Sofocle (497-406 a.C.)
Poeta
tragico greco, nacque nel demo Ateniese di Colono nel 497
a.C. e fu figlio di un armaiolo, Sofello, ricco
industriale del demo di Colono. Nel 580 a.C. guidò il
coro dei giovani nelle celebrazione della vittoria di
Salamina. Nel 468 a.C. in un concorso riportò la sua
prima vittoria nelle gare drammatiche battendo così
Eschilo; nel 441 a.C. fu invece vinto da Euripide. Amico
di Pericle e di Erodoto fu anche uno stratega. Dopo la
sua morte fu venerato come eroe. Secondo la tradizione
scrisse 123 tragedie, delle quali ne restano solo sette.
Sofocle, secondo Aristotele, introdusse nella tragedia il
terzo attore, e svincolò i drammi dal legame con la
trilogia. Poeta profondamente religioso, aveva però una visione pessimistica della vita, nella quale l'unico conforto era la nobiltà d'animo. Dunque i suoi drammi si concentrano sul protagonista, eroe dotato di grande e complessa umanità. Lo stile di Sofocle, considerato nei secoli come modello di perfezione, non è privo di scarti imprevedibili essendo fondato sulla chiarezza espressiva e sul torbido "pathos" del personaggio. |
Tragedie: | Aiace | Elettra | Edipo re | Antigone | Trachinie | Filottete | Edipo a Colono |