5/69 S I N D A C A L E 14/02/2000
AGENTI E RAPPRESENTANTI: RIFORMA DELLO "STAR DEL CREDERE"
ART. 28 LEGGE 21 DICEMBRE 1999 n. 526 (LEGGE COMUNITARIA 1999)
Il Supplemento Ordinario 15/L alla Gazzetta Ufficiale n.13 del 18 Gennaio 2000 pubblica la legge n. 526 del 21 Dicembre 1999.
Tale legge ("Disposizioni per ladempimento di obblighi derivanti dallappartenenza dellItalia alla Comunità Europea"), definita "Legge Comunitaria 99", allart. 28, riforma listituto dello "star del credere" ex art. 1746 del codice civile.
Lentrata in vigore della legge stessa è avvenuta il 2 febbraio 2000 (cioè a 15 giorni dalla data di pubblicazione).
Il sopracitato art. 28 introduce il divieto, in via generale, di qualsiasi patto che ponga a carico dellagente una responsabilità, anche parziale, per linadempimento del cliente. E però consentito eccezionalmente alle parti di concordare di volta in volta, per singoli affari individualmente determinati, di particolare natura ed importo, una responsabilità a carico dellagente, in misura non superiore a quella della provvigione che lagente avrebbe diritto di percepire per quellaffare e a fronte di un compenso aggiuntivo.
Pertanto, dal 2 febbraio scorso, nei contratti e rapporti con agenti non sono più consentite clausole, sia individuali, che collettive, che stabiliscano in via generale una responsabilità dellagente per linsolvenza del cliente.
In relazione alla modifica dellistituto dello "star del credere", da parte di CONFAPI sono attualmente in corso approfondimenti in due distinte direzioni:
- è allo studio una bozza di contratto di agenzia individuale dal quale possa scaturire una maggior tutela per le ditte mandanti, in diretta applicazione degli obblighi di esecuzione contrattuale secondo buona fede ex art. 1746 cc.;
- è oggetto di analisi e valutazione la possibilità di azione dinanzi alla Corte di Giustizia al fine di rimuovere lanomalia introdotta dal legislatore, consistente nel diverso trattamento normativo che si viene a creare nei singoli Stati, poichè di fatto lo "star del credere", seppure in termini diversi, è tuttora presente in quasi tutti gli altri Stati membri dellUnione Europea.