Qual è l'importanza dell'adattamento durante la direzione?
Si trovano sempre problemi nei toni o nelle linee di dialogo che non funzionano. In un film del genere, il tono è probabilmente uno degli obiettivi più difficili. Il film ha numerosi elementi horror, come romantici, e intenzionalmente comici che devi realmente bilanciare perché possono porre sottotono l'horror e la tensione della storia. Questi elementi possono funzionare bene insieme in una sequenza come quella con Beni e i vari simboli religiosi quando il pubblico è inizialmente atterrito ma poi risponde con risate straordinarie. Questi sono i momenti per cui lavoriamo: sono molto gratificanti. Ma quando mischi la porzione romantica del film e la sua qualità epica, può essere difficile occuparsi della tonalità. Così le informazioni avute con l'anteprima sono state molto importanti per la direzione. Nel campo dei grandi effetti visivi abbiamo proprio dovuto sperare di fare la cosa giusta. Un esempio si trova nell'intera sequenza finale. Avevamo visto già due volte il punto in cui Brendan combatteva contro l'aria e c'erano alcune figure scheletriche nella sequenza. Devi credere di avere preso la decisione giusta sia come editore sia nel progetto degli effetti e sapere che quando cominci a riprendere, sta funzionando.

Un'altra scena che è stata una sfida nell'aggiungere gli effetti speciali è l'intera scena dell'aeroplano con la sabbia. E' qualcosa a cui il pubblico risponde e che apprezza veramente, ma se andiamo a vedere i tagli originali della scena, che sono virtualmente identici a come sono nel film attualmente, troveremo la cosa inguardabile perché tutto quello che succede nella scena è vincolato agli effetti visivi.

E' molto difficile per chiunque visualizzare la sequenza prima degli effetti visivi. Abbiamo reclutato un pubblico di persone ordinarie. Al momento giusto avevamo un cartello con un titolo che diceva "Imhotep scoppia nella sabbia." Avevamo anche varie iterazioni di scheletri e figure di plastica. Questa ripresa incompleta porta il pubblico al di fuori del film e rende il test molto difficile. Sfortunatamente il nostro programma è stato allungato durante la fotografia (in origine si pensava di uscire in luglio). La ILM essenzialmente aveva previsto un ritardo di due mesi, che per loro è un enorme ammontare di tempo e noi siamo stati forzati alle anteprime in un modo molto disagevole. Questo fa veramente impazzire chi fa films, ma alla fine abbiamo imparato molto dalle anteprime perché il pubblico restava comunque incollato al film.
Quali erano le sfide nel lavorare con un personaggio per la maggior parte creato digitalmente?
E' stato estremamente difficile avere a che fare con questo, non ci sono dubbi su questo. Con l'avvento delle creature generate al computer, sei forzato a prendere molte decisioni tecniche prima nell'intero processo, e devi mettere insieme una sequenza con uno dei personaggi mancanti. Significa che devi usare molto la tua immaginazione. Devi anche avere molta fiducia negli animatori e nel supervisore degli effetti visivi. Ad aiutarmi avevo molte sequenze della creatura nella stanza dei tagli che potevo riguardare spesso. Ho cercato realmente di prestare attenzione a quelle e ad usare la mia immaginazione.

Decidere sulla misura delle immagini -- se scegliere un'inquadratura in primo piano o da lontano -- è molto difficile da programmare in anticipo. Sfortunatamente, è quello che devi fare perché il costo di queste riprese è così incredibilmente alto e prendono così tanto tempo per essere fatte, che non puoi improvvisamente decidere durante i sei mesi della lavorazione che vuoi veramente fare un primo piano. Puoi farlo solo limitatamente, ma è molto costoso e porta via un sacco di tempo. C'è la possibilità di mettere la compagnia degli effetti visivi nella condizione di dover finire le riprese giusto in tempo. Abbiamo dovuto rifare il 95% dei calcoli (il che ha determinato la lunghezza delle riprese alla ILM) prima che la fotografia fosse finita. Ciò che è significativo dal punto di vista editoriale è che tutte queste sequenze dovevano essere messe a punto mentre stavano girando il film. La ILM ha ripreso molte azioni che facevano da riferimento, le quali mettevano Arnold Vosloo al passo con gli attori con cui la sua controparte CG interagiva. Questi riferimenti erano strumenti per visualizzare le scene prioritarie per avere gli effetti visivi. Credo che, creativamente e finanziariamente, abbiamo fatto il meglio che potevamo nella previsualizzazione del film. Abbiamo cambiato pochissime riprese. Quando nel film arriva la grande creatura CG in tre dimensioni, virtualmente nulla di quel momento è stato cambiato .

Qual è la tua scena preferita?
Mi piace fare questo tipo di film, lo trovo stimolante, ma devo dire che nessuno degli effetti visivi è il mio preferito, tecnicamente. Da un punto di vista masochistico, mi diverte avere a che fare con le scene dove ci sono effetti visivi. Ma gli sforzi richiesti da questo tipo di scene ti fanno esitare. Gli effetti visivi ammontano a circa il 30% del film. ma hanno richiesto probabilmente l'80% del mio tempo. Una delle scene di cui mi è piaciuto realizzare gli effetti è quella di Beni (Kevin O'Connor) che si difende da Imhotep con i simboli religiosi. Questa scena era una sfida in molti sensi, prima di tutto perché Imhotep non era lì. Secondo, Imhotep parla in questa scena il che significa un aggiunta di molti elementi differenti, abbiamo dovuto riprendere il dialogo e tagliarlo in una "piastra". Abbiamo fatto il looping a Londra e preso la voce di Imhotep, cosìcché la ILM potesse animare le sue labbra. Questa era una sfida incredibile con cui aver a che fare e alla fine è stata molto molto gratificante, ma non direi che sia stato divertente farla.

Adoro tagliare le scene di dialogo. Mi piacciono le scene di azione e aver a che fare con gli effetti visivi, ma cè un qualcosa nelle scene di dialogo che trovo molto gratificante perché significa molto per la rappresentazione, e al quale io sono molto interessato. Il ritmo del taglio e fare in modo che il taglio non si veda è la cosa che mi piace di più. Una delle tecniche che abbiamo usato è stata passare nello scanner tutti i nostri storyboards. Abbiamo caricato nel computer tutti in nostri storyboards e a volte li abbiamo sovrapposti alle piastre per dare il senso del movimento. Abbiamo voluto provare a spiegare tutti i buchi nelle sequenze in modo visivo.

Puoi descrivere le interazioni con i tecnici del suono.
Il tecnico del suono, Leslie Shatz ("Dracula") ha lavorato con noi parecchie volte. E' un tecnico del suono specializzato nel terrorizzare e molto appropriato per questo tipo di film. Leslie ha cominciato a lavorarvi tra settembre e ottobre. Ci ha raggiunto a Santa Barbara e ci ha lavorato su da allora. Leslie è anche uno dei tecnici per il missaggio. Abbiamo fatto il missaggio con Leslie, Rick Kline e Chris Carpenter che ha usato i tecnici che usava Hitchcock qui alla Universal. Leslie ha fatto un paio di lavori con loro, così hanno un'eccellente relazione di lavoro. I tecnici di Hitchcock sono superbi. E' il miglior gruppo di tecnici del missaggio con cui abbia lavorato fin'ora. Laslie ha lavorato con un piccolo gruppo molto concentrato e affiatato. E' quello che potremmo chiamare l'approccio Nord Californiano agli effetti sonori. Il suo lavoro, i suoni della creatura, è qualcosa che si è sviluppato negli ultimi mesi. Si è seduto con il regista e occasionalmente con me per parlare degli effetti. Sono sicuro che è stata una sfida molto dura per lui perché c'erano molti tipi diversi di suoni, inclusa la Mummia, gli scarabei, e gli effetti della sabbia.

E' stato doppiato completamente con un sistema Tascam di registrazione chiamato MMR8. Questa tecnologia sta cominciando ad essere usata solo adesso. Tutto il materiale è stato consegnato ai tecnici della MMR8. Tutto, dal predoppiaggio al finale è stato missato da questo sistema di registrazione. Questa tecnica dà molte ed importanti opportunità che non si potevano avere fino ad ora. Quando guardavamo le anteprime prima del doppiaggio, senza molti degli effetti visivi, c'era la possibilità di prendere le registrazioni, che erano tecnicamente fuori dal sistema e porle dentro la stazione di controllo Pro Tools per redarle. Ci è stato possibile lavorare con i cambiamenti fatti in ritardo e le elaborate colonne sonore e unirli insieme senza far sentire la differenza. Ci sono alcuni problemi nella tecnologia, ma a parte questo lavora sorprendentemente bene.

Qual è il tuo nuovo progetto?
Una bella vacanza. Ho lavorato al film per 54-55 settimane ed è stato molto intenso fin dall'inizio. Non vedo l'ora di prendermi un po' di tempo e spero di avere poi un lavoro più semplice. Sono sicuro comunque che non sarà il mio caso. Probabilmente sarà qualcosa che coinvolge gli effetti visivi e troveremo sicuramente qualche nuovo modo per renderlo interessante e difficile durante la lavorazione.

Credi che sia la tua reputazione nel campo a portarti da un progetto all'altro?
Ci sono due modi di vedere la cosa. Puoi vederla come una forza in più perche hai esperienza, o come se ormai ti avessero classificato nel tipo di lavoro che fai. Io tendo a vederne il lato positivo. Mi piace veramente questo film e mi è piaciuto lavoraci. E' realmente un lavoro amatoriale per me e, ne sono virtualmente certo, per chiunque altro coivolto dal progetto. Non mi sarebbe possibile essere più felice neanche se potessi lavorare in un altro film come questo.

Intervista fatta da Elif Cercel, il 10 maggio 1999.

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© 1999 Rita Carla Francesca Monticelli