NEWS DI SETTEMBRE 2001

 

1/9/2001 ( gazzetta del sud )

D'Alia: preoccupazioni del tutto infondate

«Gli allarmismi sono infondati. Messina soffre gli stessi problemi che affliggono gli altri comuni dell'Isola, a cominciare da Palermo e Catania. La vera questione è che non si è voluto attuare una vera riforma urbanistica». Il vicesindaco Gianpiero D'Alia si dice convinto che le recenti vicende collegate al Piano di urbanistica commerciale e al Prusst non influiscano in alcun modo sull'iter della Variante generale. «Si sta facendo molta confusione sull'argomento – afferma l'assessore all'Urbanistica –, in questo momento a Palermo si è ancora alle prese con l'avvio dell'istruttoria da parte degli uffici dell'assessorato regionale al Territorio. La variante al Prg sarà successivamente trasmessa al Cru. Le procedure seguono i loro tempi e noi non abbiamo mai detto che a settembre il Piano sarebbe tornato approvato a Messina. In ogni caso, come ci è stato confermato dai tecnici dell'assessorato regionale, l'invio del Piano di urbanistica commerciale non interromperà il decorrere dei termini. Il Comune – insiste D'Alia – non ha avviato progetti tali da stravolgere il Piano regolatore. Le iniziative in cantiere seguono percorsi dettati dalla legge. È il caso del Piano commerciale così come degli strumenti di programmazione complessa quali il Prusst, Urban, il Pit. È la legge che consente le deroghe agli strumenti urbanistici, al punto che il 70 per cento dei progetti inseriti nel Prusst del Valdemone, ad esempio, andrà in variante. Purtroppo, tutto ciò si scontra, come ho già detto, con la mancanza di una autentica riforma urbanistica. E così ci ritroviamo con il paradosso che le tre principali città siciliane attendono da vent'anni il nuovo Piano regolatore mentre si fanno avanti strumenti di programmazione molto più agili, flessibili e rispondenti alle esigenze dei nuovi tempi. Io sono convinto che la città ha bisogno di un sistema di regole urbanistiche, che possono essere dettate solo dal Prg. Ma nello stesso tempo credo che la via dello sviluppo socio-economico passi attraverso molte delle iniziative comprese nel Prusst, in Urban o nel Piano territoriale integrato. L'altro aspetto paradossale – insiste D'Alia – è che tutto può andare in deroga tranne quello di cui la città ha veramente bisogno, cioè che gli interventi di attuazione della legge 10 sul risanamento seguano procedure straordinarie. Ritengo che questa tema debba essere affrontato con forza nel prossimo vertice tra l'amministrazione e la deputazione nazionale e regionale». Il vicesindaco, infine, ammette di non conoscere il progetto – redatto dall'ing. Francesco Clemente, segretario dello stesso partito in cui milita lo stesso D'Alia – del centro servizi per il commercio e dell'area di stoccaggio previsti sulla collina di Scoppo.

1/9/2001 ( gazzetta del sud )

«Una campagna di scavi con fondi degli sponsor»

La proposta, nemmeno a dirlo, è del vulcanico Gaetano Giunta e viene presa nella dovuta considerazione dal sovrintendente ai Beni culturali Giovanna Maria Bacci. Il prosieguo degli scavi già eseguiti in alcuni locali a piano terra nel Fortino degli inglesi, laddove sono emersi basamenti a gradoni e una moneta d'età imperiale romana, potrebbe essere finanziato da una cordata di sponsor che legherebbero per sempre i loro nomi ai micro-musei archeologici romani che nasceranno nella sede del “Parco Horcynus Orca”. Nel marzo scorso, come si ricorderà, c'era stata la scoperta. Alcuni operai hanno trovato i reperti a un metro e mezzo di profondità. Tra i direttori dei lavori e i dirigenti della Soprintendenza si è subito creata una fervida collaborazione. È stato già eseguito un primo sondaggio, di cui ha avuto cura la stessa soprintendente in collaborazione con la responsabile della Sezione archeologica Maria Costanza Lentini e con l'aiuto della dott. Lidia Sannino e dell'arch. Rocco Burgio. Adesso i fondi si sono esauriti e i tempi regionali, si sa, sono molto lunghi. «Lo scavo fin qui svolto sotto alcune stanze – spiega la dott. Bacci – ha già dato esiti molto interessanti e altri sondaggi potrebbero rivelare, in tutta l'area sottostante il fortino degli inglesi, resti d'epoca romana di grande significato. È necessario dunque proseguire senza pregiudicare l'inaugurazione del parco. Anzi, alcuni di questi reperti saranno da subito resi godibili dal pubblico dietro apposite vetrate». La costa di Messina, del resto, non è nuova alla scoperta di reperti romani: «Basti pensare alle monete e soprattutto ai ceppi d'ancora trovati tra Capo Rasocolmo e Capo Peloro e custoditi dal Museo regionale». Ma l'area è di straordinario interesse anche dal punto di vista geologico: il “beach rock”, una particolare roccia formata dalla sabbia, racconta tutte le ere di questa mitica costa anche in relazione alla faglia tettonica dello Stretto. «Puntiamo a una collaborazione con l'Istituto di Scienza della Terra».

1/9/2001 ( gazzetta del sud )

Quasi del tutto recuperati l'edificio dell'ex tiro a volo e la torre degli inglesi a Capo Peloro dove sono anche venuti alla luce reperti di epoca romana
Ecco il Parco Horcynus Orca
Nel suo ambito un museo, un sito archeologico e sale interattive


Il parco letterario “Horcynus Orca”, inteso come centro di turismo culturale, sarà inaugurato alla fine di ottobre quando inizierà ad offrire le sue risorse e attrattive ai messinesi e ai turisti. Si comincerà con una fase di rodaggio, in cui a fruire dei percorsi offerti dal parco tematico dello Stretto saranno soprattutto gli studenti. Con l'anno prossimo la struttura mostrerà tutte le sue potenzialità per creare, a Capo Peloro, un polo d'attrazione di valore internazionale. Ma, se questo è il piano operativo, basta recarsi a Torre Faro, salire sulla torre più alta del Fortino degli inglesi e da lì guardare il panorama, per constatare quanto ormai il traguardo sia vicino. L'edificio dell'ex Tiro a volo, prima un relitto e rifugio per tossicodipendenti, è adesso un bell'edificio bianco al centro di una linda spianata destinata ad ospitare verde, servizi e il monumento dedicato a Scilla e Cariddi che ha vinto il premio internazionale di scultura “Horcynus Orca”. Le due colonne curve in pietra di Comiso, opera di Karpuseeler, saranno installate a giorni. Dalla sottile ellissi di spazio tra esse la vista coglierà direttamente Scilla. L'“Horcynus Orca”, ideato da alcune associazioni (Cric ed Ecosmed), con ben 53 adesioni, tra enti, istituzioni, associazioni – presto saranno tutti uniti in una fondazione unica – finanziato dall'Unione Europea con 1 miliardo e 800 milioni e dalla Banca Etica con altri 250 milioni, rappresenta già uno splendido colpo d'occhio. L'edificio inserisce la luce della riqualificazione urbanistica nel contesto brullo e degradato che oggi soffoca luoghi straordinari come il Pilone, l'ex teatro di Capo Peloro, i cantieri dell'ex Sea Flight. Rappresenta anche una suggestiva sollecitazione al recupero di tutte queste vaste aree, comprensive dello stesso “Horcynus”, sulle quali l'Amministrazione Leonardi ha lanciato il concorso internazionale di idee per la riqualificazione di Capo Peloro. Ma ricordiamo un attimo cosa offrirà il parco dello Stretto, che peraltro è stato arricchito dalla scoperta di straordinari resti romani che ne faranno anche un museo archeologico (vedi articolo a fianco, ndr ). «Ci saranno musei, percorsi guidati, laboratori, sale scientifiche ma tutto sarà – spiega Gaetano Giunta artefice di questa straordinaria valorizzazione – all'insegna del rapporto di interazione col visitatore. Nelle sale di proiezione, ad esempio, saranno riversate in tempo reale le immagini di fondali e scenari dello Stretto proiettate da telecamere che saranno installate su barche e postazioni fisse e da quelle usate di continuo dai subacquei. Il visitatore potrà guidare il percorso del sub e perfino fargli domande in relazione a quanto verrà visto sugli schermi». Straordinario è il coinvolgimento delle istituzioni culturali: hanno aderito ben sette dipartimenti dell'Università di Messina, da Scienze a Lettere nonché l'Istituto di tecniche spettroscopiche e il Talassografico del Cnr. Il dipartimento di “Scienza della Terra” dell'Università, per fare un altro esempio, allestirà un museo paleontologico incentrato sulle creature del mare, e non solo. E a proposito di mare si è registrata, da ultimo, l'adesione di una cooperativa di pescatori del Faro che si affiancano agli storici pescatori delle feluche, Arena e Donato, che faranno da guide per minicrociere nelle acque dello Stretto.

1/9/2001  ( gds )

Viale Boccetta, trenta giorni di proroga per le fasce orarie obbligatorie per i tir


Altri trenta giorni di proroga per le fasce orarie. Fino al 30 settembre i Tir dalle 7 alle 9 e dalle 18 alle 20 non potranno utilizzare lo svincolo del Boccetta. Via libera invece per gli altri svincoli, Messina centro, Gazzi, Tremestieri, che possono continuare ad essere utilizzati dai mezzi pesanti per raggiungere gli imbarcaderi. Si tratta della terza proroga al provvedimento voluto dal sindaco per limitare i disagi causati dall'attraversamento dei Tir nel centro urbano.
Nel frattempo però l'obiettivo è trovare una soluzione definitiva, anche in attesa della realizzazione dell'approdo a Sud.
I trenta giorni di proroga serviranno infatti a valutare tutte le possibili alternative alle fasce orarie che, se hanno risolto in parte il problema al Boccetta, lo hanno però spostato alle altre arterie della città, provocando la protesta dei quartieri della zona Sud.
"Una possibile soluzione _ ha dichiarato ieri l'assessore alla viabilità Turi Rizzo _ potrebbe essere il divieto il transito sul Boccetta per i Tir dalla mezzanotte alle sei. I mezzi pesanti potrebbero utilizzare durante la notte gli altri svincoli. Durante il giorno le fasce orarie sarebbero abolite".
Ipotesi questa al vaglio dell'amministrazione che sull'argomento ha chiesto nelle scorse settimane le indicazioni del ministero dei Trasporti.
Nel mese di agosto la proroga del divieto si era resa necessaria per evitare che al flusso dell'esodo e del controesodo si aggiungessero i camion diretti ai traghetti privati e delle Fs, mandando in tilt la circolazione ed impedendo ai vigili urbani un adeguato controllo.
Ma, trascorsi i "giorni caldi" per la viabilità, l'amministrazione non ha ancora trovato una riposta definitiva tanto da rendere necessarie altre quattro settimane di fasce orarie, come stabilito dal comitato per l'ordine e la sicurezza.
Intanto, a proposito di Tir, è già stata apposta la segnaletica che da lunedì vieterà il transito ai mezzi pesanti con carico superiore ai 18 quintali nell'area del largo Minutoli.
Il provvedimento, come spiega il comandante dei vigili urbani Ferlisi, è in applicazione all'ordinanza del '91 che vieta il transito ai Tir che superano una determinata "stazza", nel perimetro urbano.

1/9/2001  ( gds )

Circolazione vietata in centro alle auto senza bollini blu


Siamo probabilmente in vicinanza al fatidico provvedimento di divieto di circolazione nel centro urbano ai veicoli sprovvisti di "bollino blu". L'apposita ordinanza emessa ormai un anno fa, è stata fino ad oggi messa nel dimenticatoio, nonostante il grave inquinamento ambientale che si respira in città, a causa della mancata installazione della segnaletica verticale che delimiti il percorso urbano aperto a tutti i veicoli anche se sprovvisti di tagliando.
Anche i vigili urbani, ai quali era stato comunicato di fare rispettare la norma, fino adesso non hanno potuto emettere le contravvenzioni, in mancanza degli strumenti necessari a rendere esecutiva l'ordinanza.
Il progetto è pronto, steso dai tecnici del settore Viabilità e adesso occorre solo reperire i fondi, si parla di circa cento milioni, e espletare la gara d'appalto. I cartelli stradali che indicano il nuovo percorso saranno installati in tutte le intersezioni tra i percorsi "blu" e quelli liberi, mentre il posizionamento degli stessi all'uscita degli svincoli autostradali, non sarà previsto, come era stato detto alcuni mesi fa.
Intanto, come rende noto l'assessore Giuseppe Santalco, è stata firmata nei giorni scorsi, la determina dirigenziale con la quale si autorizza l'acquisto dei nuovi Bollini blu da distribuire alle officine, visto che nei giorni scorsi numerosi utenti hanno riscontrato, una scarsità di talloncini. Lo scorso anno di questi tempi, erano stati distribuiti circa 6000 tagliandi, che in poco tempo erano andati a ruba. Il "bollino blu" viene rilasciato dalle 72 officine autorizzate in città, solo se l'esame dei gas di scarico rivela livelli di elementi inquinanti entro i limiti imposti dalla legge.

2/9/2001 ( gazzetta del sud )

Anche ieri traffico intenso a causa del controesodo
Tre ore di attesa
Solita “muraglia” d'auto in viale della Libertà


È arrivato quasi alle tre ore, ieri mattina, il tempo di attesa per i vacanzieri che volevano oltrepassare lo Stretto. Anche ieri quindi la zona centro-nord è stata fortemente penalizzata per tutta la mattinata e i vigili urbani hanno faticato non poco per regimentare la lunga coda di auto che dallo svincolo di Boccetta di dipanava in pratica fino al viale della Libertà, prima dell'ingresso nel serpentone d'imbarco dei traghetti privati. Già dalle prime ore della mattina è cominciato l'afflusso di auto alle due barriere autostradali di Villafranca e Tremestieri, ma non si è reso comunque necessario lo stoccaggio dei mezzi. Il periodo di massima attesa per l'imbarco, circa tre ore, si è raggiunto nel primo pomeriggio, con la coda di auto che si snodava dal viale della Libertà, come al solito, sin davanti la Prefettura. Un flusso di auto si è registrato anche verso gli imbarcaderi delle Ferrovie, dove le attese sono state comunque contenute. Già intorno alle 17,30 la situazione si è quasi normalizzata, con le auto che non occupavano più la strada ma solo il serpentone d'imbarco. Secondo gli addetti ai lavori questo fine settimana dovrebbe essere il penultimo dedicato al controesodo. Un'altra “movimentazione di mezzi”, come si dice in gergo, è prevista per la fine di settembre, da parte di tutti coloro che hanno scelto questo mese, e non gli affollatissimi luglio e agosto, per trascorrere le vacanze in Sicilia. A fine settembre comunque l'afflusso di mezzi in città dovrebbe essere più contenuto di quelli registrati nei mesi scorsi.

2/9/2001 ( la sicilia )

Oggi nuovi disagi
Controesodo code di tre ore per l'imbarco


Sarà l'ultimo week end di sofferenza per i messinesi, vittime del controesodo di turisti e vacanzieri. Anche ieri mattina le auto dei viaggiatori hanno mandato in tilt la viabilità, soprattutto nella zona circostante gli imbarcaderi delle società private di traghettamento. In mattinata, addirittura la fila si è protratta fino al viale Boccetta, dove le auto sono state incolonnate per ore. I tempi d'attesa per l'imbarco, nel piazzale di viale della Libertà, hanno raggiunto anche le due ore e mezza. Poi, nel pomeriggio la situazione è andata via via normalizzandosi, in vista dei nuovi disagi previsti per questa mattina.
Al caos sul viale della Libertà, ha fatto da contraltare la tranquillità negli imbarcaderi dell'Ente Ferrovie, dove i tempi d'attesa non hanno superato i tre quarti d'ora.


4/9/2001 ( la gazzetta del sud )

Via libera dell'Authority agli interventi necessari per il collegamento con Salerno
Verso nuovi lavori al Norimberga
Manca ancora il parere della Soprintendenza


Ivana Cammaroto

Una nuova lunga riunione del Comitato portuale per prendere ancora in esame la vicenda relativa al collegamento marittimo nella tratta Messina-Salerno, che dovrebbe essere avviato il prossimo mese. Ieri mattina all'attenzione dei 21 componenti del Comitato portuale c'era la delibera relativa al rilascio di un'autorizzazione alla società “Norimberga Servizi Spa”, della durata di due mesi, per eseguire i lavori di sistemazione del piazzale in vista dell'avvio del collegamento con la messa in servizio della nave Cartour del gruppo Tourist-Caronte. Il Comitato si è espresso positivamente sulla domanda presentata dalla società capitanata da imprenditori cittadini. È stata istruita la pratica e adesso si attende l'effettivo rilascio della “concessione”. Tra i pareri esaminati ieri mancano comunque ancora quelli della Soprintendenza e del Comune. Pareri che saranno necessari prima dell'inizio del collegamento. L'amministratore della società, Antonino Repaci, ha ribadito la necessità di consentire nel breve tempo possibile lo svolgimento dei lavori di sistemazione della parte della vasta banchina di riva della zona falcata che sarà utilizzata per l'attracco della nave e per la realizzazione di un'area di stoccaggio per i mezzi pesanti. I tempi, infatti, sono stretti. La data prevista per la prima corsa della “Cartour” rimane fissata sempre per i primi quindici giorni di ottobre. Appena un mese, quindi per eseguire gli interventi necessari ad attrezzare adeguatamente il molo. Il Comitato ieri ha inoltre puntualizzato che prima dell'avvio del nuovo servizio marittimo dovrà essere presentato un piano operativo. La “Norimberga Servizi Spa”, non avendo ottenuto una concessione per l'uso esclusivo del molo, potrebbe temere anche la concorrenza. La presentazione di un piano operativo, infatti, è rivolta anche ad altre imprese che abbiano intenzione di utilizzare la banchina di riva della zona falcata, che per anni è rimasta lontano dagli occhi di tutti. Secondo punto all'ordine del giorno del Comitato portuale: i lavori in corso per la ristrutturazione dei moli del porto. Il presidente dell'Autorità portuale, Giuseppe Vermiglio e il segretario Franco Barresi hanno ribadito i tempi previsti per l'ultimazione dei primi interventi avviati già da circa un anno. Entro la fine del mese dovrà essere consegnata la banchina I Settembre e per metà ottobre la “Colapesce”. A novembre, invece, si inizierà a lavorare ai moli Rizzo e Peloro. Ieri mattina, sempre nei locali dell'Authority, alla presenza del comandante della Capitaneria di porto, Carmelo Maccarone, si è svolta una riunione con gli operatori portuali e gli agenti marittimi per prendere in esame il problema relativo all'organizzazione delle attività portuali. I lavori in corso stanno infatti causando qualche disagio. È stato concordato che l'arrivo in porto di navi da crociera o da commercio, così come lo svolgimento di lavori, venga comunicato 12 ore prima alla Guardia costiera.

4/9/2001 ( gazzetta del sud )

Due progetti sotto esame

Ivana Cammaroto

Non c'è ancora un pronunciamento della Soprintendenza ai beni culturali sui progetti presentati dall'Autorità portuale. Uno riguarda i lavori di demolizione di una decina di manufatti nella zona falcata e l'altro la realizzazione di un impianto di illuminazione al molo Norimberga che prevede anche la costruzione di un “muro doganale” alto un metro. Progetti che già da qualche mese sono sul tavolo dei responsabili della Soprintendenza. L'elaborato sulle demolizioni, da tempo presentato dall'Authority, dovrebbe essere esitato a breve. Si attende solamente la firma del soprintendente Giovanna Maria Bacci. Tuttavia, il progetto, una volta sbloccato, sarà accompagnato da alcune condizioni. La Soprintendenza è infatti intenzionata ad inserire nell'elaborato una serie di paletti relativamente soprattutto alla salvaguardia dei beni architettonici presenti nell'area interessata dai lavori. Gli interventi dovranno essere effettuati sotto la supervisione di esperti. Inoltre, è stata fatta presente la necessità di effettuare le demolizioni anche nell'area che sarà interessata dal progetto finanziato dai fondi di Agenda 2000 per il recupero della “Cittadella”. Per quanto riguarda l'illuminazione del “Norimberga” non ci dovrebbero essere problemi. La Soprintendenza, invece, potrebbe dire no alla costruzione del muro per delimitare il molo. Su quest'opera sono state manifestate alcune perplessità.

4/9/2001 ( la sicilia )

Le imprese portuali hanno presentato un progetto per la sistemazione temporanea dell'«agognato» molo
«Norimberga»: si riparte da zero
Parere positivo del Genio civile Opere marittime e della Dogana


Riprende la «telenovela» legata al futuro utilizzo della banchina «Norimberga». Ieri mattina, infatti, il Comitato portuale ha esaminato e fornito un assenso di massima, al progetto presentato dalla consortile «Norimberga servizi» per la sistemazione temporanea (leggi pavimentazione) del molo. Alle imprese portuali riunite – che finora hanno ottenuto il placet del Genio civile Opere marittime e della Dogana, ma sono in attesa di quello della Sovrintendenza e del Comune – verrà data una licenza di concessione per la durata massima di due mesi. Quindi, si procederà al collaudo dei lavori e la banchina tornerà nelle mani dell'Autorità portuale. «Da quel momento – ha spiegato Maccarone – le imprese portuali interessate a svolgere le relative attività, per ottenere l'autorizzazione (e non la concessione) dovranno presentare un piano operativo che dovrà essere valutato dal Comitato portuale». Rischiano di allungarsi, perciò, i tempi per l'attivazione dell'autostrada del mare tra Messina e Salerno da parte del «Gruppo Franza», le cui operazioni portuali dovrebbero essere curate proprio dalla consortile. Potrebbe essere ritardato, per questa ragione, l'arrivo in città, dai cantieri «Visentini», della nave ro-ro che, in circa 7 ore, dovrebbe coprire la tratta che bypassa l'A/3. I lavori di sistemazione della banchina, nell'ipotesi in cui anche la Sovrintendenza e il Comune dovrebbero rilasciare parere positivo, inizieranno solo quando le Ferrovie ultimeranno la posa dei binari a raso. Sempre al «Norimberga», infatti, l'Autorità portuale (alla fine di questo mese) intende spostare anche le gru per attivare i servizi di carico e scarico merci, decongestionando le banchine di riva.
La «Holger» va in cantiere — «Al momento la nave “Portoferrario” della “Frasavida” di Vincenzo Diano sostituirà la “Holger” della “Meridiano Lines” del padre Cesare, perchè quest'ultima dovrà andare in cantiere per lavori di sistemazione, se poi resterà in servizio staremo a vedere... », è questa la precisazione che, ieri, il segretario generale dell'Autorità portuale, Franco Barresi, ha fatto sull'argomento. E, intanto, se il traffico del ferro si sposterà alla «Norimberga», i traghetti per Reggio Calabria andranno alla «Marconi» per consentire alla «Trevi-Italgeo» di ristrutturare i moli «Rizzo» e «Peloro».

4/9/2001 ( la sicilia )

Banchine di riva nel caos
Il comandante Maccarone tenta di rimettere ordine


Un piano di lavoro per conoscere, preventivamente (almeno 12 ore prima), quanto avviene all'interno di ciò che resta dell'area portuale: è quanto dovranno presentare le imprese e gli agenti marittimi alla Capitaneria di porto e all'Authority, per evitare il ripetersi d'incresciosi episodi, come quello della settimana scorsa, quando alcuni croceristi sono rimasti «prigionieri» a bordo della nave perchè in banchina si svolgevano operazioni di carico e scarico merci.
La decisione è maturata ieri mattina nel corso di una riunione, presieduta dal comandante Carmelo Maccarone, svoltasi negli uffici di via Vittorio Emanuele, sede dell'Autorità portuale.
«Un primo esempio di questa nuova operatività – ha spiegato Maccarone – lo abbiamo avuto proprio oggi. Alla banchina “Marconi” è giunta una nave piena di granaglie e le operazioni di scarico continueranno fino a domani, giorno in cui, nella stessa banchina è attesa la nave da crociera “Sunbird”. Quindi, abbiamo disposto il trasferimento della prima nel molo “Primo Settembre”. Il porto, al momento, va' stretto a tutti, ma con un po' di buona volontà, tutti possono lavorare... ». Nel corso dell'incontro, poi, Maccarone ha chiesto al presidente dell'Authority, Giuseppe Vermiglio, di ripristinare il controllo dei varchi d'ingresso al porto e l'installazione dei blocchi «New Jersey» a 10-15 metri dal ciglio delle banchine, come una sorta di «separé».
All'incontro, infine, hanno preso parte anche i responsabili del consorzio «Trevi-Italgeo» (titolare dell'appalto di ristrutturazione delle banchine di riva), che hanno confermato la consegna del primo tratto del molo «Primo Settembre» agli inizi del mese di ottobre e per la fine dello stesso mese del «Colapesce». Successivamente, gli interventi si sposteranno sulle banchine «Rizzo» e «Peloro» (presumibilmente alla fine del mese di novembre).

4/9/2001 ( bob brown )

La TV accecata

Dov'è finita la TV che aveva "puntato gli occhi sulla città"?
E' questa la domanda che molti messinesi si pongono da un po' di tempo e la questione approdi, che è sembrata ai più attenti telespettatori come rimossa dai principali temi trattati dal telegiornale, ne è la prova più evidente.
Nata appena tre anni fa, questa testata che, ad onta del nome che porta (TeleVip), si era intestata una grande battaglia di civiltà per liberare la città dalla schiavitù dei TIR e, soprattutto, dalla morsa soffocante e mortale dei traghettatori, sembra essere stata letteralmente "fagocitata" dal gruppo sopracitato.
Non si spiega altrimenti l'assoluto silenzio da parte del direttore sulla questione Norimberga ovvero di una questione che, più della questione approdi-doppio approdo, ha visto l'amministrazione comunale e la stessa authority portuale amministrare sfacciatamente la cosa pubblica nel solo ed esclusivo interesse della lobby privata dei traghetti.
Si ricorda che appena ad inizio anno lo stesso sindaco aveva definito folle, in mancanza della realizzazione della necessaria infrastruttura viaria, l'ipotesi che dal molo Norimberga, ovvero da poche centinaia di metri da piazza Cairoli, potesse effettuarsi un servizio di traghettamento oggi spudoratamente definito come "autostrada del mare"e sempre su tale argomento c'è stato l'intervento di autorevoli professori universitari che, con dettagliate argomentazioni, hanno espresso il loro netto dissenso; c'è stato l'intervento del quotidiano locale che, con argomenti rozzi, ne ha magnificato l'utilità e addirittura si è scagliato contro i docenti sopracitati.
E' vero che sulla tematica approdi continua l'azione coerente e instancabile svolta da uno dei principali redattori di tale organo d'informazione ma il silenzio, tenuto dal suo direttore, nel giornalismo equivale nè più e nè meno all'omertà vigente e imposta nella società mafiosa e tutte le speculazioni che su tale silenzio vengono fatte, vedi concessione alla testata sull'esclusiva per le riprese delle partite del Messina o questione progetto PRUSST in contrada Scoppo, trovano quantomeno un logico supporto.
Fare informazione a Messina e provincia è difficile basta ricordare che pochi anni fa sono stati "ammazzati" Beppe Alfano (giornalista) e Antonio Mazza (editore Telenews) e, pertanto, caso Messina o non caso Messina, verminaio o non verminaio, Antimafia o non Antimafia, "puntare gli occhi" in faccia ai VIP può anche significare rimanere "accecati".
Se quindi si tratta di "salvare la pelle", la "posizione" o quant'altro ogni scelta può essere rispettata ma lo sarà ancora di più se tale scelta verrà fatta con dignità ovvero tirandosi fuori da qualunque ambiguità.
Se è vero che fare giornalismo non significa imporsi una vita monastica, spartana o chiusa in una campana di vetro è anche vero che non basta accumulare meriti per qualche anno, financo corredati da minacce di morte, e poi impelagarsi in progetti del PRUSST (ci basta già "l'uomo del ponte") sottoposti ad amici ingegneri che, poco dopo (?), diventano leader di partito; "stare zitti" sul Norimberga quando era necessario "gridare"; dare vetrina alla signora Franzino ovvero alla pseudogiornalista che, oltre ad essere al soldo della signora dei traghetti, offre patetiche quanto sgangherate discettazioni su "importanti questioni come il chiosco bibite di piazza Cairoli, l'elettrauto di via Cardines e altre amenità tipiche dei salotti, un tempo cortigiani (o cuttigghiari), oggi diessini.
"Fatti a nomina e cucchiti" dice un  antico adagio siciliano mentre nel giornalismo, anche quello dei Fede o dei Piccione, la fiducia non si conquista per sempre e la coerenza si misura giorno per giorno.

5/9/2001 ( gazzetta del sud )

Il ministro Lunardi a Messina


Verrà a Messina probabilmente entro la fine del mese. Il ministro delle infrastrutture Pietro Lunardi, su sollecitazione del senatore Salvatore Ragno, ha assunto l'impegno di concertare con le istituzioni e gli enti locali gli interventi possibili per dare risposte concrete alle grandi questioni dell'attraversamento viario e dell'interferenza del traffico di rilevanza nazionale e regionale con i problemi della mobilità urbana. Al di là delle vicende riguardanti il Ponte, ciò che si chiede a Roma è di guardare allo Stretto non come “l'ultima provincia dell'impero” ma come area di importanza strategica per l'intero Paese. Ci sono nodi che possono essere affrontati anche nell'immediato: il potenziamento delle pattuglie di polizia stradale lungo i percorsi seguiti dalle auto e dai tir provenienti dalle autostrade; l'intervento del Governo per sbloccare (se necessario, con l'invio di un commissario ad acta) l'impasse di opere pubbliche dall'iter tormentato come gli svincoli Giostra-Annunziata o ancora da appaltare come la “Via del Mare”; l'introduzione di un pedaggio sul traffico di attraversamento da destinare ad opere di rilevanza pubblica (interventi di arredo urbano, parchi e villette) ed un confronto serrato sul ruolo delle Fs nello Stretto.

5/9/2001 ( la sicilia )

Leonardi ha incontrato le deputazioni regionale e nazionale, sollecitando un'azione sinergica
Una città al «microscopio»
Le priorità: Prg, risanamento, approdi e il futuro dei presìdi militari

«È necessaria un'azione sinergica per affrontare positivamente i problemi della città e, in particolare, quelli legati all'assetto produttivo»: questo l'invito che, ieri, il sindaco, Turi Leonardi, ha rivolto ai deputati regionali e nazionali, in visita a Palazzo Zanca. Il Piano regolatore generale, l'approdo a Tremestieri, il risanamento, l'approvvigionamento idrico, il futuro dell'Ente porto e della Fiera, i «difficili» rapporti con l'Enas (leggi la ritardata apertura dello svincolo di S. Filippo) e il completamento del museo di viale della Libertà, i temi «sviscerati» dal primo cittadino e dagli «inquilini» di Sala d'Ercole presenti: Giovanni Ardizzone, Nicola Baldari, Nino Beninati, Santi Formica, Carmelo Lo Monte, Angelo Paffumi e Filippo Panarello. Il primo cittadino ha consegnato, quindi, ai deputati una proposta di legge che, se approvata, consentirà di accelerare le procedure relative alla legge regionale 10/90 per il risanamento delle aree degradate.
Approdo a Tremestieri: incontro con Cuffaro — Per «rimettere le ali» all'accordo di programma per la realizzazione dei nuovi approdi di Tremestieri e Annunziata, inoltre, il sindaco si recherà l'11 a Palermo per incontrare il presidente della Regione, Totò Cuffaro. Il primo cittadino intende conoscere il cammino dell'iter attuativo, sia per la parte relativa alla componente pubblica (41 miliardi), sia per le procedure del project financing, che dovranno portare alla scelta del partner privato tra Franza e Matacena senior per l'approdo a sud, e tra Franza e gli ingegneri guidati da Nico Galatà per quello a nord.
Chiesta maggiore attenzione anche da Roma — Nel pomeriggio, è stata la volta di onorevoli e senatori. In municipio sono arrivati: Salvatore Ragno, Tatà Sanzarello, Gianpiero D'Alia, Francesco Stagno d'Alcontres e Nino Gazzara. A loro la richiesta d'intervenire presso il Ministero degli Affari regionali, che ha «fatto fuori» Messina dal programma dei grandi rischi. Un capitolo a parte, poi, per tentare d'«invertire la rotta» sul futuro dei presìdi militari (in particolare MarinArsen e MariSicilia) e sul ruolo dell'Ente Ferrovie nello Stretto. Per quanto concerne le infrastrutture viarie (svincoli e via del mare), invece, deputati e senatori hanno assicurato a Leonardi, la convocazione di un incontro ad hoc con il ministro al ramo, Pietro Lunardi.

6/9/2001 ( gazzetta del sud )

Le fosche previsioni contenute nel “Libro bianco sui trasporti” della Commissione europea: occorrono rimedi urgenti
Il traffico dei Tir raddoppierà
Viabilità sempre più in tilt e il sindaco dà il benservito all'esperto Torrieri


Lucio D'Amico

Entro il 2010 il traffico dei tir è destinato ad aumentare del 50 per cento. Altro che la «drastica riduzione» prevista dagli esperti qualche anno fa! Le indicazioni contenute nel “Libro bianco sui trasporti” dell'Unione europea non lasciano spazio a dubbi interpretativi. Quella dei “bisonti della strada” sarà sempre più un'emergenza di carattere internazionale e in una città come la nostra, crocevia tra l'Isola e il Continente, rischia di assumere proporzioni ancor più drammatiche rispetto alle attuali condizioni. La Commissione europea ha già pronte una serie di contromisure finalizzate a ridurre il più possibile il trasporto su gomma, intervenendo su vari fronti (compreso quella della sicurezza e della tutela della pubblica e privata incolumità). Tra i provvedimenti in cantiere, rigorosi limiti agli orari di guida e aumento dei pedaggi, anche se il nodo cruciale resta sempre quello della grave carenza delle grandi infrastrutture. Gli annunciati confronti del sindaco Leonardi con il presidente della Regione Cuffaro (la riunione è fissata per martedì prossimo a Palermo) e con il ministro Lunardi, che dovrebbe essere a Messina entro la fine del mese, verteranno su questi temi: come accelerare il più possibile gli interventi strutturali e cosa fare nell'immediato per alleviare i disagi di una città schiacciata dall'emergenza tir. Con l'approssimarsi dell'autunno le questioni della viabilità tornano con prepotenza alla ribalta, anche se in fondo non sono mai cadute in secondo piano visto che quella che sta per concludersi è stata una delle estati più “pesanti” dal punto di vista delle operazioni di controesodo. Si è avuta la percezione “fisica” dell'aumento dei flussi di traffico dei vacanzieri ma anche dei mezzi gommati pesanti, in linea con il trend che si riscontra a livello europeo. Messina, purtroppo, dovrà sopportare un'altra lunga stagione di emergenze, almeno fino a quando non saranno conclusi gli interventi di consolidamento delle banchine del porto e i lavori di realizzazione della linea tranviaria. L'assessore Salvatore Rizzo non sa a che santo votarsi. Ieri via Garibaldi, unica arteria di collegamento tra il il centro e la zona nord rimasta indenne dai cantieri, è rimasta per ore letteralmente paralizzata. «Non ci sono alternative – ripete ormai da mesi l'assessore alla viabilità e alla protezione civile –, le abbiamo studiate tutte ma in queste condizioni non si può fare più di quello che fanno la ripartizione e la stessa polizia municipale». Intanto sembra essersi definitivamente concluso il controverso rapporto tra l'amministrazione comunale e il prof. Vincenzo Torrieri, chiamato nel '97 dall'allora sindaco Providenti per redigere il Piano urbano del traffico e successivamente confermato da Leonardi come esperto, un incarico retribuito con cento milioni all'anno. Da qualche mese il contratto è scaduto e non è stato rinnovato. L'assessore Rizzo non conferma nè smentisce: «La questione è all'attenzione della giunta – dice – ma ancora non è stata presa alcuna decisione». L'orientamento, però, appare chiaro: sono in molti, anche all'interno dell'esecutivo comunale, ad aver espresso profondi dubbi sull'utilità di continuare ad affidare l'incarico ad un illustre docente, le cui qualità professionali non sono certo in discussione, che risiede, però, a Napoli e la cui presenza a Messina è stata fino ad oggi assolutamente saltuaria. Il sindaco intende inserire anche tale vicenda nel contesto generale della verifica politica, della revisione e della redistribuzione degli incarichi all'interno della giunta, compresi il ruolo degli esperti e le nomine nei principali enti di sottogoverno. una volta rinunciato all'apporto del prof. Torrieri, Leonardi punterebbe alla creazione di un vero e proprio staff tecnico, coordinato dall'assessore alla viabilità (non si sa ancora se Turi Rizzo sarà confermato o meno) e composto dai dirigenti del dipartimento, dal comando della polizia municipale e da tecnici esterni, scelti tra coloro che hanno maturato grande esperienza nel settore e che conoscono profondamente il territorio comunale. In questa delicatissima fase non si può certo procedere a compartimenti stagno. Le questioni dell'organizzazione viaria sono strettamente connesse alla conclusione dei lavori della tranvia e alla riorganizzazione dell'intero sistema di trasporto pubblico, a partire dalla trasformazione in società per azioni dell'Atm, l'azienda che entro qualche mese dovrà essere in grado di gestire il tram (ma come è possibile se ancora non si è proceduto ad alcun corso di specializzazione e di riqualificazione del personale?). La giunta, che tornerà riunirsi a stamane, dovrà anche sciogliere i nodi legati alla realizzazione dei parcheggi d'interscambio (la prossima settimana si conoscerà finalmente l'esito del contenzioso davanti al Tar tra il Comune e l'Ordine degli architetti), nonchè alla gestione delle aree destinate alla sosta a pagamento e dei servizi di rimozione delle auto con utilizzo di carrattrezzi. Sono tutte tessere di un mosaico che oggi, purtroppo, non sembra avere un disegno unitario e coerente.

6/9/2001 ( gds )

Collegamenti con Salerno
Attesi i lavori al porto



Riunione ieri del Comitato portuale, per stabilire la vicenda relativa al collegamento marittimo con Salerno con navi ro-ro, che dovrebbe essere avviato il prossimo mese. Al meeting, erano presenti tutti i 21 componenti del Comitato portuale.
In esame il rilascio di un'autorizzazione alla società "Norimberga Servizi Spa" per attuare i lavori di sistemazione del piazzale in vista dell'avvio del collegamento con la nave Cartour del gruppo Tourist-Caronte. Il Comitato si è espresso positivamente sulla domanda e come ultimo passo si attende l'effettivo rilascio della concessione. Tra i pareri esaminati ieri mancano comunque ancora quelli della Soprintendenza ai Beni Culturali e del Comune, per il via libera definitivo. La data prevista per la prima corsa della "Cartour" rimane fissata sempre per i primi 15 giorni di ottobre, a patto che entro un mese si adeguino le banchine del molo Norimberga per l'attracco della nave.
Il presidente dell'Autorità portuale, Giuseppe Vermiglio e il segretario Franco Barresi hanno ribadito che i tempi previsti per l'ultimazione dei primi interventi già avviati, saranno terminati entro fine mese.

7/9/2001 ( la sicilia )

Il Comitato interministeriale affiancherà il personale del municipio nella valutazione dei project financing
Comune, un «regalo» dal Cipe
La consulenza romana consentirà un risparmio di circa un miliardo

Il Cipe ha detto sì alla richiesta dell'assessore comunale alle Infrastrutture territoriali, Gianfranco Scoglio, per una consulenza gratuita nella valutazione delle offerte di project financing pervenute lo scorso 30 giugno. La risposta è giunta ieri sul tavolo dell'esponente dell'Esecutivo Leonardi. Saranno, dunque, gli esperti dell'unità tecnica di Finanza e Progetto del Comitato interministeriale per la programmazione economica ad affiancare il personale di Palazzo Zanca nella predisposizione dei bandi di gara per l'aggiudicazione delle concessioni, nel corso della procedura di aggiudicazione e nella fase di valutazione delle offerte, in base all'art. 37 della legge 109 dell'11 febbraio 1994 (la famosa «Merloni ter»). I progetti da valutare riguardano: l'approdo per le auto all'Annunziata («Travel Tickets» e il consorzio «Ira costruzioni-Tecnis-Signeco»); quello per i mezzi pesanti a Tremestieri («Travel Tickets» e «Amadeus»); centro direzionale nell'area dell'is. 88 di viale S. Martino («Damiano costruzioni» e «Demoter»); centro direzionale nell'is. 158 di via La Farina («Demoter») e la ristrutturazione e rifunzionalizzazione degli impianti di villa «Dante» («Demoter»). Quest'operazione consentirà a Palazzo Zanca un risparmio di circa un miliardo (la somma che una società specializzata avrebbe richiesto per questo tipo di consulenza). Nei prossimi giorni Scoglio si recherà a Roma per definire i termini dell'accordo.

7/9/2001 ( gazzetta del sud )

Molo Norimberga: il muro di cinta non piace

(a.t.)

Sono in dirittura d'arrivo i lavori delle Ferrovie per la riattivazione del molo Norimberga. Oggi sarà completata l'installazione del binario di collegamento con la stazione: un tratto lungo più di 600 metri e fornito di tre deviatori così che alla “banchina di testata”, laddove le gru mobili preleveranno le merci dai vagoni, ci saranno tre tratti di binario. L'opera Fs sarà a regime in venti giorni. Entro la fine della prossima settimana, infatti, verrà eseguito il livellamento; nella successiva, entro il 23 settembre, l'assestamento. Ma se, dal punto di vista ferroviario, il Norimberga sarà pronto all'uso, un po' più lunghi si annunciano i tempi delle altre opere. Il direttore della Sezione beni architettonici della Soprintendenza, l'arch. Scimone, ha garantito che «a giorni saranno rilasciati i pareri favorevoli sia all'adeguamento del molo che al nuovo impianto di illuminazione». C'è, però, un “no”, forse parziale, per il cosiddetto “muro doganale” (muro basso, sormontato da una cancellata, ndr) che dovrebbe recintare il vasto piazzale separandolo dalla strada d'accesso alla zona falcata: «Questo parere – spiega Scimone – sarà scorporato dall'altro che rilasceremo». Le ipotesi? «O un parere contrario o con una serie di prescrizioni modificative». Il muro era stato previsto per favorire l'attività di vigilanza sulle merci che saranno interessate al controllo doganale ma verrebbe giudicato lesivo della visuale e del godimento del bene culturale.

8/9/2001 ( gazzetta del sud )

LA LOTTA AI TIR – «La Regione deve decretare la “suscettibilità ambientale” dell'area dello Stretto». A chiederlo è il comitato “La nostra città”, che sottolinea la necessità di immediati interventi di recupero ambientale, attraverso mirati sistemi di controllo degli inquinamenti acustico e atmosferico. «Tutto ciò assume particolare rilevanza – aggiunge il Comitato – alla luce delle previsioni dell'Unione europea riguardanti il raddoppio del traffico dei mezzi pesanti da qui al 2010».

8/9/2001 ( la sicilia )

Un comitato di residenti della zona sud ha impugnato il project financing relativo all'attracco per i mezzi pesanti
Tremestieri «approda» al Tar
Intanto, lunedì mattina, gli esperti del Cipe incontreranno Leonardi


L'approdo di Tremestieri in «chiaroscuro»: da una parte il sì del Cipe per la valutazione dei project financing, dall'altra un ricorso al Tar di Catania che rischia di «frenarne» l'iter. Ma andiamo con ordine: lunedì mattina, i componenti dell'unità Finanza e Progetto del Comitato interministeriale per la Programmazione economica saranno in riva allo Stretto per incontrare il sindaco, Turi Leonardi e l'assessore alle Infrastrutture territoriali, Gianfranco Scoglio. In discussione la consulenza gratuita per la valutazione degli 8 project financing presentati lo scorso 30 giugno a Palazzo Zanca. Tra cui quello dell'approdo a Tremestieri, appunto. L'intervento del Cipe dovrebbe consentire un risparmio di un miliardo al Comune. Ma tra gli 8 project, quello dell'attracco dei mezzi pesanti (per cui sono in lizza la «Travel Tickets» e l'«Amadeus») potrebbe «arenarsi». Infatti, alcuni residenti della zona, costituitisi in comitato, hanno presentato un ricorso al Tribunale amministrativo di Catania contro le procedure adottate dal municipio. Era da tempo che gli abitanti di Tremestieri e dintorni rumoreggiavano contro la scelta dell'Amministrazione e, alla fine, hanno trovato un cavillo cui attaccarsi.
Collegamento con Gioia Tauro: lunedì una riunione — Si svolgerà lunedì alle 19, negli uffici dell'Autorità portuale, l'attesa riunione che metterà a confronto le tesi della «Ngi» e quelle del Comune di Milazzo, sul «neonato» traghettamento fra la città mamertina e Gioia Tauro. La tratta (una corsa nelle ore notturne) è stata osteggiata dal sindaco, Nino Nastasi, che ha emesso un'ordinanza per bloccare, in certe ore, il transito dei Tir a Milazzo, causando non pochi problemi anche a quelli provenienti dalle Eolie. Nel corso della riunione si cercherà di giungere ad una mediazione, possibile se l'«Ngi» continuerà ad effettuare una sola corsa. Altrimenti...
Bunkeraggio: incontro in Capitaneria — I servizi di bunkeraggio e antincendio sono stati, ieri, al centro di una riunione tra il comandante della Capitaneria, Carmelo Maccarone e i rappresentanti dei Vigili del Fuoco, del Rina (Registro italiano navale), della «Nettunia» (la società che assolve a questi compiti) e la ditta «La Cava». L'incontro è servito a fare il punto della situazione: si è deciso di realizzare dei corsi d'aggiornamento sulla sicurezza, dettati da un'apposita ordinanza.

9/9/2001 ( gazzetta del sud )

«Forza Italia deve confrontarsi sui temi decisivi per Messina»

«Non basta che il sindaco incontri la deputazione regionale e nazionale. Occorre che sui temi che hanno rilevanza per il futuro della città si svolga un confronto all'interno del partito di maggioranza». La richiesta viene da uno dei componenti del comitato cittadino di Forza Italia, Michele Bisignano, da qualche mese nominato alla guida della società mista per la gestione della rete civica. «Negli ultimi tempi – sottolinea Bisignano – si sta sviluppando un dibattito su alcuni importanti opere che possono concorrere allo sviluppo economico di Messina. Dal futuro della Fiera (la cui funzionalità produttiva può nascere solo dalla sinergia tra la Regione, gli enti locali e i privati) e dall'utilizzo della cittadella di viale della Libertà ai progetti inseriti nel Prusst; dai programmi relativi alla zona falcata e dalla questione degli attracchi per le navi “ro-ro” al molo Norimberga all'esclusione della nostra città dell'insediamento di un polo scientifico (e va condivisa la vibrata protesta del sindaco Leonardi); dalla non più rinviabile trasformazione in società per azioni dell'Amam e dell'Atm all'insediamento di grandi infrastrutture commerciali e alla riqualificazione delle zone di degrado urbanistico e sociale. È su questi argomenti – insiste Bisignano – che il primo partito della città deve confrontarsi al suo interno. La discussione tra il comitato cittadino e la deputazione di Forza Italia è essenziale perchè la “visibilità” non si sostanzia solo con la ricerca di una più forte presenza nei livelli gestionali ed operativi ma anche con una più puntuale capacità di incidere sul tessuto socio-economico della città attraverso progetti, proposte e realizzazioni concrete». Riguardo all'ipotesi di un centro servizi per il commercio con grande area di stoccaggio per i tir a monte dello svincolo del Boccetta, Bisignano non esista a definirla «in netto contrasto con i propositi e le determinazioni dell'amministrazione e del consiglio comunale, tendenti a liberare la rada di San Francesco e a trasferire fuori dal centro urbano l'approdo per i mezzi pesanti».

9/9/2001 ( gazzetta del sud )

E Panarello (Ds) chiede l'invio di ispettori a Palazzo Zanca

Lucio D'Amico

Martedì il sindaco si recherà a Palermo per incontrare il presidente della Regione Totò Cuffaro e l'assessore al Territorio e Ambiente Bartolo Pellegrino. Leonardi attribuisce molta importanza a questo confronto con i vertici del Governo siciliano. Si tratta del primo “faccia a faccia” ufficiale tra l'amministrazione comunale e la nuova giunta regionale ed avviene in un momento tra i più delicati della storia recente del capoluogo dello Stretto. Sull'asse Palermo-Messina viaggiano le sorti del Piano regolatore generale, così come dei progetti dei nuovi approdi e dell'eventuale modifica alla legge 10 sul risanamento delle aree degradate. Da incontri di tal genere solitamente è difficile che possano uscir fuori conigli dal cilindro o colpi di bacchetta magica. Sarebbe assurdo pretenderlo. Però il Comune e la Regione sono chiamati a fare la loro parte per intero, improntando i rapporti alla massima chiarezza e senza più ricorrere al consueto ed odioso “scaricabarile”. A quale destino andrà incontro la Variante al Prg è impossibile dirlo adesso. Come di recente ha confermato il vicesindaco e assessore all'Urbanistica Gianpiero D'Alia, a Palermo siamo alla fase dell'istruttoria e gli elaborati devono essere ancora trasmessi al Cru. Il sindaco chiederà lumi sui tempi e sulle modalità che l'assessorato regionale intenderà seguire nelle prossime settimane. Ma anche i rappresentanti del Governo siciliano vorranno avere risposte concrete dal primo cittadino ad alcuni seri interrogativi: quando verrà inviato il Piano di urbanistica commerciale, il cui iter è strettamente collegato a quello della nuova Variante generale? Perchè la giunta non lo ha ancora esitato e in quali tempi si pensa di esaurire la fase del confronto all'interno della commissione e del consiglio? È tutto un gioco ad incastro e se manca una tessera salta l'intero mosaico. La giunta regionale vorrà anche conoscere i motivi che hanno scatenato le polemiche di queste ultime settimane, approfondire le ragioni dei tanti (troppi) progetti che prevedono deroghe agli strumenti urbanistici e di quelle opere che minacciano di stravolgere l'impianto complessivo del nuovo Piano regolatore. A questo proposito, il deputato regionale diessino Filippo Panarello ha formalizzato la propria richiesta di un intervento immediato da parte del presidente della Regione, riferendosi alla vicenda del piano particolareggiato riguardante l'area delle cave di sabbia della Panoramica dello Stretto. Panarello chiede l'invio di ispettori regionali a Palazzo Zanca, con l'obiettivo di «accertare la legittimità delle procedure propedeutiche all'approvazione del piano particolareggiato con cui si intende realizzare un ipermercato» e, nello stesso tempo, sollecita la nomina di un commissario-provveditore, incaricato della «corretta attuazione del piano di coltivazione e di sistemazione ambientale della zona adibita a cava». Il deputato dei Democratici di sinistra intende dare battaglia: «La realizzazione di una “città mercato” sulla Panoramica – afferma Panarello – pone gravi problemi di compatibilità urbanistica e ambientale e determina riflessi negativi sulla vivibilità dell'intera zona nord della città, già gravata dal traffico dovuto all'attraversamento dello Stretto. Oltretutto, in mancanza del Piano commerciale, l'iniziativa non tiene conto del necessario equilibrio tra piccola e grande distribuzione, come rilevato dai sindacati di categoria. Inoltre – prosegue il deputato regionale – occorre capire se l'iter procedurale posto in essere dal Comune sia stato conforme alle disposizioni di legge e spiegare come mai, a differenza di tanti altri programmi e progetti, i pareri e le autorizzazioni demandanti ai vari enti siano stati rilasciati con una singolare tempestività. Infine, va sottolineato che il recupero ambientale della zona adibita a cava è imposto dalla legge al soggetto concessionario e il Comune ha l'obbligo di vigilare sul rispetto del piano di coltivazione presentato dalla ditta concessionaria. La Regione deve accertare se il Comune ha svolto correttamente i suoi compiti». Nel corso di una conferenza stampa convocata per domani mattina al Comune, i Democratici di sinistra intendono puntare il dito anche sugli altri “casi” dell'estate 2001, a cominciare da quello dell'area di stoccaggio per tir prevista sulla collina dello Scoppo.

9/9/2001 ( gazzetta del sud )

L'adeguamento del piazzale è stato autorizzato dalla Soprintendenza
Norimberga, al via i nuovi lavori

(a.t.)

Cominceranno, tra domani e dopodomani, i lavori di adeguamento del grande piazzale del molo Norimberga in vista dell'imminente riattivazione, sia pure parziale, delle banchine di San Raineri. È arrivato l'atteso nulla osta da parte della Soprintendenza ai Beni culturali, al progetto redatto dagli architetti Mariano Tornatore e Salvatore Merlino per conto della “Servizi Norimberga”, la società autorizzata dal Comitato portuale all'esecuzione delle opere necessarie all'attivazione dell'“autostrada del mare” Messina-Salerno. Ora, dunque, i cantieri aperti sul molo Norimberga saranno due, entrambi impegnati in una febbrile corsa contro il tempo. Da una parte si stanno completando le opere delle Ferrovie Spa per l'installazione del binario di collegamento con la stazione ferroviaria (che permetterà alle navi del ferro di tornare alle banchine della zona falcata); sull'altro versante, adesso, un'impresa per conto della “Servizi Norimberga” curerà l'adeguamento del piazzale per consentire le attività della nave “Cartour” che comincerà ad effettuare, entro il 20 ottobre, il collegamento tra Messina e Salerno, nelle ore notturne. Si sta stringendo così il cerchio dei programmi a breve termine dell'Autorità portuale ma altrettanto celermente dovranno procedere quelli di lungo periodo, a cominciare dall'appalto europeo, da 25 miliardi, per la creazione, negli spazi del Norimberga, di quel “Terminal multifunzionale” che potrà consentire al porto di tornare ad essere competitivo. La scommessa è quindi quella di un rilancio graduale dell'antico molo del carbone: si ricerca a San Raineri la via d'uscita dall'emergenza-lavori in corso che sull'intera cortina sta mettendo a rischio i traffici tanto commerciali quanto croceristici. I lavori della “Servizi Norimberga” saranno eseguiti a totale carico della società. Consisteranno nel livellamento e nella parziale bitumazione del piazzale, che sarà recintato con una barriera “new jersey”. Non si profilano, dunque, né ostacoli tecnici né difficoltà di sorta, in relazione alle aree dei ritrovamenti archeologici (risalenti alla Cittadella spagnola) che, nel piazzale, sono delimitate e custodite dalla Sezione Beni architettonici della Soprintendenza. L'unico problema rimane quello di una moderna illuminazione delle aree di imbarco e sbarco. L'apposito progetto dell'Autorità portuale, che prevedeva quattro nuove torri-faro, si trova ancora all'esame della Soprintendenza ed è quindi impossibile – visti i tempi di un appalto – che si faccia in tempo ad attuarlo entro il mese di ottobre. E allora? «Se l'avvio dei nuovi lavori – spiega l'arch. Tornatore – assicurerà subito l'attivazione di un'“illuminazione di cantiere”, per l'utilizzazione delle banchine, dovremo far ricorso alle quattro vecchie torri-faro dismesse, e collocate in una sede diversa da quella progettata per le nuove. Garantiremo così il rispetto di quegli standard normativi imposti dall'avvio di un servizio notturno». È cominciato, dunque, il conto alla rovescia per rivedere navi e treni, nelle dovute condizioni di sicurezza, alle banchine della zona falcata. 

9/9/2001 ( la sicilia )

In arrivo gli «autovelox» ai semafori

Rilevatori mobili d'infrazioni semaforiche: è questo il nome del marchingegno che dovrebbe supportare l'operato dei Vigili urbani negli incroci «più caldi» della città. Una sorta di «autovelox» con tanto di macchina fotografica inserita, che il comandante della Polizia municipale, Calogero Ferlisi, ha intenzione di fare installare nelle strade più «battute» e distrarre così ad agenti ad altre mansioni. L'idea è già stata presentata al sindaco, Turi Leonardi che, adesso, dovrà attivare gli uffici per il reperimento delle somme. Il meccanismo è già in funzione in altre città e Ferlisi ne verificherà di persona il funzionamento, nel prossimo meeting dei Vigili urbani che si terrà, a breve, a Riccione. Ieri, intanto, il comandante della Capitaneria, Carmelo Maccarone, ha avanzato una richiesta al suo ex sottoposto: permettere il transito in direzione sud nord, ai mezzi della Guardia costiera, ai taxi e a quelli della «Snav» nel tratto della via Vittorio Emanuele (angolo viale Boccetta), chiuso per i lavori di ristrutturazione delle banchine di riva. La richiesta è già stata «trasferita» alla ripartizione Viabilità.

9/9/2001 ( la sicilia )

Il molo «Norimberga» apre alle imprese portuali

( M. M. )

L'autorizzazione della Sovrintendenza è arrivata sul tavolo dell'Autorità portuale e, quindi, tra lunedì e martedì potranno iniziare i lavori di sistemazione del molo «Norimberga». Ad effettuarli saranno le imprese portuali associate sotto la denominazione di «Servizi Norimberga» che, lunedì scorso, avevano presentato, in occasione della riunione del Comitato, un progetto per la pavimentazione del molo. L'organismo presieduto da Giuseppe Vermiglio ha dato il via libera «all'occupazione temporanea (per non oltre due mesi) dell'area portuale in questione, al fine di effettuare questi interventi, al termine dei quali, la banchina tornerà nel pieno possesso delle autorità marittime». Come dire: per ora sistemate il molo, poi vediamo se ci sono i margini per l'attivazione del servizio di collegamento tra Messina e Salerno, da parte della «Cartour», l'ultima nata in casa Franza, che intende effettuare questa nuova rotta delle autostrade del mare con una nave ro-ro presa a noleggio e che, a giorni, dovrebbe giungere in riva allo Stretto per essere armata. Intanto, l'Ente Ferrovie ha ultimato la posa dei binari a raso per il collegamento della banchina con la stazione centrale, al fine di trasferire al «Norimberga» anche i servizi di carico e scarico del ferro e delle granaglie (a fine mese dovrebbe essere trasferite anche le gru). Quest'ultima operazione, consentirà al consorzio «Trevi-Italgeo» di prendere possesso delle banchine «Rizzo» e «Peloro» per gli interventi di ristrutturazione.

10/9/2001 ( la sicilia )

Leonardi: «Si preannuncia una “tre giorni” decisiva per il futuro della tramvia, degli svincoli e degli approdi»
Grandi opere nel «mirino»
Il 26 la conferenza dei servizi per la realizzazione dei conci in acciaio


Tre giorni che potrebbero essere decisivi per le sorti delle grandi opere. S'inizia domani con la visita dell'unità Finanza e Progetto del Cipe, che incontrerà il sindaco per una consulenza gratuita nella valutazione delle offerte di project financing pervenute il 30 giugno. Affiancheranno il personale di Palazzo Zanca nella predisposizione dei bandi di gara per l'aggiudicazione delle concessioni, nel corso della procedura di aggiudicazione e nella fase di valutazione delle offerte, in base all'art. 37 della legge 109 dell'11 febbraio 1994 (la famosa «Merloni ter»). I progetti da valutare riguardano: l'approdo per le auto all'Annunziata («Travel Tickets» ed il consorzio «Ira costruzioni-Tecnis-Signeco»); quello per i mezzi pesanti a Tremestieri («Travel Tickets» e «Amadeus»); il centro direzionale nell'area dell'is. 88 di viale S. Martino («Damiano costruzioni» e «Demoter»); il centro direzionale nell'is. 158 di via La Farina («Demoter») e la ristrutturazione e rifunzionalizzazione degli impianti di villa «Dante» («Demoter»). Quest'operazione consentirà a Palazzo Zanca un risparmio di circa un miliardo (la somma che una società specializzata avrebbe richiesto per questo tipo di consulenza).
Domani a Palermo per l'approdo a Tremestieri — Per «rimettere le ali» all'accordo di programma per la realizzazione dei nuovi approdi di Tremestieri e Annunziata, il sindaco si recherà domani a Palermo per incontrare il presidente della Regione, Totò Cuffaro. Il primo cittadino intende conoscere il cammino dell'iter attuativo, sia per la parte relativa alla componente pubblica (41 miliardi), sia per le procedure del project financing, che dovranno portare alla scelta del partner privato tra Franza e Matacena senior per l'approdo a sud, e tra Franza e gli ingegneri guidati da Nico Galatà per quello a nord.

10/9/2001 ( la sicilia )

«C'è un clima di sfiducia nei confronti della città. La gente sta fuggendo»

Aurelio Giordano

Sembrerebbe che la più recente preoccupazione di qualche esponente dell'Amministrazione comunale sia la diminuzione dei messinesi residenti ed in vista del prossimo censimento, se questo dato venisse confermato, ci troveremmo di fronte ad una riduzione non solo di importanza, leggi numero dei parlamentari, ma anche a minori trasferimenti finanziari verso il nostro territorio.
Ma, la meraviglia dell'osservatore non è suscitata dal cruccio che la «fuga» verso altri lidi più accoglienti o dinamici provoca, quanto dal basso profilo con cui questa notizia viene gestita, come se si avesse paura di denunciare in chiaro la causa di questo abbandono, la sfiducia, si badi bene, non solo verso la classe politica ma nei confronti della città.
Le scelte degli individui su argomenti così importanti non sono mai basate su sensazioni superficiali o sull'impulso del momento, ma su fattori ben più corposi e reali, uno fra tutti le aspettative di sviluppo di un territorio. Non si tratta, quindi, di riserve nei confronti di questo o quell'uomo politico, su uno specifico progetto piuttosto che sulla lista di idee che fanno parte del Prusst, ma di quel coacervo di elementi che instillano la fiducia o il rigetto verso la nostra città.
Il periodo storico che Messina attraversa non è dei più felici ed è la conseguenza di ritardi nelle scelte o di decisioni prese nel corso degli anni che non soddisfacevano le attese della città. Proviamo a guardare, per esempio, i settori in cui saranno inserite le ipotesi progettuali approvate nell'ambito del Prusst, nel momento in cui si tradurranno in realtà operative, le quasi totalità si identificano in impianti artigianali o industriali che nulla hanno a che vedere con la vocazione turistica di questa nostra Messina, fanno eccezione due o tre progetti e salvo errori o cattiva lettura forse uno solo riguarda l'attività alberghiera. Altro esame che andrebbe fatto per essere più obiettivi è l'individuazione delle nuove iniziative o di quelle che si rinnovano e di conseguenza di quale sarà l'effettiva nuova occupazione che potrà essere generata dagli investimenti previsti. Ma anche in possesso di tutto ciò l'alea è sempre alta, basta vedere le ultime dichiarazioni in merito allo sbandieramento progetto «Portela» per la cittadella fieristica che, al momento, è accantonato, pur avendo svolto e bene il ruolo di specchietto per le allodole.
Le famiglie o i singoli soggetti che per vari motivi si sono già posti il dilemma, restare a Messina o meno, scegliendo la seconda ipotesi, hanno analizzato questi aspetti e giudicato negativamente i risultati dell'analisi. Non saranno certo gli svincoli in costruzione o la possibilità concreta che i nuovi approdi libereranno la città dai Tir a fare scegliere Messina come luogo ove rimanere, guardando in giro al di fuori dei confini messinesi, si può riscontrare un certo sviluppo, mentre qui l'economia langue ed il prevedibile aumento dei Tir in funzione di maggiori bisogni di derrate alimentari e di materie prime da trasformare, ne è conferma tangibile.
La differenza sostanziale tra la Sicilia e Messina in particolare ed i territori aventi analoghe caratteristiche orografiche e culturali, non consiste nella bellezza del panorama o nella bontà dei suoi prodotti e piatti tipici, ma nell'assenza di un progetto organico rivolto alla conquista di altri spazi nel mercato turistico. Nelle contrade «dissertiamo» sul turismo, altrove «investono» nel turismo».

10/9/2001 ( gazzetta del sud )

Dall'incontro che domani il presidente della Regione avrà con il sindaco Leonardi
Cuffaro vuole proposte concrete
Sinergia con Roma e Palermo su determinati “pacchetti” d'intervento


Mario Di Paola

Ora o mai più. Sono d'accordo Turi Leonardi e Peppino Buzzanca, i capocondomini dei due Palazzi della politica messinese. Con i governi nazionale e regionale che viaggiano sulla stessa lunghezza d'onda politica delle amministrazioni locali, si può finalmente dialogare e spezzare l'isolamento. La parola d'ordine è dunque sinergia. A tutti i costi. I segnali giunti a Messina da Roma e Palermo sono abbastanza chiari: c'è ampia disponibilità ad inserire Messina in alcune filiere di intervento che non riguardano solo la “grande opera”. È quanto dirà domani il presidente della Regione, Totò Cuffaro, al sindaco Leonardi che incontrerà in maniera ufficiale a Palazzo d'Orleans. Il “governatore” di Sicilia ha ben presente il ruolo della città dello Stretto. Conosce alcuni dei suoi problemi. «Ero assessore nella giunta Leanza e pertanto talune deliberazioni, come quelle relative al tram, sono state adottate dalla giunta di governo in perfetta sintonia». Cuffaro che, assieme al suo collega calabrese Chiaravallotti ha idee ben definite sul concetto di “devolution vera”, è convinto che «la sinergia con gli enti locali alla fine è la nuova chiave di lettura dell'Autonomia» e anche in tal senso sarà avviato lo studio della riforma dello Statuto, la cui commissione sarà presieduta dal messinese Leanza. Cuffaro è disponibile a rivedere, ad esempio, la legge dieci del 1990, quella sul risanamento. «Appoggeremo l'iniziativa legislativa che punta a snellire procedure e spesa perché i fondi siano realmente utilizzati». Ma è chiaro che dovrà essere la deputazione messinese – stavolta sinergicamente – a seguire il percorso di tale leggina. E il riferimento al ruolo della nostra deputazione non è marginale. La scelta di chiedere a tutti i deputati (primo fra loro l'assessore agli Enti locali, D'Aquino) il testo della nuova normativa sul risanamento è una “pratica” che dovrà essere istituzionalizzata. Altrimenti non si andrà da nessuna parte. Dice Cuffaro: «La grande scommessa dei fondi Ue deve vedere protagoniste le Amministrazioni locali». Messina può avere un ruolo importante. Ma per “agganciare” Palermo e Roma è necessario avere pronti dei “pacchetti” di interventi da proporre e sollecitare. E, imperando la “Bassanini” con le sue autonomie gestionali, Leonardi e Buzzanca devono spingere a fondo per far operare su “progetti” sinergici le burocrazie di palazzo Zanca e di palazzo dei Leoni. Il dialogo con la Regione era stato già avviato, sia pure a colpi di emergenze e “protocolli”, tra Leonardi e Leanza. I capigabinetto dei vari assessorati si sono già occupati («su sollecitazione – si dice ancora così – del governo»), di argomenti come Prg, tram, porto, fiera, grandi opere pubbliche da completare, polo sismologico, Arsenale e connessi, Giochi del Mediterraneo del 2009... È un filo da riannodare, puntando sulla continuità. Stavolta, caso per caso, con i vari assessori regionali. Sapendo di avere, «senza ombra di dubbio» per dirla con Cuffaro, la disponibilità del governo regionale. Forse il sindaco dovrebbe costituire sui grossi problemi una “task force” composta da assessori e burocrati, col sostegno della deputazione e farla operare su singoli progetti. Ma, è chiaro che prima dovrà superare l'handicap politico della giunta “a scartamento ridotto”. Entro queste mese i partiti della coalizione devono indicargli i “nuovi” assessori, entro questo mese deve “partire” la ripresa dell'attività amministrativa. Se non risolve questo nodo, Leonardi non potrà operare con le mani libere. Riepilogando: domani il sindaco incasserà il sostegno del governo regionale, ma dovrà essere in condizione, nelle prossime settimane, di togliere il freno a mano ad una Amministrazione, nella quale non può continuare a ricoprire ruoli di supplenza interna al suo stesso esecutivo. Specie in un momento delicato come questo. Con scelte di fondo da adottare. Oggi, ad esempio, ci sarà un incontro a Palazzo Zanca con funzionari del ministero del Tesoro, appartenenti al nucleo di valutazione, al quale Leonardi conta di affidare l'incarico di esame e scelta sui project financing (primo capitolo: approdi), mentre mercoledì avrà una riunione-fiume con tecnici e imprese «per fare il punto e adottare criteri di accelerazione nei cantieri del tram e degli svincoli».

11/9/2001 ( gazzetta del sud )

I ds snocciolano «le omissioni della Giunta Leonardi»
Dieci opere dimenticate


«La situazione è ormai troppo grave. Quattromila messinesi abbandonano la città ogni anno. Questa amministrazione in tre anni ha solo raccolto lagnanze e emergenze, senza però nessuna realizzazione seria». Sono andati giù duro ieri i consiglieri comunali dei Democratici di sinistra nel corso di una conferenza stampa convocata per elencare tutte le “manchevolezze” della Giunta Leonardi. «In questi ultimi mesi – evidenzia Giuseppe Mangiapane, presente insieme con i colleghi Filippo Tommasini e Gaetano Giunta, oltre che con il deputato regionale Filippo Panarello – abbiamo ascoltato le lamentele dei cittadini per le fognature in tilt, per la mancata raccolta dei rifiuti. Ma anche la riqualificazione lascia a desiderare, mentre tutti i progetti che noi avevamo lasciato – continua l'esponente della precedente giunta comunale guidata da Franco Providenti – sono caduti nel nulla». Proprio a proposito di opere “fantasma”, i consiglieri hanno diffuso un elenco di dieci progetti chiedendosi che fine abbiano fatto. Si tratta del depuratore di Tono, della copertura del torrente Annunziata e di Bisconte, della riqualificazione della Badiazza, dell'urbanizzazione all'Annunziata (Sorba e Ciaramita) e a S. Lucia sopra Contesse, delle strade Bordonaro-Cumia, via Brasile-S. Licandro e di collegamento con il santuario del Trapani.

11/9/2001 ( gazzetta del sud )


Il sindaco incontra due componenti dell'Unità di valutazione: confermata l'assistenza per i project financing sugli approdi
Il Cipe “prende per mano” il Comune
Nel giro di pochi mesi il verdetto sull'attuabilità dei progetti


Natalia La Rosa

Sarà l'Unità tecnica Finanza e progetto del Cipe a valutare i quattro elaborati presentati per la realizzazione di approdi all'Annunziata e a Tremestieri nell'ambito della procedura per i “project financing”, così come previsto dalla legge Merloni ter. Il coordinatore dell'organo del ministero del Tesoro dott. Luigi De Pierris, insieme con l'ing. Pasquale Serlenga, ha incontrato ieri mattina il sindaco Salvatore Leonardi (che oggi dovrebbe incontrare il presidente della Regione Cuffaro) e l'assessore alle Infrastrutture del territorio Gianfranco Scoglio, confermando il supporto specialistico nella valutazione dei complessi progetti, d'importo compreso fra 80 e 100 miliardi, che determineranno una svolta epocale nel futuro sviluppo della città. Almeno si spera. Si tratta delle proposte presentate per Tremestieri dalle società Amadeus del cavaliere Amedeo Matacena senior e Travel Tickets della Tourist-Caronte e per l'Annunziata dalla stessa Travel Tickets e dallo Studio Galatà, associato a Ira Costruzioni, Technis e Sigenco. «Noi daremo un supporto nella valutazione – chiarisce il dott. De Pierris – ma il vero motore di questa iniziativa è l'ente locale». Un diretto invito al Comune, dunque, a non perdere questa importante opportunità e a garantire tempi celeri per ciò che gli compete direttamente. «Nei prossimi giorni – assicura l'assessore Scoglio – il responsabile del procedimento, ing. Riccardo Pagano, valuterà l'ammissibilità formale delle domande, inviando quelle risultate in regola a Roma. Qui prenderà avvio l'esame da parte del Cipe, che ovviamente non potrà essere affrettato, e che, comunque, dovrebbe esaurirsi nel giro di un paio di mesi». «La consulenza – chiarisce ancora l'amministratore – verrà fornita solo sui quattro progetti per gli approdi, mentre gli altri elaborati, presentando un minore impatto sul territorio, saranno valutati direttamente dal Comune». Si tratta, in questo caso dei progetti per la rifunzionalizzazione degli impianti e la gestione di Villa Dante (presentata da un raggruppamento temporaneo d'imprese guidato dalla Demoter), per la creazione di un centro direzionale nell'area dell'isolato 158 di via La Farina (Demoter associata ad altre 11 ditte), e per la trasformazione dell'isolato 88 di viale S. Martino in un centro direzionale (due le proposte: sempre della Demoter e poi anche della Damiano Costruzioni). L'Unità tecnica Finanza di Progetto, istituita presso il Cipe in base alla legge 144/99, esaminerà comparativamente le offerte presentate dai privati (che si impegnano ad impiegare risorse proprie, versando al Comune una percentuale da devolvere alla bonifica ambientale) approfondendone non solo la progettazione tecnica, ma ovviamente gli studi di fattibilità e i piani economici. Numerose, infatti, sono le professionalità presenti all'interno dell'organo del ministero del Tesoro, composto da quindici esperti in campo legale, economico-finanziario e ingegneristico provenienti sia dal settore privato che dalla pubblica amministrazione, con esperienze maturate in Italia e all'estero. L'Unità, che opererà in maniera del tutto gratuita per il Comune, ha tra l'altro come compito specifico – oltre all'assistenza nella procedura di valutazione dei progetti – proprio la promozione all'interno delle pubbliche amministrazioni dell'utilizzo di tecniche di finanziamento di infrastrutture con ricorso a capitali privati e l'individuazione delle necessità idonee ad essere soddisfatte con le risorse provenienti dalla finanzia di progetto. «Il supporto del Cipe – evidenzia Scoglio – ci consente di risparmiare diversi miliardi, poiché le parcelle di una qualunque società privata avrebbero avuto nove zeri, dato l'importo dei progetti». Una volta conosciuto l'esito dell'esame da parte dell'Unità tecnica, il Comune effettuerà la scelta del progetto (e del suo soggetto promotore) e concerterà con i privati eventuali modifiche ai progetti nell'interesse pubblico, avviando poi le procedure di gara. Secondo quanto prevede la normativa, l'appalto dovrà essere esperito entro 64 giorni dall'ufficializzazione della scelta. Tra l'altro, il soggetto promotore non vi potrà partecipare, ma potrà solo o accordarsi per la realizzazione del progetto con le prime due ditte classificate, o rinunciare e farsi pagare l'importo del progetto, o eventualmente realizzarlo direttamente se la gara dovesse andare deserta.

11/9/2001 ( gds )

Iniziano oggi i lavori nel piazzale Il 20 ottobre dovrebbe essere inaugurato il collegamento della Cartour con la Campania

Enzo Gallo

Cominceranno oggi e proseguiranno per tutta la settimana, i lavori di adeguamento del grande piazzale del molo Norimberga in vista dell'imminente riattivazione delle banchine della zona falcata di San Raineri.
Ieri è arrivato l'atteso nulla osta da parte della Soprintendenza ai Beni culturali, al progetto redatto della società "Servizi Norimberga", autorizzata dal Comitato portuale all'esecuzione delle opere necessarie all'attivazione dell'autostrada del mare "Messina-Salerno". Quindi all'atto delle cose, i cantieri aperti sul molo Norimberga saranno due, entrambi impegnati in una febbrile corsa contro il tempo.
Da una parte si stanno completando le opere delle Ferrovie per il binario di collegamento con la stazione ferroviaria. Sull'altro versante, un'impresa per conto della "Servizi Norimberga" curerà l'adeguamento del piazzale per consentire le attività della nave "Cartour" che comincerà ad effettuare entro la data prevista del 20 ottobre, il collegamento tra la città dello stretto e la città campana, solo nelle ore notturne.
Si sta stringendo così il cerchio dei programmi a breve termine dell'Autorità Portuale ma altrettanto celermente dovranno procedere quelli di lungo periodo, a cominciare dall'appalto europeo da 25 miliardi per la creazione, negli spazi del Norimberga, di quel "Terminal multifunzionale" che potrà consentire al porto di tornare ad essere concorrenziale. I lavori della "Servizi Norimberga" saranno eseguiti a totale carico della società. Consisteranno nel livellamento e nella parziale bitumazione dello spiazzo, che sarà recintato con una barriera detta "new jersey".
Non si profilano, dunque, ostacoli tecnici o difficoltà di sorta, in relazione alle aree dei ritrovamenti archeologici (Real Cittadella) che nel piazzale, sono delimitate e custodite dalla sezione Beni architettonici della Soprintendenza. L'unico problema rimane quello di una moderna illuminazione delle aree di imbarco e sbarco. Il progetto dell'Autorità portuale, che prevedeva quattro nuove torri-faro, si trova ancora all'esame della Soprintendenza.

12/9/2001 ( gazzetta del sud )

Il comitato “La nostra città” polemico sull'iter riguardante gli approdi
«Così si decreta il fallimento delle Fs»


«È curioso e paradossale che il Cipe, organismo del ministero del Tesoro, debba esaminare gli elaborati riguardanti i quattro progetti degli approdi all'Annunziata e a Tremestieri». Comincia così la nota del comitato “La nostra città” che ricorda come «il ministero del Tesoro sia l'azionista di maggioranza e di riferimento delle Ferrovie Spa. Sarà quindi un ufficio del Tesoro a scegliere il progetto che sancirà il fallimento di quella stessa azienda che deve annualmente finanziare per ripianarne i disavanzi. Ed è curioso che un Governo dichiaratamente “liberista” suggelli così la fine di ogni concorrenza imprenditoriale». Il comitato “La nostra città” esprime dubbi sulla “imparzialità” di quella che viene definita una sorta di seconda “commissione Misiti”. Inoltre, secondo il comitato, «appare bizzarro il ruolo del prof. Giuseppe D'Angelo, componente autorevole della stessa commissione Misiti e presidente dell'Osservatorio economico comunale. Nel novembre 2000 gli estensori del documento – i professori D'Angelo, Signorino e Maurizio Ballistreri – avevano rilanciato il punto franco nel porto di Messina attraverso “la riqualificazione della zona falcata come polo cantieristico, di riparazione navale e il recupero e la valorizzazione della Cittadella”. Il contrario di quello che si sta attuando con la realizzazione del terminal al molo Norimberga».

12/9/2001 ( gds )

Approdi, atteso dal ministero al Tesoro il via libera all'utilizzo dei 41 miliardi

Rosaria Brancato


Per l'addio all'onorevole Pippo D'Andrea ieri in Cattedrale, accanto alla moglie Patricia ed alla figlia Lisa c'erano tanti amici, esponenti della ex Dc, politici usciti di scena o finiti nei mille rivoli del bipolarismo, di opposizione e di maggioranza, colleghi di partito ed ex colleghi di giunta o di consiglio comunale.
C'erano i vertici dell'Udeur, con Clemente Mastella e Nuccio Cusumano, il presidente della regione Totò Cuffaro e il leader dell'opposizione Leoluca Orlando, la deputazione messinese regionale e nazionale al completo, ed ancora Totò D'Alia, Giuseppe Astone, Paolo Piccione, Luciano Ordile, Salvatore Cardinale, Vincenzo Leanza.
"Sono qua per commemorare un amico prima ancora che un grande politico _ ha dichiarato il segretario nazionale dell'Udeur, Clemente Mastella, giunto appositamente per l'ultimo saluto a D'Andrea _ è sempre stato con noi e sono rimasto sconcertato quando ho saputo dell'ictus".
Vicino al feretro i gonfaloni della Regione, dell'Ars, del Comune, simboli di una vita vissuta nella politica e per la politica in città ed a Palermo, instancabilmente, da consigliere, assessore, deputato. L'arcivescovo, monsignor Marra, assente al funerale, ma presente nei giorni scorsi accanto alla famiglia, ha inviato un messaggio, per ricordare la statura dell'uomo politico.
Monsignor Oteri, che ha celebrato l'omelia ha voluto invece ricordare Pippo D'Andrea come uomo, padre di famiglia, cattolico praticante. Altra testimonianza è giunta dal parroco di Alì che ha voluto evidenziare i legami di D'Andrea con il suo paese natale. Anche l'Ars ricorderà il segretario regionale dell'Udeur, "Pippo era un grande amico, un uomo di grande cuore _ ha voluto aggiungere Totò Cuffaro _ l'Ars perde un uomo di governo, un legislatore. Una grave perdita per tutta la Sicila, ma tra i ricordi prevalgono quelli dell'uomo, non del politico, dell'amico".

14/9/2001 ( gds )

I lavori al Norimberga
Il Genio: "Il cavalcavia non può sostenere i tir"

Enzo Gallo


Mentre i lavori di rifacimento della banchina del "Molo Norimberga" procedono, continua in città la controversia sul recupero dei resti archeologici ritrovati durante gli scavi sull'approdo.
Difatti nei locali della Soprintendenza ai Beni Culturali ieri mattina, si è tenuta una riunione per discutere dei problemi che affliggono la zona falcata definita dagli addetti ai lavori, memoria storica della città.
I ritrovamenti della ormai famosa "Real Cittadella", sono stati al centro dell'incontro avuto tra una delegazione composta da numerosi membri di Legambiente ed esponenti del comitato "anti-tir", con la presenza del consigliere comunale Calogero Centofanti, e il direttore della seconda sessione della Soprintendenza Ingegner Rocco Scimone.
L'incontro è servito ad evidenziare da parte della delegazione e di Centofanti, la situazione concernente i lavori di rifacimento del molo.
Secondo la rappresentanza ambientalista, bisognerebbe prendere in seria considerazione l'importanza che riveste il ritrovamento dei reperti archeologici della fortezza spagnola, a fronte del progetto delle società Tourist e Caronte, che vorrebbero fare ospitare sulla banchina portuale, le navi ro-ro per il collegamento fra la città dello stretto e Salerno, già dal 20 ottobre prossimo.
In particolare si è discusso di alcune zone della Cittadella che giacciono sotto i binari della FS, che stanno per essere collegati secondo il progetto, con la stazione centrale.
Il pezzo interessato, a detta della delegazione, sarebbe quello riguardante l'ultimo anello difensivo appartenente alla roccaforte che potrebbe essere interamente recuperato data la sua integrità strutturale.
Intanto si è saputo che la Soprintendenza dovrebbe richiedere a giorni alla Regione per gli scavi archeologici, un finanziamento di circa 150 milioni per poter procedere nelle ricerche e nel ritrovamento di altri reperti spagnoli. Ma sulla vicenda riguardante il molo Norimberga, è scaturito un nuovo problema portato all'attenzione durante il dibattito.
Si tratta della questione relativa al cavalcavia che collega la città con la zona falcata, che secondo il Genio Civile non sarebbe pronto ad ospitare il notevole peso dei numerosi tir che dovrebbero sbarcare ed imbarcare sulle navi ro-ro.
Ci vorrà una perizia per accertare la stabilità del cavalcavia e la possibilità per la struttura di sopportare un peso del genere.

14/9/2001 ( la sicilia )

Il Tar di Catania non ha concesso la sospensiva, dopo che alcuni residenti avevano impugnato il project financing
L'approdo di Tremestieri salta l'ostacolo
Opere nel molo «Norimberga» - Mili Marina: demoliti tre manufatti


Massimiliano Mondello

Pericolo scongiurato per il project financing relativo alla realizzazione dell'approdo per il gommato pesante a Tremestieri: il Tar di Catania, infatti, ha respinto la richiesta di sospensiva di un comitato spontaneo di residenti, che ha impugnato l'accordo di programma, motivando l'opposizione con lacune nella stesura dello stesso. Il rischio, serio, che ha corso il progetto era quello di essere «paralizzato» da un lungo contenzioso amministrativo, che avrebbe potuto ritardare le procedure del bando di concorso che, stando ai tempi fissati dall'Amministrazione (rappresentata al Tribunale amministrativo regionale, dal prof. Aldo Tigano), dovrebbe essere pronto entro la fine dell'anno. A questo proposito, ricordiamo che l'unità di Progetto e Finanza del Cipe ha dato la propria disponibilità all'Esecutivo Leonardi per la valutazione dei project financing relativi agli approdi di Tremestieri e Annunziata.
Molo «Norimberga»: iniziati i lavori di sistemazione — Intanto, ieri mattina, sono iniziati i lavori di sistemazione e pavimentazione del molo «Norimberga» da parte delle imprese portuali consorziatesi sotto l'etichetta «Norimberga servizi». Dopo il placet degli Enti preposti (che hanno autorizzato lavori per un tempo massimo di due mesi), la consortile si è messa a lavoro per la sistemazione sommaria della banchina, in vista della prossima attivazione del collegamento, da parte del «Gruppo Franza», con il porto di Salerno. Su questo punto, però, le autorità marittime tengono a precisare: «Questo sarà solo un passaggio successivo e ipotetico, poichè al termine dei lavori la banchina tornerà nelle mani dell'Autorità portuale e poi sarà il Comitato a deliberare in forza del piano operativo che le imprese sono tenute a presentare». Nella stessa banchina, inoltre, ultimati i lavori di posa dei binari a raso, dovrebbero essere trasferiti (assieme alle gru) i servizi di carico e scarico del ferro da e per le acciaierie «Duferdofin» di Giammoro.

14/9/2001 ( gazzetta del sud )

Approdo a sud, il Tar dà ragione al Comune

L'amministrazione comunale si è aggiudicata un primo importante “round”. Il Tar di Catania, infatti, ha respinto la richiesta di sospensiva, presentata dal Comitato spontaneo dei residenti della zona sud, riguardante la delibera di localizzazione degli approdi a Tremestieri e all'Annunziata. Gli atti restano, dunque, pienamente in vigore. A sostenere le ragioni del Comune di fronte al Tribunale amministrativo è stato il prof. Aldo Tigano.

16/9/2001 ( la sicilia )

Sul viale Boccetta
Camion e auto in «collisione» tre al Policlinico


Si riaccendono i riflettori sul viale Boccetta. Ieri sera, intorno alle 20.15, si è registrato l'ennesimo incidente stradale. Dopo un periodo di calma, quindi, le sirene dei mezzi di soccorso sono tornate a suonare nella strada della morte. Questa volta, però, il bilancio non è drammatico. Nella «collisione» fra due Tir, in cui è rimasta coinvolta anche un'autovettura, si sono registrati tre feriti: Carmelo Bitto, la moglie Maria Cacciola e la figlioletta, che sono stati trasportati al Policlinico.
Il traffico veicolare, ovviamente, ha subìto un brusco rallentamento, che ha richiesto l'intervento degli agenti della polizia stradale. La situazione è tornata alla normalità soltanto nella tarda nottata.

16/9/2001 ( gds )

Allentati i controlli su viale Boccetta "I Tir non rispettano le fasce orarie"

Rosaria Brancato

Le fasce orarie non vengono rispettate. I tir, dopo un primo periodo di rispetto delle nuove regole hanno ricominciato a circolare incontrollati in qualsiasi orario lungo il viale Boccetta. E' quanto denuncia in una nota il Comitato "La nostra città".
"I mezzi gommati _ si legge _ continuano a transitare dal viale Boccetta durante le fasce off limts, in entrambe le direzioni". Secondo il provvedimento, prorogato fino al 30 settembre, i tir dalle 7 alle 9 e dalle 18 alle 20 devono utilizzare esclusivamente gli svincoli di Messina centro, Gazzi e Tremestieri. Invece da diversi giorni non è così.
Saro Visicaro rileva come la situazione viabile nel centro urbano sia diventata assolutamente ingovernabile ed i periodici incontri del Comitato per l'ordine e la sicurezza non abbiano portato a nessun provvedimento di rilievo, eppure le istituzioni ben conoscono i rischi e la pericolosità derivante dal transito dei camion.
Tutte le richieste per i controlli e la sicurezza avanzate dal Comitato la nostra città sono state disattese dagli enti, nonostante le formali promesse. L'amministrazione comunale e l'Autorità portuale nel frattempo, si legge nella nota, continuano a concedere autorizzazioni per approdi nel centro urbano nonostante i rischi per la salute e la sicurezza.
"Ci sono omissioni e responsabilità a livello istituzionale _ aggiunge Visicaro _ e chiede al prefetto, al comandante della polstrada e dei vigili urbani interventi volti ad individuare eventuali comportamenti illeciti. Quanto al Comitato ha pronte nuove carte da inviare alla magistratura".

16/9/2001 ( gazzetta del sud )

Risanamento, nuovi approdi, Prg, rapporti con Fs e Anas, Fiera

Lucio D'Amico

«Come promesso, vengo a Messina come mia prima visita ufficiale da presidente di tutti i siciliani. Da Messina, porta storica, culturale, econonomica, della Sicilia, vogliamo far partire un processo di sviluppo autogeno, che candidi questa terra a divenire non soltanto geograficamente ma anche culturalmente ed economicamente protagonista in un Mediterraneo mare di pace e solidarietà». Sono le ore 13 del 15 settembre: Salvatore Cuffaro firma la sua dedica sull'Albo d'onore di Palazzo Zanca. È il primo incontro ufficiale (quella svoltasi mercoledì scorso era solo una visita informale) tra il “governatore” di Sicilia e il sindaco di Messina. Sono giorni di profonda emozione e di grandi preoccupazioni. La tragedia americana, gli sviluppi della più grave crisi mondiale degli ultimi decenni, sono temi che incombono e che non possono restare fuori dalla porta della stanza del sindaco. «L'area dello Stretto – afferma Cuffaro – è sicuramente uno dei punti geografici di rilevanza strategica. Abbiamo rafforzato la vigilanza su tutti gli obiettivi sensibili ma questo solo per un atto di precauzione. Noi riteniamo che la Sicilia, e Messina, possano continuare a svolgere quel ruolo che è stato loro assegnato dalla storia, quello di un crocevia di popoli e di idee, nel rispetto dei principi della tolleranza reciproca». Il faccia a faccia di ieri è stato sollecitato da Leonardi con l'obiettivo di stilare, assieme al massimo rappresentante della Regione, un piano di interventi per Messina, finalizzati al superamento delle emergenze e a nuove politiche di sviluppo. Cuffaro lo conferma: «Gli impegni assunti davanti al vostro sindaco sono linee di azione prioritarie per la giunta da me presieduta». E allora vediamo quali sono questi impegni.
APPRODI – «Entro due settimane – ribadisce il presidente – sarà operativo l'accordo di programma tra la Regione e il Comune, grazie al quale saranno immediatamente disponibili i 41 miliardi stanziati per la realizzazione dell'approdo di emergenza a Tremestieri. La liberazione di Messina dalla schiavitù dei tir è uno degli obiettivi programmatici anche del mio Governo».
PIANO REGOLATORE – «Non consentiremo un ulteriore allungamento dei tempi. Attendiamo che il Comune ci trasmetta il nuovo Piano di urbanistica commerciale, un atto che comunque non comporta l'azzeramento dell'istruttoria fin qui avviata dall'assessorato regionale al Territorio. Riserveremo una corsia preferenziale per il Prg di Messina e seguiremo con estrema attenzione tutto quello che dovrà essere fatto per inserire in un ordinato contesto socio-urbanistico un'opera grandiosa come il Ponte sullo Stretto». In ogni caso, assicura Cuffaro, non passeranno manovre che minacciano di fra saltare i già fragili equilibri socio-economici e ambientali del territorio. Un chiaro segnale di “stop” ad alcuni di quei progetti che richiedono deroghe allo strumento urbanistico.
RISANAMENTO – «La modifica alla legge 10 del '90 – afferma il presidente della Regione – sarà inserita nella prossima Finanziaria. Ho già dato disposizione agli uffici e si lavorerà in tale direzione».
RAPPORTI CON FS E ANAS – «Ho spesso dichiarato – aggiunge Cuffaro – di essere d'accordo con la regionalizzazione del sistema ferroviario ma le Fs devono consegnarci prima le stesse strutture esistenti nelle altre parti d'Italia. Non si può certo tollerare un disimpegno delle Ferrovie dello Stato dall'area dello Stretto, lasciando le cose così come stanno. L'ho già detto e lo ripeterò nei prossimi giorni ai vertici nazionali e regionali dell'Azienda Fs e allo stesso ministro dei Trasporti». Sui rapporti con l'Anas, Cuffaro dice di accogliere pienamente la richiesta del sindaco Leonardi relativamente alla creazione a Messina di una sede distaccata dell'Ente nazionale strade. «Ciò eviterebbe – dicono i due – molte delle incomprensioni verificatesi nel passato, come dimostrano le vicende della manutenzione dei ponti e della mancata inaugurazione dello svincolo di San Filippo».
FIERA – La gestione commissariale sta per terminare. Il presidente della Regione, infatti, ha assunto l'impegno di nominare al più presto i nuovi vertici dell'Ente fieristico, sulla base di un progetto di rilancio e di valorizzazione del ruolo della Fiera di Messina nel Mediterraneo.

16/9/2001 ( la sicilia )

Fasce orarie: sanzionati 500 Tir

Nonostante le proteste dei comitati anti Tir, tutto si può dire, tranne che i Vigili urbani non hanno applicato le sanzioni relative al rispetto dell'ordinanza 212 del 2001, sulle fasce orarie lungo il viale Boccetta.
«Dal mese di agosto ad oggi – spiega il comandante della Polizia municipale, Calogero Ferlisi – abbiamo elevato ben 500 sanzioni contro i Tir che hanno attraversato il Boccetta negli orari off limits. Certamente – continua Ferlisi – non potevamo fermare i “bisonti” lungo la pendenza dello svincolo ma, com'è più logico e sicuro, li abbiamo fatti accostare all'incrocio con la via Vittorio Emanuele dove, ogni giorno, abbiamo istituito dei posti di blocco.
Fermare i Tir in autostrada e dirottarli sulle uscite “adeguate” non è compito nostro – conclude polemicamente il comandante –, più di quanto abbiamo fatto... ». Intanto, dal «Gruppo Franza» fanno sapere che entro il 10 ottobre, già armata, arriverà la nave ro-ro per effettuare il collegamento con il porto di Salerno. La palla, adesso, ritorna al Comitato portuale.

16/9/2001 ( gds )

Leonardi: "La Regione ci verrà incontro a stimolare i privati ad investire in città"

Rosaria Brancato

"Prg, approdi, tram, risanamento, museo, emergenza idrica, Fiera, abbiamo parlato di tutti i problemi della città, ma quel che più conta è che abbiamo avviato per la prima volta dopo tanto tempo un rapporto di collaborazione fattivo con la ragione".
E' soddisfatto il primo cittadino a conclusione del lungo incontro con il presidente Cuffaro, al quale, già lunedì mattina aveva consegnato carte e documenti sulle priorità da affrontare. "La regione deve darci una mano soprattutto per lo sviluppo del territorio, anche perch‚ il nostro obiettivo è stimolare le forze imprenditoriali, spingerle ad investire, a scommettere sulla città".
Sul Prg, fermo a Palermo, l'impegno della Regione dovrà essere quello di garantire tempi rapidi per la convocazione del Comitato urbanistico non appena verrà trasmesso il piano commerciale in modo da arrivare al sì definitivo sullo strumento urbanistico. Su questo punto Cuffaro si è impegnato a velocizzare i tempi, così come sul risanamento.
In questo caso la strada da percorrere è quella di una modifica alla legge 90 che ha stanziato 500 miliardi, con l'inserimento della possibilità di usare anche alloggi già realizzati e l'introduzione di una sorta di banca dati volano. Il presidente della Regione ha dichiarato che entro dicembre la modifica della legge sarà inserita nella finanziaria.
C'è poi il capitolo approdi, "La prossima settimana dovrebbe essere sottoscritto l'accordo di programma al ministero del Tesoro e che porterà la disponibilità finanziaria di 41 miliardi", annuncia il sindaco, aggiungendo che saranno attivate anche le procedure per il project-financing per la realizzazione degli attracchi a Tremestieri. Per il tram invece Cuffaro si è impegnato a trovare il modo per reperire i 12 miliardi che mancano all'appello dopo la decurtazione della somma dall'ultimo bilancio.
Nei prossimi giorni Leonardi incontrerà gli assessori regionali competenti per far sì che gli accordi presi ieri mattina a Palazzo Zanca diventino fatti concreti. Il sindaco non ha perso l'occasione per chiedere provvedimenti anche su altri fronti importanti per lo sviluppo della città, come l'ente Fiera, attualmente commissariato e per il quale l'amministrazione preferirebbe avere un interlocutore definitivo e con pienezza di poteri per avviare una collaborazione di ampio respiro.
La Regione ha poi la competenza per il Museo, una struttura pronta da tempo ed in attesa di essere consegnata. Infine c'è l'emergenza idrica. L'obiettivo dell'amministrazione comunale è la gestione diretta da parte dell'Amam dell'acquedotto dell'Alcantara, attualmente in mano all'Eas.

17/9/2001 ( la sicilia )

Incidente sul Boccetta: servono maggiori controlli

L'incidente di sabato sera, che ha visto coinvolti 2 Tir e 3 autovetture con un bilancio complessivo di 6 feriti, ripropone in tutta la sua urgenza lo spostamento del traffico pesante dal centro cittadino ed in particolare dal «martoriato» viale Boccetta. Per la seconda volta nello spazio di cinque mesi, un sinistro del genere non si è trasformato in una vera e propria tragedia. Dopo anni d'immobilismo non si può pensare che l'attuale Amministrazione comunale abbia la bacchetta magica per risolvere il problema in un batter di ciglio, ma senza dubbio dovrà pressare la Regione, affinchè i promessi finanziamenti per il nuovo approdo di Tremestieri si materializzino nel più breve tempo possibile. La soluzione delle fasce orarie, che per qualche ora al giorno trasferiscono il problema sul viale Europa, resta una soluzione tampone, che deve essere fatta rispettare dalle forze dell'ordine ed in particolar modo dalla polizia stradale che, stando alle rimostranze del comandante dei Vigili urbani, Calogero Ferlisi, ha fatto fin in fondo il suo dovere. «Lo dimostra il fatto – spiega Ferlisi – che nell'arco dell'ultimo mese abbiamo sanzionato oltre 500 Tir per non aver rispettato l'ordinanza 212 (cioè le fasce orarie). I comitati di protesta – continua l'ufficiale – non possono chiederci di fermare i mezzi pesanti sulla rampa. Sarebbe troppo pericoloso, bisognerebbe, invece, che qualcuno li fermasse all'ingresso dello svincolo e sulla Tangenziale, ma la competenza non è la nostra». Intanto, per oggi, è previsto un sit-in di protesta davanti la Prefettura.

18/9/2001 ( la sicilia )

Emergenza Tir: Leonardi ribadisce la necessità d'intensificare il pattugliamento e reitera l'ordinanza sui carichi pericolosi
«Più controlli sulla Tangenziale»
Si attende la risposta del governo nazionale per il potenziamento della Polstrada

La soluzione a medio termine per attenuare la «piaga» dell'attraversamento dei Tir, o quanto meno per «distribuirla» nel perimetro urbano, è quella di fare uscire i mezzi pesanti provenienti da Palermo nello svincolo di «Messina Centro» e quelli da Catania a «Boccetta», ma per fare ciò è necessario un più capillare controllo della Tangenziale da parte della Polstrada. Per questo motivo, il prefetto Giosuè Marino, ha inviato una richiesta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per ottenere un potenziamento degli organici della polizia stradale. La risposta è attesa entro la fine del mese, «fino a quella data – ha spiegato il sindaco, Turi Leonardi – abbiamo le mani legate e non possiamo fare altro che reiterare i provvedimenti fin qui adottati». A questo proposito, proprio ieri, il primo cittadino ha rinnovato l'ordinanza che obbliga i Tir che trasportano merci pericolose (fatt'eccezione per quelli diretti in città) a uscire dallo svincolo di Tremestieri (e S. Filippo quando sarà attivato) e a viaggiare solo nella fascia oraria compresa tra le 21.30 e le 6.15. L'arrivo del mezzo, inoltre, dovrà essere comunicato con un giorno d'anticipo ai Vigili urbani e alla Polstrada.
Terzo lotto degli svincoli: restano i problemi in galleria — Risolto il problema dello spostamento della conduttura Amam (i lavori sono stati affidati all'impresa «Sapone») e dell' edificazione dell'ultima pila del 2° lotto, da parte della «Gepco-Salc», nel cantiere del 3° lotto si potrà procedere con il varo dei conci, per il resto, però, tutto resta sospeso. Non ha sortito gli effetti sperati, infatti, l'incontro di ieri mattina fra: il sindaco; l'esperto per le Opere pubbliche, prof. Raffaele Tommasini; i responsabili della consortile «Annunziata» e il direttore dei lavori, Beppe Rodriguez. Sarà necessario un ulteriore approfondimento per quanto riguarda gli interventi di consolidamento all'interno della galleria che collega i fronti di Giostra e Annunziata. Sette i giorni di tempo concessi alla direzione lavori per tentare di risolvere il problema e per predisporre un calendario d'interventi: un nuovo incontro, infatti, è già stato convocato per lunedì prossimo.
Stadio: lunedì l'ennesima riunione — E sempre lunedì prossimo, a Palazzo Zanca, si terrà l'ennesimo incontro sui lavori di realizzazione dello stadio di S. Filippo. Al centro della riunione: la perizia di variante suppletiva (e il relativo assestamento delle somme) che, l'ing. Beppe Rodriguez (direttore dei lavori) sostiene di aver già approntato.
Rilancio economico: interviene l'Ordine degli ingegneri — Sul dibattito in merito al rilancio della città interviene, con una nota, il presidente dell'Ordine degli ingegneri, Arturo Alonci, che ripropone l'idea di una conferenza economica cittadina. Quattro i punti focalizzati: la realtà economica che, «per una serie di vicissitudini e di responsabilità politiche, risulta carente di efficaci strumenti operativi finalizzati ad attivare un volàno di risorse»; le opere pubbliche, «cui le risorse comunali non riescono a far fronte, con la conseguenza che l'indotto dell'edilizia attraversa il periodo più nero degli ultimi anni, il ricorso a professionisti esterni riduce sul collasso gli studi professionali locali, mentre gli esercizi commerciali licenziano»; la Variante al Prg che, per Alonci, dovrebbe essere esitata immediatamente, «affinchè si sappia con certezza la strategia d'indirizzo verso cui lo sviluppo del territorio potrà avvenire» e gli interventi concreti che lo stesso Alonci ipotizza «nel risanamento delle aree degradate, nel 2° approdo, nel recupero della Real Cittadella e del porto e in un sistema di servizi rapportato agli standard europei.

18/9/2001 ( gds )

Collegamenti via mare con Salerno, ancora problemi al molo Norimberga

Enzo Gallo

Ancora qualche problema da risolvere, per vedere ultimato il molo Norimberga, che sarà adibito al nuovo collegamento tramite autostrada del mare, fra la città e Salerno con navi ro-ro. Mentre le società addette ai lavori e l'Autorità portuale si danno da fare per consegnare l'opera finita entro il 20 ottobre, si deve ancora risolvere qualche contenzioso soprattutto con la Soprintendenza ai beni culturali, per il ritrovamento di reperti archeologici risalenti alla Real Cittadella. La discussione è incentrata su alcune zone della Cittadella che giacciono sotto i binari della FS, che stanno per essere collegati secondo il progetto, con la stazione centrale. Intanto si è saputo che la Soprintendenza dovrebbe richiedere a giorni alla Regione per gli scavi archeologici, un finanziamento di circa 150 milioni per poter procedere nel ritrovamento di altri reperti appartenenti alla città spagnola. Ma sulla vicenda riguardante il molo Norimberga, è venuto fuori un nuovo problema. Si tratta della questione relativa al cavalcavia che collega la città con la zona falcata, che secondo il Genio Civile non sarebbe pronto ad ospitare il notevole peso dei tir, che andranno a solcare le strade del nuovo collegamento, imbarcando e sbarcando sulle navi ro-ro. Ci vorrà una perizia per accertare la stabilità del cavalcavia. Era previsto un incontro risolutivo la scorsa settimana, con funzionari della Soprintendenza per fare il punto della situazione, ma è slittato di 7 giorni. In aggiunta a ciò, proprio ieri si è discusso sull'impianto d'illuminazione che dovrebbe essere posto sull'intera arteria, per ravvivare il percorso fino al Norimberga. In poco più di un mese non si potranno fare miracoli Probabilmente con grossi sforzi, il prossimo mese si potrà dare il via al collegamento.

18/9/2001 ( gds )

Per i Tir con merci pericolose a bordo c'è l'obbligo di transito a Tremestieri

Rosario Brancato

Diventa definitiva l'ordinanza che impone ai Tir che trasportano merci pericolose l'obbligo di entrata e uscita dal solo svincolo di Tremestieri. Nel maggio scorso era stato il sindaco Leonardi a volere un provvedimento che impedisce ai mezzi pesanti con carichi pericolosi l'attraversamento del centro urbano. Dopo quattro mesi di esperimento da oggi l'ordinanza è rinnovata senza alcuna scadenza temporale. Tir e veicoli a motore che trasportano materiali pericolosi, infiammabili, tossici, corrosivi, infettanti, e quante altre merci risultano inserite nelle tabelle previste dalla legge, non dovranno attraversare il centro urbano e non potranno accedere agli svincoli di Gazzi, Messina centro e Boccetta. Per questi mezzi l'uscita obbligatoria è a Tremestieri, indipendentemente dall'autostrada di provenienza (quindi A-18 e A-20) e solo di notte, dalle 21.30 fino alle 6.15. I conducenti dovranno comunicare il transito con un anticipo di 24 ore al comando della polstrada e dei vigili urbani per consentire in tempo la predisposizione delle corsie speciali. Le limitazioni orarie non riguardano i veicoli che trasportano merci pericolose ma sono destinate all'approvvigionamento di strutture e impianti che si trovano nel centro. L'ordinanza da temporanea diventa quindi definitiva, con una annotazione, non appena lo svincolo di San Filippo sarà inaugurato i camion che trasportano merci pericolose potranno scegliere in alternativa quell'uscita. Restano invece in vigore fino al 30 settembre le fasce orarie che vietano ai bisonti della strada l'uso dello svincolo del Boccetta dalle 7 alle 9 e dalle 18 alle 20. L'amministrazione non ha ancora deciso se renderle definitive o trovare un'altra soluzione al problema.

18/9/2001 ( gazzetta del sud )

Oggi sit-in in Prefettura

Il Comitato “La nostra città” ha organizzato per oggi alle 17 un sit-in
davanti la prefettura per chiedere «il rispetto degli impegni assunti il 30 aprile dopo la conclusione del presidio dentro l'aula del consiglio comunale». Impegni che «riguardavano – ricorda una nota del Comitato – una serie di provvedimenti urgenti per la sicurezza e la salute dei cittadini» con riferimento in particolar modo all'ipotesi di chiusura totale al transito pesante, scaglionata nei vari giorni della settimana, dei quattro svincoli cittadini. In particolare, secondo il Comitato «l'indifferenza del sindaco Leonardi davanti all'ultimo incidente sul viale Boccetta lascia senza parole. L'immobilismo e l'impassibilità del primo cittadino offendono ed esasperano anche il più mite dei messinesi. Le affermazioni e i proclami di Leonardi – conclude la nota – sono una continua istigazione alla reazione; soltanto l'inesistente opposizione in consiglio comunale può permettere la sopravvivenza di quest'amministrazione». Dopo il sit-in
di oggi, per le prossime settimane sono programmate ulteriori «azioni di disobbedienza civile» se nessun intervento sarà attuato da Palazzo Zanca.

18/9/2001 ( gazzetta del sud )

emergenza tir / Ordinanza a tempo indeterminato
Le merci pericolose solo da Tremestieri

(m.p.)

Mai più merci pericolose da Boccetta. E non solo: anche gli svincoli autostradali di Messina Centro e Gazzi-Policlinico resteranno chiusi a tempo indeterminato – dunque, auspicabilmente, per sempre – al transito dei mezzi pesanti che trasportano merci pericolose. Questi mezzi sono dunque autorizzati ad utilizzare esclusivamente lo svincolo di Tremestieri e, quando sarà attivato, quello di San Filippo e peraltro solo di notte, nella fascia oraria compresa tra le 21,30 e le 6,15 del mattino. L'ordinanza sindacale che proibiva il transito dei mezzi con carichi pericolosi è stata infatti reiterata ieri dal primo cittadino Salvatore Leonardi senza alcun termine di scadenza; è il secondo provvedimento adottato nelle ultime settimane per porre un freno all'attraversamento della città da parte dei mezzi gommati ed alle conseguenze in termini non solo di sicurezza stradale, ma più in generale di salvaguardia della pubblica incolumità dopo la proroga fino al 30 settembre dell'ordinanza delle fasce orarie, in forza della quale i mezzi pesanti non possono attraversare il viale Boccetta tra le 7 e le 9 del mattino e tra le 18 e le 20. È all'esame del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura la misura definitiva da adottare al riguardo dopo che qualunque ipotesi di chiusura totale è stata recisamente negata dal Governo: possibile un provvedimento che scaglioni il transito dei Tir tra i quattro (presto, si spera, cinque) svincoli autostradali cittadini nei diversi giorni della settimana. La limitazione al transito esclusivamente attraverso lo svincolo autostradale di Tremestieri e nelle sole ore notturne riguarderà anche i veicoli a motore che trasportano merci non appartenenti alle categorie limitative («materie liquide e solide infiammabili» o «che a contatto con l'acqua sviluppano gas infiammabili», «soggette ad accensione spontanea», «materie comburenti», «perossidi organici», «materie tossiche», «infettanti e ripugnanti», «corrosive «materie ed oggetti pericolosi diversi», di sottogruppo «a) molto pericoloso» e «b) medio pericoloso» nella classificazione della normativa). Il transito di questi mezzi dovrà essere comunicato con almeno 24 ore di anticipo al Comando della polizia stradale e della polizia municipale di Messina, che informerà i vettori interessati per l'approntamento di corsie speciali. Sono invece esclusi dall'applicazione delle limitazioni orarie i veicoli che trasportano merci pericolose destinate all'approvvigionamento di strutture ed impianti ricadenti nel centro abitato, dunque (ovviamente) quelli non in attraversamento ma diretti in città.

19/9/2001 ( la sicilia )

Vigili e Cc «a caccia» di motociclisti senza casco

Sessanta contravvenzioni per guida senza casco, 14 per mancanza di documenti di circolazione, 5 scooter sequestrati per il telaio contraffatto e altrettante persone denunciate per ricettazione e, se non bastasse, 22 fermi amministrativi per altrettanti minori in sella a mezzi troppo... potenti. È questo il consuntivo dell'azione di controllo congiunta, condotta dal Reparto operativo mobile della Polizia municipale (al comando dello specialista di vigilanza urbana, Santi Vita) e dai carabinieri del Ris. I posti di blocco sono stati concentrati, soprattutto, lungo il viale Boccetta (nei pressi del liceo scientifico «Archimede») e a piazza Duomo, dove gli scooteristi hanno scambiato l'isola pedonale per un parcheggio riservato ai mezzi a due ruote. Soddisfatto il comandante dei Vigili, Calogero Ferlisi che, con l'azione di ieri mattina (che ha assicurato non sarà episodica) ha voluto rispondere alle accuse mosse da alcuni esponenti del Consiglio comunale. «Nel frattempo – ha detto Ferlisi – prosegue l'azione repressiva degli agenti in scooter, sguinzagliati per tutta la città per segnalare ingorghi e parcheggi non proprio nella norma. Sull'altro fronte stiamo potenziando anche il nucleo annonario (che adesso può contare oltre 20 unità) per combattere il fenomeno dell'ambulantato selvaggio». Ieri pomeriggio, intanto, la Polizia municipale e le altre forze dell'ordine hanno avuto il loro da fare per regolare il traffico davanti alla Prefettura, presa d'assedio dai comitati anti-Tir.

19/9/2001 ( la sicilia )

Agli imbarcaderi
Scontro fra Tir congestionata via La Farina


È rimasta congestionata, per circa mezzora, dalle 19.45 alle 20.15 di ieri, la via La Farina, a seguito di un lieve incidente verificatosi nei pressi degli imbarcaderi dell'Ente Ferrovie, fra due Tir, i cui conducenti hanno iniziato a litigare, provocando praticamente il blocco totale della circolazione. La questione si è risolta soltanto grazie all'intervento dei Vigili urbani, ma la viabilità in tutta la zona ha naturalmente subìto un improvviso «stop» che ha causato la contestazione di numerosi automobilisti.
Traffico particolarmente intenso anche nel viale Della Libertà, dove numerosi, in serata, sono stati i mezzi pesanti che si sono portati sui moli delle bidirezionali private per attraversare lo Stretto.

19/9/2001 ( gds )

Viale Boccetta, nuovi incidenti stradali
Ieri un sit-in del "comitato" in Prefettura

Rosaria Brancato

Le richieste erano sette. Sette provvedimenti da prendere rapidamente e facilmente. Un pacchetto di proposte che il Comitato la nostra città aveva presentato al consiglio comunale, al sindaco, al prefetto, durante i giorni della rabbia sul Boccetta. Era aprile.
Ieri, a distanza di cinque mesi, il comitato è tornato alla carica con un sit-in davanti alla prefettura, per sapere che fine hanno fatto gli impegni presi.
"L'indifferenza davanti all'ultimo incidente sul Boccetta, quello di sabato sera _ scrive Saro Visicaro _ offende ed esaspera anche il più mite dei messinesi. Reclamiamo il rispetto degli impegni assunti il 30 aprile e che riguardavano una serie di provvedimenti urgenti per la sicurezza e la salute dei cittadini".
Sette richieste, un pattugliamento costante dei vigili urbani, 24 ore su 24 e lungo tutto il percorso seguito dai Tir, l'installazione di tre impianti semaforici all'altezza dei passaggi pedonali non più ad intermittenza ma a tempo, la collocazione di telecamere per il monitoraggio.
E ancora, una relazione mensile sui dati rilevati e sulle infrazioni commesse dai mezzi pesanti. C'è poi il capitolo sull'inquinamento acustico e atmosferico, con la sistemazione di centraline che forniscano i dati quotidianamente.
Infine il punto sette, il risarcimento da parte dell'amministrazione dei danni subiti dai cittadini e causati dal passaggio dei camion.
Nessuno di questi punti è diventato realtà, scrive il comitato la nostra città e reclama la riapertura del dibattito. Ieri il sit-in davanti alla prefettura, ma in arrivo ci sono altre proteste.

19/9/2001 ( la sicilia )

Marisicilia dall'1 gennaio 2002 si trasferisce ad Augusta

M.M

Il comando di Marisicilia è stato trasferito da Messina ad Augusta, manca solo l'approvazione dell'apposito decreto: la conferma è venuta ieri dal Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, amm. Marcello De Donno, che si trovava a Venezia per inaugurare il 29° corso normale di Stato Maggiore dell'Istituto di Studi Marittimi. Dopo decenni di stanza in riva allo Stretto, il Comando autonomo militare marittimo dell'isola si trasferisce nella nuova base di Augusta, la seconda per grandezza dopo quella di Taranto. A Messina – stando sempre alle dichiarazioni dell'ammiraglio – verrà allocato un reparto di pattugliatori navali della Guardia costiera. Una soluzione che lascia con l'amaro in bocca le organizzazioni sindacali, pronte a tornare sul «piede di guerra» per difendere i posti di lavoro e il ruolo strategico di Messina nel Mediterraneo. «Da fonti ufficiali – ha detto Angelo Rodilosso della Uil – abbiamo appreso che il trasferimento dovrebbe avvenire l'1 gennaio 2002, disattendendo in pieno alle nostre indicazioni già recepite, nel corso della passata legislatura, dalle commissioni parlamentari e che prevedevano, accanto a un serio progetto di ristrutturazione, il trasferimento del comando solo nel 2004». Appena appresa la notizia, Cgil, Cisl, Uil e sindacati autonomi hanno «investito» del problema il sindaco, Turi Leonardi, il presidente della Provincia, Peppino Buzzanca e le deputazioni nazionale e regionale. Scopo dell'incontro, che si terrà a breve scadenza, sollecitare l'intervento del ministro della Difesa, il messinese Antonio Martino. Nella speranza che i tragici fatti di New York e Washington e la conseguente crisi internazionale, gli lascino il tempo per occuparsi dei suoi concittadini.

20/9/2001 ( gds )

Il prefetto Marino su Boccetta "La competenza è di Leonardi"

Rosaria Brancato

"Le soluzioni che riguardano la salute e la sicurezza dei cittadini spettano all'amministrazione comunale e al sindaco". Così il prefetto Giosuè Marino, incontrando i rappresentanti del Comitato la nostra città ha voluto chiarire i diversi ruoli istituzionali e distinguere le responsabilità. Gli impegni presi il 30 aprile in prefettura, durante il periodo delle meanifestazioni di piazza per dire basta agli incidenti sul Boccetta, sono stati disattesi, ma le competenze erano dall'amministrazione e del Consorzio autostradale. "Non è cambiato nulla, nessuna delle nostre richieste è stata ascoltata - spiega Saro Visicaro - e l'unico responsabile della vigilanza è il sindaco, che ha già affermato di non essere nelle condizioni di assicurare controllo e sicurezza, a questo punto i cittadini sono nelle mani di nessuno, possiamo solo sperare nei miracoli per non finire schiacciato dai tir". Il Comitato lo scorso aprile aveva chiesto pattugliamenti 24 ore su 24 sul viale Boccetta, centraline di controllo per l'inquinamento acustico ed atmosferico, vigilanza su tutto il percorso seguito dai tir, sanzioni per i trasgressori, semafori intelligenti. Ma a quanto pare, secondo quanto emerso dall'incontro di martedì in prefettura, gli interventi sono di competenza dell'amministrazione e delle autostrade. Ai vigili urbani spetterebbe il controllo nell'area urbana, con un apporto della polstrada che però può essere garantito solo saltuariamente. Tutte risposte queste che non hanno soddisfatto il Comitato la nostra città, che, nel preparare nuove manifestazioni, rileva in una nota l'indifferenza del Consiglio comunale, dei partiti, dei parlamenti e delle organizzazioni sociali. Al sit-in davanti alla prefettura, a rappresentare l'aula di Palazzo Zanca, erano appena due consiglieri. 

20/9/2001 ( gds )

Divorzio tra Torrieri e il Comune
Via il consulente, arriva un team

Dopo quattro anni come esperto alla viabilità, sembra essersi definitivamente concluso il controverso rapporto tra l'amministrazione comunale e il professor Vincenzo Torrieri. Da qualche mese il contratto con il Comune è scaduto e non è stato rinnovato. L'assessore alla Mobilità Urbana, Turi Rizzo, non conferma, nè smentisce. L'orientamento, sembra comunque chiaro, dopo i controversi rapporti che hanno caratterizzato l'ultimo anno solare, con numerosi problemi ancora irrisolti dal punto di vista della viabilità e soprattutto dal fatto che l'illustre professore non risiede in città, ma nella sua Napoli. Il sindaco intende inserire anche tale vicenda nel contesto generale della verifica politica, della revisione e della redistribuzione degli incarichi all'interno della giunta, compresi il ruolo degli esperti e le nomine nei principali enti di sottogoverno. Una volta rinunciato all'apporto del professor Torrieri, Salvatore Leonardi mirerebbe alla creazione di un vero e proprio staff tecnico, coordinato dall'assessore alla viabilità e composto dai dirigenti del dipartimento, dal comando della polizia municipale e da tecnici esterni, scelti tra coloro che hanno maturato esperienza nel settore e che conoscono profondamente il territorio comunale. Tra l'altro, entro qualche anno (si parla del 2010), il traffico dei tir in città è destinato ad aumentare del 50 per cento. Questi dati sono contenuti e resi noti nel "Libro bianco sui trasporti" dell'Unione europea, non lasciando spazio a dubbi interpretativi. Adesso a maggior ragione dopo gli ultimi eventi in ordine cronologico, con un nuovo incidente sul viale Boccetta, si dovrebbe sollecitare a chi di competenza degli interventi strutturali sulle strade per contenere i pericoli e dare una mossa nell'immediato per alleviare i disagi di una città oberata dall'emergenza tir.

21/9/2001 ( la sicilia )

Più controlli sul Boccetta e nelle scuole

Più controlli sul viale Boccetta e presìdi davanti e all'interno delle scuole: questi gli argomenti discussi ieri dal Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto, Giosuè Marino. Affrontato in via interlocutoria anche il destino delle fasce orarie sul viale Boccetta: l'attuale ordinanza, infatti, scadrà il prossimo 30 settembre. Nelle more di una decisione definitiva, sono stati concordati maggiori controlli per evitare violazioni al Codice della strada: in quest'ottica, il comandante dei Vigili urbani, Calogero Ferlisi, consegnerà tra oggi e domani al prefetto un dossier sull'operato delle ultime settimane. Per quanto riguarda le scuole, sono stati disposti controlli delle forze dell'ordine anticriminilità e dei Vigili urbani per evitare intasamenti di auto.
Nel frattempo, ieri è proseguita l'attività sanzionatoria da parte della Polizia municipale: altri due camion sono stati verbalizzati mentre scaricavano merce all'interno di piazza Cairoli. Stessa sorte per due furgoncini sul viale Regina Elena, nei pressi dell'istituto «Ignatianum».

21/9/2001 ( gds )

Indagine sugli ecosistemi urbani
Il Comune non collabora


«Messina rischia di rimanere esclusa dall'indagine nazionale sugli ecosistemi urbani promossa da Legambiente nazionale e da “Panorama”». A segnalare il problema in una lettera al sindaco – lamentando la «lentezza degli assessorati nel fornire i dati richiesti» – è Legambiente Messina che ricostruisce la vicenda. «È partita nel giugno scorso – ricorda – l'ottava edizione del rapporto “Ecosistema urbano 2001” che fornisce una classifica delle città italiane sulla base di parametri ambientali, utilizzata anche dal “Sole 24 Ore” per il famoso rapporto di fine anno. Ma quest'anno Messina rischia di non essere censita a causa dei ritardi con i quali gli assessorati interpellati rispondono ai questionari inviati addirittura il 21 giugno scorso. Dei dodici previsti per la città di Messina – puntualizza Legambiente – dieci erano indirizzati al Comune per rilevare dati che, presumevamo, fossero di facile reperibilità». Qualche esempio? «Il numero di abitanti alla fine del 2000, il numero di metri quadri di verde per abitante, i rifiuti prodotti e i materiali raccolti in maniera differenziata. Ma, nonostante i solleciti, i questionari tornati indietro sono solo tre». E in ritardo, per i questionari loro inviati, sono anche l'Amam e la Provincia. Gli unici uffici ad aver risposto finora – voci nel deserto – sono, al Comune, l'assessorato alla Pubblica istruzione e la ripartizione Sanità e Ambiente

22/9/2001 ( la sicilia )

Entro lunedì cortina del porto a senso unico per i lavori del tram, ma la via I Settembre non si può riaprire
Viabilità in un... vicolo cieco
E i vigili urbani aumentano i controlli agli incroci della zona nord

Giuseppe Lo Re

Le scuole ricominciano, gli uffici riaprono, la città si ripopola. E la viabilità rischia di nuovo la paralisi, anche perchè entro lunedì sarà di nuovo ristretta la carreggiata della cortina del porto, nel tratto fra viale S. Martino e largo Minutoli, per consentire l'esecuzione dei lavori del tram. Questa volta, a differenza di quanto accaduto nei mesi scorsi, la «Gepco-Salc» lavorerà nella parte lato monte di via Vittorio Emanuele. I due binari del tram, infatti, saranno installati proprio a ridosso degli edifici. Durante i lavori, che dovranno essere conclusi entro dicembre, resterà percorribile solo una corsia. Di conseguenza, sarà disposto il senso unico, probabilmente da sud a nord. E qui vengono i problemi: la direzione lavori del tram ha diffidato la ditta «Iagi» a liberare subito le aree di via I Settembre interessate dai lavori di riqualificazione. In quest'arteria, infatti, dovrebbero essere dirottate le auto dirette da nord a sud, oltre – molto probabilmente – ai camion. Ma la soluzione al momento pare impercorribile, anche perché sono stati completati solo i lavori della «Gepco» per il tram (a proposito, perché quel tratto non viene riaperto?) e si è recentemente deciso di continuare con l'installazione del basolato lavico fino al viale S. Martino e, di conseguenza, i lavori non sono certo in fase conclusiva. In quest'ottica, la direzione lavori della tramvia ha chiesto, in alternativa alla prima istanza, l'individuazione di altre soluzioni viarie. Un secondo contenzioso tra la «Gepco» e l'«Iagi» riguarda la richiesta della ditta che sta realizzando il tram affinché vengano rimossi immediatamente i mezzi dell'«Iagi» all'altezza dell'incrocio viale S. Martino–via I Settembre.
I Vigili urbani potenziano i controlli — Intanto, i Vigili urbani cercano di correre ai ripari per dare un po' di «ossigeno» alla zona nord. Il comandante della Polizia municipale, Calogero Ferlisi, ha disposto un incremento dei servizi su strada, con pattugliamenti nelle zone più calde. Nei prossimi giorni, saranno presidiati vari incroci nelle fasce orarie comprese tra le 7 e le 9 e le 13 e le 14. Le aree già individuate sono: Panoramica-viale Annunziata, Panoramica-viale dei Tigli, viale Regina Elena-S. Licandro, «Ignatianum»-viale Regina Margherita, via Brasile-viale della Libertà, Annunziata-viale della Libertà. Pattuglie mobili contro la sosta in doppia fila saranno operative anche a sud, sulla Ss 114.
Interrogazione parlamentare sul Boccetta — I pericoli sul viale Boccetta «approdano» per l'ennesima volta in Parlamento. A presentare un'interrogazione sono stati i deputati nazionali Pippo Naro, Nino Gazzara, Francesco Stagno d'Alcontres, Gianpiero D'Alia, Basilio Germanà e Rocco Crimi. Viene chiesto al Ministero dell'Interno di disporre, attraverso un accordo sindaco-prefetto, controlli delle forze di polizia stradale anche nelle arterie urbane che collegano le autostrade con gli approdi. Secondo la deputazione, infatti, queste strade (è il caso del viale Boccetta, del viale Europa e del viale Gazzi) devono essere intese come un prolungamento della viabilità extraurbana nazionale e, come tali, devono essere controllate non soltanto dalla Polizia municipale. La richiesta dei deputati si pone sui binari «tracciati» dal sindaco, Turi Leonardi, che aveva chiesto controlli della Polstrada sul Boccetta già nel corso delle sedute del comitato per l'ordine e la sicurezza pubbliche seguite all'incidente che, nei mesi scorsi, ha rischiato di fare l'ennesima strage sulla «strada della morte».

23/9/2001 ( gds )

Un sabato con ingorghi e file ai semafori
"Città senza auto? Sarebbe stato il caos"

Rosaria Brancato

Un sabato come gli altri. Con le auto in centro, le file ai semafori, gli ingorghi. Anche quest'anno Messina non ha aderito alla Giornata europea senz'auto. Non sono mancate le polemiche. I primi a protestare sono stati gli irriducibili del Comitato la nostra città che, armati di volantini, hanno manifestato nel cuore di Messina, a piazza Duomo. E lo hanno fatto come sempre in modo singolare. I turisti che scattavano fotografie alla Cattedrale e alla fontana del Montorsoli hanno trovato davanti al monumento gli striscioni antitir del Comitato. Un'immagine che finirà nei ricordi e negli album di fotografie di tutto il mondo. "I turisti devono capire che Messina non è affatto una città europea _ ha dichiarato Saro Visicaro _ e lo dimostra il fatto che l'amministrazione non rispetta le indicazioni fornite n‚ dall'Unione europea n‚ dal ministero all'Ambiente, n‚ dal presidente della Confcommercio, Sergio Billè, messinese, che ha annunciato di voler continuare su questa strada. In questa città c'è una sensibilità zero di fronte ai problemi dell'inquinamento e della schiavitù ai mezzi pesanti". Una decisione inspiegabile secondo i manifestanti, in una città dove i tassi di inquinamento atmosferico ed acustico sono allarmanti. Per l'amministrazione risponde l'assessore alla viabilità Turi Rizzo che delle domeniche ecologiche è stato il primo sostenitore, e nonostante le polemiche ha continuato ad organizzarle. "Non possiamo permetterci di estendere al sabato l'iniziativa _ spiega l'assessore _ perchè‚ in una città come Messina, attraversata da tir e invasa dalle auto si rischia il caos e la paralisi della circolazione. Non dimentichiamo poi che il territorio urbano è disseminato dai cantieri del tram che creano non pochi intralci al transito". Anche se Messina è rimasta esclusa dalla Giornata europea senz'auto, l'assessore Rizzo non esclude che nel 2002 possano ritornare le domeniche ecologiche anche se ci saranno difficoltà di tipo organizzativo. Le manifestazioni collaterali negli anni scorsi ci sono state, la città ha aderito con entusiasmo e la domenica a piedi è piaciuta. Il pomo della discordia però è il viale Boccetta. Gli ambientalisti lo vogliono chiuso come segnale dell'amministrazione nella lotta all'inquinamento. "Ma è un'arteria vitale per la circolazione _ ricorda Rizzo _ ed ogni volta che abbiamo disposto il divieto di transito anche solo per mezza giornata ci sono state polemiche e disagi". Rizzo tenterà comunque di riproporre le domeniche ecologiche, almeno nel perimetro urbano. L'assessore ha poi un sogno nel cassetto, messo in moto il tram il centro storico sarà vietato alle auto.

23/9/2001 ( gds )

I vigili: "Viale Boccetta senza controlli?
Abbiamo multato ottocento camionisti"

Emilio Pintaldi

Oltre mille vigili urbani sono stati utilizzati dal primo luglio al 15 settembre per monitorare il viale Boccetta e nel taccuino degli agenti di polizia municipale sono finiti oltre ottocento camionisti.
Questi ed altri dati sono sul tavolo del comandante del corpo Calogero Ferlisi che ha voluto rispondere subito alle critiche mosse dal comitato "la nostra città". Ferlisi ha chiesto una relazione dettagliata ai suoi subalterni per contraddire, almeno per il capitolo che riguarda i vigili, l'atto di accusa dei seguaci dei comitati anti-tir. Qualche giorno fa infatti i rappresentanti dei comitati hanno lanciato una pioggia di critiche alle istituzioni durante un faccia a faccia con il prefetto.
Una serie di contestazioni in cui è stato ricordato il drammatico problema del Boccetta dove il numero degli incidenti, causato dalla massiccia presenza di camion, è in costante aumento. Indice puntato anche contro la mancata installazione dei pannelli che avrebbero dovuto fornire i dati sulla qualità dell'aria.
Nel mirino i vigili che, secondo il comitato la nostra città, avrebbero allentato la presa lasciando sguarnita, in alcuni momenti, l'area considerata particolarmente a rischio. Ieri la risposta del comandante dei vigili. L'ufficiale, numeri alla mano, ha cercato di dimostrare che i controlli sul Boccetta invece sono aumentati.
A dargli manforte una serie di dati. Dal primo luglio ad oggi, sul viale Boccetta, sono stati utilizzati ben 1055 uomini:363 nel mese di luglio; 474 nel mese di agosto; 215 nei primi quindici giorni di settembre. Nello stesso periodo sono state schierate sull'arteria ben 145 auto e 96 moto. Nessuna clemenza poi per i trasgressori. Per coloro che hanno ignorato ordinanze e codice della strada i verbali sono arrivati, eccome. Ed in primo piano nella relazione ci sono proprio gli autisti dei tir.
Ben 796 camionisti hanno violato l'ordinanza del sindaco che vieta il passaggio dei Tir sul Boccetta dalle 7 alle 9 e dalle 18 alle 20. Il verbale per loro è stato però di sole 63 mila lire: quanto prevede l'ordinanza. Attivissime le postazioni dotate di autovelox: 1366 i camionisti controllati, 83 sanzionati. Si può fare di piu' nel controllo dei gas di scarico. Non hanno passato la priva dell'opacimetro soltanto 12 autisti. Il codice prevede sanzioni che vanno dalla semplice multa al ritiro del libretto di circolazione.

26/9/2001 ( La Sicilia )

La nave del «Gruppo Franza», che partirà dal «Norimberga», anticipa al 6 ottobre l'avvio della tratta per Salerno
La «Cartour» è pronta a salpare
Nafta nello Stretto, la Capitaneria di porto cerca il natante «colpevole»

Massimiliano Mondello

La «Cartour» è pronta a salpare: la nave ro-ro del «Gruppo Franza» che effettuerà il collegamento con il porto di Salerno giungerà in riva allo Stretto il 5 ottobre, già armata e l'indomani partirà alla volta della Campania. Una partenza anticipata rispetto alla data del 10 ottobre, grazie anche all'andamento dei lavori di sistemazione della banchina «Norimberga» a cura della «Co.Ind.». Gli interventi dovrebbero essere ultimati entro la fine del mese e il molo riconsegnato all'Autorità portuale che, successivamente, convocherà il Comitato per dare l'autorizzazione alla consortile «Norimberga» circa lo svolgimento delle operazioni portuali collegate alla nuova tratta. In questo senso, negli uffici di via Vittorio Emanuele si stanno susseguendo una serie di riunioni (con la Capitaneria, la Circoscrizione doganale, la Guardia di Finanza e l'Ente Ferrovie) per mettere a punto l'organizzazione dei servizi portuali e doganali nella banchina in questione. Il molo «Norimberga», infatti, a breve accanto all'autostrada del mare, ospiterà anche i servizi di carico e scarico merci (ferro e granaglie), dopo l'ultimazione della posa dei tre binari a raso che collegano il molo alla stazione centrale.
Nafta nello Stretto: si cerca la nave «killer» — Lunedì mattina intorno alle 7.20, l'equipaggio della bidirezionale «Giano» della flotta «Franza» ha segnalato alla sala operativa della Guardia costiera un'ampia macchia di nafta proprio in mezzo allo Stretto. La Capitaneria ha immediatamente allertato la nave «Joda» della «Castalia» (la società specializzata, convenzionata con il Ministero dell'Ambiente) che, nel giro di un paio d'ore, ha provveduto a ripulire lo specchio acqueo. Subito sono scattate le indagini da parte della Capitaneria, coordinate dal guardia marina Antonio Blanco (della sezione Sicurezza in mare), per rintracciare la nave che ha inquinato lo Stretto. «Se il reato è doloso o colposo si vedrà con il corso delle indagini – spiega Blanco – ma sta di fatto che è stata violata la legge sulla difesa del mare (979/'82). Con molta probabilità si tratta di acqua di sentina, vale a dire la nafta utilizzata nelle sale macchina per pulire i macchinari».

26/9/2001 ( bob brown )

Chi fa la storia?

Negli ultimi tempi c'è stata una sorta di "impasse" nell'attività del cosiddetto popolo anti-TIR a Messina e tale brusca frenata è stata anche avvertita dalla stragrande maggioranza dei messinesi. C'è stato chi, con una buona dose di pragmatismo gratuito e rispondendo ad una pesante critica nei confronti di una testata accusata di avere nettamente cambiato linea sulla questione approdi-TIR, ha sostenuto che la storia "cammina"........................Ma allora cos'è o cos'è stato questo popolo anti-TIR? Se la cronaca, oggi diventata storia, ha in questa città un valore oggettivo, occorre dire che il nucleo fondante, e ancora oggi attivo, è stato il "Comitato La Nostra Città" composto da persone di ogni età ed estrazione sociale. L'azione di questo gruppo è partita subito con referendum, evento rivoluzionario per una città babba o mafiosa (fate voi) come Messina, avente per oggetto la liberazione della rada San Francesco dagli approdi dei traghetti privati e conseguentemente lo spostamento degli approdi fuori dal centro abitato.Grande è stato l'impegno dei pochi componenti di questo comitato e notevole è stato il successo raccolto: oltre 6000 firme "liberamente" sottoscritte dai messinesi e, ciononostante, la "consorteria" che governa la città in nome e per conto dei traghettatori è riuscita alla fine del giugno 2000 a esitare una delibera in cui, da un lato si prendeva atto della volontà popolare (ovvero spostamento degli approdi a Tremestieri in prossimità dello svincolo autostradale) dall'altro si umiliava tale volontà individuando un cosiddetto approdo leggero (?) alla foce del torrente Annunziata ovvero a soli 400 metri dagli approdi di S.Francesco e prevedendo, per tale approdo non solo l'ultimazione dello svincolo autostradale Annunziata ma anche la costruzione di un tunnel a "doppia canna" che solo la mente malata e contorta di certi pseudoprofessionisti dell'ingegneria messinese poteva concepire.Insomma si è deliberato tutto e il contrario di tutto e ciò è stato sottolineato non solo dal Comitato ma è stato denunciato, in sede giuridizionale, anche da imprenditori concorrenti.Nel 2001 si sono affiancati altri gruppi e associazioni che, sebbene abbiano numericamente dato più visibilità al movimento anti-TIR, nello stesso tempo non sono stati capaci di coagulare una proposta sull'individuazione dell'approdo ma, anzi, hanno portato avanti istanze che, ancorchè percorribili, hanno di fatto frantumato il dibattito e, peggio ancora, supportate istanze di discutibile protezione delle popolazioni interessate dai nuovi approdi. L'unico mezzo d'informazione che ha dato voce a questo movimento è stata un'emittente locale che ha per oltre due anni "puntato gli occhi" sulla questione e poi, rimanendone abbagliata, li ha "abbassati".Ecco chi fa la storia a Messina e per farla deviare da questo corso ormai trentacinquennale occorrono sì comitati o movimenti di protesta ma anche e soprattutto giornalisti coraggiosi, imprenditori pazzi, qualche magistrato liobero da qualunque condizionamento.

27/9/2001 ( gds )

La Sni porta navi e miliardi a Catania
Alibrandi: "La città non ci ha voluto"

Emilio Pintaldi

La Sni ci ritenta portando le sue navi a Catania. Si infiamma improvvisamente la guerra per il trasporto dei Tir sulla rotta per la Calabria. La Sni, società Navigazione Incremento, scende in campo con un investimento da cinquanta miliardi e tre navi. Da fine ottobre collegherà Catania a Reggio. Ed in cantiere c'è la rotta Pozzallo- Taranto. "A Messina non ci hanno voluti" dicono. Le loro richieste per imbarcare Tir e trasbordarli a Villa san Giovanni, sono state respinte una dopo l'altra e su questo è in corso una battaglia legale. La Sni però, società messinese amministrata da Nino Alibrandi, non si è arresa ed ha dirottato i propri interessi su Catania. La destinazione finale cambia di qualche chilometro: non è Villa ma Reggio Calabria. Pronta a salpare c'è un'intera flotta. "Si inizia a fine ottobre - spiega al telefono Alibrandi - mancano soltanto gli ultimi particolari, dai cartelli autostradali alla sistemazione delle biglietterie. Noi comunque - aggiunge l'imprenditore - anche se partiamo da Catania stiamo facendo un favore alla città di Messina. Tenteremo di togliere dalle strade cittadine una parte dei Tir, visto che quasi tutti vengono dalla province di catania, Siracusa, Ragusa ed Enna". Ed in gioco in effetti c'è il novanta per cento del traffico diretto sullo Stretto. All'interno del progetto della Sni, c'è una vera e propria corazzata economica. Una serie di società ed imprenditori impegnati da anni nel settore della navigazione: si va dalla Msc, Mediterranea shipping, società leader nel trasporto mondiale dei containers, alla Silver Sea Cruise di Manfredi Lefevre, al battagliero Amedeo Matacena senior, titolare della Amadeus, a Leopoldo Rodriquez della famiglia che ha lanciato gli aliscafi. Da fine ottobre dunque, ogni due ore, da Catania, partirà una nave da 5000 tonnellate capace di imbarcare almeno sessanta tir. Il costo del biglietto per un camion di sedici metri: 540 mila lire andata e ritorno. Il doppio rispetto a quanto i camion pagano per imbarcarsi sulle navi del gruppo Tourist-Caronte dirette a Villa san Giovanni. Ma a quel prezzo gli autisti devono aggiungere circa duecentomila lire di gasolio per percorrere i circa duecento chilometri (andata e ritorno) che separano Catani dallo Stretto, trentamila lire di pedaggio autostradale e l'usura del mezzo calcolata in 500 lire a chilometro. A conti fatti, se si valutano anche i rischi e lo stress della guida, spiegano alla Sni, c'è un bella convenienza. La Sni, nata almeno quattro anni fa, ma per la prima volta in acqua, darà lavoro a circa quattrocento persone tra Catania e Reggio Calabria. Se le cose dovessero andare bene gli imprenditori contano di metter in campo sino a sette navi e di imbarcare nuovi equipaggi.

27/9/2001 ( gds )

Visicaro: "Queste iniziative possono liberarci dei bisonti

Emilio Pintaldi

"Le istituzioni dovrebbero facilitare questo tipo di iniziative che potrebbero risolvere il problema dei Tir".
A parlare è Saro Visicaro portavoce dei comitati antitir. L'ambientalista, impegnato da oltre un anno in una crociata per la liberazione della città dal traffico gommato, ha salutato con soddisfazione l'ingresso delle nuove società.
"Questo tipo di operazioni - spiega però Visicaro - dimostra quanto alcuni imprenditori nella nostra città vengano tenuti in disparte. C'è un'imprenditoria che gode di corsie preferenziali ed un'altra che invece deve emigrare a Catania".
Sulla nuova rotta Visicaro non ha dubbi: "E' già un primo esempio di autostrada del mare. Si tolgono i camion dalla Messina-Catania, autostrada pericolosissima e si mettono sulle navi. I camion soprattutto non arrivano in una città che da anni vive uno stato di occupazione. Speriamo che questa nuova linea non subisca boicottaggi". Intanto i comitati sono sul piede di guerra sul fronte interno. Sabato prossimo dal molo Norimberga salperà la prima nave del gruppo Caronte-Tourist destinata a coprire la rotta Messina-Salerno. Un'iniziativa contestata sin dalla presentazione. I tir, per raggiungere il punto di attracco, dovranno attraversare il viale Europa e la via La Farina per poi immettersi sul vecchio cavalcavia.
" Ci batteremo perchè questo non accada -dice Visicaro- mentre tentavamo di liberare la rada San Francesco con un colpo di mano hanno occupato anche un'altra porzione del centro. Avviare questo servizio significa appesantire il traffico. Speriamo soltanto che non ci siano altri incidenti".

28/9/2001 ( La Sicilia )

Tir sul Boccetta, l'VIII Quartiere chiede fasce orarie anche di notte

Giuseppe Lo Re

Viale Boccetta, l'VIII Quartiere chiede più controlli — Le azioni repressive dei Vigili urbani, indubbiamente, ci sono state, ma il Consiglio dell'VIII Quartiere chiede controlli ancora più pressanti sul viale Boccetta. Nella seduta di ieri, è stato approvato un documento all'unanimità. Si comincia con le fasce orarie, la cui scadenza è prevista domenica: «Considerato l'esito positivo che la sperimentazione ha avuto sia in ordine alla vivibilità che alla viabilità e alla sicurezza, sarebbe opportuno potenziare le misure di prevenzione e di salvaguardia, rinnovando a tempo indeterminato le attuali fasce orarie, estendendole anche alle ore notturne». Poi, vengono chiesti lumi anche sul progetto per il nuovo approdo a Mili-Tremestieri «nella consapevolezza che solo questo potrà risolvere definitivamente il problema».

28/9/2001 ( La Sicilia )

Blitz di Capitaneria e Soprintendenza
Molo «Norimberga» alt all'illuminazione
Interventi non autorizzati

Massimiliano Mondello

Più che «Norimberga», il molo a fianco della stazione marittima dovrebbe essere ribattezzato «Discordia». A parte tutte le polemiche che ha creato e che creerà il prossimo collegamento tra i porti di Messina e Salerno, ieri mattina un'altra «tegola» si è abbattuta sulla martoriata banchina che tanto serve per decongestionare quelle di riva dal traffico commerciale: la Capitaneria di porto ha disposto la sospensione dei lavori per l'attivazione dell'impianto d'illuminazione, perché non autorizzati. Un provvedimento scaturito al termine del sopralluogo congiunto, effettuato ieri mattina dagli uomini della sezione Demanio e Contenzioso e dai tecnici della Soprintendenza. Massimo riserbo da entrambe le parti. L'arch. Rocco Scimone non ha inteso commentare il fatto, a causa di «disposizioni superiori», mentre dalla Capitaneria, il comandante Carmelo Maccarone dice «che, comunque non sono pregiudicati gli altri interventi in corso» e cioè quelli di pavimentazione della banchina da parte della «Co. Ind», per conto della consortile «Servizi Norimberga». Ma c'è da chiedersi: come saranno possibili le operazioni d'imbarco e sbarco dalla nave «Cartour», la cui partenza dal molo è prevista all'1 e l'arrivo alle 20? Dall'Autorità portuale minimizzano, ma tengono a sottolineare che per dare il via libera ai lavori d'illuminazione del molo manca solo... il parere della Soprintendenza.
Oggi si riunisce il Comitato — Il parere sul rilascio di alcune concessioni demaniali, la convenzione con l'Agenzia del Demanio e la definizione del Piano regolatore portuale di Milazzo, saranno oggi al centro della riunione del Comitato presieduto da Giuseppe Vermiglio.

28/0/2001 ( gazzetta del sud )

«Al Norimberga non sono rispettate le prescrizioni»

I lavori di sistemazione del molo Norimberga – si legge in una nota del comitato “La Nostra Città” –, sono stati eseguiti in difformità ai pareri e alle prescrizioni della Soprintendenza. Sono state realizzate delle corsie con elementi prefabbricati in cemento armato che impediscono la libera fruizione del molo ad usi e utilizzazioni diverse da quelle della società consortile “Norimberga”. La nuova sistemazione a “serpentone” impedisce la visuale e il godimento della zona vincolata, derogando dai limiti imposti dall'ente regionale di tutela. Durante i lavori di scavo a sezione obbligata, per la posa delle nuove linee elettriche, sono state compromesse murature riguardanti la Real Cittadella. Gli ingressi al nuovo “serpentone per tir” sacrificano ed ostacolano gli ingressi dei distaccamenti portuali dei vigili del fuoco e della guardia di finanza. Tutto ciò è stato esposto – prosegue la nota –, alla Sezione tutela del territorio della polizia municipale e alla dottoressa Giovanna Bacci, responsabile della Soprintendenza. Gli accertamenti richiesti non potranno non verificare l'esistenza di reati urbanistici e dei vincoli ambientali e di tutela del patrimonio culturale. Eventuali omissioni o disattenzioni saranno denunciate all'Autorità giudiziaria. Una diffida/atto stragiudiziale sarà inviato all'Autorità portuale e all'Ente porto per la variazione di destinazione d'uso dell'area del molo Norimberga e per il mancato controllo della superficie.

29/9/20101 ( gds )

Tir al Boccetta: restano le fasce orarie
Altra proroga per l'ordinanza dei divieti

Enzo Gallo

Si va avanti con le proroghe di mese in mese, per lo svincolo di viale Boccetta. Sembra al momento la soluzione migliore, quella di fare attraversare ai mezzi pesanti l'arteria in fasce orarie, anche perch‚ in questo lungo periodo di prova, si è avuto un beneficio notevole dal transito limitato del gommato pesante.
La nuova proroga prevede che sino al 31 ottobre l'ordinanza sindacale emessa il 19 aprile scorso, ed entrata in vigore il 7 maggio, resterà attiva con divieto valido in due fasce orarie, dalle 7 alle 9 e dalle 18 alle 20. La limitazione riguarda i mezzi provenienti dal sistema autostradale nonch‚ dagli scarichi marittimi delle Ferrovie dello Stato, Caronte, Tourist Ferry Boat, N.G.I. e Meridiana, che saranno dirottati negli altri svincoli di Camaro, Gazzi e Tremestieri.
Il sindaco Salvatore Leonardi e l'Assessore alla Viabilità Turi Rizzo, stanno vagliando attentamente la soluzione migliore per poter liberare il centro cittadino dall'annosa questione dei tir che soprattutto in passato ma anche allo stato attuale, preoccupa e non poco i cittadini.
Gli amministratori stanno anche cercando di ridistribuire gli incarichi all'interno della giunta, compresi il ruolo degli esperti al traffico e le nomine nei principali enti di sottogoverno. Infatti Salvatore Leonardi mirerebbe alla creazione di un vero e proprio staff tecnico, coordinato dall'assessore alla viabilità e composto dai dirigenti del dipartimento, dal comando della polizia municipale diretto da Calogero Ferlisi e da tecnici esterni, scelti tra coloro che hanno maturato esperienza nel settore e che conoscono profondamente il territorio comunale, potenziando ulteriormente i controlli delle zone più a rischio, vedi il Boccetta.
Tra l'altro, il traffico dei tir in città è destinato ad aumentare nel giro di qualche anno del 50 per cento, come recita il "Libro bianco sui trasporti" dell'Unione europea, dato certamente da non sottovalutare per gli ulteriori problemi che potrà creare.
Tornando alla nuova proroga delle fasce orarie, non è certo mancata la voce dell'VIII Quartiere sempre attento alle problematiche relative al Boccetta. Infatti il consiglio circoscrizionale, si è riunito giovedì pomeriggio ed all'unanimità, ha redatto un documento inviato all'Amministrazione Comunale ed agli organi di stampa, per ribadire alcuni concetti già espressi in passato.
In sostanza il documento firmato dal presidente Roberto Nicolosi, chiede di lasciare le fasce orarie per le quattro ore previste, ma anche di bloccare il transito notturno ai tir dalle 24 alle 6 così come ventilato anche dall'Amministrazione.
In più il consiglio chiede al sindaco a che punto siano le decisioni per costruire i nuovi approdi a Tremestieri, vero problema di tutta la situazione. Intanto si aspettano le risposte dal Comune che sicuramente non tarderanno ad arrivare in particolare per i nuovi approdi, ma nel frattempo c'è la certezza che per un altro mese, i tir circoleranno sul Boccetta soltanto in alcuni orari, continuando a dare "ossigeno" agli abitanti dell'intera zona, martoriati per più di trent'anni.

29/9/20101 ( la sicilia )

emergenza tir / Il sindaco ha reiterato l'ordinanza che vieta il transito dei mezzi pesanti sul Boccetta tra le 7 e le 9 e tra le 18 e le 20
Ennesima proroga: ancora un mese di fasce orarie


Max Passalacqua

Sembrava che finalmente, dopo una serie di proroghe, le fasce orarie dovessero andare in “pensione” con l'inizio del mese di ottobre, sostituite da un provvedimento definitivo in materia di limitazioni al transito dei mezzi pesanti sul Boccetta. E invece, il sindaco Salvatore Leonardi ha prorogato fino al 31 ottobre l'ordinanza che risale addirittura al 19 aprile (ma è entrata in vigore il 7 maggio) con la quale si vieta il passaggio dallo svincolo di Messina Boccetta tra le 7 e le 9 del mattino e tra le 18 e le 20 ai veicoli destinati al trasporto di merci aventi massa limite complessiva a pieno carico superiore a 8 tonnellate. La limitazione riguarda i mezzi provenienti dal sistema autostradale e dagli approdi Fs, Tourist-Caronte, Ngi e Meridiano, eccetto quelli destinati al trasporto pubblico. Dunque, ancora per un mese si andrà avanti così: la mancanza di soluzioni di lunga durata (anche in funzione delle perplessità espresse dal ministero dei Trasporti in merito ad alcune ipotesi di chiusura temporanea dello svincolo) ha “consigliato” al primo cittadino di reiterare il provvedimento. Nei giorni scorsi, invece, sembrava che Leonardi fosse piuttosto orientato all'adozione di provvedimenti di segno diverso, ma evidentemente l'incertezza sul da farsi ha prevalso e non è detto che si tratti dell'ultima proroga: tra l'altro, non sono previste riunioni del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura per discutere il problema. A chiedere la chiusura alternata dei vari svincoli cittadini, attraverso una articolata proposta presentata al prefetto Giosuè Marino, è stato soprattutto il Comitato “La nostra città”, che in questi mesi ha vivacemente protestato a più riprese ritenendo comunque insufficienti le fasce orarie. Di parere opposto il consiglio dell'VIII Quartiere (la cui sede civica si trova proprio sul viale Boccetta), che nella seduta di giovedì ha approvato all'unanimità dei presenti la richiesta al sindaco, «considerato l'esito positivo che la sperimentazione ha avuto sia in ordine alla vivibilità che alla viabilità e alla sicurezza e in considerazione dell'opportunità di potenziare le misure di prevenzione e di salvaguardia, di rinnovare a tempo indeterminato le attuali fasce orarie e di estenderle alle ore notturne». Oltre all'adozione di fasce orarie più “lunghe”, però, il consiglio di Quartiere «raccomanda un maggiore controllo del territorio da parte degli organi competenti, al fine del rispetto e della piena applicazione dell'ordinanza sindacale» e soprattutto «ritiene ancora una volta necessario conoscere, così come più volte richiesto, a che punto sia l'iter per la realizzazione degli approdi, nella consapevolezza che solo quest'ultima potrà risolvere definitivamente il problema». Ma su questo fronte non si hanno notizie recenti a parte l'appello del prefetto a Comune e Regione affinché «ciascuno faccia la propria parte». Sul Boccetta, in forza di un'altra ordinanza sindacale di recente prorogata, è già vietato il transito durante la giornata dei mezzi che trasportino merci pericolose, i quali possono infatti utilizzare soltanto lo svincolo di Tremestieri (e, quando verrà aperto, quello di San Filippo) nelle ore notturne, dalle 21,30 alle 6,15 del mattino.