operativo,
infatti, è rivolta anche ad altre imprese che abbiano
intenzione di utilizzare la banchina di riva della
zona falcata, che per anni è rimasta lontano dagli
occhi di tutti. Secondo punto all'ordine del giorno
del Comitato portuale: i lavori in corso per la
ristrutturazione dei moli del porto. Il presidente
dell'Autorità portuale, Giuseppe Vermiglio e il
segretario Franco Barresi hanno ribadito i tempi
previsti per l'ultimazione dei primi interventi
avviati già da circa un anno. Entro la fine del mese
dovrà essere consegnata la banchina I Settembre e per
metà ottobre la “Colapesce”. A novembre, invece,
si inizierà a lavorare ai moli Rizzo e Peloro. Ieri
mattina, sempre nei locali dell'Authority, alla
presenza del comandante della Capitaneria di porto,
Carmelo Maccarone, si è svolta una riunione con gli
operatori portuali e gli agenti marittimi per prendere
in esame il problema relativo all'organizzazione delle
attività portuali. I lavori in corso stanno infatti
causando qualche disagio. È stato concordato che
l'arrivo in porto di navi da crociera o da commercio,
così come lo svolgimento di lavori, venga comunicato
12 ore prima alla Guardia costiera.
4/9/2001
( gazzetta del sud )
Due
progetti sotto esame
Ivana
Cammaroto
Non
c'è ancora un pronunciamento della Soprintendenza ai
beni culturali sui progetti presentati dall'Autorità
portuale. Uno riguarda i lavori di demolizione di una
decina di manufatti nella zona falcata e l'altro la
realizzazione di un impianto di illuminazione al molo
Norimberga che prevede anche la costruzione di un “muro
doganale” alto un metro. Progetti che già da
qualche mese sono sul tavolo dei responsabili della
Soprintendenza. L'elaborato sulle demolizioni, da
tempo presentato dall'Authority, dovrebbe essere
esitato a breve. Si attende solamente la firma del
soprintendente Giovanna Maria Bacci. Tuttavia, il
progetto, una volta sbloccato, sarà accompagnato da
alcune condizioni. La Soprintendenza è infatti
intenzionata ad inserire nell'elaborato una serie di
paletti relativamente soprattutto alla salvaguardia
dei beni architettonici presenti nell'area interessata
dai lavori. Gli interventi dovranno essere effettuati
sotto la supervisione di esperti. Inoltre, è stata
fatta presente la necessità di effettuare le
demolizioni anche nell'area che sarà interessata dal
progetto finanziato dai fondi di Agenda 2000 per il
recupero della “Cittadella”. Per quanto riguarda
l'illuminazione del “Norimberga” non ci dovrebbero
essere problemi. La Soprintendenza, invece, potrebbe
dire no alla costruzione del muro per delimitare il
molo. Su quest'opera sono state manifestate alcune
perplessità.
4/9/2001
( la sicilia )
Le
imprese portuali hanno presentato un progetto per la
sistemazione temporanea dell'«agognato» molo
«Norimberga»:
si riparte da zero
Parere
positivo del Genio civile Opere marittime e della
Dogana
Riprende la «telenovela» legata al futuro utilizzo
della banchina «Norimberga». Ieri mattina, infatti,
il Comitato portuale ha esaminato e fornito un assenso
di massima, al progetto presentato dalla consortile
«Norimberga servizi» per la sistemazione temporanea
(leggi pavimentazione) del molo. Alle imprese portuali
riunite – che finora hanno ottenuto il placet del
Genio civile Opere marittime e della Dogana, ma sono
in attesa di quello della Sovrintendenza e del Comune
– verrà data una licenza di concessione per la
durata massima di due mesi. Quindi, si procederà al
collaudo dei lavori e la banchina tornerà nelle mani
dell'Autorità portuale. «Da quel momento – ha
spiegato Maccarone – le imprese portuali interessate
a svolgere le relative attività, per ottenere
l'autorizzazione (e non la concessione) dovranno
presentare un piano operativo che dovrà essere
valutato dal Comitato portuale». Rischiano di
allungarsi, perciò, i tempi per l'attivazione
dell'autostrada del mare tra Messina e Salerno da
parte del «Gruppo Franza», le cui operazioni
portuali dovrebbero essere curate proprio dalla
consortile. Potrebbe essere ritardato, per questa
ragione, l'arrivo in città, dai cantieri «Visentini»,
della nave ro-ro che, in circa 7 ore, dovrebbe coprire
la tratta che bypassa l'A/3. I lavori di sistemazione
della banchina, nell'ipotesi in cui anche la
Sovrintendenza e il Comune dovrebbero rilasciare
parere positivo, inizieranno solo quando le Ferrovie
ultimeranno la posa dei binari a raso. Sempre al
«Norimberga», infatti, l'Autorità portuale (alla
fine di questo mese) intende spostare anche le gru per
attivare i servizi di carico e scarico merci,
decongestionando le banchine di riva.
La «Holger» va in cantiere — «Al
momento la nave “Portoferrario” della “Frasavida”
di Vincenzo Diano sostituirà la “Holger” della
“Meridiano Lines” del padre Cesare, perchè
quest'ultima dovrà andare in cantiere per lavori di
sistemazione, se poi resterà in servizio staremo a
vedere... », è questa la precisazione che, ieri, il
segretario generale dell'Autorità portuale, Franco
Barresi, ha fatto sull'argomento. E, intanto, se il
traffico del ferro si sposterà alla «Norimberga», i
traghetti per Reggio Calabria andranno alla «Marconi»
per consentire alla «Trevi-Italgeo» di ristrutturare
i moli «Rizzo» e «Peloro».
4/9/2001 ( la
sicilia )
Banchine
di riva nel caos
Il
comandante Maccarone tenta di rimettere ordine
Un piano di lavoro per conoscere, preventivamente
(almeno 12 ore prima), quanto avviene all'interno di
ciò che resta dell'area portuale: è quanto dovranno
presentare le imprese e gli agenti marittimi alla
Capitaneria di porto e all'Authority, per evitare il
ripetersi d'incresciosi episodi, come quello della
settimana scorsa, quando alcuni croceristi sono
rimasti «prigionieri» a bordo della nave perchè in
banchina si svolgevano operazioni di carico e scarico
merci.
La decisione è maturata ieri mattina nel corso di una
riunione, presieduta dal comandante Carmelo Maccarone,
svoltasi negli uffici di via Vittorio Emanuele, sede
dell'Autorità portuale.
«Un primo esempio di questa nuova operatività – ha
spiegato Maccarone – lo abbiamo avuto proprio oggi.
Alla banchina “Marconi” è giunta una nave piena
di granaglie e le operazioni di scarico continueranno
fino a domani, giorno in cui, nella stessa banchina è
attesa la nave da crociera “Sunbird”. Quindi,
abbiamo disposto il trasferimento della prima nel molo
“Primo Settembre”. Il porto, al momento, va'
stretto a tutti, ma con un po' di buona volontà,
tutti possono lavorare... ». Nel corso dell'incontro,
poi, Maccarone ha chiesto al presidente dell'Authority,
Giuseppe Vermiglio, di ripristinare il controllo dei
varchi d'ingresso al porto e l'installazione dei
blocchi «New Jersey» a 10-15 metri dal ciglio delle
banchine, come una sorta di «separé».
All'incontro, infine, hanno preso parte anche i
responsabili del consorzio «Trevi-Italgeo» (titolare
dell'appalto di ristrutturazione delle banchine di
riva), che hanno confermato la consegna del primo
tratto del molo «Primo Settembre» agli inizi del
mese di ottobre e per la fine dello stesso mese del «Colapesce».
Successivamente, gli interventi si sposteranno sulle
banchine «Rizzo» e «Peloro» (presumibilmente alla
fine del mese di novembre).
4/9/2001
( bob brown )
La
TV accecata
Dov'è
finita la TV che aveva "puntato gli occhi sulla
città"?
E'
questa la domanda che molti messinesi si pongono da
un po' di tempo e la questione approdi, che è
sembrata ai più attenti telespettatori come rimossa
dai principali temi trattati dal telegiornale, ne è
la prova più evidente.
Nata
appena tre anni fa, questa testata che, ad onta del
nome che porta (TeleVip), si era intestata una
grande battaglia di civiltà per liberare la città
dalla schiavitù dei TIR e, soprattutto, dalla morsa
soffocante e mortale dei traghettatori, sembra
essere stata letteralmente "fagocitata"
dal gruppo sopracitato.
Non si
spiega altrimenti l'assoluto silenzio da parte del
direttore sulla questione Norimberga ovvero di una
questione che, più della questione approdi-doppio
approdo, ha visto l'amministrazione comunale e la
stessa authority portuale amministrare
sfacciatamente la cosa pubblica nel solo ed
esclusivo interesse della lobby privata dei
traghetti.
Si
ricorda che appena ad inizio anno lo stesso sindaco
aveva definito folle, in mancanza della
realizzazione della necessaria infrastruttura
viaria, l'ipotesi che dal molo Norimberga, ovvero da
poche centinaia di metri da piazza Cairoli, potesse
effettuarsi un servizio di traghettamento oggi
spudoratamente definito come "autostrada del
mare"e sempre su tale argomento c'è stato
l'intervento di autorevoli professori universitari
che, con dettagliate argomentazioni, hanno espresso
il loro netto dissenso; c'è stato l'intervento del
quotidiano locale che, con argomenti rozzi, ne ha
magnificato l'utilità e addirittura si è scagliato
contro i docenti sopracitati.
E' vero
che sulla tematica approdi continua l'azione
coerente e instancabile svolta da uno dei principali
redattori di tale organo d'informazione ma il
silenzio, tenuto dal suo direttore, nel giornalismo
equivale nè più e nè meno all'omertà vigente e
imposta nella società mafiosa e tutte le
speculazioni che su tale silenzio vengono fatte,
vedi concessione alla testata sull'esclusiva per le
riprese delle partite del Messina o questione
progetto PRUSST in contrada Scoppo, trovano
quantomeno un logico supporto.
Fare
informazione a Messina e provincia è difficile
basta ricordare che pochi anni fa sono stati
"ammazzati" Beppe Alfano (giornalista) e
Antonio Mazza (editore Telenews) e, pertanto, caso
Messina o non caso Messina, verminaio o non
verminaio, Antimafia o non Antimafia, "puntare
gli occhi" in faccia ai VIP può anche
significare rimanere "accecati".
Se
quindi si tratta di "salvare la pelle", la
"posizione" o quant'altro ogni scelta può
essere rispettata ma lo sarà ancora di più se tale
scelta verrà fatta con dignità ovvero tirandosi
fuori da qualunque ambiguità.
Se è
vero che fare giornalismo non significa imporsi una
vita monastica, spartana o chiusa in una campana di
vetro è anche vero che non basta accumulare meriti
per qualche anno, financo corredati da minacce di
morte, e poi impelagarsi in progetti del PRUSST (ci
basta già "l'uomo del ponte") sottoposti
ad amici ingegneri che, poco dopo (?), diventano
leader di partito; "stare zitti" sul
Norimberga quando era necessario
"gridare"; dare vetrina alla signora
Franzino ovvero alla pseudogiornalista che, oltre ad
essere al soldo della signora dei traghetti, offre
patetiche quanto sgangherate discettazioni su
"importanti questioni come il chiosco bibite di
piazza Cairoli, l'elettrauto di via Cardines e
altre amenità tipiche dei salotti, un tempo
cortigiani (o cuttigghiari), oggi diessini.
"Fatti
a nomina e cucchiti" dice un antico
adagio siciliano mentre nel giornalismo, anche
quello dei Fede o dei Piccione, la fiducia non si
conquista per sempre e la coerenza si misura giorno
per giorno.
5/9/2001
( gazzetta del sud )
Il
ministro Lunardi a Messina
Verrà a Messina probabilmente entro la fine del
mese. Il ministro delle infrastrutture Pietro
Lunardi, su sollecitazione del senatore Salvatore
Ragno, ha assunto l'impegno di concertare con le
istituzioni e gli enti locali gli interventi
possibili per dare risposte concrete alle grandi
questioni dell'attraversamento viario e
dell'interferenza del traffico di rilevanza
nazionale e regionale con i problemi della mobilità
urbana. Al di là delle vicende riguardanti il
Ponte, ciò che si chiede a Roma è di guardare allo
Stretto non come “l'ultima provincia dell'impero”
ma come area di importanza strategica per l'intero
Paese. Ci sono nodi che possono essere affrontati
anche nell'immediato: il potenziamento delle
pattuglie di polizia stradale lungo i percorsi
seguiti dalle auto e dai tir provenienti dalle
autostrade; l'intervento del Governo per sbloccare
(se necessario, con l'invio di un commissario ad
acta) l'impasse di opere pubbliche dall'iter
tormentato come gli svincoli Giostra-Annunziata o
ancora da appaltare come la “Via del Mare”;
l'introduzione di un pedaggio sul traffico di
attraversamento da destinare ad opere di rilevanza
pubblica (interventi di arredo urbano, parchi e
villette) ed un confronto serrato sul ruolo delle Fs
nello Stretto.
5/9/2001
( la sicilia )
Leonardi
ha incontrato le deputazioni regionale e nazionale,
sollecitando un'azione
sinergica
Una
città al «microscopio»
Le
priorità: Prg, risanamento, approdi e il futuro dei
presìdi
militari
«È
necessaria un'azione sinergica per affrontare
positivamente i problemi della città e, in
particolare, quelli legati all'assetto produttivo»:
questo l'invito che, ieri, il sindaco, Turi Leonardi,
ha rivolto ai deputati regionali e nazionali, in
visita a Palazzo Zanca. Il Piano regolatore
generale, l'approdo a Tremestieri, il risanamento,
l'approvvigionamento idrico, il futuro dell'Ente
porto e della Fiera, i «difficili» rapporti con l'Enas
(leggi la ritardata apertura dello svincolo di S.
Filippo) e il completamento del museo di viale della
Libertà, i temi «sviscerati» dal primo cittadino
e dagli «inquilini» di Sala d'Ercole presenti:
Giovanni Ardizzone, Nicola Baldari, Nino Beninati,
Santi Formica, Carmelo Lo Monte, Angelo Paffumi e
Filippo Panarello. Il primo cittadino ha consegnato,
quindi, ai deputati una proposta di legge che, se
approvata, consentirà di accelerare le procedure
relative alla legge regionale 10/90 per il
risanamento delle aree degradate.
Approdo a Tremestieri: incontro con Cuffaro
— Per «rimettere le ali» all'accordo di
programma per la realizzazione dei nuovi approdi di
Tremestieri e Annunziata, inoltre, il sindaco si
recherà l'11 a Palermo per incontrare il presidente
della Regione, Totò Cuffaro. Il primo cittadino
intende conoscere il cammino dell'iter attuativo,
sia per la parte relativa alla componente pubblica
(41 miliardi), sia per le procedure del project
financing, che dovranno portare alla scelta del
partner privato tra Franza e Matacena senior per
l'approdo a sud, e tra Franza e gli ingegneri
guidati da Nico Galatà per quello a nord.
Chiesta maggiore attenzione anche da Roma
— Nel pomeriggio, è stata la volta di
onorevoli e senatori. In municipio sono arrivati:
Salvatore Ragno, Tatà Sanzarello, Gianpiero D'Alia,
Francesco Stagno d'Alcontres e Nino Gazzara. A loro
la richiesta d'intervenire presso il Ministero degli
Affari regionali, che ha «fatto fuori» Messina dal
programma dei grandi rischi. Un capitolo a parte,
poi, per tentare d'«invertire la rotta» sul futuro
dei presìdi militari (in particolare MarinArsen e
MariSicilia) e sul ruolo dell'Ente Ferrovie nello
Stretto. Per quanto concerne le infrastrutture
viarie (svincoli e via del mare), invece, deputati e
senatori hanno assicurato a Leonardi, la
convocazione di un incontro ad hoc con il ministro
al ramo, Pietro Lunardi.
6/9/2001
( gazzetta del sud )
Le
fosche previsioni contenute nel “Libro bianco sui
trasporti” della Commissione europea: occorrono
rimedi urgenti
Il
traffico dei Tir raddoppierà
Viabilità
sempre più in tilt e il sindaco dà il benservito
all'esperto Torrieri
Lucio D'Amico
Entro
il 2010 il traffico dei tir è destinato ad
aumentare del 50 per cento. Altro che la «drastica
riduzione» prevista dagli esperti qualche anno fa!
Le indicazioni contenute nel “Libro bianco sui
trasporti” dell'Unione europea non lasciano spazio
a dubbi interpretativi. Quella dei “bisonti della
strada” sarà sempre più un'emergenza di
carattere internazionale e in una città come la
nostra, crocevia tra l'Isola e il Continente,
rischia di assumere proporzioni ancor più
drammatiche rispetto alle attuali condizioni. La
Commissione europea ha già pronte una serie di
contromisure finalizzate a ridurre il più possibile
il trasporto su gomma, intervenendo su vari fronti
(compreso quella della sicurezza e della tutela
della pubblica e privata incolumità). Tra i
provvedimenti in cantiere, rigorosi limiti agli
orari di guida e aumento dei pedaggi, anche se il
nodo cruciale resta sempre quello della grave
carenza delle grandi infrastrutture. Gli annunciati
confronti del sindaco Leonardi con il presidente
della Regione Cuffaro (la riunione è fissata per
martedì prossimo a Palermo) e con il ministro
Lunardi, che dovrebbe essere a Messina entro la fine
del mese, verteranno su questi temi: come accelerare
il più possibile gli interventi strutturali e cosa
fare nell'immediato per alleviare i disagi di una
città schiacciata dall'emergenza tir. Con
l'approssimarsi dell'autunno le questioni della
viabilità tornano con prepotenza alla ribalta,
anche se in fondo non sono mai cadute in secondo
piano visto che quella che sta per concludersi è
stata una delle estati più “pesanti” dal punto
di vista delle operazioni di controesodo. Si è
avuta la percezione “fisica” dell'aumento dei
flussi di traffico dei vacanzieri ma anche dei mezzi
gommati pesanti, in linea con il trend che si
riscontra a livello europeo. Messina, purtroppo,
dovrà sopportare un'altra lunga stagione di
emergenze, almeno fino a quando non saranno conclusi
gli interventi di consolidamento delle banchine del
porto e i lavori di realizzazione della linea
tranviaria. L'assessore Salvatore Rizzo non sa a che
santo votarsi. Ieri via Garibaldi, unica arteria di
collegamento tra il il centro e la zona nord rimasta
indenne dai cantieri, è rimasta per ore
letteralmente paralizzata. «Non ci sono alternative
– ripete ormai da mesi l'assessore alla viabilità
e alla protezione civile –, le abbiamo studiate
tutte ma in queste condizioni non si può fare più
di quello che fanno la ripartizione e la stessa
polizia municipale». Intanto sembra essersi
definitivamente concluso il controverso rapporto tra
l'amministrazione comunale e il prof. Vincenzo
Torrieri, chiamato nel '97 dall'allora sindaco
Providenti per redigere il Piano urbano del traffico
e successivamente confermato da Leonardi come
esperto, un incarico retribuito con cento milioni
all'anno. Da qualche mese il contratto è scaduto e
non è stato rinnovato. L'assessore Rizzo non
conferma nè smentisce: «La questione è
all'attenzione della giunta – dice – ma ancora
non è stata presa alcuna decisione».
L'orientamento, però, appare chiaro: sono in molti,
anche all'interno dell'esecutivo comunale, ad aver
espresso profondi dubbi sull'utilità di continuare
ad affidare l'incarico ad un illustre docente, le
cui qualità professionali non sono certo in
discussione, che risiede, però, a Napoli e la cui
presenza a Messina è stata fino ad oggi
assolutamente saltuaria. Il sindaco intende inserire
anche tale vicenda nel contesto generale della
verifica politica, della revisione e della
redistribuzione degli incarichi all'interno della
giunta, compresi il ruolo degli esperti e le nomine
nei principali enti di sottogoverno. una volta
rinunciato all'apporto del prof. Torrieri, Leonardi
punterebbe alla creazione di un vero e proprio staff
tecnico, coordinato dall'assessore alla viabilità
(non si sa ancora se Turi Rizzo sarà confermato o
meno) e composto dai dirigenti del dipartimento, dal
comando della polizia municipale e da tecnici
esterni, scelti tra coloro che hanno maturato grande
esperienza nel settore e che conoscono profondamente
il territorio comunale. In questa delicatissima fase
non si può certo procedere a compartimenti stagno.
Le questioni dell'organizzazione viaria sono
strettamente connesse alla conclusione dei lavori
della tranvia e alla riorganizzazione dell'intero
sistema di trasporto pubblico, a partire dalla
trasformazione in società per azioni dell'Atm,
l'azienda che entro qualche mese dovrà essere in
grado di gestire il tram (ma come è possibile se
ancora non si è proceduto ad alcun corso di
specializzazione e di riqualificazione del
personale?). La giunta, che tornerà riunirsi a
stamane, dovrà anche sciogliere i nodi legati alla
realizzazione dei parcheggi d'interscambio (la
prossima settimana si conoscerà finalmente l'esito
del contenzioso davanti al Tar tra il Comune e
l'Ordine degli architetti), nonchè alla gestione
delle aree destinate alla sosta a pagamento e dei
servizi di rimozione delle auto con utilizzo di
carrattrezzi. Sono tutte tessere di un mosaico che
oggi, purtroppo, non sembra avere un disegno
unitario e coerente.
6/9/2001
( gds )
Collegamenti
con Salerno
Attesi
i lavori al porto
Riunione ieri del Comitato portuale, per stabilire
la vicenda relativa al collegamento marittimo con
Salerno con navi ro-ro, che dovrebbe essere avviato
il prossimo mese. Al meeting, erano presenti tutti i
21 componenti del Comitato portuale.
In esame il rilascio di un'autorizzazione alla
società "Norimberga Servizi Spa" per
attuare i lavori di sistemazione del piazzale in
vista dell'avvio del collegamento con la nave
Cartour del gruppo Tourist-Caronte. Il Comitato si
è espresso positivamente sulla domanda e come
ultimo passo si attende l'effettivo rilascio della
concessione. Tra i pareri esaminati ieri mancano
comunque ancora quelli della Soprintendenza ai Beni
Culturali e del Comune, per il via libera
definitivo. La data prevista per la prima corsa
della "Cartour" rimane fissata sempre per
i primi 15 giorni di ottobre, a patto che entro un
mese si adeguino le banchine del molo Norimberga per
l'attracco della nave.
Il presidente dell'Autorità portuale, Giuseppe
Vermiglio e il segretario Franco Barresi hanno
ribadito che i tempi previsti per l'ultimazione dei
primi interventi già avviati, saranno terminati
entro fine mese.
7/9/2001
( la sicilia )
Il
Comitato interministeriale affiancherà il personale
del municipio nella valutazione dei project
financing
Comune, un
«regalo» dal Cipe
La
consulenza romana consentirà un risparmio di circa
un miliardo
Il Cipe
ha detto sì alla richiesta dell'assessore comunale
alle Infrastrutture territoriali, Gianfranco
Scoglio, per una consulenza gratuita nella
valutazione delle offerte di project financing
pervenute lo scorso 30 giugno. La risposta è giunta
ieri sul tavolo dell'esponente dell'Esecutivo
Leonardi. Saranno, dunque, gli esperti dell'unità
tecnica di Finanza e Progetto del Comitato
interministeriale per la programmazione economica ad
affiancare il personale di Palazzo Zanca nella
predisposizione dei bandi di gara per
l'aggiudicazione delle concessioni, nel corso della
procedura di aggiudicazione e nella fase di
valutazione delle offerte, in base all'art. 37 della
legge 109 dell'11 febbraio 1994 (la famosa «Merloni
ter»). I progetti da valutare riguardano: l'approdo
per le auto all'Annunziata («Travel Tickets» e il
consorzio «Ira costruzioni-Tecnis-Signeco»);
quello per i mezzi pesanti a Tremestieri («Travel
Tickets» e «Amadeus»); centro direzionale
nell'area dell'is. 88 di viale S. Martino («Damiano
costruzioni» e «Demoter»); centro direzionale
nell'is. 158 di via La Farina («Demoter») e la
ristrutturazione e rifunzionalizzazione degli
impianti di villa «Dante» («Demoter»).
Quest'operazione consentirà a Palazzo Zanca un
risparmio di circa un miliardo (la somma che una
società specializzata avrebbe richiesto per questo
tipo di consulenza). Nei prossimi giorni Scoglio si
recherà a Roma per definire i termini dell'accordo.
7/9/2001
( gazzetta del sud )
Molo
Norimberga: il muro di cinta non piace
(a.t.)
Sono in
dirittura d'arrivo i lavori delle Ferrovie per la
riattivazione del molo Norimberga. Oggi sarà
completata l'installazione del binario di
collegamento con la stazione: un tratto lungo più
di 600 metri e fornito di tre deviatori così che
alla “banchina di testata”, laddove le gru
mobili preleveranno le merci dai vagoni, ci saranno
tre tratti di binario. L'opera Fs sarà a regime in
venti giorni. Entro la fine della prossima
settimana, infatti, verrà eseguito il livellamento;
nella successiva, entro il 23 settembre,
l'assestamento. Ma se, dal punto di vista
ferroviario, il Norimberga sarà pronto all'uso, un
po' più lunghi si annunciano i tempi delle altre
opere. Il direttore della Sezione beni
architettonici della Soprintendenza, l'arch. Scimone,
ha garantito che «a giorni saranno rilasciati i
pareri favorevoli sia all'adeguamento del molo che
al nuovo impianto di illuminazione». C'è, però,
un “no”, forse parziale, per il cosiddetto “muro
doganale” (muro basso, sormontato da una
cancellata, ndr) che dovrebbe recintare il vasto
piazzale separandolo dalla strada d'accesso alla
zona falcata: «Questo parere – spiega Scimone –
sarà scorporato dall'altro che rilasceremo». Le
ipotesi? «O un parere contrario o con una serie di
prescrizioni modificative». Il muro era stato
previsto per favorire l'attività di vigilanza sulle
merci che saranno interessate al controllo doganale
ma verrebbe giudicato lesivo della visuale e del
godimento del bene culturale.
8/9/2001
( gazzetta del sud )
LA
LOTTA AI TIR – «La Regione deve decretare la
“suscettibilità ambientale” dell'area dello
Stretto». A chiederlo è il comitato “La nostra
città”, che sottolinea la necessità di immediati
interventi di recupero ambientale, attraverso mirati
sistemi di controllo degli inquinamenti acustico e
atmosferico. «Tutto ciò assume particolare rilevanza
– aggiunge il Comitato – alla luce delle
previsioni dell'Unione europea riguardanti il
raddoppio del traffico dei mezzi pesanti da qui al
2010».
8/9/2001
( la sicilia )
Un
comitato di residenti della zona sud ha impugnato il
project financing relativo all'attracco per i mezzi
pesanti
Tremestieri
«approda» al Tar
Intanto,
lunedì mattina, gli esperti del Cipe incontreranno
Leonardi
L'approdo
di Tremestieri in «chiaroscuro»: da una parte il sì
del Cipe per la valutazione dei project financing,
dall'altra un ricorso al Tar di Catania che rischia di
«frenarne» l'iter. Ma andiamo con ordine: lunedì
mattina, i componenti dell'unità Finanza e Progetto
del Comitato interministeriale per la Programmazione
economica saranno in riva allo Stretto per incontrare
il sindaco, Turi Leonardi e l'assessore alle
Infrastrutture territoriali, Gianfranco Scoglio. In
discussione la consulenza gratuita per la valutazione
degli 8 project financing presentati lo scorso 30
giugno a Palazzo Zanca. Tra cui quello dell'approdo a
Tremestieri, appunto. L'intervento del Cipe dovrebbe
consentire un risparmio di un miliardo al Comune. Ma
tra gli 8 project, quello dell'attracco dei mezzi
pesanti (per cui sono in lizza la «Travel Tickets» e
l'«Amadeus») potrebbe «arenarsi». Infatti, alcuni
residenti della zona, costituitisi in comitato, hanno
presentato un ricorso al Tribunale amministrativo di
Catania contro le procedure adottate dal municipio.
Era da tempo che gli abitanti di Tremestieri e
dintorni rumoreggiavano contro la scelta
dell'Amministrazione e, alla fine, hanno trovato un
cavillo cui attaccarsi.
Collegamento con Gioia Tauro: lunedì una
riunione — Si svolgerà lunedì alle 19,
negli uffici dell'Autorità portuale, l'attesa
riunione che metterà a confronto le tesi della «Ngi»
e quelle del Comune di Milazzo, sul «neonato»
traghettamento fra la città mamertina e Gioia Tauro.
La tratta (una corsa nelle ore notturne) è stata
osteggiata dal sindaco, Nino Nastasi, che ha emesso
un'ordinanza per bloccare, in certe ore, il transito
dei Tir a Milazzo, causando non pochi problemi anche a
quelli provenienti dalle Eolie. Nel corso della
riunione si cercherà di giungere ad una mediazione,
possibile se l'«Ngi» continuerà ad effettuare una
sola corsa. Altrimenti...
Bunkeraggio:
incontro in Capitaneria — I servizi di
bunkeraggio e antincendio sono stati, ieri, al centro
di una riunione tra il comandante della Capitaneria,
Carmelo Maccarone e i rappresentanti dei Vigili del
Fuoco, del Rina (Registro italiano navale), della «Nettunia»
(la società che assolve a questi compiti) e la ditta
«La Cava». L'incontro è servito a fare il punto
della situazione: si è deciso di realizzare dei corsi
d'aggiornamento sulla sicurezza, dettati da
un'apposita ordinanza.
9/9/2001
( gazzetta del sud )
«Forza
Italia deve confrontarsi sui temi decisivi per
Messina»
«Non basta che il sindaco incontri la deputazione
regionale e nazionale. Occorre che sui temi che hanno
rilevanza per il futuro della città si svolga un
confronto all'interno del partito di maggioranza». La
richiesta viene da uno dei componenti del comitato
cittadino di Forza Italia, Michele Bisignano, da
qualche mese nominato alla guida della società mista
per la gestione della rete civica. «Negli ultimi
tempi – sottolinea Bisignano – si sta sviluppando
un dibattito su alcuni importanti opere che possono
concorrere allo sviluppo economico di Messina. Dal
futuro della Fiera (la cui funzionalità produttiva
può nascere solo dalla sinergia tra la Regione, gli
enti locali e i privati) e dall'utilizzo della
cittadella di viale della Libertà ai progetti
inseriti nel Prusst; dai programmi relativi alla zona
falcata e dalla questione degli attracchi per le navi
“ro-ro” al molo Norimberga all'esclusione della
nostra città dell'insediamento di un polo scientifico
(e va condivisa la vibrata protesta del sindaco
Leonardi); dalla non più rinviabile trasformazione in
società per azioni dell'Amam e dell'Atm
all'insediamento di grandi infrastrutture commerciali
e alla riqualificazione delle zone di degrado
urbanistico e sociale. È su questi argomenti –
insiste Bisignano – che il primo partito della
città deve confrontarsi al suo interno. La
discussione tra il comitato cittadino e la deputazione
di Forza Italia è essenziale perchè la “visibilità”
non si sostanzia solo con la ricerca di una più forte
presenza nei livelli gestionali ed operativi ma anche
con una più puntuale capacità di incidere sul
tessuto socio-economico della città attraverso
progetti, proposte e realizzazioni concrete».
Riguardo all'ipotesi di un centro servizi per il
commercio con grande area di stoccaggio per i tir a
monte dello svincolo del Boccetta, Bisignano non
esista a definirla «in netto contrasto con i
propositi e le determinazioni dell'amministrazione e
del consiglio comunale, tendenti a liberare la rada di
San Francesco e a trasferire fuori dal centro urbano
l'approdo per i mezzi pesanti».
9/9/2001
( gazzetta del sud )
E Panarello (Ds)
chiede l'invio di ispettori a Palazzo Zanca
Lucio
D'Amico
Martedì
il sindaco si recherà a Palermo per incontrare il
presidente della Regione Totò Cuffaro e l'assessore
al Territorio e Ambiente Bartolo Pellegrino. Leonardi
attribuisce molta importanza a questo confronto con i
vertici del Governo siciliano. Si tratta del primo “faccia
a faccia” ufficiale tra l'amministrazione comunale e
la nuova giunta regionale ed avviene in un momento tra
i più delicati della storia recente del capoluogo
dello Stretto. Sull'asse Palermo-Messina viaggiano le
sorti del Piano regolatore generale, così come dei
progetti dei nuovi approdi e dell'eventuale modifica
alla legge 10 sul risanamento delle aree degradate. Da
incontri di tal genere solitamente è difficile che
possano uscir fuori conigli dal cilindro o colpi di
bacchetta magica. Sarebbe assurdo pretenderlo. Però
il Comune e la Regione sono chiamati a fare la loro
parte per intero, improntando i rapporti alla massima
chiarezza e senza più ricorrere al consueto ed odioso
“scaricabarile”. A quale destino andrà incontro
la Variante al Prg è impossibile dirlo adesso. Come
di recente ha confermato il vicesindaco e assessore
all'Urbanistica Gianpiero D'Alia, a Palermo siamo alla
fase dell'istruttoria e gli elaborati devono essere
ancora trasmessi al Cru. Il sindaco chiederà lumi sui
tempi e sulle modalità che l'assessorato regionale
intenderà seguire nelle prossime settimane. Ma anche
i rappresentanti del Governo siciliano vorranno avere
risposte concrete dal primo cittadino ad alcuni seri
interrogativi: quando verrà inviato il Piano di
urbanistica commerciale, il cui iter è strettamente
collegato a quello della nuova Variante generale?
Perchè la giunta non lo ha ancora esitato e in quali
tempi si pensa di esaurire la fase del confronto
all'interno della commissione e del consiglio? È
tutto un gioco ad incastro e se manca una tessera
salta l'intero mosaico. La giunta regionale vorrà
anche conoscere i motivi che hanno scatenato le
polemiche di queste ultime settimane, approfondire le
ragioni dei tanti (troppi) progetti che prevedono
deroghe agli strumenti urbanistici e di quelle opere
che minacciano di stravolgere l'impianto complessivo
del nuovo Piano regolatore. A questo proposito, il
deputato regionale diessino Filippo Panarello ha
formalizzato la propria richiesta di un intervento
immediato da parte del presidente della Regione,
riferendosi alla vicenda del piano particolareggiato
riguardante l'area delle cave di sabbia della
Panoramica dello Stretto. Panarello chiede l'invio di
ispettori regionali a Palazzo Zanca, con l'obiettivo
di «accertare la legittimità delle procedure
propedeutiche all'approvazione del piano
particolareggiato con cui si intende realizzare un
ipermercato» e, nello stesso tempo, sollecita la
nomina di un commissario-provveditore, incaricato
della «corretta attuazione del piano di coltivazione
e di sistemazione ambientale della zona adibita a
cava». Il deputato dei Democratici di sinistra
intende dare battaglia: «La realizzazione di una “città
mercato” sulla Panoramica – afferma Panarello –
pone gravi problemi di compatibilità urbanistica e
ambientale e determina riflessi negativi sulla
vivibilità dell'intera zona nord della città, già
gravata dal traffico dovuto all'attraversamento dello
Stretto. Oltretutto, in mancanza del Piano
commerciale, l'iniziativa non tiene conto del
necessario equilibrio tra piccola e grande
distribuzione, come rilevato dai sindacati di
categoria. Inoltre – prosegue il deputato regionale
– occorre capire se l'iter procedurale posto in
essere dal Comune sia stato conforme alle disposizioni
di legge e spiegare come mai, a differenza di tanti
altri programmi e progetti, i pareri e le
autorizzazioni demandanti ai vari enti siano stati
rilasciati con una singolare tempestività. Infine, va
sottolineato che il recupero ambientale della zona
adibita a cava è imposto dalla legge al soggetto
concessionario e il Comune ha l'obbligo di vigilare
sul rispetto del piano di coltivazione presentato
dalla ditta concessionaria. La Regione deve accertare
se il Comune ha svolto correttamente i suoi compiti».
Nel corso di una conferenza stampa convocata per
domani mattina al Comune, i Democratici di sinistra
intendono puntare il dito anche sugli altri “casi”
dell'estate 2001, a cominciare da quello dell'area di
stoccaggio per tir prevista sulla collina dello Scoppo.
9/9/2001
( gazzetta del sud )
L'adeguamento
del piazzale è stato autorizzato dalla Soprintendenza
Norimberga, al via i nuovi
lavori
(a.t.)
Cominceranno,
tra domani e dopodomani, i lavori di adeguamento del
grande piazzale del molo Norimberga in vista
dell'imminente riattivazione, sia pure parziale, delle
banchine di San Raineri. È arrivato l'atteso nulla
osta da parte della Soprintendenza ai Beni culturali,
al progetto redatto dagli architetti Mariano Tornatore
e Salvatore Merlino per conto della “Servizi
Norimberga”, la società autorizzata dal Comitato
portuale all'esecuzione delle opere necessarie
all'attivazione dell'“autostrada del mare”
Messina-Salerno. Ora, dunque, i cantieri aperti sul
molo Norimberga saranno due, entrambi impegnati in una
febbrile corsa contro il tempo. Da una parte si stanno
completando le opere delle Ferrovie Spa per
l'installazione del binario di collegamento con la
stazione ferroviaria (che permetterà alle navi del
ferro di tornare alle banchine della zona falcata);
sull'altro versante, adesso, un'impresa per conto
della “Servizi Norimberga” curerà l'adeguamento
del piazzale per consentire le attività della nave
“Cartour” che comincerà ad effettuare, entro il
20 ottobre, il collegamento tra Messina e Salerno,
nelle ore notturne. Si sta stringendo così il cerchio
dei programmi a breve termine dell'Autorità portuale
ma altrettanto celermente dovranno procedere quelli di
lungo periodo, a cominciare dall'appalto europeo, da
25 miliardi, per la creazione, negli spazi del
Norimberga, di quel “Terminal multifunzionale” che
potrà consentire al porto di tornare ad essere
competitivo. La scommessa è quindi quella di un
rilancio graduale dell'antico molo del carbone: si
ricerca a San Raineri la via d'uscita
dall'emergenza-lavori in corso che sull'intera cortina
sta mettendo a rischio i traffici tanto commerciali
quanto croceristici. I lavori della “Servizi
Norimberga” saranno eseguiti a totale carico della
società. Consisteranno nel livellamento e nella
parziale bitumazione del piazzale, che sarà recintato
con una barriera “new jersey”. Non si profilano,
dunque, né ostacoli tecnici né difficoltà di sorta,
in relazione alle aree dei ritrovamenti archeologici
(risalenti alla Cittadella spagnola) che, nel
piazzale, sono delimitate e custodite dalla Sezione
Beni architettonici della Soprintendenza. L'unico
problema rimane quello di una moderna illuminazione
delle aree di imbarco e sbarco. L'apposito progetto
dell'Autorità portuale, che prevedeva quattro nuove
torri-faro, si trova ancora all'esame della
Soprintendenza ed è quindi impossibile – visti i
tempi di un appalto – che si faccia in tempo ad
attuarlo entro il mese di ottobre. E allora? «Se
l'avvio dei nuovi lavori – spiega l'arch. Tornatore
– assicurerà subito l'attivazione di un'“illuminazione
di cantiere”, per l'utilizzazione delle banchine,
dovremo far ricorso alle quattro vecchie torri-faro
dismesse, e collocate in una sede diversa da quella
progettata per le nuove. Garantiremo così il rispetto
di quegli standard normativi imposti dall'avvio di un
servizio notturno». È cominciato, dunque, il conto
alla rovescia per rivedere navi e treni, nelle dovute
condizioni di sicurezza, alle banchine della zona
falcata.
9/9/2001
( la sicilia )
In
arrivo gli «autovelox» ai semafori
Rilevatori
mobili d'infrazioni semaforiche: è questo il nome del
marchingegno che dovrebbe supportare l'operato dei
Vigili urbani negli incroci «più caldi» della
città. Una sorta di «autovelox» con tanto di
macchina fotografica inserita, che il comandante della
Polizia municipale, Calogero Ferlisi, ha intenzione di
fare installare nelle strade più «battute» e
distrarre così ad agenti ad altre mansioni. L'idea è
già stata presentata al sindaco, Turi Leonardi che,
adesso, dovrà attivare gli uffici per il reperimento
delle somme. Il meccanismo è già in funzione in
altre città e Ferlisi ne verificherà di persona il
funzionamento, nel prossimo meeting dei Vigili urbani
che si terrà, a breve, a Riccione. Ieri, intanto, il
comandante della Capitaneria, Carmelo Maccarone, ha
avanzato una richiesta al suo ex sottoposto:
permettere il transito in direzione sud nord, ai mezzi
della Guardia costiera, ai taxi e a quelli della «Snav»
nel tratto della via Vittorio Emanuele (angolo viale
Boccetta), chiuso per i lavori di ristrutturazione
delle banchine di riva. La richiesta è già stata
«trasferita» alla ripartizione Viabilità.
9/9/2001
( la sicilia )
Il
molo «Norimberga» apre alle imprese portuali
( M. M. )
L'autorizzazione
della Sovrintendenza è arrivata sul tavolo
dell'Autorità portuale e, quindi, tra lunedì e
martedì potranno iniziare i lavori di sistemazione
del molo «Norimberga». Ad effettuarli saranno le
imprese portuali associate sotto la denominazione di
«Servizi Norimberga» che, lunedì scorso, avevano
presentato, in occasione della riunione del Comitato,
un progetto per la pavimentazione del molo.
L'organismo presieduto da Giuseppe Vermiglio ha dato
il via libera «all'occupazione temporanea (per non
oltre due mesi) dell'area portuale in questione, al
fine di effettuare questi interventi, al termine dei
quali, la banchina tornerà nel pieno possesso delle
autorità marittime». Come dire: per ora sistemate il
molo, poi vediamo se ci sono i margini per
l'attivazione del servizio di collegamento tra Messina
e Salerno, da parte della «Cartour», l'ultima nata
in casa Franza, che intende effettuare questa nuova
rotta delle autostrade del mare con una nave ro-ro
presa a noleggio e che, a giorni, dovrebbe giungere in
riva allo Stretto per essere armata. Intanto, l'Ente
Ferrovie ha ultimato la posa dei binari a raso per il
collegamento della banchina con la stazione centrale,
al fine di trasferire al «Norimberga» anche i
servizi di carico e scarico del ferro e delle
granaglie (a fine mese dovrebbe essere trasferite
anche le gru). Quest'ultima operazione, consentirà al
consorzio «Trevi-Italgeo» di prendere possesso delle
banchine «Rizzo» e «Peloro» per gli interventi di
ristrutturazione.
10/9/2001
( la sicilia )
Leonardi:
«Si preannuncia una “tre giorni” decisiva per il
futuro della tramvia, degli svincoli e degli approdi»
Grandi
opere nel «mirino»
Il
26 la conferenza dei servizi per la realizzazione dei
conci in acciaio
Tre giorni
che potrebbero essere decisivi per le sorti delle
grandi opere. S'inizia domani con la visita
dell'unità Finanza e Progetto del Cipe, che
incontrerà il sindaco per una consulenza gratuita
nella valutazione delle offerte di project financing
pervenute il 30 giugno. Affiancheranno il personale di
Palazzo Zanca nella predisposizione dei bandi di gara
per l'aggiudicazione delle concessioni, nel corso
della procedura di aggiudicazione e nella fase di
valutazione delle offerte, in base all'art. 37 della
legge 109 dell'11 febbraio 1994 (la famosa «Merloni
ter»). I progetti da valutare riguardano: l'approdo
per le auto all'Annunziata («Travel Tickets» ed il
consorzio «Ira costruzioni-Tecnis-Signeco»); quello
per i mezzi pesanti a Tremestieri («Travel Tickets»
e «Amadeus»); il centro direzionale nell'area
dell'is. 88 di viale S. Martino («Damiano
costruzioni» e «Demoter»); il centro direzionale
nell'is. 158 di via La Farina («Demoter») e la
ristrutturazione e rifunzionalizzazione degli impianti
di villa «Dante» («Demoter»). Quest'operazione
consentirà a Palazzo Zanca un risparmio di circa un
miliardo (la somma che una società specializzata
avrebbe richiesto per questo tipo di consulenza).
Domani a Palermo per l'approdo a Tremestieri
— Per «rimettere le ali» all'accordo di
programma per la realizzazione dei nuovi approdi di
Tremestieri e Annunziata, il sindaco si recherà
domani a Palermo per incontrare il presidente della
Regione, Totò Cuffaro. Il primo cittadino intende
conoscere il cammino dell'iter attuativo, sia per la
parte relativa alla componente pubblica (41 miliardi),
sia per le procedure del project financing, che
dovranno portare alla scelta del partner privato tra
Franza e Matacena senior per l'approdo a sud, e tra
Franza e gli ingegneri guidati da Nico Galatà per
quello a nord.
10/9/2001
( la sicilia )
«C'è
un clima di sfiducia nei confronti della città. La
gente sta fuggendo»
Aurelio
Giordano
Sembrerebbe
che la più recente preoccupazione di qualche
esponente dell'Amministrazione comunale sia la
diminuzione dei messinesi residenti ed in vista del
prossimo censimento, se questo dato venisse
confermato, ci troveremmo di fronte ad una riduzione
non solo di importanza, leggi numero dei parlamentari,
ma anche a minori trasferimenti finanziari verso il
nostro territorio.
Ma, la meraviglia dell'osservatore non è suscitata
dal cruccio che la «fuga» verso altri lidi più
accoglienti o dinamici provoca, quanto dal basso
profilo con cui questa notizia viene gestita, come se
si avesse paura di denunciare in chiaro la causa di
questo abbandono, la sfiducia, si badi bene, non solo
verso la classe politica ma nei confronti della
città.
Le scelte degli individui su argomenti così
importanti non sono mai basate su sensazioni
superficiali o sull'impulso del momento, ma su fattori
ben più corposi e reali, uno fra tutti le aspettative
di sviluppo di un territorio. Non si tratta, quindi,
di riserve nei confronti di questo o quell'uomo
politico, su uno specifico progetto piuttosto che
sulla lista di idee che fanno parte del Prusst, ma di
quel coacervo di elementi che instillano la fiducia o
il rigetto verso la nostra città.
Il periodo storico che Messina attraversa non è dei
più felici ed è la conseguenza di ritardi nelle
scelte o di decisioni prese nel corso degli anni che
non soddisfacevano le attese della città. Proviamo a
guardare, per esempio, i settori in cui saranno
inserite le ipotesi progettuali approvate nell'ambito
del Prusst, nel momento in cui si tradurranno in
realtà operative, le quasi totalità si identificano
in impianti artigianali o industriali che nulla hanno
a che vedere con la vocazione turistica di questa
nostra Messina, fanno eccezione due o tre progetti e
salvo errori o cattiva lettura forse uno solo riguarda
l'attività alberghiera. Altro esame che andrebbe
fatto per essere più obiettivi è l'individuazione
delle nuove iniziative o di quelle che si rinnovano e
di conseguenza di quale sarà l'effettiva nuova
occupazione che potrà essere generata dagli
investimenti previsti. Ma anche in possesso di tutto
ciò l'alea è sempre alta, basta vedere le ultime
dichiarazioni in merito allo sbandieramento progetto
«Portela» per la cittadella fieristica che, al
momento, è accantonato, pur avendo svolto e bene il
ruolo di specchietto per le allodole.
Le famiglie o i singoli soggetti che per vari motivi
si sono già posti il dilemma, restare a Messina o
meno, scegliendo la seconda ipotesi, hanno analizzato
questi aspetti e giudicato negativamente i risultati
dell'analisi. Non saranno certo gli svincoli in
costruzione o la possibilità concreta che i nuovi
approdi libereranno la città dai Tir a fare scegliere
Messina come luogo ove rimanere, guardando in giro al
di fuori dei confini messinesi, si può riscontrare un
certo sviluppo, mentre qui l'economia langue ed il
prevedibile aumento dei Tir in funzione di maggiori
bisogni di derrate alimentari e di materie prime da
trasformare, ne è conferma tangibile.
La differenza sostanziale tra la Sicilia e Messina in
particolare ed i territori aventi analoghe
caratteristiche orografiche e culturali, non consiste
nella bellezza del panorama o nella bontà dei suoi
prodotti e piatti tipici, ma nell'assenza di un
progetto organico rivolto alla conquista di altri
spazi nel mercato turistico. Nelle contrade
«dissertiamo» sul turismo, altrove «investono» nel
turismo».
10/9/2001
( gazzetta del sud )
Dall'incontro che
domani il presidente della Regione avrà con il
sindaco Leonardi
Cuffaro vuole proposte
concrete
Sinergia con Roma
e Palermo su determinati “pacchetti” d'intervento
Mario
Di Paola
Ora
o mai più. Sono d'accordo Turi Leonardi e Peppino
Buzzanca, i capocondomini dei due Palazzi della
politica messinese. Con i governi nazionale e
regionale che viaggiano sulla stessa lunghezza d'onda
politica delle amministrazioni locali, si può
finalmente dialogare e spezzare l'isolamento. La
parola d'ordine è dunque sinergia. A tutti i costi. I
segnali giunti a Messina da Roma e Palermo sono
abbastanza chiari: c'è ampia disponibilità ad
inserire Messina in alcune filiere di intervento che
non riguardano solo la “grande opera”. È quanto
dirà domani il presidente della Regione, Totò
Cuffaro, al sindaco Leonardi che incontrerà in
maniera ufficiale a Palazzo d'Orleans. Il “governatore”
di Sicilia ha ben presente il ruolo della città dello
Stretto. Conosce alcuni dei suoi problemi. «Ero
assessore nella giunta Leanza e pertanto talune
deliberazioni, come quelle relative al tram, sono
state adottate dalla giunta di governo in perfetta
sintonia». Cuffaro che, assieme al suo collega
calabrese Chiaravallotti ha idee ben definite sul
concetto di “devolution vera”, è convinto che
«la sinergia con gli enti locali alla fine è la
nuova chiave di lettura dell'Autonomia» e anche in
tal senso sarà avviato lo studio della riforma dello
Statuto, la cui commissione sarà presieduta dal
messinese Leanza. Cuffaro è disponibile a rivedere,
ad esempio, la legge dieci del 1990, quella sul
risanamento. «Appoggeremo l'iniziativa legislativa
che punta a snellire procedure e spesa perché i fondi
siano realmente utilizzati». Ma è chiaro che dovrà
essere la deputazione messinese – stavolta
sinergicamente – a seguire il percorso di tale
leggina. E il riferimento al ruolo della nostra
deputazione non è marginale. La scelta di chiedere a
tutti i deputati (primo fra loro l'assessore agli Enti
locali, D'Aquino) il testo della nuova normativa sul
risanamento è una “pratica” che dovrà essere
istituzionalizzata. Altrimenti non si andrà da
nessuna parte. Dice Cuffaro: «La grande scommessa dei
fondi Ue deve vedere protagoniste le Amministrazioni
locali». Messina può avere un ruolo importante. Ma
per “agganciare” Palermo e Roma è necessario
avere pronti dei “pacchetti” di interventi da
proporre e sollecitare. E, imperando la “Bassanini”
con le sue autonomie gestionali, Leonardi e Buzzanca
devono spingere a fondo per far operare su “progetti”
sinergici le burocrazie di palazzo Zanca e di palazzo
dei Leoni. Il dialogo con la Regione era stato già
avviato, sia pure a colpi di emergenze e “protocolli”,
tra Leonardi e Leanza. I capigabinetto dei vari
assessorati si sono già occupati («su sollecitazione
– si dice ancora così – del governo»), di
argomenti come Prg, tram, porto, fiera, grandi opere
pubbliche da completare, polo sismologico, Arsenale e
connessi, Giochi del Mediterraneo del 2009... È un
filo da riannodare, puntando sulla continuità.
Stavolta, caso per caso, con i vari assessori
regionali. Sapendo di avere, «senza ombra di dubbio»
per dirla con Cuffaro, la disponibilità del governo
regionale. Forse il sindaco dovrebbe costituire sui
grossi problemi una “task force” composta da
assessori e burocrati, col sostegno della deputazione
e farla operare su singoli progetti. Ma, è chiaro che
prima dovrà superare l'handicap politico della giunta
“a scartamento ridotto”. Entro queste mese i
partiti della coalizione devono indicargli i “nuovi”
assessori, entro questo mese deve “partire” la
ripresa dell'attività amministrativa. Se non risolve
questo nodo, Leonardi non potrà operare con le mani
libere. Riepilogando: domani il sindaco incasserà il
sostegno del governo regionale, ma dovrà essere in
condizione, nelle prossime settimane, di togliere il
freno a mano ad una Amministrazione, nella quale non
può continuare a ricoprire ruoli di supplenza interna
al suo stesso esecutivo. Specie in un momento delicato
come questo. Con scelte di fondo da adottare. Oggi, ad
esempio, ci sarà un incontro a Palazzo Zanca con
funzionari del ministero del Tesoro, appartenenti al
nucleo di valutazione, al quale Leonardi conta di
affidare l'incarico di esame e scelta sui project
financing (primo capitolo: approdi), mentre mercoledì
avrà una riunione-fiume con tecnici e imprese «per
fare il punto e adottare criteri di accelerazione nei
cantieri del tram e degli svincoli».
11/9/2001
( gazzetta del sud )
I ds snocciolano «le
omissioni della Giunta Leonardi»
Dieci opere dimenticate
«La
situazione è ormai troppo grave. Quattromila
messinesi abbandonano la città ogni anno. Questa
amministrazione in tre anni ha solo raccolto lagnanze
e emergenze, senza però nessuna realizzazione
seria». Sono andati giù duro ieri i consiglieri
comunali dei Democratici di sinistra nel corso di una
conferenza stampa convocata per elencare tutte le “manchevolezze”
della Giunta Leonardi. «In questi ultimi mesi –
evidenzia Giuseppe Mangiapane, presente insieme con i
colleghi Filippo Tommasini e Gaetano Giunta, oltre che
con il deputato regionale Filippo Panarello –
abbiamo ascoltato le lamentele dei cittadini per le
fognature in tilt, per la mancata raccolta dei
rifiuti. Ma anche la riqualificazione lascia a
desiderare, mentre tutti i progetti che noi avevamo
lasciato – continua l'esponente della precedente
giunta comunale guidata da Franco Providenti – sono
caduti nel nulla». Proprio a proposito di opere “fantasma”,
i consiglieri hanno diffuso un elenco di dieci
progetti chiedendosi che fine abbiano fatto. Si tratta
del depuratore di Tono, della copertura del torrente
Annunziata e di Bisconte, della riqualificazione della
Badiazza, dell'urbanizzazione all'Annunziata (Sorba e
Ciaramita) e a S. Lucia sopra Contesse, delle strade
Bordonaro-Cumia, via Brasile-S. Licandro e di
collegamento con il santuario del Trapani.
11/9/2001
( gazzetta del sud )
Il sindaco incontra due
componenti dell'Unità di valutazione: confermata
l'assistenza per i project financing sugli approdi
Il Cipe “prende per
mano” il Comune
Nel giro di pochi
mesi il verdetto sull'attuabilità dei progetti
Natalia
La Rosa
Sarà
l'Unità tecnica Finanza e progetto del Cipe a
valutare i quattro elaborati presentati per la
realizzazione di approdi all'Annunziata e a
Tremestieri nell'ambito della procedura per i “project
financing”, così come previsto dalla legge Merloni
ter. Il coordinatore dell'organo del ministero del
Tesoro dott. Luigi De Pierris, insieme con l'ing.
Pasquale Serlenga, ha incontrato ieri mattina il
sindaco Salvatore Leonardi (che oggi dovrebbe
incontrare il presidente della Regione Cuffaro) e
l'assessore alle Infrastrutture del territorio
Gianfranco Scoglio, confermando il supporto
specialistico nella valutazione dei complessi
progetti, d'importo compreso fra 80 e 100 miliardi,
che determineranno una svolta epocale nel futuro
sviluppo della città. Almeno si spera. Si tratta
delle proposte presentate per Tremestieri dalle
società Amadeus del cavaliere Amedeo Matacena senior
e Travel Tickets della Tourist-Caronte e per
l'Annunziata dalla stessa Travel Tickets e dallo
Studio Galatà, associato a Ira Costruzioni, Technis e
Sigenco. «Noi daremo un supporto nella valutazione
– chiarisce il dott. De Pierris – ma il vero
motore di questa iniziativa è l'ente locale». Un
diretto invito al Comune, dunque, a non perdere questa
importante opportunità e a garantire tempi celeri per
ciò che gli compete direttamente. «Nei prossimi
giorni – assicura l'assessore Scoglio – il
responsabile del procedimento, ing. Riccardo Pagano,
valuterà l'ammissibilità formale delle domande,
inviando quelle risultate in regola a Roma. Qui
prenderà avvio l'esame da parte del Cipe, che
ovviamente non potrà essere affrettato, e che,
comunque, dovrebbe esaurirsi nel giro di un paio di
mesi». «La consulenza – chiarisce ancora
l'amministratore – verrà fornita solo sui quattro
progetti per gli approdi, mentre gli altri elaborati,
presentando un minore impatto sul territorio, saranno
valutati direttamente dal Comune». Si tratta, in
questo caso dei progetti per la rifunzionalizzazione
degli impianti e la gestione di Villa Dante
(presentata da un raggruppamento temporaneo d'imprese
guidato dalla Demoter), per la creazione di un centro
direzionale nell'area dell'isolato 158 di via La
Farina (Demoter associata ad altre 11 ditte), e per la
trasformazione dell'isolato 88 di viale S. Martino in
un centro direzionale (due le proposte: sempre della
Demoter e poi anche della Damiano Costruzioni).
L'Unità tecnica Finanza di Progetto, istituita presso
il Cipe in base alla legge 144/99, esaminerà
comparativamente le offerte presentate dai privati
(che si impegnano ad impiegare risorse proprie,
versando al Comune una percentuale da devolvere alla
bonifica ambientale) approfondendone non solo la
progettazione tecnica, ma ovviamente gli studi di
fattibilità e i piani economici. Numerose, infatti,
sono le professionalità presenti all'interno
dell'organo del ministero del Tesoro, composto da
quindici esperti in campo legale,
economico-finanziario e ingegneristico provenienti sia
dal settore privato che dalla pubblica
amministrazione, con esperienze maturate in Italia e
all'estero. L'Unità, che opererà in maniera del
tutto gratuita per il Comune, ha tra l'altro come
compito specifico – oltre all'assistenza nella
procedura di valutazione dei progetti – proprio la
promozione all'interno delle pubbliche amministrazioni
dell'utilizzo di tecniche di finanziamento di
infrastrutture con ricorso a capitali privati e
l'individuazione delle necessità idonee ad essere
soddisfatte con le risorse provenienti dalla finanzia
di progetto. «Il supporto del Cipe – evidenzia
Scoglio – ci consente di risparmiare diversi
miliardi, poiché le parcelle di una qualunque
società privata avrebbero avuto nove zeri, dato
l'importo dei progetti». Una volta conosciuto l'esito
dell'esame da parte dell'Unità tecnica, il Comune
effettuerà la scelta del progetto (e del suo soggetto
promotore) e concerterà con i privati eventuali
modifiche ai progetti nell'interesse pubblico,
avviando poi le procedure di gara. Secondo quanto
prevede la normativa, l'appalto dovrà essere esperito
entro 64 giorni dall'ufficializzazione della scelta.
Tra l'altro, il soggetto promotore non vi potrà
partecipare, ma potrà solo o accordarsi per la
realizzazione del progetto con le prime due ditte
classificate, o rinunciare e farsi pagare l'importo
del progetto, o eventualmente realizzarlo direttamente
se la gara dovesse andare deserta.
11/9/2001
( gds )
Iniziano
oggi i lavori nel piazzale Il 20 ottobre dovrebbe
essere inaugurato il collegamento della Cartour con la
Campania
Enzo
Gallo
Cominceranno
oggi e proseguiranno per tutta la settimana, i lavori
di adeguamento del grande piazzale del molo Norimberga
in vista dell'imminente riattivazione delle banchine
della zona falcata di San Raineri.
Ieri è arrivato l'atteso nulla osta da parte della
Soprintendenza ai Beni culturali, al progetto redatto
della società "Servizi Norimberga",
autorizzata dal Comitato portuale all'esecuzione delle
opere necessarie all'attivazione dell'autostrada del
mare "Messina-Salerno". Quindi all'atto
delle cose, i cantieri aperti sul molo Norimberga
saranno due, entrambi impegnati in una febbrile corsa
contro il tempo.
Da una parte si stanno completando le opere delle
Ferrovie per il binario di collegamento con la
stazione ferroviaria. Sull'altro versante, un'impresa
per conto della "Servizi Norimberga" curerà
l'adeguamento del piazzale per consentire le attività
della nave "Cartour" che comincerà ad
effettuare entro la data prevista del 20 ottobre, il
collegamento tra la città dello stretto e la città
campana, solo nelle ore notturne.
Si sta stringendo così il cerchio dei programmi a
breve termine dell'Autorità Portuale ma altrettanto
celermente dovranno procedere quelli di lungo periodo,
a cominciare dall'appalto europeo da 25 miliardi per
la creazione, negli spazi del Norimberga, di quel
"Terminal multifunzionale" che potrà
consentire al porto di tornare ad essere
concorrenziale. I lavori della "Servizi
Norimberga" saranno eseguiti a totale carico
della società. Consisteranno nel livellamento e nella
parziale bitumazione dello spiazzo, che sarà
recintato con una barriera detta "new
jersey".
Non si profilano, dunque, ostacoli tecnici o
difficoltà di sorta, in relazione alle aree dei
ritrovamenti archeologici (Real Cittadella) che nel
piazzale, sono delimitate e custodite dalla sezione
Beni architettonici della Soprintendenza. L'unico
problema rimane quello di una moderna illuminazione
delle aree di imbarco e sbarco. Il progetto
dell'Autorità portuale, che prevedeva quattro nuove
torri-faro, si trova ancora all'esame della
Soprintendenza.
12/9/2001
( gazzetta del sud )
Il comitato “La
nostra città” polemico sull'iter riguardante gli
approdi
«Così si decreta il
fallimento delle Fs»
«È
curioso e paradossale che il Cipe, organismo del
ministero del Tesoro, debba esaminare gli elaborati
riguardanti i quattro progetti degli approdi
all'Annunziata e a Tremestieri». Comincia così la
nota del comitato “La nostra città” che ricorda
come «il ministero del Tesoro sia l'azionista di
maggioranza e di riferimento delle Ferrovie Spa. Sarà
quindi un ufficio del Tesoro a scegliere il progetto
che sancirà il fallimento di quella stessa azienda
che deve annualmente finanziare per ripianarne i
disavanzi. Ed è curioso che un Governo
dichiaratamente “liberista” suggelli così la fine
di ogni concorrenza imprenditoriale». Il comitato “La
nostra città” esprime dubbi sulla “imparzialità”
di quella che viene definita una sorta di seconda “commissione
Misiti”. Inoltre, secondo il comitato, «appare
bizzarro il ruolo del prof. Giuseppe D'Angelo,
componente autorevole della stessa commissione Misiti
e presidente dell'Osservatorio economico comunale. Nel
novembre 2000 gli estensori del documento – i
professori D'Angelo, Signorino e Maurizio Ballistreri
– avevano rilanciato il punto franco nel porto di
Messina attraverso “la riqualificazione della zona
falcata come polo cantieristico, di riparazione navale
e il recupero e la valorizzazione della Cittadella”.
Il contrario di quello che si sta attuando con la
realizzazione del terminal al molo Norimberga».
12/9/2001 ( gds
)
Approdi, atteso dal ministero al
Tesoro il via libera all'utilizzo dei 41 miliardi
Rosaria
Brancato
Per
l'addio all'onorevole Pippo D'Andrea ieri in
Cattedrale, accanto alla moglie Patricia ed alla
figlia Lisa c'erano tanti amici, esponenti della ex Dc,
politici usciti di scena o finiti nei mille rivoli del
bipolarismo, di opposizione e di maggioranza, colleghi
di partito ed ex colleghi di giunta o di consiglio
comunale.
C'erano i vertici dell'Udeur, con Clemente Mastella e
Nuccio Cusumano, il presidente della regione Totò
Cuffaro e il leader dell'opposizione Leoluca Orlando,
la deputazione messinese regionale e nazionale al
completo, ed ancora Totò D'Alia, Giuseppe Astone,
Paolo Piccione, Luciano Ordile, Salvatore Cardinale,
Vincenzo Leanza.
"Sono qua per commemorare un amico prima ancora
che un grande politico _ ha dichiarato il segretario
nazionale dell'Udeur, Clemente Mastella, giunto
appositamente per l'ultimo saluto a D'Andrea _ è
sempre stato con noi e sono rimasto sconcertato quando
ho saputo dell'ictus".
Vicino al feretro i gonfaloni della Regione, dell'Ars,
del Comune, simboli di una vita vissuta nella politica
e per la politica in città ed a Palermo,
instancabilmente, da consigliere, assessore, deputato.
L'arcivescovo, monsignor Marra, assente al funerale,
ma presente nei giorni scorsi accanto alla famiglia,
ha inviato un messaggio, per ricordare la statura
dell'uomo politico.
Monsignor Oteri, che ha celebrato l'omelia ha voluto
invece ricordare Pippo D'Andrea come uomo, padre di
famiglia, cattolico praticante. Altra testimonianza è
giunta dal parroco di Alì che ha voluto evidenziare i
legami di D'Andrea con il suo paese natale. Anche
l'Ars ricorderà il segretario regionale dell'Udeur,
"Pippo era un grande amico, un uomo di grande
cuore _ ha voluto aggiungere Totò Cuffaro _ l'Ars
perde un uomo di governo, un legislatore. Una grave
perdita per tutta la Sicila, ma tra i ricordi
prevalgono quelli dell'uomo, non del politico,
dell'amico".
14/9/2001
( gds )
I lavori al Norimberga
Il Genio: "Il
cavalcavia non può sostenere i tir"
Enzo
Gallo
Mentre i
lavori di rifacimento della banchina del "Molo
Norimberga" procedono, continua in città la
controversia sul recupero dei resti archeologici
ritrovati durante gli scavi sull'approdo.
Difatti nei locali della Soprintendenza ai Beni
Culturali ieri mattina, si è tenuta una riunione per
discutere dei problemi che affliggono la zona falcata
definita dagli addetti ai lavori, memoria storica
della città.
I ritrovamenti della ormai famosa "Real
Cittadella", sono stati al centro dell'incontro
avuto tra una delegazione composta da numerosi membri
di Legambiente ed esponenti del comitato
"anti-tir", con la presenza del consigliere
comunale Calogero Centofanti, e il direttore della
seconda sessione della Soprintendenza Ingegner Rocco
Scimone.
L'incontro è servito ad evidenziare da parte della
delegazione e di Centofanti, la situazione concernente
i lavori di rifacimento del molo.
Secondo la rappresentanza ambientalista, bisognerebbe
prendere in seria considerazione l'importanza che
riveste il ritrovamento dei reperti archeologici della
fortezza spagnola, a fronte del progetto delle
società Tourist e Caronte, che vorrebbero fare
ospitare sulla banchina portuale, le navi ro-ro per il
collegamento fra la città dello stretto e Salerno,
già dal 20 ottobre prossimo.
In particolare si è discusso di alcune zone della
Cittadella che giacciono sotto i binari della FS, che
stanno per essere collegati secondo il progetto, con
la stazione centrale.
Il pezzo interessato, a detta della delegazione,
sarebbe quello riguardante l'ultimo anello difensivo
appartenente alla roccaforte che potrebbe essere
interamente recuperato data la sua integrità
strutturale.
Intanto si è saputo che la Soprintendenza dovrebbe
richiedere a giorni alla Regione per gli scavi
archeologici, un finanziamento di circa 150 milioni
per poter procedere nelle ricerche e nel ritrovamento
di altri reperti spagnoli. Ma sulla vicenda
riguardante il molo Norimberga, è scaturito un nuovo
problema portato all'attenzione durante il dibattito.
Si tratta della questione relativa al cavalcavia che
collega la città con la zona falcata, che secondo il
Genio Civile non sarebbe pronto ad ospitare il
notevole peso dei numerosi tir che dovrebbero sbarcare
ed imbarcare sulle navi ro-ro.
Ci vorrà una perizia per accertare la stabilità del
cavalcavia e la possibilità per la struttura di
sopportare un peso del genere.
14/9/2001
( la sicilia )
Il
Tar di Catania non ha concesso la sospensiva, dopo che
alcuni residenti avevano impugnato il project
financing
L'approdo
di Tremestieri salta l'ostacolo
Opere
nel molo «Norimberga» - Mili Marina: demoliti tre
manufatti
Massimiliano
Mondello
Pericolo
scongiurato per il project financing relativo alla
realizzazione dell'approdo per il gommato pesante a
Tremestieri: il Tar di Catania, infatti, ha respinto
la richiesta di sospensiva di un comitato spontaneo di
residenti, che ha impugnato l'accordo di programma,
motivando l'opposizione con lacune nella stesura dello
stesso. Il rischio, serio, che ha corso il progetto
era quello di essere «paralizzato» da un lungo
contenzioso amministrativo, che avrebbe potuto
ritardare le procedure del bando di concorso che,
stando ai tempi fissati dall'Amministrazione
(rappresentata al Tribunale amministrativo regionale,
dal prof. Aldo Tigano), dovrebbe essere pronto entro
la fine dell'anno. A questo proposito, ricordiamo che
l'unità di Progetto e Finanza del Cipe ha dato la
propria disponibilità all'Esecutivo Leonardi per la
valutazione dei project financing relativi agli
approdi di Tremestieri e Annunziata.
Molo
«Norimberga»: iniziati i lavori di sistemazione — Intanto,
ieri mattina, sono iniziati i lavori di sistemazione e
pavimentazione del molo «Norimberga» da parte delle
imprese portuali consorziatesi sotto l'etichetta
«Norimberga servizi». Dopo il placet degli Enti
preposti (che hanno autorizzato lavori per un tempo
massimo di due mesi), la consortile si è messa a
lavoro per la sistemazione sommaria della banchina, in
vista della prossima attivazione del collegamento, da
parte del «Gruppo Franza», con il porto di Salerno.
Su questo punto, però, le autorità marittime tengono
a precisare: «Questo sarà solo un passaggio
successivo e ipotetico, poichè al termine dei lavori
la banchina tornerà nelle mani dell'Autorità
portuale e poi sarà il Comitato a deliberare in forza
del piano operativo che le imprese sono tenute a
presentare». Nella stessa banchina, inoltre, ultimati
i lavori di posa dei binari a raso, dovrebbero essere
trasferiti (assieme alle gru) i servizi di carico e
scarico del ferro da e per le acciaierie «Duferdofin»
di Giammoro.
14/9/2001
( gazzetta del sud )
Approdo a sud, il Tar
dà ragione al Comune
L'amministrazione
comunale si è aggiudicata un primo importante “round”.
Il Tar di Catania, infatti, ha respinto la richiesta
di sospensiva, presentata dal Comitato spontaneo dei
residenti della zona sud, riguardante la delibera di
localizzazione degli approdi a Tremestieri e
all'Annunziata. Gli atti restano, dunque, pienamente
in vigore. A sostenere le ragioni del Comune di fronte
al Tribunale amministrativo è stato il prof. Aldo
Tigano.
16/9/2001
( la sicilia )
Sul
viale Boccetta
Camion
e auto in «collisione» tre al Policlinico
Si riaccendono i riflettori sul viale Boccetta. Ieri
sera, intorno alle 20.15, si è registrato l'ennesimo
incidente stradale. Dopo un periodo di calma, quindi,
le sirene dei mezzi di soccorso sono tornate a suonare
nella strada della morte. Questa volta, però, il
bilancio non è drammatico. Nella «collisione» fra
due Tir, in cui è rimasta coinvolta anche
un'autovettura, si sono registrati tre feriti: Carmelo
Bitto, la moglie Maria Cacciola e la figlioletta, che
sono stati trasportati al Policlinico.
Il traffico veicolare, ovviamente, ha subìto un
brusco rallentamento, che ha richiesto l'intervento
degli agenti della polizia stradale. La situazione è
tornata alla normalità soltanto nella tarda nottata.
16/9/2001
( gds )
Allentati
i controlli su viale Boccetta "I Tir non
rispettano le fasce orarie"
Rosaria
Brancato
Le fasce orarie non vengono rispettate. I tir, dopo un
primo periodo di rispetto delle nuove regole hanno
ricominciato a circolare incontrollati in qualsiasi
orario lungo il viale Boccetta. E' quanto denuncia in
una nota il Comitato "La nostra città".
"I mezzi gommati _ si legge _ continuano a
transitare dal viale Boccetta durante le fasce off
limts, in entrambe le direzioni". Secondo il
provvedimento, prorogato fino al 30 settembre, i tir
dalle 7 alle 9 e dalle 18 alle 20 devono utilizzare
esclusivamente gli svincoli di Messina centro, Gazzi e
Tremestieri. Invece da diversi giorni non è così.
Saro Visicaro rileva come la situazione viabile nel
centro urbano sia diventata assolutamente
ingovernabile ed i periodici incontri del Comitato per
l'ordine e la sicurezza non abbiano portato a nessun
provvedimento di rilievo, eppure le istituzioni ben
conoscono i rischi e la pericolosità derivante dal
transito dei camion.
Tutte le richieste per i controlli e la sicurezza
avanzate dal Comitato la nostra città sono state
disattese dagli enti, nonostante le formali promesse.
L'amministrazione comunale e l'Autorità portuale nel
frattempo, si legge nella nota, continuano a concedere
autorizzazioni per approdi nel centro urbano
nonostante i rischi per la salute e la sicurezza.
"Ci sono omissioni e responsabilità a livello
istituzionale _ aggiunge Visicaro _ e chiede al
prefetto, al comandante della polstrada e dei vigili
urbani interventi volti ad individuare eventuali
comportamenti illeciti. Quanto al Comitato ha pronte
nuove carte da inviare alla magistratura".
16/9/2001
( gazzetta del sud )
Risanamento,
nuovi approdi, Prg, rapporti con Fs e Anas, Fiera
Lucio
D'Amico
«Come
promesso, vengo a Messina come mia prima visita
ufficiale da presidente di tutti i siciliani. Da
Messina, porta storica, culturale, econonomica, della
Sicilia, vogliamo far partire un processo di sviluppo
autogeno, che candidi questa terra a divenire non
soltanto geograficamente ma anche culturalmente ed
economicamente protagonista in un Mediterraneo mare di
pace e solidarietà». Sono le ore 13 del 15
settembre: Salvatore Cuffaro firma la sua dedica
sull'Albo d'onore di Palazzo Zanca. È il primo
incontro ufficiale (quella svoltasi mercoledì scorso
era solo una visita informale) tra il “governatore”
di Sicilia e il sindaco di Messina. Sono giorni di
profonda emozione e di grandi preoccupazioni. La
tragedia americana, gli sviluppi della più grave
crisi mondiale degli ultimi decenni, sono temi che
incombono e che non possono restare fuori dalla porta
della stanza del sindaco. «L'area dello Stretto –
afferma Cuffaro – è sicuramente uno dei punti
geografici di rilevanza strategica. Abbiamo rafforzato
la vigilanza su tutti gli obiettivi sensibili ma
questo solo per un atto di precauzione. Noi riteniamo
che la Sicilia, e Messina, possano continuare a
svolgere quel ruolo che è stato loro assegnato dalla
storia, quello di un crocevia di popoli e di idee, nel
rispetto dei principi della tolleranza reciproca». Il
faccia a faccia di ieri è stato sollecitato da
Leonardi con l'obiettivo di stilare, assieme al
massimo rappresentante della Regione, un piano di
interventi per Messina, finalizzati al superamento
delle emergenze e a nuove politiche di sviluppo.
Cuffaro lo conferma: «Gli impegni assunti davanti al
vostro sindaco sono linee di azione prioritarie per la
giunta da me presieduta». E allora vediamo quali sono
questi impegni.
APPRODI – «Entro due settimane – ribadisce il
presidente – sarà operativo l'accordo di programma
tra la Regione e il Comune, grazie al quale saranno
immediatamente disponibili i 41 miliardi stanziati per
la realizzazione dell'approdo di emergenza a
Tremestieri. La liberazione di Messina dalla
schiavitù dei tir è uno degli obiettivi
programmatici anche del mio Governo».
PIANO REGOLATORE – «Non consentiremo un ulteriore
allungamento dei tempi. Attendiamo che il Comune ci
trasmetta il nuovo Piano di urbanistica commerciale,
un atto che comunque non comporta l'azzeramento
dell'istruttoria fin qui avviata dall'assessorato
regionale al Territorio. Riserveremo una corsia
preferenziale per il Prg di Messina e seguiremo con
estrema attenzione tutto quello che dovrà essere
fatto per inserire in un ordinato contesto
socio-urbanistico un'opera grandiosa come il Ponte
sullo Stretto». In ogni caso, assicura Cuffaro, non
passeranno manovre che minacciano di fra saltare i
già fragili equilibri socio-economici e ambientali
del territorio. Un chiaro segnale di “stop” ad
alcuni di quei progetti che richiedono deroghe allo
strumento urbanistico.
RISANAMENTO – «La modifica alla legge 10 del '90
– afferma il presidente della Regione – sarà
inserita nella prossima Finanziaria. Ho già dato
disposizione agli uffici e si lavorerà in tale
direzione».
RAPPORTI CON FS E ANAS – «Ho spesso dichiarato –
aggiunge Cuffaro – di essere d'accordo con la
regionalizzazione del sistema ferroviario ma le Fs
devono consegnarci prima le stesse strutture esistenti
nelle altre parti d'Italia. Non si può certo
tollerare un disimpegno delle Ferrovie dello Stato
dall'area dello Stretto, lasciando le cose così come
stanno. L'ho già detto e lo ripeterò nei prossimi
giorni ai vertici nazionali e regionali dell'Azienda
Fs e allo stesso ministro dei Trasporti». Sui
rapporti con l'Anas, Cuffaro dice di accogliere
pienamente la richiesta del sindaco Leonardi
relativamente alla creazione a Messina di una sede
distaccata dell'Ente nazionale strade. «Ciò
eviterebbe – dicono i due – molte delle
incomprensioni verificatesi nel passato, come
dimostrano le vicende della manutenzione dei ponti e
della mancata inaugurazione dello svincolo di San
Filippo».
FIERA – La gestione commissariale sta per terminare.
Il presidente della Regione, infatti, ha assunto
l'impegno di nominare al più presto i nuovi vertici
dell'Ente fieristico, sulla base di un progetto di
rilancio e di valorizzazione del ruolo della Fiera di
Messina nel Mediterraneo.
16/9/2001
( la sicilia )
Fasce
orarie: sanzionati 500 Tir
Nonostante
le proteste dei comitati anti Tir, tutto si può dire,
tranne che i Vigili urbani non hanno applicato le
sanzioni relative al rispetto dell'ordinanza 212 del
2001, sulle fasce orarie lungo il viale Boccetta.
«Dal mese di agosto ad oggi – spiega il comandante
della Polizia municipale, Calogero Ferlisi – abbiamo
elevato ben 500 sanzioni contro i Tir che hanno
attraversato il Boccetta negli orari off limits.
Certamente – continua Ferlisi – non potevamo
fermare i “bisonti” lungo la pendenza dello
svincolo ma, com'è più logico e sicuro, li abbiamo
fatti accostare all'incrocio con la via Vittorio
Emanuele dove, ogni giorno, abbiamo istituito dei
posti di blocco.
Fermare i Tir in autostrada e dirottarli sulle uscite
“adeguate” non è compito nostro – conclude
polemicamente il comandante –, più di quanto
abbiamo fatto... ». Intanto, dal «Gruppo Franza»
fanno sapere che entro il 10 ottobre, già armata,
arriverà la nave ro-ro per effettuare il collegamento
con il porto di Salerno. La palla, adesso, ritorna al
Comitato portuale.
16/9/2001 (
gds )
Leonardi: "La
Regione ci verrà incontro a stimolare i privati ad
investire in città"
Rosaria
Brancato
"Prg,
approdi, tram, risanamento, museo, emergenza idrica,
Fiera, abbiamo parlato di tutti i problemi della
città, ma quel che più conta è che abbiamo avviato
per la prima volta dopo tanto tempo un rapporto di
collaborazione fattivo con la ragione".
E' soddisfatto il primo cittadino a conclusione del
lungo incontro con il presidente Cuffaro, al quale,
già lunedì mattina aveva consegnato carte e
documenti sulle priorità da affrontare. "La
regione deve darci una mano soprattutto per lo
sviluppo del territorio, anche perch‚ il nostro
obiettivo è stimolare le forze imprenditoriali,
spingerle ad investire, a scommettere sulla
città".
Sul Prg, fermo a Palermo, l'impegno della Regione
dovrà essere quello di garantire tempi rapidi per la
convocazione del Comitato urbanistico non appena
verrà trasmesso il piano commerciale in modo da
arrivare al sì definitivo sullo strumento
urbanistico. Su questo punto Cuffaro si è impegnato a
velocizzare i tempi, così come sul risanamento.
In questo caso la strada da percorrere è quella di
una modifica alla legge 90 che ha stanziato 500
miliardi, con l'inserimento della possibilità di
usare anche alloggi già realizzati e l'introduzione
di una sorta di banca dati volano. Il presidente della
Regione ha dichiarato che entro dicembre la modifica
della legge sarà inserita nella finanziaria.
C'è poi il capitolo approdi, "La prossima
settimana dovrebbe essere sottoscritto l'accordo di
programma al ministero del Tesoro e che porterà la
disponibilità finanziaria di 41 miliardi",
annuncia il sindaco, aggiungendo che saranno attivate
anche le procedure per il project-financing per la
realizzazione degli attracchi a Tremestieri. Per il
tram invece Cuffaro si è impegnato a trovare il modo
per reperire i 12 miliardi che mancano all'appello
dopo la decurtazione della somma dall'ultimo bilancio.
Nei prossimi giorni Leonardi incontrerà gli assessori
regionali competenti per far sì che gli accordi presi
ieri mattina a Palazzo Zanca diventino fatti concreti.
Il sindaco non ha perso l'occasione per chiedere
provvedimenti anche su altri fronti importanti per lo
sviluppo della città, come l'ente Fiera, attualmente
commissariato e per il quale l'amministrazione
preferirebbe avere un interlocutore definitivo e con
pienezza di poteri per avviare una collaborazione di
ampio respiro.
La Regione ha poi la competenza per il Museo, una
struttura pronta da tempo ed in attesa di essere
consegnata. Infine c'è l'emergenza idrica.
L'obiettivo dell'amministrazione comunale è la
gestione diretta da parte dell'Amam dell'acquedotto
dell'Alcantara, attualmente in mano all'Eas.
17/9/2001 ( la
sicilia )
Incidente
sul Boccetta: servono maggiori controlli
L'incidente
di sabato sera, che ha visto coinvolti 2 Tir e 3
autovetture con un bilancio complessivo di 6 feriti,
ripropone in tutta la sua urgenza lo spostamento del
traffico pesante dal centro cittadino ed in
particolare dal «martoriato» viale Boccetta. Per la
seconda volta nello spazio di cinque mesi, un sinistro
del genere non si è trasformato in una vera e propria
tragedia. Dopo anni d'immobilismo non si può pensare
che l'attuale Amministrazione comunale abbia la
bacchetta magica per risolvere il problema in un
batter di ciglio, ma senza dubbio dovrà pressare la
Regione, affinchè i promessi finanziamenti per il
nuovo approdo di Tremestieri si materializzino nel
più breve tempo possibile. La soluzione delle fasce
orarie, che per qualche ora al giorno trasferiscono il
problema sul viale Europa, resta una soluzione
tampone, che deve essere fatta rispettare dalle forze
dell'ordine ed in particolar modo dalla polizia
stradale che, stando alle rimostranze del comandante
dei Vigili urbani, Calogero Ferlisi, ha fatto fin in
fondo il suo dovere. «Lo dimostra il fatto – spiega
Ferlisi – che nell'arco dell'ultimo mese abbiamo
sanzionato oltre 500 Tir per non aver rispettato
l'ordinanza 212 (cioè le fasce orarie). I comitati di
protesta – continua l'ufficiale – non possono
chiederci di fermare i mezzi pesanti sulla rampa.
Sarebbe troppo pericoloso, bisognerebbe, invece, che
qualcuno li fermasse all'ingresso dello svincolo e
sulla Tangenziale, ma la competenza non è la
nostra». Intanto, per oggi, è previsto un sit-in di
protesta davanti la Prefettura.
18/9/2001
( la sicilia )
Emergenza
Tir: Leonardi ribadisce la necessità d'intensificare
il pattugliamento e reitera l'ordinanza sui carichi
pericolosi
«Più
controlli sulla Tangenziale»
Si
attende la risposta del governo nazionale per il
potenziamento della Polstrada
La
soluzione a medio termine per attenuare la «piaga»
dell'attraversamento dei Tir, o quanto meno per
«distribuirla» nel perimetro urbano, è quella di
fare uscire i mezzi pesanti provenienti da Palermo
nello svincolo di «Messina Centro» e quelli da
Catania a «Boccetta», ma per fare ciò è necessario
un più capillare controllo della Tangenziale da parte
della Polstrada. Per questo motivo, il prefetto
Giosuè Marino, ha inviato una richiesta al Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti, per ottenere un
potenziamento degli organici della polizia stradale.
La risposta è attesa entro la fine del mese, «fino a
quella data – ha spiegato il sindaco, Turi Leonardi
– abbiamo le mani legate e non possiamo fare altro
che reiterare i provvedimenti fin qui adottati». A
questo proposito, proprio ieri, il primo cittadino ha
rinnovato l'ordinanza che obbliga i Tir che
trasportano merci pericolose (fatt'eccezione per
quelli diretti in città) a uscire dallo svincolo di
Tremestieri (e S. Filippo quando sarà attivato) e a
viaggiare solo nella fascia oraria compresa tra le
21.30 e le 6.15. L'arrivo del mezzo, inoltre, dovrà
essere comunicato con un giorno d'anticipo ai Vigili
urbani e alla Polstrada.
Terzo lotto degli svincoli: restano i problemi
in galleria — Risolto il problema dello
spostamento della conduttura Amam (i lavori sono stati
affidati all'impresa «Sapone») e dell' edificazione
dell'ultima pila del 2° lotto, da parte della «Gepco-Salc»,
nel cantiere del 3° lotto si potrà procedere con il
varo dei conci, per il resto, però, tutto resta
sospeso. Non ha sortito gli effetti sperati, infatti,
l'incontro di ieri mattina fra: il sindaco; l'esperto
per le Opere pubbliche, prof. Raffaele Tommasini; i
responsabili della consortile «Annunziata» e il
direttore dei lavori, Beppe Rodriguez. Sarà
necessario un ulteriore approfondimento per quanto
riguarda gli interventi di consolidamento all'interno
della galleria che collega i fronti di Giostra e
Annunziata. Sette i giorni di tempo concessi alla
direzione lavori per tentare di risolvere il problema
e per predisporre un calendario d'interventi: un nuovo
incontro, infatti, è già stato convocato per lunedì
prossimo.
Stadio: lunedì l'ennesima riunione — E
sempre lunedì prossimo, a Palazzo Zanca, si terrà
l'ennesimo incontro sui lavori di realizzazione dello
stadio di S. Filippo. Al centro della riunione: la
perizia di variante suppletiva (e il relativo
assestamento delle somme) che, l'ing. Beppe Rodriguez
(direttore dei lavori) sostiene di aver già
approntato.
Rilancio economico: interviene l'Ordine degli
ingegneri — Sul dibattito in merito al
rilancio della città interviene, con una nota, il
presidente dell'Ordine degli ingegneri, Arturo Alonci,
che ripropone l'idea di una conferenza economica
cittadina. Quattro i punti focalizzati: la realtà
economica che, «per una serie di vicissitudini e di
responsabilità politiche, risulta carente di efficaci
strumenti operativi finalizzati ad attivare un volàno
di risorse»; le opere pubbliche, «cui le risorse
comunali non riescono a far fronte, con la conseguenza
che l'indotto dell'edilizia attraversa il periodo più
nero degli ultimi anni, il ricorso a professionisti
esterni riduce sul collasso gli studi professionali
locali, mentre gli esercizi commerciali licenziano»;
la Variante al Prg che, per Alonci, dovrebbe essere
esitata immediatamente, «affinchè si sappia con
certezza la strategia d'indirizzo verso cui lo
sviluppo del territorio potrà avvenire» e gli
interventi concreti che lo stesso Alonci ipotizza
«nel risanamento delle aree degradate, nel 2°
approdo, nel recupero della Real Cittadella e del
porto e in un sistema di servizi rapportato agli
standard europei.
18/9/2001 ( gds )
Collegamenti via mare con Salerno,
ancora problemi al molo Norimberga
Enzo
Gallo
Ancora
qualche problema da risolvere, per vedere ultimato il
molo Norimberga, che sarà adibito al nuovo
collegamento tramite autostrada del mare, fra la
città e Salerno con navi ro-ro. Mentre le società
addette ai lavori e l'Autorità portuale si danno da
fare per consegnare l'opera finita entro il 20
ottobre, si deve ancora risolvere qualche contenzioso
soprattutto con la Soprintendenza ai beni culturali,
per il ritrovamento di reperti archeologici risalenti
alla Real Cittadella. La discussione è incentrata su
alcune zone della Cittadella che giacciono sotto i
binari della FS, che stanno per essere collegati
secondo il progetto, con la stazione centrale. Intanto
si è saputo che la Soprintendenza dovrebbe richiedere
a giorni alla Regione per gli scavi archeologici, un
finanziamento di circa 150 milioni per poter procedere
nel ritrovamento di altri reperti appartenenti alla
città spagnola. Ma sulla vicenda riguardante il molo
Norimberga, è venuto fuori un nuovo problema. Si
tratta della questione relativa al cavalcavia che
collega la città con la zona falcata, che secondo il
Genio Civile non sarebbe pronto ad ospitare il
notevole peso dei tir, che andranno a solcare le
strade del nuovo collegamento, imbarcando e sbarcando
sulle navi ro-ro. Ci vorrà una perizia per accertare
la stabilità del cavalcavia. Era previsto un incontro
risolutivo la scorsa settimana, con funzionari della
Soprintendenza per fare il punto della situazione, ma
è slittato di 7 giorni. In aggiunta a ciò, proprio
ieri si è discusso sull'impianto d'illuminazione che
dovrebbe essere posto sull'intera arteria, per
ravvivare il percorso fino al Norimberga. In poco più
di un mese non si potranno fare miracoli Probabilmente
con grossi sforzi, il prossimo mese si potrà dare il
via al collegamento.
18/9/2001 ( gds )
Per i Tir con merci pericolose a
bordo c'è l'obbligo di transito a Tremestieri
Rosario
Brancato
Diventa
definitiva l'ordinanza che impone ai Tir che
trasportano merci pericolose l'obbligo di entrata e
uscita dal solo svincolo di Tremestieri. Nel maggio
scorso era stato il sindaco Leonardi a volere un
provvedimento che impedisce ai mezzi pesanti con
carichi pericolosi l'attraversamento del centro
urbano. Dopo quattro mesi di esperimento da oggi
l'ordinanza è rinnovata senza alcuna scadenza
temporale. Tir e veicoli a motore che trasportano
materiali pericolosi, infiammabili, tossici,
corrosivi, infettanti, e quante altre merci risultano
inserite nelle tabelle previste dalla legge, non
dovranno attraversare il centro urbano e non potranno
accedere agli svincoli di Gazzi, Messina centro e
Boccetta. Per questi mezzi l'uscita obbligatoria è a
Tremestieri, indipendentemente dall'autostrada di
provenienza (quindi A-18 e A-20) e solo di notte,
dalle 21.30 fino alle 6.15. I conducenti dovranno
comunicare il transito con un anticipo di 24 ore al
comando della polstrada e dei vigili urbani per
consentire in tempo la predisposizione delle corsie
speciali. Le limitazioni orarie non riguardano i
veicoli che trasportano merci pericolose ma sono
destinate all'approvvigionamento di strutture e
impianti che si trovano nel centro. L'ordinanza da
temporanea diventa quindi definitiva, con una
annotazione, non appena lo svincolo di San Filippo
sarà inaugurato i camion che trasportano merci
pericolose potranno scegliere in alternativa
quell'uscita. Restano invece in vigore fino al 30
settembre le fasce orarie che vietano ai bisonti della
strada l'uso dello svincolo del Boccetta dalle 7 alle
9 e dalle 18 alle 20. L'amministrazione non ha ancora
deciso se renderle definitive o trovare un'altra
soluzione al problema.
18/9/2001 ( gazzetta
del sud )
Oggi sit-in
in Prefettura
Il
Comitato “La nostra città” ha organizzato per
oggi alle 17 un sit-in
davanti la prefettura per chiedere «il rispetto degli
impegni assunti il 30 aprile dopo la conclusione del
presidio dentro l'aula del consiglio comunale».
Impegni che «riguardavano – ricorda una nota del
Comitato – una serie di provvedimenti urgenti per la
sicurezza e la salute dei cittadini» con riferimento
in particolar modo all'ipotesi di chiusura totale al
transito pesante, scaglionata nei vari giorni della
settimana, dei quattro svincoli cittadini. In
particolare, secondo il Comitato «l'indifferenza del
sindaco Leonardi davanti all'ultimo incidente sul
viale Boccetta lascia senza parole. L'immobilismo e
l'impassibilità del primo cittadino offendono ed
esasperano anche il più mite dei messinesi. Le
affermazioni e i proclami di Leonardi – conclude la
nota – sono una continua istigazione alla reazione;
soltanto l'inesistente opposizione in consiglio
comunale può permettere la sopravvivenza di
quest'amministrazione». Dopo il sit-in
di oggi, per le prossime settimane sono programmate
ulteriori «azioni di disobbedienza civile» se nessun
intervento sarà attuato da Palazzo Zanca.
18/9/2001
( gazzetta del sud )
emergenza tir /
Ordinanza a tempo indeterminato
Le merci pericolose solo
da Tremestieri
(m.p.)
Mai più
merci pericolose da Boccetta. E non solo: anche gli
svincoli autostradali di Messina Centro e
Gazzi-Policlinico resteranno chiusi a tempo
indeterminato – dunque, auspicabilmente, per sempre
– al transito dei mezzi pesanti che trasportano
merci pericolose. Questi mezzi sono dunque autorizzati
ad utilizzare esclusivamente lo svincolo di
Tremestieri e, quando sarà attivato, quello di San
Filippo e peraltro solo di notte, nella fascia oraria
compresa tra le 21,30 e le 6,15 del mattino.
L'ordinanza sindacale che proibiva il transito dei
mezzi con carichi pericolosi è stata infatti
reiterata ieri dal primo cittadino Salvatore Leonardi
senza alcun termine di scadenza; è il secondo
provvedimento adottato nelle ultime settimane per
porre un freno all'attraversamento della città da
parte dei mezzi gommati ed alle conseguenze in termini
non solo di sicurezza stradale, ma più in generale di
salvaguardia della pubblica incolumità dopo la
proroga fino al 30 settembre dell'ordinanza delle
fasce orarie, in forza della quale i mezzi pesanti non
possono attraversare il viale Boccetta tra le 7 e le 9
del mattino e tra le 18 e le 20. È all'esame del
Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in
Prefettura la misura definitiva da adottare al
riguardo dopo che qualunque ipotesi di chiusura totale
è stata recisamente negata dal Governo: possibile un
provvedimento che scaglioni il transito dei Tir tra i
quattro (presto, si spera, cinque) svincoli
autostradali cittadini nei diversi giorni della
settimana. La limitazione al transito esclusivamente
attraverso lo svincolo autostradale di Tremestieri e
nelle sole ore notturne riguarderà anche i veicoli a
motore che trasportano merci non appartenenti alle
categorie limitative («materie liquide e solide
infiammabili» o «che a contatto con l'acqua
sviluppano gas infiammabili», «soggette ad
accensione spontanea», «materie comburenti»,
«perossidi organici», «materie tossiche»,
«infettanti e ripugnanti», «corrosive «materie ed
oggetti pericolosi diversi», di sottogruppo «a)
molto pericoloso» e «b) medio pericoloso» nella
classificazione della normativa). Il transito di
questi mezzi dovrà essere comunicato con almeno 24
ore di anticipo al Comando della polizia stradale e
della polizia municipale di Messina, che informerà i
vettori interessati per l'approntamento di corsie
speciali. Sono invece esclusi dall'applicazione delle
limitazioni orarie i veicoli che trasportano merci
pericolose destinate all'approvvigionamento di
strutture ed impianti ricadenti nel centro abitato,
dunque (ovviamente) quelli non in attraversamento ma
diretti in città.
19/9/2001
( la sicilia )
Vigili
e Cc «a caccia» di motociclisti senza casco
Sessanta
contravvenzioni per guida senza casco, 14 per mancanza
di documenti di circolazione, 5 scooter sequestrati
per il telaio contraffatto e altrettante persone
denunciate per ricettazione e, se non bastasse, 22
fermi amministrativi per altrettanti minori in sella a
mezzi troppo... potenti. È questo il consuntivo
dell'azione di controllo congiunta, condotta dal
Reparto operativo mobile della Polizia municipale (al
comando dello specialista di vigilanza urbana, Santi
Vita) e dai carabinieri del Ris. I posti di blocco
sono stati concentrati, soprattutto, lungo il viale
Boccetta (nei pressi del liceo scientifico
«Archimede») e a piazza Duomo, dove gli scooteristi
hanno scambiato l'isola pedonale per un parcheggio
riservato ai mezzi a due ruote. Soddisfatto il
comandante dei Vigili, Calogero Ferlisi che, con
l'azione di ieri mattina (che ha assicurato non sarà
episodica) ha voluto rispondere alle accuse mosse da
alcuni esponenti del Consiglio comunale. «Nel
frattempo – ha detto Ferlisi – prosegue l'azione
repressiva degli agenti in scooter, sguinzagliati per
tutta la città per segnalare ingorghi e parcheggi non
proprio nella norma. Sull'altro fronte stiamo
potenziando anche il nucleo annonario (che adesso può
contare oltre 20 unità) per combattere il fenomeno
dell'ambulantato selvaggio». Ieri pomeriggio,
intanto, la Polizia municipale e le altre forze
dell'ordine hanno avuto il loro da fare per regolare
il traffico davanti alla Prefettura, presa d'assedio
dai comitati anti-Tir.
19/9/2001
( la sicilia )
Agli
imbarcaderi
Scontro
fra Tir congestionata via La Farina
È rimasta
congestionata, per circa mezzora, dalle 19.45 alle
20.15 di ieri, la via La Farina, a seguito di un lieve
incidente verificatosi nei pressi degli imbarcaderi
dell'Ente Ferrovie, fra due Tir, i cui conducenti
hanno iniziato a litigare, provocando praticamente il
blocco totale della circolazione. La questione si è
risolta soltanto grazie all'intervento dei Vigili
urbani, ma la viabilità in tutta la zona ha
naturalmente subìto un improvviso «stop» che ha
causato la contestazione di numerosi automobilisti.
Traffico particolarmente intenso anche nel viale Della
Libertà, dove numerosi, in serata, sono stati i mezzi
pesanti che si sono portati sui moli delle
bidirezionali private per attraversare lo Stretto.
19/9/2001 ( gds )
Viale Boccetta,
nuovi incidenti stradali
Ieri un sit-in del
"comitato" in Prefettura
Rosaria
Brancato
Le
richieste erano sette. Sette provvedimenti da prendere
rapidamente e facilmente. Un pacchetto di proposte che
il Comitato la nostra città aveva presentato al
consiglio comunale, al sindaco, al prefetto, durante i
giorni della rabbia sul Boccetta. Era aprile.
Ieri, a distanza di cinque mesi, il comitato è
tornato alla carica con un sit-in davanti alla
prefettura, per sapere che fine hanno fatto gli
impegni presi.
"L'indifferenza davanti all'ultimo incidente sul
Boccetta, quello di sabato sera _ scrive Saro Visicaro
_ offende ed esaspera anche il più mite dei messinesi.
Reclamiamo il rispetto degli impegni assunti il 30
aprile e che riguardavano una serie di provvedimenti
urgenti per la sicurezza e la salute dei
cittadini".
Sette richieste, un pattugliamento costante dei vigili
urbani, 24 ore su 24 e lungo tutto il percorso seguito
dai Tir, l'installazione di tre impianti semaforici
all'altezza dei passaggi pedonali non più ad
intermittenza ma a tempo, la collocazione di
telecamere per il monitoraggio.
E ancora, una relazione mensile sui dati rilevati e
sulle infrazioni commesse dai mezzi pesanti. C'è poi
il capitolo sull'inquinamento acustico e atmosferico,
con la sistemazione di centraline che forniscano i
dati quotidianamente.
Infine il punto sette, il risarcimento da parte
dell'amministrazione dei danni subiti dai cittadini e
causati dal passaggio dei camion.
Nessuno di questi punti è diventato realtà, scrive
il comitato la nostra città e reclama la riapertura
del dibattito. Ieri il sit-in davanti alla prefettura,
ma in arrivo ci sono altre proteste.
19/9/2001
( la sicilia )
Marisicilia
dall'1 gennaio 2002 si trasferisce ad Augusta
M.M
Il
comando di Marisicilia è stato trasferito da Messina
ad Augusta, manca solo l'approvazione dell'apposito
decreto: la conferma è venuta ieri dal Capo di Stato
Maggiore della Marina Militare, amm. Marcello De
Donno, che si trovava a Venezia per inaugurare il 29°
corso normale di Stato Maggiore dell'Istituto di Studi
Marittimi. Dopo decenni di stanza in riva allo
Stretto, il Comando autonomo militare marittimo
dell'isola si trasferisce nella nuova base di Augusta,
la seconda per grandezza dopo quella di Taranto. A
Messina – stando sempre alle dichiarazioni
dell'ammiraglio – verrà allocato un reparto di
pattugliatori navali della Guardia costiera. Una
soluzione che lascia con l'amaro in bocca le
organizzazioni sindacali, pronte a tornare sul «piede
di guerra» per difendere i posti di lavoro e il ruolo
strategico di Messina nel Mediterraneo. «Da fonti
ufficiali – ha detto Angelo Rodilosso della Uil –
abbiamo appreso che il trasferimento dovrebbe avvenire
l'1 gennaio 2002, disattendendo in pieno alle nostre
indicazioni già recepite, nel corso della passata
legislatura, dalle commissioni parlamentari e che
prevedevano, accanto a un serio progetto di
ristrutturazione, il trasferimento del comando solo
nel 2004». Appena appresa la notizia, Cgil, Cisl, Uil
e sindacati autonomi hanno «investito» del problema
il sindaco, Turi Leonardi, il presidente della
Provincia, Peppino Buzzanca e le deputazioni nazionale
e regionale. Scopo dell'incontro, che si terrà a
breve scadenza, sollecitare l'intervento del ministro
della Difesa, il messinese Antonio Martino. Nella
speranza che i tragici fatti di New York e Washington
e la conseguente crisi internazionale, gli lascino il
tempo per occuparsi dei suoi concittadini.
20/9/2001
( gds )
Il prefetto
Marino su Boccetta "La competenza è di Leonardi"
Rosaria
Brancato
"Le
soluzioni che riguardano la salute e la sicurezza dei
cittadini spettano all'amministrazione comunale e al
sindaco". Così il prefetto Giosuè Marino,
incontrando i rappresentanti del Comitato la nostra
città ha voluto chiarire i diversi ruoli
istituzionali e distinguere le responsabilità. Gli
impegni presi il 30 aprile in prefettura, durante il
periodo delle meanifestazioni di piazza per dire basta
agli incidenti sul Boccetta, sono stati disattesi, ma
le competenze erano dall'amministrazione e del
Consorzio autostradale. "Non è cambiato nulla,
nessuna delle nostre richieste è stata ascoltata -
spiega Saro Visicaro - e l'unico responsabile della
vigilanza è il sindaco, che ha già affermato di non
essere nelle condizioni di assicurare controllo e
sicurezza, a questo punto i cittadini sono nelle mani
di nessuno, possiamo solo sperare nei miracoli per non
finire schiacciato dai tir". Il Comitato lo
scorso aprile aveva chiesto pattugliamenti 24 ore su
24 sul viale Boccetta, centraline di controllo per
l'inquinamento acustico ed atmosferico, vigilanza su
tutto il percorso seguito dai tir, sanzioni per i
trasgressori, semafori intelligenti. Ma a quanto pare,
secondo quanto emerso dall'incontro di martedì in
prefettura, gli interventi sono di competenza
dell'amministrazione e delle autostrade. Ai vigili
urbani spetterebbe il controllo nell'area urbana, con
un apporto della polstrada che però può essere
garantito solo saltuariamente. Tutte risposte queste
che non hanno soddisfatto il Comitato la nostra
città, che, nel preparare nuove manifestazioni,
rileva in una nota l'indifferenza del Consiglio
comunale, dei partiti, dei parlamenti e delle
organizzazioni sociali. Al sit-in davanti alla
prefettura, a rappresentare l'aula di Palazzo Zanca,
erano appena due consiglieri.
20/9/2001 ( gds )
Divorzio tra Torrieri e
il Comune
Via il consulente, arriva
un team
Dopo
quattro anni come esperto alla viabilità, sembra
essersi definitivamente concluso il controverso
rapporto tra l'amministrazione comunale e il professor
Vincenzo Torrieri. Da qualche mese il contratto con il
Comune è scaduto e non è stato rinnovato.
L'assessore alla Mobilità Urbana, Turi Rizzo, non
conferma, nè smentisce. L'orientamento, sembra
comunque chiaro, dopo i controversi rapporti che hanno
caratterizzato l'ultimo anno solare, con numerosi
problemi ancora irrisolti dal punto di vista della
viabilità e soprattutto dal fatto che l'illustre
professore non risiede in città, ma nella sua Napoli.
Il sindaco intende inserire anche tale vicenda nel
contesto generale della verifica politica, della
revisione e della redistribuzione degli incarichi
all'interno della giunta, compresi il ruolo degli
esperti e le nomine nei principali enti di
sottogoverno. Una volta rinunciato all'apporto del
professor Torrieri, Salvatore Leonardi mirerebbe alla
creazione di un vero e proprio staff tecnico,
coordinato dall'assessore alla viabilità e composto
dai dirigenti del dipartimento, dal comando della
polizia municipale e da tecnici esterni, scelti tra
coloro che hanno maturato esperienza nel settore e che
conoscono profondamente il territorio comunale. Tra
l'altro, entro qualche anno (si parla del 2010), il
traffico dei tir in città è destinato ad aumentare
del 50 per cento. Questi dati sono contenuti e resi
noti nel "Libro bianco sui trasporti"
dell'Unione europea, non lasciando spazio a dubbi
interpretativi. Adesso a maggior ragione dopo gli
ultimi eventi in ordine cronologico, con un nuovo
incidente sul viale Boccetta, si dovrebbe sollecitare
a chi di competenza degli interventi strutturali sulle
strade per contenere i pericoli e dare una mossa
nell'immediato per alleviare i disagi di una città
oberata dall'emergenza tir.
21/9/2001
( la sicilia )
Più
controlli sul Boccetta e nelle scuole
Più
controlli sul viale Boccetta e presìdi davanti e
all'interno delle scuole: questi gli argomenti
discussi ieri dal Comitato per l'ordine e la sicurezza
pubblica, convocato dal prefetto, Giosuè Marino.
Affrontato in via interlocutoria anche il destino
delle fasce orarie sul viale Boccetta: l'attuale
ordinanza, infatti, scadrà il prossimo 30 settembre.
Nelle more di una decisione definitiva, sono stati
concordati maggiori controlli per evitare violazioni
al Codice della strada: in quest'ottica, il comandante
dei Vigili urbani, Calogero Ferlisi, consegnerà tra
oggi e domani al prefetto un dossier sull'operato
delle ultime settimane. Per quanto riguarda le scuole,
sono stati disposti controlli delle forze dell'ordine
anticriminilità e dei Vigili urbani per evitare
intasamenti di auto.
Nel frattempo, ieri è proseguita l'attività
sanzionatoria da parte della Polizia municipale: altri
due camion sono stati verbalizzati mentre scaricavano
merce all'interno di piazza Cairoli. Stessa sorte per
due furgoncini sul viale Regina Elena, nei pressi
dell'istituto «Ignatianum».
21/9/2001 ( gds )
Indagine sugli
ecosistemi urbani
Il Comune non collabora
«Messina
rischia di rimanere esclusa dall'indagine nazionale
sugli ecosistemi urbani promossa da Legambiente
nazionale e da “Panorama”». A segnalare il
problema in una lettera al sindaco – lamentando la
«lentezza degli assessorati nel fornire i dati
richiesti» – è Legambiente Messina che
ricostruisce la vicenda. «È partita nel giugno
scorso – ricorda – l'ottava edizione del rapporto
“Ecosistema urbano 2001” che fornisce una
classifica delle città italiane sulla base di
parametri ambientali, utilizzata anche dal “Sole 24
Ore” per il famoso rapporto di fine anno. Ma
quest'anno Messina rischia di non essere censita a
causa dei ritardi con i quali gli assessorati
interpellati rispondono ai questionari inviati
addirittura il 21 giugno scorso. Dei dodici previsti
per la città di Messina – puntualizza Legambiente
– dieci erano indirizzati al Comune per rilevare
dati che, presumevamo, fossero di facile
reperibilità». Qualche esempio? «Il numero di
abitanti alla fine del 2000, il numero di metri quadri
di verde per abitante, i rifiuti prodotti e i
materiali raccolti in maniera differenziata. Ma,
nonostante i solleciti, i questionari tornati indietro
sono solo tre». E in ritardo, per i questionari loro
inviati, sono anche l'Amam e la Provincia. Gli unici
uffici ad aver risposto finora – voci nel deserto
– sono, al Comune, l'assessorato alla Pubblica
istruzione e la ripartizione Sanità e Ambiente
22/9/2001
( la sicilia )
Entro
lunedì cortina del porto a senso unico per i lavori
del tram, ma la via I Settembre non si può riaprire
Viabilità
in un... vicolo cieco
E
i vigili urbani aumentano i controlli agli incroci
della zona nord
Giuseppe
Lo Re
Le
scuole ricominciano, gli uffici riaprono, la città si
ripopola. E la viabilità rischia di nuovo la
paralisi, anche perchè entro lunedì sarà di nuovo
ristretta la carreggiata della cortina del porto, nel
tratto fra viale S. Martino e largo Minutoli, per
consentire l'esecuzione dei lavori del tram. Questa
volta, a differenza di quanto accaduto nei mesi
scorsi, la «Gepco-Salc» lavorerà nella parte lato
monte di via Vittorio Emanuele. I due binari del tram,
infatti, saranno installati proprio a ridosso degli
edifici. Durante i lavori, che dovranno essere
conclusi entro dicembre, resterà percorribile solo
una corsia. Di conseguenza, sarà disposto il senso
unico, probabilmente da sud a nord. E qui vengono i
problemi: la direzione lavori del tram ha diffidato la
ditta «Iagi» a liberare subito le aree di via I
Settembre interessate dai lavori di riqualificazione.
In quest'arteria, infatti, dovrebbero essere dirottate
le auto dirette da nord a sud, oltre – molto
probabilmente – ai camion. Ma la soluzione al
momento pare impercorribile, anche perché sono stati
completati solo i lavori della «Gepco» per il tram
(a proposito, perché quel tratto non viene riaperto?)
e si è recentemente deciso di continuare con
l'installazione del basolato lavico fino al viale S.
Martino e, di conseguenza, i lavori non sono certo in
fase conclusiva. In quest'ottica, la direzione lavori
della tramvia ha chiesto, in alternativa alla prima
istanza, l'individuazione di altre soluzioni viarie.
Un secondo contenzioso tra la «Gepco» e l'«Iagi»
riguarda la richiesta della ditta che sta realizzando
il tram affinché vengano rimossi immediatamente i
mezzi dell'«Iagi» all'altezza dell'incrocio viale S.
Martino–via I Settembre.
I Vigili urbani potenziano i controlli — Intanto,
i Vigili urbani cercano di correre ai ripari per dare
un po' di «ossigeno» alla zona nord. Il comandante
della Polizia municipale, Calogero Ferlisi, ha
disposto un incremento dei servizi su strada, con
pattugliamenti nelle zone più calde. Nei prossimi
giorni, saranno presidiati vari incroci nelle fasce
orarie comprese tra le 7 e le 9 e le 13 e le 14. Le
aree già individuate sono: Panoramica-viale
Annunziata, Panoramica-viale dei Tigli, viale Regina
Elena-S. Licandro, «Ignatianum»-viale Regina
Margherita, via Brasile-viale della Libertà,
Annunziata-viale della Libertà. Pattuglie mobili
contro la sosta in doppia fila saranno operative anche
a sud, sulla Ss 114.
Interrogazione parlamentare sul Boccetta —
I pericoli sul viale Boccetta «approdano» per
l'ennesima volta in Parlamento. A presentare
un'interrogazione sono stati i deputati nazionali
Pippo Naro, Nino Gazzara, Francesco Stagno d'Alcontres,
Gianpiero D'Alia, Basilio Germanà e Rocco Crimi.
Viene chiesto al Ministero dell'Interno di disporre,
attraverso un accordo sindaco-prefetto, controlli
delle forze di polizia stradale anche nelle arterie
urbane che collegano le autostrade con gli approdi.
Secondo la deputazione, infatti, queste strade (è il
caso del viale Boccetta, del viale Europa e del viale
Gazzi) devono essere intese come un prolungamento
della viabilità extraurbana nazionale e, come tali,
devono essere controllate non soltanto dalla Polizia
municipale. La richiesta dei deputati si pone sui
binari «tracciati» dal sindaco, Turi Leonardi, che
aveva chiesto controlli della Polstrada sul Boccetta
già nel corso delle sedute del comitato per l'ordine
e la sicurezza pubbliche seguite all'incidente che,
nei mesi scorsi, ha rischiato di fare l'ennesima
strage sulla «strada della morte».
23/9/2001
( gds )
Un sabato con ingorghi e file ai
semafori
"Città senza auto? Sarebbe
stato il caos"
Rosaria
Brancato
Un sabato come gli altri. Con le auto
in centro, le file ai semafori, gli ingorghi. Anche
quest'anno Messina non ha aderito alla Giornata
europea senz'auto. Non sono mancate le polemiche. I
primi a protestare sono stati gli irriducibili del
Comitato la nostra città che, armati di volantini,
hanno manifestato nel cuore di Messina, a piazza
Duomo. E lo hanno fatto come sempre in modo singolare.
I turisti che scattavano fotografie alla Cattedrale e
alla fontana del Montorsoli hanno trovato davanti al
monumento gli striscioni antitir del Comitato.
Un'immagine che finirà nei ricordi e negli album di
fotografie di tutto il mondo. "I turisti devono
capire che Messina non è affatto una città europea _
ha dichiarato Saro Visicaro _ e lo dimostra il fatto
che l'amministrazione non rispetta le indicazioni
fornite n‚ dall'Unione europea n‚ dal ministero
all'Ambiente, n‚ dal presidente della Confcommercio,
Sergio Billè, messinese, che ha annunciato di voler
continuare su questa strada. In questa città c'è una
sensibilità zero di fronte ai problemi
dell'inquinamento e della schiavitù ai mezzi
pesanti". Una decisione inspiegabile secondo i
manifestanti, in una città dove i tassi di
inquinamento atmosferico ed acustico sono allarmanti.
Per l'amministrazione risponde l'assessore alla
viabilità Turi Rizzo che delle domeniche ecologiche
è stato il primo sostenitore, e nonostante le
polemiche ha continuato ad organizzarle. "Non
possiamo permetterci di estendere al sabato
l'iniziativa _ spiega l'assessore _ perchè‚ in una
città come Messina, attraversata da tir e invasa
dalle auto si rischia il caos e la paralisi della
circolazione. Non dimentichiamo poi che il territorio
urbano è disseminato dai cantieri del tram che creano
non pochi intralci al transito". Anche se Messina
è rimasta esclusa dalla Giornata europea senz'auto,
l'assessore Rizzo non esclude che nel 2002 possano
ritornare le domeniche ecologiche anche se ci saranno
difficoltà di tipo organizzativo. Le manifestazioni
collaterali negli anni scorsi ci sono state, la città
ha aderito con entusiasmo e la domenica a piedi è
piaciuta. Il pomo della discordia però è il viale
Boccetta. Gli ambientalisti lo vogliono chiuso come
segnale dell'amministrazione nella lotta
all'inquinamento. "Ma è un'arteria vitale per la
circolazione _ ricorda Rizzo _ ed ogni volta che
abbiamo disposto il divieto di transito anche solo per
mezza giornata ci sono state polemiche e disagi".
Rizzo tenterà comunque di riproporre le domeniche
ecologiche, almeno nel perimetro urbano. L'assessore
ha poi un sogno nel cassetto, messo in moto il tram il
centro storico sarà vietato alle auto.
23/9/2001 ( gds )
I vigili: "Viale
Boccetta senza controlli?
Abbiamo multato
ottocento camionisti"
Emilio
Pintaldi
Oltre
mille vigili urbani sono stati utilizzati dal primo
luglio al 15 settembre per monitorare il viale
Boccetta e nel taccuino degli agenti di polizia
municipale sono finiti oltre ottocento camionisti.
Questi ed altri dati sono sul tavolo del comandante
del corpo Calogero Ferlisi che ha voluto rispondere
subito alle critiche mosse dal comitato "la
nostra città". Ferlisi ha chiesto una relazione
dettagliata ai suoi subalterni per contraddire, almeno
per il capitolo che riguarda i vigili, l'atto di
accusa dei seguaci dei comitati anti-tir. Qualche
giorno fa infatti i rappresentanti dei comitati hanno
lanciato una pioggia di critiche alle istituzioni
durante un faccia a faccia con il prefetto.
Una serie di contestazioni in cui è stato ricordato
il drammatico problema del Boccetta dove il numero
degli incidenti, causato dalla massiccia presenza di
camion, è in costante aumento. Indice puntato anche
contro la mancata installazione dei pannelli che
avrebbero dovuto fornire i dati sulla qualità
dell'aria.
Nel mirino i vigili che, secondo il comitato la nostra
città, avrebbero allentato la presa lasciando
sguarnita, in alcuni momenti, l'area considerata
particolarmente a rischio. Ieri la risposta del
comandante dei vigili. L'ufficiale, numeri alla mano,
ha cercato di dimostrare che i controlli sul Boccetta
invece sono aumentati.
A dargli manforte una serie di dati. Dal primo luglio
ad oggi, sul viale Boccetta, sono stati utilizzati ben
1055 uomini:363 nel mese di luglio; 474 nel mese di
agosto; 215 nei primi quindici giorni di settembre.
Nello stesso periodo sono state schierate sull'arteria
ben 145 auto e 96 moto. Nessuna clemenza poi per i
trasgressori. Per coloro che hanno ignorato ordinanze
e codice della strada i verbali sono arrivati, eccome.
Ed in primo piano nella relazione ci sono proprio gli
autisti dei tir.
Ben 796 camionisti hanno violato l'ordinanza del
sindaco che vieta il passaggio dei Tir sul Boccetta
dalle 7 alle 9 e dalle 18 alle 20. Il verbale per loro
è stato però di sole 63 mila lire: quanto prevede
l'ordinanza. Attivissime le postazioni dotate di
autovelox: 1366 i camionisti controllati, 83
sanzionati. Si può fare di piu' nel controllo dei gas
di scarico. Non hanno passato la priva dell'opacimetro
soltanto 12 autisti. Il codice prevede sanzioni che
vanno dalla semplice multa al ritiro del libretto di
circolazione.
26/9/2001
( La Sicilia )
La
nave del «Gruppo Franza», che partirà dal
«Norimberga», anticipa al 6 ottobre l'avvio della
tratta per Salerno
La
«Cartour» è pronta a salpare
Nafta nello
Stretto, la Capitaneria di porto cerca il natante
«colpevole»
Massimiliano
Mondello
La «Cartour»
è pronta a salpare: la nave ro-ro del «Gruppo Franza»
che effettuerà il collegamento con il porto di
Salerno giungerà in riva allo Stretto il 5 ottobre,
già armata e l'indomani partirà alla volta della
Campania. Una partenza anticipata rispetto alla data
del 10 ottobre, grazie anche all'andamento dei lavori
di sistemazione della banchina «Norimberga» a cura
della «Co.Ind.». Gli interventi dovrebbero essere
ultimati entro la fine del mese e il molo riconsegnato
all'Autorità portuale che, successivamente,
convocherà il Comitato per dare l'autorizzazione alla
consortile «Norimberga» circa lo svolgimento delle
operazioni portuali collegate alla nuova tratta. In
questo senso, negli uffici di via Vittorio Emanuele si
stanno susseguendo una serie di riunioni (con la
Capitaneria, la Circoscrizione doganale, la Guardia di
Finanza e l'Ente Ferrovie) per mettere a punto
l'organizzazione dei servizi portuali e doganali nella
banchina in questione. Il molo «Norimberga»,
infatti, a breve accanto all'autostrada del mare,
ospiterà anche i servizi di carico e scarico merci
(ferro e granaglie), dopo l'ultimazione della posa dei
tre binari a raso che collegano il molo alla stazione
centrale.
Nafta nello Stretto: si cerca la nave
«killer» — Lunedì mattina intorno alle
7.20, l'equipaggio della bidirezionale «Giano» della
flotta «Franza» ha segnalato alla sala operativa
della Guardia costiera un'ampia macchia di nafta
proprio in mezzo allo Stretto. La Capitaneria ha
immediatamente allertato la nave «Joda» della «Castalia»
(la società specializzata, convenzionata con il
Ministero dell'Ambiente) che, nel giro di un paio
d'ore, ha provveduto a ripulire lo specchio acqueo.
Subito sono scattate le indagini da parte della
Capitaneria, coordinate dal guardia marina Antonio
Blanco (della sezione Sicurezza in mare), per
rintracciare la nave che ha inquinato lo Stretto. «Se
il reato è doloso o colposo si vedrà con il corso
delle indagini – spiega Blanco – ma sta di fatto
che è stata violata la legge sulla difesa del mare
(979/'82). Con molta probabilità si tratta di acqua
di sentina, vale a dire la nafta utilizzata nelle sale
macchina per pulire i macchinari».
26/9/2001
( bob brown )
Chi fa la storia?
Negli
ultimi tempi c'è stata una sorta di
"impasse" nell'attività del cosiddetto
popolo anti-TIR a Messina e tale brusca frenata è
stata anche avvertita dalla stragrande maggioranza
dei messinesi. C'è stato chi, con una buona dose di
pragmatismo gratuito e rispondendo ad una pesante
critica nei confronti di una testata accusata di
avere nettamente cambiato linea sulla questione
approdi-TIR, ha sostenuto che la storia
"cammina"........................Ma allora
cos'è o cos'è stato questo popolo anti-TIR? Se la
cronaca, oggi diventata storia, ha in questa città
un valore oggettivo, occorre dire che il nucleo
fondante, e ancora oggi attivo, è stato il
"Comitato La Nostra Città" composto da
persone di ogni età ed estrazione sociale. L'azione
di questo gruppo è partita subito con referendum,
evento rivoluzionario per una città babba o mafiosa
(fate voi) come Messina, avente per oggetto la
liberazione della rada San Francesco dagli approdi
dei traghetti privati e conseguentemente lo
spostamento degli approdi fuori dal centro
abitato.Grande è stato l'impegno dei pochi
componenti di questo comitato e notevole è stato il
successo raccolto: oltre 6000 firme
"liberamente" sottoscritte dai messinesi
e, ciononostante, la "consorteria" che
governa la città in nome e per conto dei
traghettatori è riuscita alla fine del giugno 2000
a esitare una delibera in cui, da un lato si
prendeva atto della volontà popolare (ovvero
spostamento degli approdi a Tremestieri in
prossimità dello svincolo autostradale) dall'altro
si umiliava tale volontà individuando un cosiddetto
approdo leggero (?) alla foce del torrente
Annunziata ovvero a soli 400 metri dagli approdi di
S.Francesco e prevedendo, per tale approdo non solo
l'ultimazione dello svincolo autostradale Annunziata
ma anche la costruzione di un tunnel a "doppia
canna" che solo la mente malata e contorta di
certi pseudoprofessionisti dell'ingegneria messinese
poteva concepire.Insomma si è deliberato tutto e il
contrario di tutto e ciò è stato sottolineato non
solo dal Comitato ma è stato denunciato, in sede
giuridizionale, anche da imprenditori
concorrenti.Nel 2001 si sono affiancati altri gruppi
e associazioni che, sebbene abbiano numericamente
dato più visibilità al movimento anti-TIR, nello
stesso tempo non sono stati capaci di coagulare una
proposta sull'individuazione dell'approdo ma, anzi,
hanno portato avanti istanze che, ancorchè
percorribili, hanno di fatto frantumato il dibattito
e, peggio ancora, supportate istanze di discutibile
protezione delle popolazioni interessate dai nuovi
approdi. L'unico mezzo d'informazione che ha dato
voce a questo movimento è stata un'emittente locale
che ha per oltre due anni "puntato gli
occhi" sulla questione e poi, rimanendone
abbagliata, li ha "abbassati".Ecco chi fa
la storia a Messina e per farla deviare da questo
corso ormai trentacinquennale occorrono sì comitati
o movimenti di protesta ma anche e soprattutto
giornalisti coraggiosi, imprenditori pazzi, qualche
magistrato liobero da qualunque condizionamento.
27/9/2001 ( gds )
La Sni porta navi e
miliardi a Catania
Alibrandi: "La città
non ci ha voluto"
Emilio
Pintaldi
La Sni
ci ritenta portando le sue navi a Catania. Si infiamma
improvvisamente la guerra per il trasporto dei Tir
sulla rotta per la Calabria. La Sni, società
Navigazione Incremento, scende in campo con un
investimento da cinquanta miliardi e tre navi. Da fine
ottobre collegherà Catania a Reggio. Ed in cantiere
c'è la rotta Pozzallo- Taranto. "A Messina non
ci hanno voluti" dicono. Le loro richieste per
imbarcare Tir e trasbordarli a Villa san Giovanni,
sono state respinte una dopo l'altra e su questo è in
corso una battaglia legale. La Sni però, società
messinese amministrata da Nino Alibrandi, non si è
arresa ed ha dirottato i propri interessi su Catania.
La destinazione finale cambia di qualche chilometro:
non è Villa ma Reggio Calabria. Pronta a salpare c'è
un'intera flotta. "Si inizia a fine ottobre -
spiega al telefono Alibrandi - mancano soltanto gli
ultimi particolari, dai cartelli autostradali alla
sistemazione delle biglietterie. Noi comunque -
aggiunge l'imprenditore - anche se partiamo da Catania
stiamo facendo un favore alla città di Messina.
Tenteremo di togliere dalle strade cittadine una parte
dei Tir, visto che quasi tutti vengono dalla province
di catania, Siracusa, Ragusa ed Enna". Ed in
gioco in effetti c'è il novanta per cento del
traffico diretto sullo Stretto. All'interno del
progetto della Sni, c'è una vera e propria corazzata
economica. Una serie di società ed imprenditori
impegnati da anni nel settore della navigazione: si va
dalla Msc, Mediterranea shipping, società leader nel
trasporto mondiale dei containers, alla Silver Sea
Cruise di Manfredi Lefevre, al battagliero Amedeo
Matacena senior, titolare della Amadeus, a Leopoldo
Rodriquez della famiglia che ha lanciato gli aliscafi.
Da fine ottobre dunque, ogni due ore, da Catania,
partirà una nave da 5000 tonnellate capace di
imbarcare almeno sessanta tir. Il costo del biglietto
per un camion di sedici metri: 540 mila lire andata e
ritorno. Il doppio rispetto a quanto i camion pagano
per imbarcarsi sulle navi del gruppo Tourist-Caronte
dirette a Villa san Giovanni. Ma a quel prezzo gli
autisti devono aggiungere circa duecentomila lire di
gasolio per percorrere i circa duecento chilometri
(andata e ritorno) che separano Catani dallo Stretto,
trentamila lire di pedaggio autostradale e l'usura del
mezzo calcolata in 500 lire a chilometro. A conti
fatti, se si valutano anche i rischi e lo stress della
guida, spiegano alla Sni, c'è un bella convenienza.
La Sni, nata almeno quattro anni fa, ma per la prima
volta in acqua, darà lavoro a circa quattrocento
persone tra Catania e Reggio Calabria. Se le cose
dovessero andare bene gli imprenditori contano di
metter in campo sino a sette navi e di imbarcare nuovi
equipaggi.
27/9/2001 ( gds )
Visicaro:
"Queste iniziative possono liberarci dei bisonti
Emilio
Pintaldi
"Le
istituzioni dovrebbero facilitare questo tipo di
iniziative che potrebbero risolvere il problema dei
Tir".
A parlare è Saro Visicaro portavoce dei comitati
antitir. L'ambientalista, impegnato da oltre un anno
in una crociata per la liberazione della città dal
traffico gommato, ha salutato con soddisfazione
l'ingresso delle nuove società.
"Questo tipo di operazioni - spiega però
Visicaro - dimostra quanto alcuni imprenditori nella
nostra città vengano tenuti in disparte. C'è
un'imprenditoria che gode di corsie preferenziali ed
un'altra che invece deve emigrare a Catania".
Sulla nuova rotta Visicaro non ha dubbi: "E' già
un primo esempio di autostrada del mare. Si tolgono i
camion dalla Messina-Catania, autostrada
pericolosissima e si mettono sulle navi. I camion
soprattutto non arrivano in una città che da anni
vive uno stato di occupazione. Speriamo che questa
nuova linea non subisca boicottaggi". Intanto i
comitati sono sul piede di guerra sul fronte interno.
Sabato prossimo dal molo Norimberga salperà la prima
nave del gruppo Caronte-Tourist destinata a coprire la
rotta Messina-Salerno. Un'iniziativa contestata sin
dalla presentazione. I tir, per raggiungere il punto
di attracco, dovranno attraversare il viale Europa e
la via La Farina per poi immettersi sul vecchio
cavalcavia.
" Ci batteremo perchè questo non accada -dice
Visicaro- mentre tentavamo di liberare la rada San
Francesco con un colpo di mano hanno occupato anche
un'altra porzione del centro. Avviare questo servizio
significa appesantire il traffico. Speriamo soltanto
che non ci siano altri incidenti".
28/9/2001
( La Sicilia )
Tir
sul Boccetta, l'VIII Quartiere chiede fasce orarie
anche di notte
Giuseppe
Lo Re
Viale
Boccetta, l'VIII Quartiere chiede più controlli — Le
azioni repressive dei Vigili urbani, indubbiamente, ci
sono state, ma il Consiglio dell'VIII Quartiere chiede
controlli ancora più pressanti sul viale Boccetta.
Nella seduta di ieri, è stato approvato un documento
all'unanimità. Si comincia con le fasce orarie, la
cui scadenza è prevista domenica: «Considerato
l'esito positivo che la sperimentazione ha avuto sia
in ordine alla vivibilità che alla viabilità e alla
sicurezza, sarebbe opportuno potenziare le misure di
prevenzione e di salvaguardia, rinnovando a tempo
indeterminato le attuali fasce orarie, estendendole
anche alle ore notturne». Poi, vengono chiesti lumi
anche sul progetto per il nuovo approdo a
Mili-Tremestieri «nella consapevolezza che solo
questo potrà risolvere definitivamente il problema».
28/9/2001
( La Sicilia )
Blitz
di Capitaneria e Soprintendenza
Molo
«Norimberga» alt all'illuminazione
Interventi
non autorizzati
Massimiliano
Mondello
Più
che «Norimberga», il molo a fianco della stazione
marittima dovrebbe essere ribattezzato «Discordia».
A parte tutte le polemiche che ha creato e che creerà
il prossimo collegamento tra i porti di Messina e
Salerno, ieri mattina un'altra «tegola» si è
abbattuta sulla martoriata banchina che tanto serve
per decongestionare quelle di riva dal traffico
commerciale: la Capitaneria di porto ha disposto la
sospensione dei lavori per l'attivazione dell'impianto
d'illuminazione, perché non autorizzati. Un
provvedimento scaturito al termine del sopralluogo
congiunto, effettuato ieri mattina dagli uomini della
sezione Demanio e Contenzioso e dai tecnici della
Soprintendenza. Massimo riserbo da entrambe le parti.
L'arch. Rocco Scimone non ha inteso commentare il
fatto, a causa di «disposizioni superiori», mentre
dalla Capitaneria, il comandante Carmelo Maccarone
dice «che, comunque non sono pregiudicati gli altri
interventi in corso» e cioè quelli di pavimentazione
della banchina da parte della «Co. Ind», per conto
della consortile «Servizi Norimberga». Ma c'è da
chiedersi: come saranno possibili le operazioni
d'imbarco e sbarco dalla nave «Cartour», la cui
partenza dal molo è prevista all'1 e l'arrivo alle
20? Dall'Autorità portuale minimizzano, ma tengono a
sottolineare che per dare il via libera ai lavori
d'illuminazione del molo manca solo... il parere della
Soprintendenza.
Oggi si riunisce il Comitato — Il
parere sul rilascio di alcune concessioni demaniali,
la convenzione con l'Agenzia del Demanio e la
definizione del Piano regolatore portuale di Milazzo,
saranno oggi al centro della riunione del Comitato
presieduto da Giuseppe Vermiglio.
28/0/2001
( gazzetta del sud )
«Al
Norimberga non sono rispettate le prescrizioni»
I lavori di sistemazione del molo Norimberga – si
legge in una nota del comitato “La Nostra Città”
–, sono stati eseguiti in difformità ai pareri e
alle prescrizioni della Soprintendenza. Sono state
realizzate delle corsie con elementi prefabbricati in
cemento armato che impediscono la libera fruizione del
molo ad usi e utilizzazioni diverse da quelle della
società consortile “Norimberga”. La nuova
sistemazione a “serpentone” impedisce la visuale e
il godimento della zona vincolata, derogando dai
limiti imposti dall'ente regionale di tutela. Durante
i lavori di scavo a sezione obbligata, per la posa
delle nuove linee elettriche, sono state compromesse
murature riguardanti la Real Cittadella. Gli ingressi
al nuovo “serpentone per tir” sacrificano ed
ostacolano gli ingressi dei distaccamenti portuali dei
vigili del fuoco e della guardia di finanza. Tutto
ciò è stato esposto – prosegue la nota –, alla
Sezione tutela del territorio della polizia municipale
e alla dottoressa Giovanna Bacci, responsabile della
Soprintendenza. Gli accertamenti richiesti non
potranno non verificare l'esistenza di reati
urbanistici e dei vincoli ambientali e di tutela del
patrimonio culturale. Eventuali omissioni o
disattenzioni saranno denunciate all'Autorità
giudiziaria. Una diffida/atto stragiudiziale sarà
inviato all'Autorità portuale e all'Ente porto per la
variazione di destinazione d'uso dell'area del molo
Norimberga e per il mancato controllo della
superficie.
29/9/20101 ( gds )
Tir al
Boccetta: restano le fasce orarie
Altra
proroga per l'ordinanza dei divieti
Enzo
Gallo
Si va avanti con le proroghe di mese in mese, per lo
svincolo di viale Boccetta. Sembra al momento la
soluzione migliore, quella di fare attraversare ai
mezzi pesanti l'arteria in fasce orarie, anche perch‚
in questo lungo periodo di prova, si è avuto un
beneficio notevole dal transito limitato del gommato
pesante.
La nuova proroga prevede che sino al 31 ottobre
l'ordinanza sindacale emessa il 19 aprile scorso, ed
entrata in vigore il 7 maggio, resterà attiva con
divieto valido in due fasce orarie, dalle 7 alle 9 e
dalle 18 alle 20. La limitazione riguarda i mezzi
provenienti dal sistema autostradale nonch‚ dagli
scarichi marittimi delle Ferrovie dello Stato, Caronte,
Tourist Ferry Boat, N.G.I. e Meridiana, che saranno
dirottati negli altri svincoli di Camaro, Gazzi e
Tremestieri.
Il sindaco Salvatore Leonardi e l'Assessore alla
Viabilità Turi Rizzo, stanno vagliando attentamente
la soluzione migliore per poter liberare il centro
cittadino dall'annosa questione dei tir che
soprattutto in passato ma anche allo stato attuale,
preoccupa e non poco i cittadini.
Gli amministratori stanno anche cercando di
ridistribuire gli incarichi all'interno della giunta,
compresi il ruolo degli esperti al traffico e le
nomine nei principali enti di sottogoverno. Infatti
Salvatore Leonardi mirerebbe alla creazione di un vero
e proprio staff tecnico, coordinato dall'assessore
alla viabilità e composto dai dirigenti del
dipartimento, dal comando della polizia municipale
diretto da Calogero Ferlisi e da tecnici esterni,
scelti tra coloro che hanno maturato esperienza nel
settore e che conoscono profondamente il territorio
comunale, potenziando ulteriormente i controlli delle
zone più a rischio, vedi il Boccetta.
Tra l'altro, il traffico dei tir in città è
destinato ad aumentare nel giro di qualche anno del 50
per cento, come recita il "Libro bianco sui
trasporti" dell'Unione europea, dato certamente
da non sottovalutare per gli ulteriori problemi che
potrà creare.
Tornando alla nuova proroga delle fasce orarie, non è
certo mancata la voce dell'VIII Quartiere sempre
attento alle problematiche relative al Boccetta.
Infatti il consiglio circoscrizionale, si è riunito
giovedì pomeriggio ed all'unanimità, ha redatto un
documento inviato all'Amministrazione Comunale ed agli
organi di stampa, per ribadire alcuni concetti già
espressi in passato.
In sostanza il documento firmato dal presidente
Roberto Nicolosi, chiede di lasciare le fasce orarie
per le quattro ore previste, ma anche di bloccare il
transito notturno ai tir dalle 24 alle 6 così come
ventilato anche dall'Amministrazione.
In più il consiglio chiede al sindaco a che punto
siano le decisioni per costruire i nuovi approdi a
Tremestieri, vero problema di tutta la situazione.
Intanto si aspettano le risposte dal Comune che
sicuramente non tarderanno ad arrivare in particolare
per i nuovi approdi, ma nel frattempo c'è la certezza
che per un altro mese, i tir circoleranno sul Boccetta
soltanto in alcuni orari, continuando a dare
"ossigeno" agli abitanti dell'intera zona,
martoriati per più di trent'anni.
29/9/20101 ( la
sicilia )
emergenza
tir / Il sindaco ha reiterato l'ordinanza che vieta il
transito dei mezzi pesanti sul Boccetta tra le 7 e le
9 e tra le 18 e le 20
Ennesima
proroga: ancora un mese di fasce orarie
Max
Passalacqua
Sembrava
che finalmente, dopo una serie di proroghe, le fasce
orarie dovessero andare in “pensione” con l'inizio
del mese di ottobre, sostituite da un provvedimento
definitivo in materia di limitazioni al transito dei
mezzi pesanti sul Boccetta. E invece, il sindaco
Salvatore Leonardi ha prorogato fino al 31 ottobre
l'ordinanza che risale addirittura al 19 aprile (ma è
entrata in vigore il 7 maggio) con la quale si vieta
il passaggio dallo svincolo di Messina Boccetta tra le
7 e le 9 del mattino e tra le 18 e le 20 ai veicoli
destinati al trasporto di merci aventi massa limite
complessiva a pieno carico superiore a 8 tonnellate.
La limitazione riguarda i mezzi provenienti dal
sistema autostradale e dagli approdi Fs,
Tourist-Caronte, Ngi e Meridiano, eccetto quelli
destinati al trasporto pubblico. Dunque, ancora per un
mese si andrà avanti così: la mancanza di soluzioni
di lunga durata (anche in funzione delle perplessità
espresse dal ministero dei Trasporti in merito ad
alcune ipotesi di chiusura temporanea dello svincolo)
ha “consigliato” al primo cittadino di reiterare
il provvedimento. Nei giorni scorsi, invece, sembrava
che Leonardi fosse piuttosto orientato all'adozione di
provvedimenti di segno diverso, ma evidentemente
l'incertezza sul da farsi ha prevalso e non è detto
che si tratti dell'ultima proroga: tra l'altro, non
sono previste riunioni del Comitato per l'ordine e la
sicurezza pubblica in Prefettura per discutere il
problema. A chiedere la chiusura alternata dei vari
svincoli cittadini, attraverso una articolata proposta
presentata al prefetto Giosuè Marino, è stato
soprattutto il Comitato “La nostra città”, che in
questi mesi ha vivacemente protestato a più riprese
ritenendo comunque insufficienti le fasce orarie. Di
parere opposto il consiglio dell'VIII Quartiere (la
cui sede civica si trova proprio sul viale Boccetta),
che nella seduta di giovedì ha approvato
all'unanimità dei presenti la richiesta al sindaco,
«considerato l'esito positivo che la sperimentazione
ha avuto sia in ordine alla vivibilità che alla
viabilità e alla sicurezza e in considerazione
dell'opportunità di potenziare le misure di
prevenzione e di salvaguardia, di rinnovare a tempo
indeterminato le attuali fasce orarie e di estenderle
alle ore notturne». Oltre all'adozione di fasce
orarie più “lunghe”, però, il consiglio di
Quartiere «raccomanda un maggiore controllo del
territorio da parte degli organi competenti, al fine
del rispetto e della piena applicazione dell'ordinanza
sindacale» e soprattutto «ritiene ancora una volta
necessario conoscere, così come più volte richiesto,
a che punto sia l'iter per la realizzazione degli
approdi, nella consapevolezza che solo quest'ultima
potrà risolvere definitivamente il problema». Ma su
questo fronte non si hanno notizie recenti a parte
l'appello del prefetto a Comune e Regione affinché
«ciascuno faccia la propria parte». Sul Boccetta, in
forza di un'altra ordinanza sindacale di recente
prorogata, è già vietato il transito durante la
giornata dei mezzi che trasportino merci pericolose, i
quali possono infatti utilizzare soltanto lo svincolo
di Tremestieri (e, quando verrà aperto, quello di San
Filippo) nelle ore notturne, dalle 21,30 alle 6,15 del
mattino.
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