AI MARGINI DELLA FIERA

alateus



Non sta a noi dire se l'attuale infaticabile manager del soglio di San Pietro si sia ben meritato un posto in paradiso; molti pensano di si, ma di certo nessuno puo' negargli il diritto ad una doppia citazione sul Guinness dei primati: Sul punto a) nessuno ha dei dubbi; per il punto b), se le notizie di cronaca sono esatte (La Stampa-30/04/2003), Karol Wojtyla in 24 anni di pontificato ha proclamato ben 469(!) santi. Nessuno di tutti gli altri pontefici che lo hanno preceduto era riuscito a fare tanto. Tutto questo nel corso di 47 cerimonie, ad una media di circa 10 santi per botta.(1)
Senza poi considerare i 1313 beati che contano molto meno ed ai quali e' solo riservato un posto nel loggione del grande teatro dell'aldila'. Pochi di essi faranno carriera e diventeranno santi; gli altri passeranno nel dimenticatoio.

Non tutti se ne sono accorti perche' la maggior parte delle cerimonie di proclamazione sono avvenute in tono discreto e dimesso, salvo una, quella del 16/6/2002, dove e' stato fatto sfoggio di una macchina organizzativa tale da fare invidia ai Responsabili di Pubblicita' e Marcheting di Disneyland.

Mai bottega (quella di S.Giovanni Rotondo) ha avuto un vernissage di tale importanza, forse anche per compensare i risultati deludenti di alcune altre che, ancora qualche anno fa, andavano per la maggiore.
Pensiamo, per esempio, a Fatima. L'ultima volta che sono capitato da quelle parti sono rimasto un po' perplesso. Puo' darsi che dipendesse dal fatto di essere un giorno feriale ma certo che l'affluenza non era delle piu' esaltanti e come numero e come "qualita'" di visitatori. In buona sostanza si trattava di burini ispano-portoghesi scesi dalle alte sierras con il panino di jamon serraño in tasca e la borraccia del vino a tracolla. Gente, per intendersi, che aveva l'aria di sperare nei miracoli piu' improbabili ed allo stesso tempo pronta a lesinare sui centavos davanti alle cassette per le elemosine.
In fondo c'era da aspettarselo; sgonfiata l'annosa bufala delle misteriose profezie del giorno dopo per il giorno prima, che altro resta a Fatima?

Non parliamo poi di Medju Gorye; un vero disastro finanziario. Una sfiga cosi' non si era mai vista!
Oltre tutto occorre anche tenere conto che oggigiorno e' molto difficile trovare un pugno di pastorelli disposti a farsi plagiare e vedere la Madonna. I pastorelli non sono piu' quelli di una volta, si sono scaltriti, anche per difendersi dalle avances pedofile della pretaglia, e se oggi dovessero vedere la Madonna per prima cosa si farebbero dettare i pronostici per la schedina del Totocalcio.
La nuova bottega di S.Giovanni Rotondo e' nata su ben altri presupposti e le soddisfazioni non dovrebbero quindi mancare. Auguri.
(*)


Abbiamo divagato rischiando di uscire dal seminato: quello che preme far notare e' stata l'assenza in fiera di quasi tutto il clero nord-americano.
La T.V. di stato (imparziale come sempre) ha dedicato, in alterne riprese, qualche ora alle celebrazioni vaticane e circa 30 secondi alle riunioni di Dallas sul problema della clerical-pedofilia. Eppure quei 30 secondi sono bastati; hanno detto di piu' ed oltre il necessario per chi era attento a coglierne le sfumature.

L'enorme salone di Dallas era gremito di tonache nere (i corvi neri di Galilea, secondo l'Imperatore Giuliano l'Apostata); avevano tutti il capo chino, i visi lunghi, un'aria di circostanza contrita e dolente mentre ascoltavano le tardive testimonianze rese da poveri sprovveduti, vittime ormai mature delle sevizie di esuberanti pretacci. Frequenti, frettolosi e corali segni di croce non sono riusciti a dissipare il dubbio che, sotto sotto, i piccanti racconti degli exploits dei loro santi confratelli, abbiano provocato qualche improvvida ed estemporanea erezione ben mascherata, per fortuna, nelle pieghe delle tonache.

Ora, ragionando da poveri mortali privi della grazia divina, e' difficile esimersi dal fare alcune banali considerazioni. Se il fenomeno fosse stato limitato ad un modesto gruppetto di porcaccioni, si sarebbe anche potuto parlare del vizio immondo di pochi depravati. Ma qui' si tratta di un fenomeno che ha coinvolto circa 150 ministri di Dio (vescovi compresi) e quindi non si puo' piu' parlare di vizio ma di una vera e propria "vocazione".
(2)

La classica vocazione del "cazzo".

Ci e' sempre stato raccontato che se uno si fa prete lo fa perche' ha sentito la vocazione; perche' ha sentito la speciale chiamata del Signore ad esercitare un sacro ministero.
Qui' i casi sono due: o il Signore ha sbagliato chiamata, ipotesi insostenibile visto che e' infallibile per definizione, oppure quello che ha creduto di essere chiamato si e' sbagliato nel recepire messaggio e funzioni del suo sacro ministero, tanto da confondere la celebrazione della Santa Messa con la celebrazione della messa in culo ai parrocchiani minori ed indifesi.

E questa seconda ipotesi e' meno balzana di quanto possa sembrare. Vediamo i protagonisti (quelli attivi): si tratta, per lo piu', di esuberanti ragazzoni americani, atletici, sportivi, iper-nutriti, iper-vitaminizzati e iper-rincoglioniti che vengono relegati per anni in seminari dove imparano, e' vero, tutti i segreti della teologia ma, nello stesso tempo, le circostanze e la natura stessa li rendono devoti di Santa Sega Vergine o di San Sodoma Protomartire.
Quindi quando escono e gli affidano una parrocchia e' piu' che naturale e comprensibile che siano propensi ad esercitare il loro ministero tra le gambe delle loro parrocchiane o nel sedere dei loro devoti parrocchiani. E fin qui' va tutto bene sino a quando i loro devoti considereranno il quanto come un singolare e pio approccio alla fede; in fondo sono maggiorenni e vaccinati e si tratta in buona sostanza di "sacre" trombate. E poi, le vie del Signore sono infinite, compresa quella che conduce alla fede attraverso gli sfinteri.
La cosa pero' diventa insostenibile e degna di capestro quando la libidine dei corvi di Galilea si scatena su bambini innocenti e non coscienti, plagiati e condizionati da quell'aura di sacralita', di mistero che aleggia su quegli immondi "lupanari dello spirito" che sono le parrocchie ed annessi oratori per i giovani polli.

Una possibile soluzione per il futuro sarebbe quella di donare al nuovo sacerdote, al momento dell'ordinazione, una pecora bianca, lavata, profumata ed ornata di vezzosi fiocchetti rosa, destinata ad un uso, facilmente intuibile, tra le discrete mura della canonica. E per interrompere la monotonia e l'assuefazione, il giovane "padre" potrebbe saltuariamente orientare i suoi interessi sulla perpetua o sul sacrestano. Gli unici che potrebbero avere da ridire su questa soluzione sono quelli che si dedicano alla protezione degli animali. Pero' messi di fronte alla scelta tra le sevizie ad una pecora o quelle ad un bambino la decisione dovrebbe essere scontata.

Alla fine c'e' il danno finanziario che e' la maggior preoccupazione della pretaglia americana e di quella di romana. Un recente sontaggio condotto negli USA ha messo in evidenza (come da T.V.) che solo il 42% degli americani ritiene ancora attendibile ed affidabile la chiesa cattolica; sarebbe interessante sapere cosa ne pensa l'altro 58%. Ma questo conta poco: quello che veramente ha messo in crisi l'organizzazione e' il fatto che nel giro di pochi mesi (da quando lo scandalo e' dilagato) gli introiti di bottega (elemosine, lasciti, donazioni, tangenti, ecc.) sono precipitati del 70%.

Anche se i 150 maialoni pedofili sono stati beccati questo non significa che il problema sia risolto. Quali altri immondi fermenti si agitano sotto le tonache nere della pretaglia americana? E non illudiamoci che al di qua' dell'Atlantico le cose vadano meglio; la differenza sta nel fatto che qui la chiesa ha le strutture ed il potere per soffocare gli scandali sul nascere. Avrete pur notato che in Italia, quando un prete pedofilo si fa beccare, sui giornali appare il solito trafiletto di circostanza e poi si passa tutto sotto silenzio; persino gli omicidi.
Qualche anno fa un comandante delle guardie svizzere ha accoppato un subordinato perche' gli fotteva la moglie. Non si era neanche reso conto che si trattava di ...corna sacre, essendo il tutto accaduto nei sacri quartieri vaticani, la casa di Dio per eccellenza. Che fine ha fatto l'omicida? E' stato processato? Come mai i giornali, dopo i primi giorni, hanno lasciato cadere il ghiottissimo scoop?

Cosa succedera' adesso ai sacri pedofili americani? A parte lo spretamento di rito, auguriamoci che qualche magistrato coraggioso e non asservito riesca a mettere insieme qualche migliaio di anni di galera da ripartire equamente tra tutti gli interessati.

(1) - Alla data del 4/10/2003 sono diventati 477.

(2) - Le cose sono peggio di quel che si pensasse. Secondo il "Corriere della Sera" del 12/3/2003 (pag. 6) gli incriminati sarebbero ora 1200 ed i casi rilevati e/o denunciati ben 4000.

(*) - Aggiornatevi sui fasti di San Giovanni Rotondo cliccando QUI.





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