AMNESTY INTERNATIONAL

Gruppo Italia 227

Reggio Calabria

Premio Nobel per la pace 1977

Premio delle Nazioni Unite per i diritti umani 1978


 

"NON SOPPORTIAMO LA TORTURA"

Amnesty International lancia mercoledì 18 ottobre la grande campagna mondiale "Non sopportiamo la Tortura" che fino al 10 dicembre del 2001, coinvolgerà l’intero movimento a livello internazionale.

Anche tutti i gruppi calabresi saranno mobilitati in questa campagna, il cui scopo, chiaro ed imperativo, è fermare la tortura, ovunque e contro chiunque sia praticata.

Nonostante, infatti, le convenzioni e gli accordi internazionali la vietino, la tortura rimane di fatto una pratica comune e spesso metodica, in alcuni paesi addirittura inflitta per legge (la fustigazione e l’amputazione sono legali in Afghanistan, Arabia Saudita, Yemen, Emirati Arabi Uniti) e comunque presente in varie forme in 125 stati, compresi quelli dell’Europa industrializzata e civile, dove i maltrattamenti di stampo razzista, anche da parte delle forze dell’ordine, stanno divenendo sempre più cosa ordinaria.

Utilizzata per estorcere confessioni ma anche, "semplicemente", per umiliare, spaventare e traumatizzare uomini e donne che resteranno segnati per tutta la vita, la tortura è, in molte realtà politiche, uno strumento in mano al potere, esercitato per mantenere l’ordine e colpire chiunque lo minacci: "funzionari della tortura", addestrati in corsi speciali, utilizzano strumenti che spaziano dagli arcaici fruste e bastoni alla più moderna elettricità (anche grazie agli equipaggiamenti forniti dai Paesi industrializzati) e picchiano, bruciano, soffocano, tormentano con crudeli "giochi" psicologici (finte esecuzioni), spesso alla presenza di medici, vittime che provengono indifferentemente da tutte le classi sociali, con una particolare "attenzione", però, per i detenuti politici, benché, in realtà, nessuno possa dirsi veramente al sicuro.

Fermare questa intollerabile pratica in tutte le sue forme, sia facendo pressione perché i Governi ratifichino e rispettino la Convenzione contro la Tortura sia informando, sensibilizzando la società civile su questo tema, è un obiettivo ambizioso, certo, ma non impossibile e comunque non il solo di questa campagna: l’impunità dei torturatori, infatti, liberi di circolare per le strade di Buenos Aires, Santiago, Belgrado o Roma costituisce uno scoglio insormontabile per una piena restituzione di dignità e diritti alle loro vittime; un mondo senza tortura è anche un mondo in cui i torturatori siano stati chiamati a rispondere di quanto commesso davanti ad un tribunale.

Il 21 e 22 ottobre gli attivisti di Amnesty International manifesteranno nelle piazze delle principali piazze italiane, per incontrare, informare e sensibilizzare i cittadini sugli obiettivi della campagna.

A Reggio Calabria, il gruppo Italia 227 sarà presente a P.zza San Giorgio, dove verrà simbolicamente delimitata, con un nastro segnalatore nero-arancione, una "zona libera dalla tortura".

Morire su un tavolo di tortura. Il caso di Abdulhelil Abdumijit

Non sopportiamo la tortura

Presentazione del libro

 

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