Associazione Culturale   
"ORIZZONTI"
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L'associazione culturale orizzonti pubblica il libro "......e nacque Alessandria "


Presidente: Nino Raineri.                                          Vice Presidente: Zinella Ferraro.

Soci: Armando Cannata, Enzo Badami, Elena Cannata, Pasquale Aliotta, Enza Vacante, Gaetano Di Rosa, Paola Sciortino, Anna Ligammari, Enzo Mangione, Gianni Comparetto, Roberta Chiaramonte, Cettina Romanello, Gino Mandalà, Daniela Navarra, Enzo Scaglione, Anna Maria Battaglia, Daniele Guastella, Pinella Longo Canzoneri, Lia Ferraro, Giovanna Cancelliere, Cristina Comparetto, Mariangela Busciglio, Daniela Barletta, Giacoma Leto, Giuseppe Cancelliere, Filippo Ciaravella.


Sono passati dieci anni da quando, quel 25 gennaio 1989 io, Armando Cannata, Enzo Badami, Giuseppe Ciaravella ed Enzo Scaglione ci siamo recati dal Notaio ed abbiamo dato vita, formalmente, all'Associazione Culturale "Orizzonti".

Dico formalmente perché in effetti, già da qualche anno, avevamo iniziato alcune attività, volte al recupero delle nostre tradizioni e della nostra storia, realizzando dei filmati che abbiamo proiettato in piazza Cavour alla presenza di numerosi compaesani, molti dei quali emigrati che si trovavano per le ferie ad Alessandria della Rocca.

E sono stati proprio loro ad entusiasmarci e a darci l'imput; abbiamo sentito forte in noi quel desiderio di mantenere vivo il rapporto con loro, ma non sapevamo, in concreto, cosa fare.

Così è nata l'idea di coinvolgere altri nostri amici e di dare vita all'Associazione, chiamandola "Orizzonti" proprio perché "...all'orizzonte del nostro paese, un'altra Alessandria vive: quella dei nostri emigrati...ai quali vogliamo essere vicini, anche con le nostre attività" (L'Opinione n°1- luglio 1989).

Il 13 Luglio del 1989 nasce L'Opinione,OPINIONE.JPG (105013 byte) il nostro fiore all'occhiello: quella sera ne abbiamo distribuito 1.000 copie: ricordo la curiosità della gente ed il plauso fattoci perché dopo anni (un'informazione analoga c'era stata vent'anni prima con Cose Nuove, diretto da Don Ignazio Settecasi, e nei primi anni '80 con la pubblicazione di pochi numeri di MCA, diretto da P. Renato Saitta) ad Alessandria qualcuno scriveva, faceva proposte, parlava di attualità, di nascite, di avvenimenti locali...Ma quello che è stato l'obiettivo principale, in questi dieci anni, è stato l'interesse volto al recupero ed alla salvaguardia del nostro patrimonio storico - artistico - culturale - archeologico.Un obiettivo arduo, se pensiamo a quanta indifferenza ed ostinazione abbiamo incontrato, specialmente dalla classe politica -non tutta- che si è avvicendata in questi anni.Numerose sono state le segnalazioni e le denunce, apparse ne "L'Opinione", in questi dieci anni, per scuotere le coscienze e fare riflettere la gente. La prima, (in un articolo del Prof. Pino Frisco) che riguardava la Cappella dei padri Carmelitani annessa la chiesa del Carmine, è stata, oltre che una denuncia, un invito rivolto all'Amministrazione di allora a prendere atto della relazione della Sovrintendenza per i beni architettonici ed ambientali che, in occasione di un sopralluogo effettuato il 16.8.1983, esortava l'allora Sindaco «... a disporre lo sgombero della suddetta cappella...» usata come deposito. Numerose volte, nel corso di questi dieci anni, abbiamo ripetuto l'appello, invano. Sono trascorsi 16 anni dal sopralluogo della Sovrintendenza e la Cappella è ancora adibita a magazzino comunale! Sono cadute le prime case di Alessandria, in via Magazzini... ed anche allora ci siamo fatti sentire pubblicandone le foto (L'Opinione aprile '96); è stato costruito "un catubio" ai piedi della Croce ( L'Opinione febbraio '98); il paese è stato cementificato ed ora cerchiamo qualche "cuti" in qualche stradina per valorizzarlo affiancandogli piante tropicali; piazza Cavour al centro ospita una "rampa di lancio" (L'Opinione febbraio '98); il Convento annesso la chiesa del Carmine è diventato uno stabile da adibire ad abitazione familiare con relativo balcone; il Convento dei Francescani prima, delle Clarisse poi, al suo interno è completamente vuoto; hanno portato via tutto: gravissimo! Quasi a voler dire che gli alessandrini debbono essere solo spettatori; e per di più lo stesso edificio sta crollando (l'Opinione febbraio '98), così come sono crollati altri ruderi del Castello della Pietra D'Amico; il Baglio De Micheli sta cadendo a pezzi (libro e video: Itinerario Turistico-Monumentale); dei pochi edifici nobiliari rimasti, qualcuno ha subito ritocchi architettonici poco consoni allo stile originario, come pure i Quattro Canti, che le nuove generazioni non capiscono perché si chiamano ancora così. E qualcuno continua a provarci e a privarci di opere d'arte, di suppellettili, di arredi, che fanno parte della nostra storia.

Crediamo che se questo stato di cose si è verificato e persiste, ciò non è dovuto solamente alla grave insensibilità di chi, di competenza, avrebbe dovuto provvedervi, ma è dovuto anche alla poca coscienza di noi alessandrini, che, anno dopo anno, abbiamo assistito impassibili al degrado che ha colpito il nostro paese.

In questi dieci anni L'Opinione non è stato solo questo: non è stato un giornale di denuncia e di polemiche; anzi.

Abbiamo rivolto vari inviti ai politici ed alle amministrazioni altalenanti di questo decennio presentando idee e proposte; una di queste riguardava un museo etnografico, per la realizzazione del quale avevamo dato -e continueremo a dare- la nostra piena disponibilità. Abbiamo seguito, in questi dieci anni, i principali avvenimenti di carattere politico e culturale del nostro paese. Spesso, per perorare la nostra causa, siamo venuti a cozzare con le istituzioni, anche ecclesiali, ma non ci siamo arresi. In ultimo la segnalazione alla Curia Vescovile di affidare alla Consulta Cittadina di Pastorale Giovanile (cui anche la nostra Associazione, assieme alle altre che operano in Alessandria, ha aderito) il cosiddetto Palazzo Giallo: l'ex Casa del Fanciullo. Abbiamo più volte scritto e riscritto; in quei locali, che nessuno da anni utilizza, volevamo costruire un valido Centro Sociale, sede di tutte le Associazioni; dar vita ad un Oratorio, creare un luogo di incontro, di svago, di meditazione per i nostri ragazzi e giovani. Il nostro appello ha provocato una reazione opposta a quella che fiduciosi aspettavamo. E così, anziché darci la disponibilità dei locali -per come ci era parso di capire- questi continuano a rimanere chiusi, abbandonati a se stessi; anzi, l'estate scorsa, data la diatriba nata circa la proprietà dei locali, Qualcuno si è fatto vedere, e vi si è accampato per qualche settimana, forse per dimostrare che era l'unico legittimato a farlo.

Un altro fallimento per noi! Ma non ci siamo arresi, né ci arrenderemo!!!

In questi dieci anni numerose sono state le iniziative di carattere culturale promosse dall'Associazione "Orizzonti": dalla salvaguardia dell'ambiente, alle varie edizioni della Festa dell'Albero (in collaborazione con l'Ass. Cult. Pro-Loco e l'AVIS); dalla realizzazione di una mostra sugli ambienti di una famiglia tipica di Alessandria della Rocca, a: "...E nacque Alessandria...", a "C'era 'na vota...".

Un cenno meritano anche le pubblicazioni "Itinerario Artistico e Monumentale di Alessandria della Rocca" (1995), "Si cunta e s'arraccunta" (1996) e "Tradizioni popolari e folklore religioso in Alessandria della Rocca" (1998), la realizzazione dei filmati proiettati in piazza Matrice nell'agosto del '95: "1948: Immagini di Alessandria" e "Itinerario Turistico e Monumentale".

Che altro aggiungere? Abbiamo cercato di essere presenti e di farci sentire: noi ci abbiamo provato!       

                                                                                                                                Nino Raineri

 

 

Acune pubblicazioni dell'associazione "ORIZZONTI"

 

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libro2.jpg (32102 byte) SICUNTA.JPG (46711 byte)

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L'Associazione culturale "Orizzonti" si propone di pubblicare il libro <storia delle chiese e delle confraternite di Alessandria della Rocca>. Per tale iniziativa necessitano sponsors.