LA STORIA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dal registro verbali

Dal Registro dei verbali del corpo pompieri di Cagnò- sono conservati verbali dal 1900 al 1955 – risulta che il "Corpo pompieri volontari comunali fu ricostruito il 19 marzo del novecento".

Evidentemente un corpo di volontari era stato attivo anche in precedenza, successivamente sciolto.


La prima caserma


Programma gita alla Mendola 1902


Il grande fuoco del1969

Dall'Adige del 1969

Tra i disastrosi incendi si ricorda quello dell’aprile del 1969, scoppiato in due distinti momenti, il 16 e poi il 18 aprile, distruggendo o lesionando gravemente le abitazioni di ben 52 persone, più grave il primo incendio che interessò 37 persone, ma spaventoso anche il secondo che colpi le case di altri 15 abitanti. Così il giornale L’Adige descrisse, il 18 aprile 1969, il primo incendio: "L’incubo a Cagnò è durato tre ore: il poderoso incendio; alimentato da un forte vento, sviluppatosi l’altra notte in un caseggiato in centro al paese, ha infatti minacciato catastrofiche proporzioni. Si deve alla tempestiva e organizzatissima opera di intervento dei vigili del fuoco di tutta la valle se le conseguenze del rogo sono state limitate, pur risultando alla fine di assoluta emergenza. Otto famiglie senza letto, per un conto complessivo di 37 persone sono le vittime dirette di un sinistro che a Cagnò non ha precedenti a memoria d’uomo. I danni sono pesanti, si calcola nell’ordine dei 60 milioni di lire, aggravati dal fatto che i nuclei familiari colpiti dal sinistro hanno potuto salvare ben poco dei propri averi, sorpresi dalla fulmineità delle fiamme e dalla lori intensità. Con il ritorno del giorno si è dato avvio alle operazioni di recupero del misero patrimonio risparmiato dal fuoco: fra muri pericolanti e travi bruciate i sinistrati hanno cercato ieri mattina di asportare le rare masserizie e ricordi più cari. Tutta la popolazione si è stretta attorno ai colpiti dal sinistro, in una attestazione di solidarietà e di partecipazione, mettendo a disposizione alloggi e beni di prima necessità. La notte di paura a Cagnò ha avuto inizio poco dopo le 23.00: la signora Gina Paternoster, abitante in un edificio prospiciente L’agglomerato preso di mira dall’incendio, ha notato fiamme e fumo levarsi dal sottotetto e ha lanciato il primo allarme. Destata dal sonno, gran parte della popolazione Ha organizzato il primo intervento. Poi, in breve tempo sono sopravvenuti i vigili del fuoco del luogo, e quelli dei paesi vicini: Revò, Romallo, Casez, Dambel, Livo, Rumo.


Comandanti di ieri e oggi

 

- Giuseppe Pedri

 


I POMPIERI DAGLI ANNI 50 AD OGGI

In piedi da sinistra: Orlando Negherbon,Virginio Mattevi, Dario Paternoster, Ruggiero Preti, Primo Negherbon, Silvio Negherbon, Massimo Paternoster, Gioegio Pedri.

Seduti da sinistra: Vittorino Dallao, Celestino Zambiasi, Flavio Pedri, Alfonso Pedri.

 


Da sinistra in piedi: Giuseppe Dalpiaz, Dario Paternoster, Giulio Pedri, Primo Negherbon, Franco Negherbon.

Da sinistra seduti: Giovanni Mattevi, Alfonso Pedri, Enrico Dallao.

 

 

Da sinistra in piedi: Giuseppe Dalpiaz, Mario preti, Walter Pedri, Elvio Mattevi, Franco Negherbon, GimmyPreti.

Da sinistra seduti: Enrico Dallao, Luigi Mattevi, Elio Pedri, Giovanni Mattevi, Tiziano Mosna.

Da sinistra in piedi: Walter Pedri, Michele Paternoster, Oscar Paternoster, Franco Carlini, Stefano Preti, Mario Preti, Alberto Dallao. Da sinistra seduti: Luigi Mattevi,Giovanni Dallao, Pio Paternoster, Ivan Dalpiaz, Elio Pedri.

-GRUPPO ALIEVI-

Da sinistra: Andrea Dallao, Patrik Micheli, Gionny Preti, Nicola Pedri, Renato Paternoster, Raffaele Paternoster


L'attuale caserma



Text- design copyrigt© ivandalp@tin.it ID2000