26/03/03 TORNA ALLA
LUCE UN TRATTO DELLA VIA APPIA A SANTA MARIA A VICO (Ce)
A Santa Maria a Vico, in località
Migliori, è venuto alla luce un tratto dell’antica strada consolare
Appia con i caratteristici basoli calcarei, una tomba e una grande
statua togata. La strada, in questo tratto, attraversava la Valle
Caudina per collegare Capua con Benevento. Il rinvenimento si è avuto
per puro caso durante l'abbattimento di un vecchio edificio. La
Soprintendenza sta continuando le ricerche mentre il Comune chiede che
i reperti rinvenuti rimangano nel comune casertano, offrendo una sede
idonea per ospitarli.
26/03/03 CONTINUANO I
RINVENIMENTI DI TOMBE A CARINOLA (Ce)
Dopo lo scheletro
rinvenuto una settimana fa, a Carinola continuano a venire alla luce
sepolture medievali. Sta accadendo nel piazzale antistante la
Cattedrale di Carinola (Ce) dove erano in corso lavori di
ripavimentazione dell'area. Si tratterebbe di un cimitero risalente
ad un epoca compresa tra il 1000 e il 1400 dove erano seppelliti
coloro che non potevano permettersi o non erano ritenuti meritevoli di
essere sepolti all’interno della chiesa. Questa spiegazione
fornirebbe anche una risposta agli innumerevoli interrogativi di
questa ultima settimana. Sono comunque in corso ulteriori saggi da
parte delle Soprintendenze ai beni storici e archeologici che
confermerebbero con una buona dose di certezza che il sagrato
della chiesa carinolese nascondesse una fossa comune risalente ai
primi secoli dello scorso millennio. Sicuramente era un cimitero
destinato ai defunti meno abbienti visti i caratteri scarni ed
essenziali delle sepolture senza alcune oggetto artistico o
monili.
La Cattedrale di Carinola venne costruita nel 1099 anche se i
saggi di questi giorni hanno permesso anche di rinvenire alcune
mura sotterranee dello spessore di circa mezzo metro nella stessa
area, forse pertinenti ad una chiesa preesistente.
Il Comune di Carinola sta ora valutando l'opportunità di portare alla
luce l'intera necropoli e poi di ricoprirla in parte con una
lastra di materiale trasparente così da mantenerla visibile nel tempo
19/03/03 LE PIU' ANTICHE ORME UMANE RINVENUTE A
ROCCAMONFINA (Ce)
Facevano bella mostra di se da secoli
ma, nell'immaginario popolare, si trattava delle impronte del
diavolo, unico essere in grado di camminare sulla lava. In realtà
nel momento in cui furono impresse, lo strato di materiale vulcanico
non era caldo, ma in grado di essere calpestato anche da impronte
umane. Ma solo oggi, a seguito di approfonditi studi, è stato
possibile effettuare una scoperta sensazionale. Quelle orme le ha
impresse un nostro progenitore molto antico, addirittura fra 385mila
e 325 mila anni fa e questo ne fa le orme più antiche finora
scoperte sul nostro pianeta. In numero di 56, le tracce vennero
impresse da ominidi eretti e con andatura bipede su un banco di
materiale piroclastico eruttato dal vulcano di Roccamonfina nel
Medio Pleistocene. Adesso ci si auspica che l'area in questione
venga preservata da qualsiasi danneggiamento di curiosi.
19/03/03 MISTERIOSO
SCHELETRO RINVENUTO A CARINOLA (Ce)
Uno scheletro umano sicuramente antico è stato rinvenuto a mezzo
metro di profondità dinanzi alla Cattedrale di Carinola (Ce),
durante lavori di risistemazione della pavimentazione stradale.
Nessun segno di tomba o corredo è stato rinvenuto per cui si
avanza l'ipotesi che il cadavere possa appartenener forse ad un
vagabondo. L'antichità dell'area è testimoniata dalla Cattedrale
fatta costruire nel 1099.
19/03/03 ARRIVANO
FONDI PER L'AREA DEL CLANIO
Approvato
il finanziamento comunitario del Piano integrato "Valle
dell'antico Clanis" che unisce i comuni del Vallo di Lauro
all'agro Nolano-Acerrano. Fra i progetti finanziati per un totale
di 20 milioni di euro, spiccano il restauro dell'area del Castello di
Avella (Av), già sede di diversi ritrovamenti archeologici di grossa
importanza, e fondi per il Museo Archeologico di Nola (Na) e per gli
scavi dell'età del bronzo di San Paolo Belsito (Na).
12/03/03
A
PAGO DEL VALLO DI LAURO (Av) SPUNTA UN PAVIMENTO ROMANO IN UNA CHIESA
Nella
frazione di Pernosano a Pago del Vallo di Lauro, nella parte
sotterranea della chiesa di S. Maria Assunta, al di sotto di un luogo
cultuale medievale, è stato riscontrato con il sonar la presenza di
una base pavimentale romana. Il pavimento si trova a 5 metri di
profondità e potrebbe essere quanto rimane di un edificio romano,
forse un tempio, sul quale si costruì l'edificio di culto medievale e
poi l'attuale chiesa. I lavori di scavo saranno eseguiti al più
presto, ma occorrerà anzitutto rinforzare i pilastri della chiesa per
evitare problemi di staticità. Per il recupero del complesso e la
sistemazione di un museo annesso sono stati già erogati 800mila euro
così da realizzare un punto di attrazione turistica.
12/03/03
IL
COMUNE DI SORRENTO ACQUISIRA' LA VILLA ROMANA DEL CAPO
Conosciuta
come "Bagni della Regina Giovanna", il complesso
archeologico del Capo di Sorrento comprende i resti di una grandiosa
villa romana imperiale. Il sito, finora, era di proprietà dei Padri
della Compagnia di Gesù che hanno deciso di vendere.A questo punto,
per evitare qualsiasi speculazione, il Comune ha esercitato una
opzione sull'acquisto e quindi ha deciso di comprare l'area. La
villa, forse appartenuta a Pollio Felice, si articolava nei due nuclei
del quartiere di abitazione, posto in alto e quasi interamente
interrato, e della villa a mare, sull'estrema punta del promontorio,
collegati tra loro da due strette lingue di roccia che delimitavano un
piccolo bacino naturale attrezzato ad approdo della villa stessa. Il
complesso archeologico è in buono stato di conservazione, ed è
possibile visitare quelli che sono gli antichi resti della parte
residenziale, comprendente anche alcune strutture termali.
04/03/2003
PUNTA CAMPANELLA - L'AREA COMPRATA DAL COMUNE
L'area di Punta
Campanella che rischiava di essere venduta a privati, è stata invece
acquistata dal comune di Massalubrense per circa 240.000 euro. La
notizia è stata accolta con grossa soddisfazione da tantissime
persone ed associazioni che vedevano nella possibile vendita a privati
il rischio di perderla per sempre. Invece, grazie al comune, l'area
sarà fruibile ai visitatori. Nella vendita sono compresi il faro
con l'ex alloggio del personale, la torre saracena del 1300 e circa
11.000 metri quadri di terreno circostante. L'area assume grossa
importanza anche dal punto di vista archeologico. Le
fonti antiche, infatti, identificano su Punta Campanella il luogo dove
sorgeva il Tempio di Atena, uno dei santuari più famosi della costa
tirrenica, anche se finora nessuna scoperta di strutture è mai
stata fatta. Nella stessa area è anche visibile, con difficoltà,
un'epigrafe rupestre in lingua osca del III-II sec. a.C. scoperta nel
1985, e che menziona tre Meddices Minervae (magistratura tipicamente
sannitica) che appaltarono e collaudarono i lavori per la creazione
dell’approdo di levante che conduceva al Santuario.
03/03/2003
SALERNO - RIDIMENSINATE LE ASPETTATIVE SULLE SCOPERTE ALLA FOCE DELL'IRNO
Sembrava che ci si
trovasse dinanzi a rinvenimenti di grossa importanza che lasciavano sperare
di rinvenire anche un livello romano. Invece, dopo l'iniziale euforia,
ci si è resi conto che nell'area della futura cittadella
giudiziaria, alle foci dell'Irno, era presente soltanto una necropoli
di epoca medievale. Mentre le strutture che si era ipotizzato
essere parte di un quartiere artigianale altomedievale si sono
rivelate di minore importanza e senza una destinazione precisa.
Probabilmente i primi rinvenimenti avevano fatto sperare di rinvenire
addirittura il porto romano alla foce dell'Irno, ma alla luce degli
studi di quanto finora venuto alla luce, sembra che il letto del
fiume, all'epoca, scorreva in un'altra posizione rispetto
all'attuale. Quindi qui sorgeva soltanto un'area funeraria fuori della
città.
28/02/2003
CALES (Ce) - PARTE IL PROGETTO PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL SITO
Stipulato il protocollo
d'intesa fra Autostrade Spa, Sovrintendenza ai Beni Archeologici di
Napoli e Caserta ed il Comune di Calvi per la riqualificazione
dell'area archeologica di Cales, in buona parte ancora sepolta e poco
praticabile. Grazie a tale iniziativa, l'area archeologica diventerà
un parco accessibile direttamente dall'autostrada Napoli - Roma con la
creazione di uno svincolo dedicato con tanto di servizi aggiuntivi. Ed
in quest'ottica si riporterà alla luce la parte ancora sepolta del
grandioso teatro che, forse già dalla prossima estate, verrà
illuminato per consentire visite in ore serali. L'area di Cales sorge
lungo l'attuale Via Latina, detta anche Via Casilina, a 14 km a
nord di Capua. Il sito occupa un pianoro di quasi 64 ettari nel comune
di Calvi Risorta e presenta poche, ma interessanti tracce
visibili, mentre buona parte della città è ancora da portare alla
luce. Cales è fra i centri archeologici più importanti della
Campania, sebbene la città sia stata indagata soltanto parzialmente.
Presumibilmente la fondazione della città risale al X-VIII sec. a.C.,
periodo al quale sono ascrivibili alcuni fondi di capanna rinvenuti in
località Pezzasecca. Numerose sono anche le tombe dell'età del ferro
(oltre 140) scavate a poca distanza dalla città. Fu colonia
romana nel 334 a.C. e devastata durante la terza guerra sannitica e
successivamente durante la seconda guerra punica, subendo gravi
imposizioni dai Romani a seguito del rifiuto di fornire aiuti a questi
ultimi contro Annibale.
L'importanza di Cales fu dovuta anche alla sua posizione, lungo la Via
Latina, e si desume dai suoi imponenti monumenti pubblici quali
l'anfiteatro, il teatro e le terme. Al periodo di suo massimo
splendore, Cales occupava l'intero terrapieno tufaceo avente lati di
circa 1600 x 400 metri, delimitato dai torrenti Rio Pezzasecca e Rio
dei Lanzi. Cinta da possenti mura, la città aveva un asse stradale
principale (Cardo massimo) che l'attraversava in senso Nord-Sud,
intersecato da strade perpendicolari (decumani), delle quali il
Decumano massimo costituiva l'attraversamento cittadino della Via
Latina che congiungeva Casilinum (l'odierna Capua) con Roma. Cales era
poi collegata mediante altre strade con l'area di Calatia (Maddaloni)
e e quella di Sinuessa (Mondragone) attraverso Forum Popili (Carinola)
e Forum Claudi (Ventaroli).
La decadenza dell'Impero Romano portò ad un ridimensionamento di
Cales che però non venne mai completamente abbandonata tanto che nel
V sec. d.C. diventò sede vescovile e venne incorporata nel Ducato
longobardo di Benevento.
16/02/2003
SALERNO - SCOPERTE ARCHEOLOGICHE ALLA FOCE DELL'IRNO
I
lavori per la costruzione della cittadella giudiziaria sull'ex-area
dello scalo ferroviario già dismesso, hanno portato alla luce una
serie di strati archeologici dell'alto medioevo e della tarda età
romana. Il livello più recente è quello di una necropoli medievale
sotto il quale sono state rinvenute le strutture di un quartiere
artigianale di età alto-medievale con focolari, vasche, fondazioni di
edifici. Nei documenti antichi si parlava di mulini presenti nell'area
all'epoca: probabilmente tali edifici erano al servizio di opifici che
avevano grossa necessità di acqua. Sotto questo strato sono venuti
alla luce reperti ceramici anteriori all'eruzione del Vesuvio del 79
d.C. che dimostrano l'esistenza anche di uno strato romano. SI avanza
l'ipotesi che possa trattarsi di un porto romano alla foce del fiume
Irno, finora mai rinvenuto. I lavori sono ora fermi in attesa dei
necessari scavi archeologici.
10/02/2003
NAPOLI - DAL CANTIERE DEL METRO' DEL CORSO UMBERTO TANTE SORPRESE
Si sapeva che scavando
al Corso Umberto ci si sarebbe imbattuti in strati archeologici, ma
certo non così abbondanti. Dagli scavi per la realizzazione della
linea metropolitana tra Piazza Municipio e Piazza Garibaldi stanno
venendo alla luce diversi reperti ed edifici. Al momento si è
arrivati fino allo strato normanno, ma è probabile che al di sotto
siano presenti strutture del porticciolo greco-romano. Finora sono
venute fuori prima le fondazioni di un agglomerato urbano del ’600,
probabilmente una sequenza di botteghe artigiane, poi alcuni elementi
di muratura che si ritiene facessero parte di un insediamento normanno
(XII secolo). Ed ancora una consistente quantità di vasellame e
pavimenti in maiolica databili tra il ’400 e il ’500. Per ospitare
tutto questo tesoro probabilmente sarà istituito, nella futura
stazione di piazza Municipio, un «Museo del Metrò» su due livelli.
E se questi spazi non dovessero bastare, altri locali espositivi
verranno allestiti presso le fermate di piazza Bovio e piazza Nicola
Amore. Ogni singola postazione di scavo per la strada ferrata
sotterranea, dunque, potrebbe offrire ai passeggeri in transito lo
spettacolo di quel che si è trovato nel cantiere. Ovviamente il
problema più grosso per la metropolitana sarebbe venisse davvero alla
luce una struttura greco-romana inamovibile come il porticciolo o
lo stadio. In quel caso la metropolitana dovrebbe girarci
intorno, oppure passarci sotto, oppure essere deviata lungo
tutt’altro percorso.
Intanto un'altra idea è stata lanciata: rendere accessibile il
cantiere in occasione della prossima edizione del «Maggio dei
monumenti»: un percorso guidato , naturalmente con le dovute
precauzioni per non recar danno al delicato intervento di scavo,
oppure l’allestimento di una mostra nei pressi delle stazioni. Una
proposta formulata da più parti, mentre la Soprintendenza sta già
lavorando a un primo catalogo e alla composizione di pannelli con
immagini fotografiche.
04/02/2003
SARNO (SA) - ANCORA UNA TOMBA ANTICA SCOPERTA
E'
l'ennesimo rinvenimento archeologico in un territorio troppo spesso
poco considerato, quello dell'agro sarnese. In località Vallone Trave
nella frazione Episcopio, la pioggia di questi giorni ha portato alla
scoperta di un'ennesima tomba del IV secolo a.C. Il ritrovamento è
avvenuto grazie alla segnalazione di un contadino che ha notato il
sarcofago in uno squarcio del terreno, apertosi a causa della pioggia.
Non è ricca come le tombe rinvenute in questi ultimi mesi nel
territorio sarnese, ma sicuramente rappresenta un ritrovamento
importante per capire la conformazione del territorio in epoca
preromana. La tomba, dopo il recupero, verrà sistemata nella nuova
sede museale sarnese, il palazzo Ungaro-Capua, dove dovrebbe vedere
presto la luce il nuovo museo archeologico della cittadina.
02/02/2003
CASTELLAMMARE DI STABIA (NA) - ALLA LUCE UNA DOMUS ROMANA
Le
pioggie dei giorni scorsi hanno portato il costone della passeggiata
archeologica a franare. Così nei pressi delle Ville romane di Stabia
sono spuntati i resti di una domus romana. Sono venuti alla luce due
ambienti di cui uno di notevole fattura. Potrebbe trattarsi di
un'altra villa della quale si ignorava l'esistenza o anche di una
domus dell'abitato romano di Stabia, scoperta che sarebbe di
incredibile importanza visto che finora la Stabia romana non è stata
ancora del tutto individuata.
31/01/2003
ALIFE (CE) - AL VIA GLI SCAVI NEL CRIPTOPORTICO
Sarà un dei
più suggestivi criptoportici sotterranei casertani e probabilmente la
più importante attrazione del parco archeologico di Alife. Il
progetto esecutivo è già pronto e i fondi necessari, già previsti
nel PIT Trebulani-Matese, saranno
disponibili entro fine anno, come ha assicurato nei giorni scorsi ad
Alife, l'assessore regionale ai Beni Culturali, Marco Di Lello. Entro
il primo trimestre del 2003, dunque promossi dal Comune di Alife,
guidato da Roberto Vitelli, e dalla Soprintendenza archeologica
potrebbero già partire i lavori di svuotamento e consolidamento della
struttura d'origine romana, che insieme con l¹estensione, a Natale,
di Artecard alla Reggia di Caserta e ad altri grandi attrattori
culturali di Terra di Lavoro, rappresentano l'ultima
novità le sistema dei beni culturali della nostra provincia.
Questa ed altre
notizie riguardanti il territorio di Alife sul sito http://web.tiscali.it/alliphae
dove è anche possibile iscriversi alla newsletter gratuita dedicata
all'archeologia della stupenda cittadina casertana.
23/01/2003
TORRE DEL GRECO (NA) - FINALMENTE UNA TUTELA PER LA VILLA ROMANA IN
CONTRADA SORA
Sembra
finalmente che qualcosa si muova per la tutela del sito archeologico
di Contrada Sora a Torre del Greco (Na). La scorsa settimana, infatti,
si è proceduto a realizzare la recinzione dell'area che finora era
lasciata completamente incustodita e senza alcuna delimitazione. Il
sito presenta i resti di una grande villa marittima
romana, già nota nel Seicento. E' stata oggetto di diverse campagne
di scavo a più riprese, senza che fosse mai portata interamente alla
luce. L'edificio si estendeva con un fronte a mare di circa 200 metri.
Venne costruita intorno alla metà del I secolo a.C. e poi ricoperta
dall'eruzione vesuviana del 79 d.C. Il sito fu poi rioccupato nel II
secolo d.C. mentre nel IV secolo vi venne costruita una nuova villa
abbandonata anch'essa nel VI secolo a seguito di una eruzione. Più
volte si è parlato di progetti per la creazione di un parco
archeologico che salvaguardi i resti soffocati dall'urbanizzazione, ma
mai nessuno di loro è stato portato avanti. Si spera che la
costruzione della recinzione sia il primo passo per la salvaguardia
del sito.
12/01/2003
MISENO - UN MILIONE DI EURO PER IL RECUPERO DELLA FLOTTA
SOMMERSA
Pioggia di euro per una
importantissima campagna di scavi. Partirà, infatti, a
febbraio il recupero dei reperti della flotta imperiale
dal Lago di Miseno. Per la realizzazione è stato
stanziato ben un milione di euro grazie ad un accordo
Stato-Regione. Si partirà con alcune prospezioni
geofisiche e archeologiche per proseguire con il recupero
vero e proprio.
Ma cosa ci si aspetta di trovare? Augusto, dopo la battaglia di Anzio (31
a.C.), pose qui la base della Classis Praetoria, la
flotta al diretto servizio della corte imperiale, spesso
presente nei Campi Flegrei.
Il porto di Misenum, al pari del Portus Iulius sul lago
Lucrino, venne impiantato in due bacini naturali; il
bacino interno, l'odierno Maremorto, fungeva da cantiere
navale, mentre quello esterno, la baia di Miseno,
costituiva il porto vero e proprio. Essi erano collegati
da un canale oggi interrato mentre l'ingresso al porto
era protetto da due moli su arcate, prolungamento dei
baluardi naturali di Punta Terone e Punta Pennata. In
funzione della flotta venne anche dedotta una colonia
militare che conferì all'insediamento autonomia
amministrativa. Lungo la costa furono installate tutte le
attrezzature necessarie ad una base militare che doveva
ospitare 6000 uomini; caserme, alloggi per gli ufficiali,
fari e torri, arsenali, depositi e le monumentali opere
di idraulica per il rifornimento dell'acqua alla flotta.
Tranne che per un breve periodo di attività bellica
(68-69 d.C.) nel golfo ligure, la flotta Misenate restò
inoperosa per secoli, con l'unico compito di trasportare
o scortare membri della famiglia imperiale. Fino al IV
sec. d.C. Misenum mantenne il suo ruolo cruciale dal
punto di vista militare poi il declino. Nel VI sec. d.C.
della base militare di Misenum si era perso anche il
ricordo. Ecco perchè oggi si spera
di recuperare non solo reperti ma anche qualche nave
così come accadde negli anni '30 a Nemi, sui Colli
Albani.
12/01/2003
NAPOLI - REALIZZATO UN PROGETTO PER IL RIPRISTINO DELLA
CRYPTA NEAPOLITANA
L'antica "Crypta
Neapolitana", il lungo tunnel romano che collegava
Piedigrotta a Fuorigrotta, chiuso alla fine dell'800,
ritornerà ad essere interamente percorribile ai pedoni.
Il progetto, realizzato di concerto fra la Soprintendenza
Archeologica, quella Architettonica ed il Comune di
Napoli, vedrà la realizzazione in tempi brevi. I lavori,
infatti, cominceranno nei prossimi mesi, probabilmente a
marzo. Sarà, così, restituita alla città un bene
archeologico e storico estremamente suggestivo.
La Crypta venne aperta alla fine del I° sec. a.C. per
velocizzare i collegamenti fra Neapolis e Puteoli
evitando le curve tortuose e le irte salite della strada
preesistente, la "Via Antiniana per colles",
che giungeva a Fuorigrotta risalendo la collina del Vomero.
Attualmente la galleria si presenta lunga circa 700
metri, larga fra i 4 e i 5 metri ed alta tra i 5 e i 20
metri. Oltre che da fiaccole, la galleria veniva
illuminata da due pozzi di luce. Riguardo alla
costruzione, Strabone ci fornisce alcune utili
informazioni: i lavori furono diretti da Lucio Cocceio Aucto, autore di molte altre gallerie dell'area flegrea
(quella fra Cuma e l'Averno, ad esempio). Il ritrovamento
di un bassorilievo marmoreo raffigurante il dio Mitra,
ascrivibile al III° sec.d.C., ha portato ad ipotizzare
l'esistenza di un luogo di questo culto in qualche
anfratto della grotta. Inoltre, secondo alcuni scrittori
pare che nella galleria si svolgessero, in antico,
rituali dedicati a Priapo, figlio di Dioniso e di
Afrodite, dio della fecondità, il cui culto comportava
riti fallici notturni. La Crypta Neapolitana ha
continuato a svolgere il suo ruolo fino all'inizio del
900. Quest'ultima situazione ha ovviamente
determinato una serie di trasformazioni che hanno mutato
l'aspetto originario della galleria che venne modificata
dai lavori voluti dal re Alfonso d'Aragona nel 1455 e da
vari vicerè spagnoli. Nel periodo in cui era vicerè don
Pedro d'Aragona, a metà percorso, vi era una cappellina
scavata nel tufo dedicata a Santa Maria della Grotta, ma
ancora in tale tempo continuavano gli stessi riti osceni
che avevano avuto luogo in passato, tanto che il vescovo
di Pozzuoli organizzò un servizio di vigilanza per farli
cessare. Alla fine del secolo scorso poi, sulla destra
della grotta vi era una piccola cappella della quale
aveva cura un vecchio eremita che con le elemosine che
raccoglieva alimentava i ceri del piccolo altare. La
"crypta" fu illuminata nel 1893 e, a cura degli
architetti Virgilio Marengo e Adolfo Gianbarba,
restaurata. Dopo poco però apparvero delle profonde
lesioni tanto che si dovette far vietare il transito.
11/01/2003
QUALIANO (NA) - VIENE ALLA LUCE L'ANTICA VIA CONSOLARE
CAMPANA
Si stava scavando per la
realizzazione dell'impianto fognario fra Via Oberdan e
Via Pozzolaniello a Qualiano quando, a circa due metri di
profondità, sono venuti alla luce i basoli di un'antica
strada romana. Gli esperti della Soprintendenza giunti
sul posto hanno constatato che gli scavi avevano messo in
luce un tratto di strada basolata, un muro di un edificio
lungo circa un metro e forse un paio di tombe. Non si
esclude che la strada fosse una diramazione dell'antica
Via Consolare Campana, la strada romana di collegamento
fra Pozzuoli e Capua. Maggiore chiarezza potrà venire
dai saggi che verranno effettuati in seguito. Nel
frattempo i lavori per l'impianto fognario sono stati
sospesi.
07/01/2003
TORRE ANNUNZIATA (NA) - SI REALIZZERA' IL MUSEO
ARCHEOLOGICO DI OPLONTIS
Arrivano dal governo
300.000 euro per la creazione del museo archeologico di
Oplonti. La bella notizia riporta serenità in un luogo
dove tutto sembrava essersi fermato dal punto di vista
dello sviluppo turistico. Adesso assume tutta un'altra
luce l'incontro che si terrà nei prossimi giorni fra il
Comune ed il Ministero della Difesa, proprietario dello
spolettificio che sorge su una buona parte dell'area
della villa di Poppea. Parte della struttura militare,
infatti, dovrebbe essere liberata per far posto a
strutture turistiche a servizio degli scavi. Adesso con i
fondi ricevuti, non avendo individuato alcuna sede per la
realizzazione del museo, si potrà sfruttare l'area che
verrà dismessa dai militare.
05/01/2003
ALTO CASERTANO - NUOVI FONDI PER LA VALORIZZAZIONE
CULTURALE
Grazie al Piano Integrato
Territoriale (PIT) dei Monti Trebulani-Matese, ben venti
comuni dell'alto casertano godranno di di un bel po' di
euro per il recupero e la valorizzazione di siti di
interesse storico ed archeologico. Tra gli interventi che
verranno attuati, il recupero del criptoportico di Alife
(1 milione e 600.000 euro), del complesso di San Domenico
con l'annesso museo archeologico a Piedimonte Matese,
dell'insediamento medievale di Rupecanina a Sant'Angelo
di Alife. Ed ancora verranno recuperati per la visita al
pubblico le torri normanne di Castello Matese, il
castello di Gioia Sannitica e quello di Dragoni, nonché
la cinta muraria sannitica di quest'ultima cittadina. Ed
infine verrà messo in sicurezza il teatro-tempio del
Monte San Nicola, di recente scoperto a Pietravairano da
un pilota di deltaplano. In definitiva un'occasione unica
per il rilancio culturale e turistico dell'area.
Finalmente i beni summenzionati diventeranno visitabili
per tutti. Infatti, la volontà è quella di
renderevibili tali siti già durante i restauri che si
spera partiranno in breve tempo.
27/12/2002
ALIFE (CE) - SI SCAVERA' A BREVE L'IMPONENTE ANFITEATRO
E' previsto per il primo
trimestre del prossimo anno lo scavo del notevole
anfiteatro romano dell'antica Alliphae, la cui cavea
misura ben mt. 46 x 72. Scoperto soltanto nel 1975 grazie
alle foto aeree, l'anfiteatro sorgeva appena fuori delle
mura della cittadina di origine sannitica, poi romana. Il
monumento sarà solo una delle attrattive del percorso
archeologico alifano che, oltre alle mura ed all'impianto
urbanistico già visibili, comprendenrà anche il teatro,
il criptoportico ed il nuovo museo archeologico,
anch'esso di prossima apertura. Per ulteriori
informazioni sulla storia ed i monumenti di Alife: http://web.tiscali.it/alliphae
26/11/2002
POMPEI (NA) - RINVENUTI DUE SCHELETRI DI SCHIAVI IN FUGA
Erano in due e
probabilmente cercavano scampo dalla furia dell'eruzione
senza riuscire nell'impresa. Il ritrovamento di due
scheletri, di cui uno in eccezionale stato di
conservazione, sono stati riportati alla luce poco fuori
dalle mura dell'antica Pompei da una equipe di studiosi
giapponesi. Gli scavi stanno cercando di portare alla
luce la ipotizzata "Porta di Capua", mai
rinvenuta finora. Il primo scheletro è quasi completo,
mentre sul secondo sono ben visibili la fibbia usata per
reggere la tunica e un anello di ferro. Entrambi
presentano segni di schiacciamento sul cranio. Uno degli
scheletri apparteneva sicuramente ad uno schiavo che
cercava la fuga nonostante la catena a una gamba, ancora
in parte visibile.
23/11/2002
NOLA (NA) - FINALMENTE UN PROGETTO DI RECUPERO DEL
VILLAGGIO PREISTORICO
Sarà aperto
a breve anche al pubblico il sito
preistorico di Nola in
località Croce di Papa. Si stanno infatti portando
avanti i lavori per la copertura del luogo in modo da
creare un percorso che consenta di ammirare da vicino le
capanne del villaggio dell'età del bronzo. L'incredibile
numero di richieste di visita e l'interesse mostrato dal
mondo scientifico ed archeologico per l'eccezionale
scoperta ha spinto la Soprintendenza a trasformare l'area
in una sorta di museo a cielo aperto. I visitatori
potranno così ammirare quello che è stato definito da
studiosi di fama mondiale come un "unicum". In
tal modo sarà anche possibile fornire una protezione non
solo dalle aggressioni degli eventi atmosferici, ma anche
dalla mano dell'uomo. E'ancora vivo, infatti, il ricordo
della distruzione vandalica avvenuta lo scorso giugno di
uno dei reperti più interessanti rinvenuti nel
villaggio, un piccolo forno. La visita al sito potrà
essere completata con la visita al museo archeologico di
Nola dove è ancora esposta la mostra dedicata ai
ritrovamenti preistorici che negli ultimi anni si sono
avuti nel territorio nolano.
15/11/2002
POMPEI (NA) - UN ALTRO FIUME BAGNAVA L'ANTICA POMPEI
Non era solo
il Sarno a lambire le mura di Pompei. La scoperta di tre
studiosi dell'Università del Sannio e della
Soprintendenza pompeiana è che esisteva un altro fiume
che scorreva a Nord dell'abitato e che, prima del 79
d.C., si gettava nel golfo di Napoli a meno di un
chilometro da Porta Marina. Forse si trattava di un ramo
del Sarno che si divideva dal fiume principale prima di
giungere a Pompei, allo stesso modo di quanto accade oggi
dopo l'apertura del Canale Bottaro, un braccio
artificiale del Sarno voluto dai Borboni. Gli studi che
seguiranno potranno chiarire l'andamento del nuovo corso
d'acqua.
15/11/2002
MADDALONI (CE) - ARRIVA IL NUOVO MUSEO ARCHEOLOGICO
Dopo i
necessari restauri sta finalmente per essere aperto al
pubblico il nuovo museo archeologico dell'agro calatino,
ospitato a Maddaloni in un importante edificio
settecentesco, il cosiddetto "Casino ducale dei
Carafa". L'annuncio è stato dato dal Sovrintendente
Stefano De Caro nel corso della presentazione del
progetto di realizzazione. La struttura ospiterà
notevoli reperti provenienti dal sito della città osca e
poi romana di Calatia. situata poco fuori Maddaloni lungo
la Via Appia. L'allestimento sarà curato da Elena
Laforgia, la studiosa che ha condotto gli scavi
nell'ambito del sito calatino negli ultimi anni.
Inizialmente il museo sarà ospitato nel piano terra
dello storico edificio, mentre solo al termine dei lavori
il secondo piano ospiterà un laboratorio di restauro. Ma
l'importanza del museo risiederà anche nell'aver
restituito alla città un edificio di grosso valore
storico. Il Casino ducale, infatti, giaceva nel più
grave degrado. I lavori hanno riportato alla luce
importanti affreschi e persino, in alcune sale, i parati
e la tappezzeria originaria. Un miracolo che purtroppo è
stato rallentato dalla cronica mancanza di fondi che
affligge il mondo dei bani culturali. Il museo si
inserisce nella rete dei musei territoriali del
territorio napoletano e casertano che negli ultimi anni
ha visto la creazione di esposizioni archeologiche a
Nola, Succivo, Teano, Santa Maria Capua Vetere e che, nel
futuro prossimo, vedrà nuovi musei sorgere ad Alife,
Acerra, Cales.
11/11/2002
BAIA (NA) - ANCHE LA PUTEOLI SOMMERSA SARA' TUTELATA E
VISITABILE
Dopo il
porto di Baia, anche la parte sommersa del litorale
dell'antica Puteoli, il cosiddetto "Portus
Julius" sarà tutelata. La Provincia ha infatti
inserito l'allargamento del parco archeologico subacqueo
di Baia fino a Pozzuoli fra i progetti finanziati da
fondi europei (POR e PIT). In questo modo si corre
finalmente ai ripari anche per tutti quei reperti che
ancora si trovano sott'acqua nell'area della ripa
puteolana. Come già accade per Baia, l'area verrà
perimetrata e segnalata e nessuna imbarcazione potrà
accedervi. L'area diventerà così visitabile sia
attraverso itinerari sottomarini e sia con speciali
imbarcazioni.
10/11/2002
SAN PAOLO BELSITO (NA) - RICOSTRUITI I VOLTI DI 4
INDIVIDUI DELL'ETA' DEL BRONZO
I volti di
quattro dei dodici scheletri venuti alla luce dalla
necropoli dell'età del bronzo scavata qualche anno fa a
San Paolo Belsito verranno ricostruiti con tecniche
futuristiche ed esposti nella cittadina dell'hinterland
nolano. Il progetto è opera del responsabile
territoriale della Soprintendenza, il dott. Giuseppe
Vecchio, e della nota paleoarcheologa dell'Istituto Suor
Orsola Benincasa di Napoli, la dott.ssa Claude Albore
Livadie. L'equipè che si occuperà della ricostruzione
è già al lavoro sotto la guida dell'antropologo dott.
Francesco Malegni dell'Università di Pisa. Gli scheletri
prescelti sono quelli di un bambino e di tre adulti, fra
i quali quello della madre del bambino. L'esperimento,
che verrà svolto per la prima volta in Campania,
utilizza tecniche della medicina legale statunitense. I
volti dei quattro individui saranno il pezzo forte di una
mostra che presenterà reperti inediti relativi alla
suddetta necropoli, antecedente all'eruzione vesuviana
detta "delle pomici di Avellino" (1850-1800
a.C). Dalla Regione e dalla Provincia si attende,
intanto, il via libera per i finanziamenti relativi alla
creazione di due parchi archeologici preistorici, uno a
San Paolo Belsito e l'altro a Nola, dove di recente sono
venuti alla luce importanti testimonianze di tale
antichissimo periodo.
07/11/2002
PAESTUM (SA) - 53 MILIONI DI EURO PER LE AREE
ARCHEOLOGICHE CILENTANE
Dalla
Regione Campania arriva un finanziamento di 53 milioni di
euro per le aree archeologiche cilentane ed in
particolare per l'asse "Paestum-Velia". La
somma sarà utilizzata in
investimenti per le infrastrutture e per la formazione
professionale degli imprenditori impegnati nella gestione
dei beni culturali e del turismo. Altri 10 milioni di
euro andranno invece ai privati.
23/10/2002
ROCCA SAN FELICE (AV) - SCOPERTA UNA "FATTURA"
CONTRO IL MALOCCHIO PREROMANA
Dai
ricercatori dell'Istituto "Suor Orsola
Benincasa" di Napoli, una scoperta quanto meno
singolare. Nel cuore della Valle d'Ansanto, nei pressi di
Rocca San Felice ove era ubicato un santuario preromano
dedicato alla Dea Mefite presso un vulcanetto ancora oggi
attivo, scavi recenti hanno messo in luce un'urna di
piombo sigillata recante incisioni con il nome della
persona da colpire. L'urna conteneva frammenti organici,
in particolare capelli. Il reperto risale all'epoca
sannitica anche se non è ancora possibile stabilire con
precisione il periodo di appartenenza. Insomma una
"fattura" in piena regola come ancora oggi
viene praticata in alcune zone.
18/10/2002
SARNO (SA) - ANCORA UNA TOMBA SCOPERTA POCO LONTANO DAL
RECENTE RITROVAMENTO
In località
"Galitta del Capitano", poco lontano da dove ha
avuto luogo il recente ritrovamento di una tomba del IV
secolo a.C., è venuta alla luce una nuova tomba
splendidamente affrescata, ma stavolta relativa ad una
donna. Povero il corredo: appena 4 fibule. Ma l'interesse
della scoperta è dato dalle scene sul sarcofago: una
processione con tre giovani ed una donna che procedono
verso una figura femminile. Ed ancora dei vasi e delle
ghirlande colorate. A questo punto gli archeologi sperano
di trovare ulteriori elementi per capire la conformazione
del territorio in epoca antica.
18/10/2002
STRIANO (SA) - CONTINUANO LE SCOPERTE NELLA NECROPOLI
Nell'area
della necropoli che la Soprintendenza Archeologica di
Pompei sta indagando in Via Garibaldi a Striano, è
venuta alla luce una nuova tomba del VII secolo a.C. con
un corredo costituito prevalentemente da armi. La tomba,
infatti, conteneva una spada, un pugnale, una roncola,
resti di un'ascia, punte di lancia. E poi numerosi vasi
ed uno specchio d'avorio con manico d'osso. Secondo gli
archeologi si tratta di un personaggio molto ricco
dell'epoca.
13/10/2002
ACERRA (NA) - SI TORNA A SCAVARE A SUESSULA
Dopo alcuni
mesi di pausa, riprendono in questi giorni gli scavi
nell'area archeologica di Suessula, tra Acerra e
Maddaloni, proprio sotto la Casina Spinelli, un edificio
ottocentesco che ospitò fino all'ultima guerra i reperti
degli scavi ottocenteschi nella locale necropoli. La
prima campagna di scavi aveva portato alla luce diversi
resti di edifici, probabilmente dell'area forense della
città. Da questa ulteriore indagine ci si aspetta
interessanti risultati anche per decidere il futuro
dell'area, preda di notevole degrado.
10/10/2002
OLEVANO SUL TUSCIANO (SA) - SCOPERTA UNA
"DISCARICA" ROMANA
A seguito
delle piogge, una fenditura nella roccia, lungo la strada
che collega Olevano ad Eboli, ha portato alla luce
un'area di materiali di scarto dell'epoca romana. Sono
così venuti alla luce frammenti ceramici e di laterizio,
pezzi di tegole e resti di ossa umane, il tutto
completamente sconosciuto agli archeologi. Sembra che
l'area nasconda altri reperti che potrebbero riferirsi
anche a strutture di edifici. La responsabile del locale
ufficio della Sopintendenza Archeologica, recatasi sul
posto, ha assicurato l'intervento dei tecnici
specializzati.
10/10/2002
MONDRAGONE (CE) - RIEMERGE LA ROCCA MEDIEVALE
Si è
conclusa la seconda campagna di scavo della rocca
medievale di Montis Dragonis. I risultati sono stati
davvero interessanti. Numerosi i reperti ceramici e di
manufatti in metallo, ferro e bronzo, compreso diverse
monete. E' stato messo in luce il perimetro di una chiesa
a navata unica e monoabsidata, situata sul margine
occidentale del complesso. L'edificio, del quale è stato
messo in luce il piano pavimentale con diverse tombe
dell'epoca, potrebbe risalire alla fine del XIV secolo.
Un secondo sondaggio ha riguardato il pianoro sommitale
delimitato da una prima cinta muraria dove è stata messa
in luce un'area di circa 80 mq pavimentata con un
massetto di malta. Il tutto è pertinente ad uno spazio
aperto forse destinato alla raccolta ed al controllo
delle derrate agricole raccolte nella pianura dai
contadini. Nei pressi è stata scavata una cisterna
quadrangolare che costituiva il piano inferiore di una
torre, nonchè un ulteriore ambiente originariamente a
due livelli.
Il terzo sondaggio, infine, ha riguardato un'edificio
costituito da più ambienti nel quale erano due cisterne
per la raccolta dell'acqua.
Come confermato dai responsabili dello scavo, Luigi
Crimaco (direttore del locale Museo civico) e Francesca
Sogliani (docente di archeologia medievale
all'Università di Macerata), le strutture risultano
frequentate dall'età federiciana fino alla seconda metà
del XV secolo.
10/10/2002
SOMMA VESUVIANA (NA) - CHIUDE LA PRIMA CAMPAGNA DI SCAVO
DELLA VILLA ROMANA
E' terminata
in questi giorni la prima campagna di scavo della villa
romana di Somma Vesuviana, voluta da un'equipe di
archeologi giapponesi in collaborazione con la
Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta e
l'Istituto universitario "Suor Orsola
Benincasa". E' stato messo in luce l'ingresso
monumentale, di particolare ricchezza e grandiosità, che
presentava un ninfeo e giochi d'acqua. Ed ancora un
portico con mattoni rivestiti di stucco modellato a
rilievo e dipinto. Altri elementi hanno permesso di
comprendere che la villa era in restauro prima
dell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Tali lavori erano
in corso a seguito del terremoto del 62 d.C. che aveva
già colpito l'area vesuviana.
Gli scavi proseguiranno nei prossimi mesi e, secondo gli
esperti, occorreranno almeno sei anni per riportare alla
luce l'intero complesso.
28/09/2002
MIGNANO MONTELUNGO (CE) - SI SCAVA LA CITTA' ROMANA
Scoperta
durante i lavori di costruzione della linea ferroviaria
ad alta velocità, la città romana individuata nel
territorio di Mignano Montelungo verrà scavata nei
prossimi mesi. Il piano di intervento verrà presentato
nei prossimi giorni dalla Soprintendenza Archeologica di
Napoli e Caserta e dal Comune di Mignano Montelungo in un
incontro che divulgherà anche i risultati degli scavi
finora effettuati. La scoperta avvenuta negli anni
scorsi, risultò estremamente sorprendente in quanto non
si sospettava per niente della presenza di un abitato
nell località Fosso Camponi. Gli stessi archeologi
pensarono si trattasse soltanto di una villa. Poi
proseguendo gli scavi, ci si rese conto dell'importanza
del rinvenimento.
Le strutture portate finora alla
luce sono inerenti ad un insediamento, probabilmente un
"vicus", che inizia a vivere dalletà augustea, con successivi restauri nel II d.C.
Limpianto è quello tipico romano con strade
ortogonali (decumani e cardini, che si intersecano e
delimitano gli isolati), servizio idraulico (acquedotto,
fontane e canalizzazioni), terme e altri edifici
destinati alla vita pubblica. Tale impostazione porta a
supporre che la nascita sia dovuta ad una volontà
pubblica e non a una mano privata.
19/09/2002
SARNO (SA) - SCOPERTA UNA TOMBA DEL IV SEC. A.C.
Un saggio di
scavo effettuato due giorni fa dai tecnici della
Sovrintendenza prima di procedere a lavori di
sistemazione idrica della zona, ha portato alla luce una
bellissima tomba affrescata del IV sec. a.C. L'area era
già stata oggetto di ritrovamenti legati all'esistenza
di una necropoli, ma una tomba così conservata e
perfettamente sigillata non era mai venuta alla luce. Si
tratta di una tomba in blocchi di tufo lunga 2 metri e
larga un'ottantina di centimetri. Si trovava a circa 5
metri di profondità. Tre delle quattro pareti sono
affrescate con scene di vita del defunto, probabilmente
un cavaliere. E' rappresentato l'uomo con capelli e barba
bianchi con una lancia in mano. Su un'altra parete è una
donna su un carro trainato da due cavalli preceduti da
uno scudiero. Sulla terza parete vi sono due donne che
accolgono un cavaliere ed uno scudiero. Sebbene i
simbolismi utilizzati siano analoghi a quelli delle tombe
lucane di Paestum, lo stile delle pitture è
completamente diverso. All'interno della tomba sono state
rinvenute due sepolture: la prima di un cavaliere, forse
quello riportato negli affreschi; la seconda sepoltura è
forse di una donna considerato che affianco al corpo vi
era uno spillone, un balsamario ed una bottiglia a
vernice nera. La tomba verrà trasferita nel nuovo museo
archeologico della Valle del Sarno, attualmente in
allestimento.
09/09/2002
PALMA CAMPANIA (NA) - ANCORA ALLA LUCE UNA NECROPOLI
ROMANA
Ancora una
volta una scoperta interessante nel territorio di Palma
Campania: nella stessa zona dove già erano venute alla
luce un anno fa alcune tombe, sono ora state individuate
altre venti sepolture alcune delle quali appartenenti a
bambini, oltre alla scoperta dello scheletro di un
cavallo. L'area, destinata per molto tempo ad una
tendopoli per terremotati, venne individuata
dall'Amministrazione comunale come destinata alla
costruzione di un centro sportivo polifunzionale. Ma i
primi saggi incontrarono le strutture della necropoli.
Dopo i primi recuperi, a Natale scorso le ruspe entrarono
in azione senza alcun avviso provocando la distruzione di
alcune urne cinerarie. A seguito di una denuncia, la
Magistratura sequestrò l'area dove da poco la
Soprintendenza ha ripreso gli scavi. Il responsabile
dell'ente, il dott. Giuseppe Vecchio, ha annunciato che
presto si provvederà a cercare l'abitato che si
riferisce alla necropoli appena portata alla luce. Esso
dovrebbe sorgere non lontano, probabilmente sotto
l'odierna Palma Campania. I reperti recuperati finora
verranno esposti nel Museo Archeologico di Nola che si
appresta a diventare una ricca esposizione degli
incredibili recuperi finora venuti alla luce nel
territorio.
03/09/2002
POGGIOMARINO (NA) - INCONTRO PER LO SCAVO PREISTORICO
SENZA NULLA DI FATTO
Non si è
giunti ad alcuna conclusione per quanto concerne lo scavo
del villaggio su palafitte del "Bronzo Medio"
in località Longola a Poggiomarino. Questo è quanto è
emerso dall'incontro tenutosi tra i responsabili dei vari
ministeri interessati (Beni Culturali, Interni ed
Ambiente). Per ora i lavori del depuratore sono stati
fermati a ferragosto e non sono ripresi. Ma il problema
è che esistono troppi interessi in gioco e lo scavo
archeologico, per alcuni, è soltanto "una perdita
di tempo". Per adesso si è rimandato tutto a fine
mese ad una riunione del Consiglio dei Ministri.
24/08/2002
ARIANO IRPINO (AV) - PROGETTI DI SVILUPPO PER IL
"REGIO TRATTURO"
Sono oltre 6
milioni di euro i finanziamenti per il rilancio del
turismo e per il recupero dei beni culturali nell'area
dell'antico "Regio Tratturo". I comuni
interessati sono: Ariano Irpino, Zungoli, Grottaminarda,
Mirabella Eclano, Montecalvo Irpino, Villanova del
Battista, Casalbore e Greci. L'obiettivo è quello di
promuovere una serie di iniziative turistiche e culturali
che possano incidere sui circuiti tradizionali e non. Tra
i progetti portanti molto spazio è dedicato
all'archeologia ed in particolare alla riqualificazione
del parco archeologico di Aeclanum, alla costituzione del
museo di Casalbore ed al recupero di diversi castelli
(Ariano Irpino, Casalbore, Grottaminarda).
11/08/2002
QUARTO FLEGREO (NA) - RINVENUTE LE STRUTTURE DI UNA VILLA
ROMANA NEL TERRITORIO CHE DIVENTERA' IL PARCO
ARCHEOLOGICO DELLA CITTADINA FLEGREA
Alcune
strutture di epoca romana sono venute alla luce durante
lavori per la costruzione della rete fognaria in Via
Cimarosa a Quarto. I funzionari della Soprintendenza
accorsi in loco hanno potuto verificare che si trattava
di mura conservate per l'altezza di un metro pertinenti
ad una villa romana frequentata dal II secolo a.C. al IV
d.C. I primi saggi di scavo hanno consentito
l'individuazione di ambienti pertinenti alla parte
residenziale con un cortile di accesso ed un corridoio
lungo il quale si aprono diversi ambienti sui due lati.
Nei pressi dell'area è ancora visibile un mausoleo
funerario a tamburo che potrebbe essere riferito agli
abitanti della villa. Al momento sono stati recuperati
parecchi frammenti ceramici e in bronzo. Lo scavo
dovrebbe continuare. Anzi, la responsabile di area della
Soprintendenza Archeologica di Napoli, la dott.ssa
Costanza Gialanella, ha sottolineato che proprio in
questi giorni è stato finanziato il progetto di
realizzazione di un parco archeologico nella cittadina
flegrea. Il finanziamento di 250.000 euro, giunto
attraverso i POR, dovrebbe ulteriormente aumentare grazie
ad un contributo dell'amministrazione comunale. Il parco
comprenderà diversi resti lungo l'antico percorso della
Via Consolare Campana, la strada che da Pozzuoli giungeva
a Capua e della quale più volte sono venuti alla luce
resti del basolato.
10/08/2002
AREA ATELLANA - UN ENTE SOVRACOMUNALE PER LA CREAZIONE
DEL PARCO ARCHEOLOGICO
L'antica
città romana di Atella sorge in un quadrilatero a
cavallo fra i comuni di Succivo, Sant'Arpino, Orta di
Atella (Ce) e Frattaminore (Na). Nonostante se ne conosca
l'estensione, nessuno scavo regolare è mai stato portato
a termine. Adesso sembra che qualcosa cominci a muoversi.
I sindaci dei quattro comuni interessati, infatti, hanno
dato vita ad "Atella", un consorzio
sovracomunale nato sulla scia di una nuova normativa che
consente l'intesa di più comuni su basi comuni. Tra i
progetti prioritari quello della creazione di un parco
archeologico che andrebbe così ad affiancarsi al nuovo
museo archeologico, inaugurato lo scorso aprile a
Succivo.
03/08/2002
STRIANO (NA) - ALLA LUCE NECROPOLI ROMANA
Ancora
rinvenimenti nell'alta valle del Sarno. Questa volta è
toccato a Striano, cittadina non nuova a rinvenimenti del
genere, dove i lavori di costruzione di un fabbricato
hanno intercettato una tomba antica. I funzionari della
Soprintendenza intervenuti sul luogo, hanno constatato
l'esistenza di una necropoli romana che copre un arco
cronologico che va dal I al IV secolo d.C. e quindi
successiva all'eruzione catastrofica del 79 d.C. Finora
sono venute alla luce quattro tombe, ma si pensa che
l'estensione della necropoli sia ben più ampia. Le tombe
sono del tipo "a cassa" e "a terra".
Una delle tombe contiene i resti di un bambino, mentre le
altre tre appartengono ad individui adulti. Nei pressi
anche i resti un battuto stradale e di solchi che
dimostrano lo sfruttamento agricolo dell'area.
18/07/2002
CALES (CE) - VERRA' RICOPERTA LA FORNACE PREROMANA
Venuta alla
luce una ventina di giorni di fa, durante lavori di
costruzione di una stazione di servizio per la
distribuzione di gas, l'impianto di fornaci del III sec.
a.C. verrà seppellita nuovamente. Dai saggi effettuati
dalla Soprintendenza, infatti, è risultato che ulteriori
scavi sarebbero infruttuosi in quanto il sito non ha
particolare rilevanza. Gli scavi, pertanto, si
arresteranno al punto in cui sono arrivati. Il complesso
è costituito da quattro fornaci per la produzione di
ceramica utilizzata per trasporto e raccolta di vivande.
I reperti ceramici rinvenuti sono stati ben pochi e di
scarso valore. Singolare era la presenza di almeno due
pozzi per l'approvviggionamento dell'acqua. Se può
essere condivisibile l'atteggiamento della Soprintendenza
per cui risulta inutile tenere alla luce una struttura di
scarso significato e che sicuramente finirebbe per essere
seppellita dai rovi, si riaccende nuovamente il dibattito
sulla mancanza di scavi regolari nell'area calena, estesa
per ben 64 ettari. Sono tanti, infatti, i rinvenimenti
casuali: negli utlimi mesi, oltre alla fornace in
questione, sono venuti alla luce una necropoli etrusca
alle spalle del cimitero, alcune tombe in Via Rocioloni
ed un'altra fornace del VII sec. a.C. in località
Cerreto. Tutti i rinvenimenti hanno fatto la stessa fine:
dopo i rilievi della Soprintendenza sono stati
seppelliti.
Sono stati tanti i progetti annunciati per Cales e mai
realizzati. L'area archeologica, nella quale il solo
teatro è stato portato interamente alla luce, è in
buona parte assediata da discariche abusive. La visita di
alcune strutture pertinenti a impianti termali, a domus e
a diversi siti paleocristiani è praticamente
impossibile, sia per la vegetazione impenetrabile, sia
perchè l'isolamento del luogo ne fa la meta preferita di
drogati e di prostitute con i loro clienti.
Tantissimi sono anche i reperti venuti alla luce a Cales
e soprattutto nelle sue necropoli: tali reperti sono al
momento finiti in musei di mezzo mondo, anche perchè
sono anni che si è progettata la realizzazione di un
museo in loco senza che se ne veda la realizzazione.
10/07/2002
SOMMA VESUVIANA (NA) - PARTONO I LAVORI DI SCAVO DELLA
VILLA ROMANA
E' ormai
ufficiale: un'equipe formata da una ventina di archeologi
italiani e giapponesi sono pronti a portare alla luce la
villa romana di Somma Vesuviana. Scoperta per caso circa
ottant'anni fa in località "La Starza", venne
identificata come la villa nella quale morì Augusto. Da
allora venne scavata diverse volte soltanto in alcuni
punti, ma mai si è provveduto alla sua completa messa in
luce. Adesso esperti dell'Università di Tokio, guidati
dal professor Masanori Aoyagi, con la collaborazione
dell'Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli,
cominceranno all'inizio di settembre uno scavo completo e
sistematico con l'ausilio di tecniche modernissime come
il georadar. I giapponesi garantiranno la copertura
finanziaria per cinque anni di scavi.
La villa fu oggetto di un primo saggio di scavo nel 1923.
Da allora altri saggi sono stati eseguiti mettendo in
luce parzialmente un ninfeo ed un grande porticato.
L'identificazione del sito come la dimora che vide la
morte di Augusto, venne effettuata dall'archeologo Matteo
Della Corte che rimase impressionato dalla suontosità
dei pochi resti portati alla luce. All'epoca il
territorio di Somma ricadeva sotto la giurisdizione della
città di Nola e, secondo il racconto di Tacito, Augusto
morì, appunto, "apud Nolae" (presso Nola). Ma
la distanza della villa da Nola portò un altro grande
archeologo, Amedeo Maiuri, a negare l'ipotesi di Della
Corte. Da circa 20 anni lo scavo era rimasto in
condizioni di estremo degrado. I carotaggi ed i saggi
preliminari fanno ipotizzare un'estensione di almeno
10.000 mq, tipica di grandi ville imperiali.
La grande novità di questo scavo sarà la
multimedialità: lo scavo infatti verrà inviato in
internet dove sarà possibile seguirne le fasi salienti.
10/07/2002
NAPOLI - ACQUISTATO DALLA REGIONE IL PARCO DEL PAUSYLIPON
I terreni
dell'area posillipina, di proprietà Ambrosio, sui quali
sorgono in buona parte i resti della villa romana del
Pausylipon, appartenuta a Publio Vedio Pollione, sono
stati acquistati dalla Regione Campania, dopo il
fallimento della società proprietaria. Dopo
l'inaugurazione dell'area, avvenuta qualche anno fa
grazie ad un accordo con i proprietari dei terreni sui
quali sorgevano le rovine romane, le visite erano stato
sospese prima per le frane avvenute nella Grotta di
Seiano e poi a seguito delle vicende giudiziarie legate
al fallimento della società proprietria gestita da
Ambrosio. Con una spesa di 450.000 euro, adesso la
Regione ha aggiunto tale area a quella già di proprietà
regionale e comprendente l'isolotto della Gaiola sul
quale sono altri ruderi della grandiosa villa romana. Il
progetto prevede ora la creazione di un unico grosso
parco archeologico-naturalistico comprendente il
territorio fra Coroglio, il Parco Virgiliano e la Gaiola.
10/07/2002
POMPEI (NA) - INIZIANO I RESTAURI NELLA CASA DEGLI
AMORINI
La
bellissima Casa degli Amorini Dorati, fra le più ricche
della città vesuviana e preclusa alla visita per ragioni
di sicurezza da molti anni, sarà finalmente restaurata.
Con uno stanziamento di 500.000 euro, la Soprintendenza
ha dato il via ai necessari lavori che in circa
sette-otto mesi restituirà l'edificio alla visita del
pubblico. La casa, che prende il nome dagli amorini che
erano incisi su di una lamina dorata rinvenuta
nell'edificio, sembra sia appartenuta alla "gens
Poppea", la famiglia cui apparteneva anche Poppea,
seconda moglie dell'imperatore Nerone.
09/07/2002
PONTECAGNANO (SA) - RINVENUTE TOMBE PREROMANE
Durante i
lavori della costruzione della terza corsia autostradale
nei pressi di Pontecagnano, come già accaduto a
Battipaglia, sono venuti alla luce alcuni reperti
antichi. Gli archeologi giunti sul posto hanno confermato
il rinvenimento di alcune tombe del IV sec. a.C. Non è
una scoperta casuale in quanto già si conosce la
ricchezza archeologica del territorio in questione. Si
tratta ora di capire l'estensione del rinvenimento. In
tal senso gli archeologi sono già al lavoro. La
costruzione della terza corsia autostradale sta
diventando una vera e propria manna per l'archeologia
salernitana. Meno contenti gli automobilisti visto che i
lavori per l'allargamento dell'autostrada si protrarranno
ancora per parecchio. Nel frattempo a Battipaglia sono
terminati i lavori di recupero delle testimonianze
archeologiche ed entro una settimana il cantiere di scavo
chiuderà i battenti.
05/07/2002
STABIA (NA) - ESPOSTO UN CARRO ROMANO
Rinvenuto a
Stabia nel corso degli scavi del 1981, dopo essere stato
completamente restaurato, è ora esposto al pubblico. Da
oggi, infatti, nella Villa di San Marco a Stabia, sarà
visibile un carro romano di duemila
anni fa, ritrovato nella villa di Arianna a pochi metri
dallo scheletro di un cavallo nell'atto di imbizzarrirsi,
probabilmente spaventato dall'eruzione del Vesuvio,
vicino ad una stalla sulla quale e' inciso un nome,
Repentinus. Il carro, in ferro e frammenti di legno, con
grandi ruote che superano la piccola cassa, e' uno dei
rari mezzi di trasporto rinvenuti nei siti archeologici
vesuviani. L'uso di lastre acriliche trasparenti, uguali
in forma e dimensione alle strutture originarie in legno,
ne hanno permesso la ricostruzione totale.
29/06/2002
CALES (CE) - RINVENUTA UNA FORNACE PREROMANA
Lavori di
costruzione di una stazione di servizio per la
distribuzione di gas hanno portato alla scoperta casuale
di un impianto di fornaci presumibilmente di età
preromana. Dai primi rilievi effettuati dalla
Soprintendenza competente, sembra che l'impianto sia
fornito di ben quattro fornaci. Singolare la presenza di
almeno due pozzi per l'approvviggionamento dell'acqua.
15/06/2002
BATTIPAGLIA (NA) - SCOPERTO UN VILLAGGIO PROTOSTORICO
Lavori lungo
l'autostrada Salerno - Reggio Calabria, condotti in
località Castelluccio, hanno consentito di mettere in
luce un villaggio protostorico pluristratificato. Dai
reperti finora emersi, la fequentazione del sito sembra
attestarsi fra il Bronzo antico ed il Bronzo recente.
Recuperati molti frammenti ceramici e resti di ossa,
nonchè resti di strutture abitative (buche di pali e
fosse per la conservazione di cibo).
13/06/2002
NOLA (NA) - RAID
TEPPISTICO NEL VILLAGGIO DI 4000 ANNI FA: CON UNA AZIONE
DA VIGLIACCHI DISTRUTTO UN FORNO PER IL SOLO GUSTO DI
DISTRUGGERE!
Era uno dei reperti più
belli rinvenuti nel villaggio di 4000 anni fa di Via
Polveriera a Nola. All'interno della capanna 4, era stato
rinvenuto un forno, addirittura con una brocca ancora
all'interno. Nella notte fra l'11 ed il 12 giugno, uno o
più teppisti hanno scavalcato con facilità la leggera
recinzione che circondava lo scavo e, senza che nessuno
potesse accorgersi di quanto accadeva, hanno distrutto
una testimonianza unica, per il solo gusto di
distruggere. Infatti, se l'intento dei vandali fosse
stato quello di asportare il reperto, avrebbero
utilizzato un sistema adatto. Invece, si è soltanto
portato distruzione, sebbene in maniera mirata. Sarebbero
infatti bastati pochi minuti a rovinare irrimediabilmente
anche le altre strutture. I responsabili della
Soprintendenza non sanno cosa pensare, addirittura si
pensa ad una sorta di avvertimento.
E così dopo i numerosi intoppi burocratici e le
controversie fra la Soprintendenza ed i proprietari del
fondo dove si stava lavorando per costruire un
supermercato, il destino dell'importantissimo
ritrovamento sembra incerto. Da più parti, infatti, era
stato richiesto di lasciare i reperti lì dove si
trovavano al fine di organizzare un parco archeologico
della preistoria che comprendesse anche il sito di San
Paolo Belsito. Lo stesso responsabile della
Soprintendenza, il dott. Giuseppe Vecchio, si era battuto
affinchè il villaggio restasse dov'era. Alla luce di
quanto accaduto l'altra notte, grazie al gesto di uno o
più vigliacchi, tutto potrebbe cambiare.
09/06/2002
POGGIOMARINO (NA) - BUONE
NOTIZIE PER IL VILLAGGIO PREISTORICO
09/06/2002
SANTA MARIA LA CARITA' (NA) - COMINCIANO I LAVORI PER
METTERE IN LUCE LA VILLA ROMANA SCOPERTA A FEBBRAIO
SCORSO
La villa
romana, messa in luce nel febbraio scorso in località
Motta Bardascini durante i lavori di sbancamento per la
costruzione di una strada, verrà completamente scavata.
I lavori inizieranno la settimana prossima. La villa
venne sepolta dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Da
quanto messo in luce finora, ossia quattro ambienti tra i
quali una cella vinaria con numerosi "dolii",
dovrebbe trattarsi di una villa rustica del I sec. d.C.
Dai primi accertamenti sembra che l'edificio sia già
stato "visitato" da tombaroli in antico.
19/05/2002
ERCOLANO (NA) - APERTA LA CASA DEI CERVI AD ERCOLANO
Completamente
restaurata è stata riaperta già da qualche giorno la ricca
domus denominata Casa dei Cervi ad Ercolano. I restauri sono
stati eseguiti con i fondi messi a disposizione dalla ricca
Fondazione Packard per la cittadina vesuviana. Riaperta anche la
Casa del Salone Nero mentre prossimamente sarà riaperta
integralmente la Casa del'Albergo. Resta invece chiusa la
bellissima Casa dell'Atrio a Mosaico, anche a causa del crollo
del tetto del triclinio avvenuto qualche anno fa.
12/05/2002
POMPEI (NA) - RIAPERTE LE TERME SUBURBANE E LE NUOVE CASE
Dallo scorso 11 maggio le Terme Suburbane di Pompei sono aperte
al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 13.30 ritirando il
tagliando di prenotazione alla biglietteria di Porta Marina
degli scavi. Il sabato e la domenica col medesimo orario e
sempre attraverso la prenotazione alla biglietteria è anche
possibile visitare la Casa di Giulio Polibio e la Casa di
Menandro. Clicca
qui per informazioni maggiori e per la scheda dei monumenti.
12/05/2002
POMPEI (NA) - RESTAURATA UNA CESTA DI VIMINI DI 2000 ANNI FA
Rinvenuta durante i recenti scavi a Moregine, una cesta
di vimini dell'epoca romana realizzata in materiale vegetale è
stata completamente restaurata dalla Soprintendenza di Pompei.
Si tratta di un oggetto unico che verrà presto esposto al
pubblico in una mostra in allestimento. Eccezionale lo stato di
conservazione del reperto che testimonia la presenza di una
tradizione artiginale che nel corso dei secoli non ha subito
particolari modifiche.
08/04/2002
ERCOLANO (NA) - APRIRANNO A MAGGIO TRE NUOVE CASE
Grazie
all'accordo siglato lo scorso anno fra la Soprintendenza e la
Fondazione Packard apriranno a maggio tre nuove case ercolanesi
completamente restaurate. Si tratta della ricchissima Casa dei
Cervi, della suggestiva Casa del Salone Nero e della particolare
Casa dell'Albergo. Come per le Terme Suburbane di Pompei,
inizialmente le visite saranno scaglionate e con prenotazione.
Questo è il primo risultato dell'accordo con la ricca
fondazione americana che prevederà nuove aperture ed anche una
risistemazione dell'accesso agli scavi. E' infatti ancora in
corso la ristrutturazione della Casa di Galba, mentre
prossimamente verrà realizzata una terrazza verso gli scavi,
finalmente visibili anche dalla città.
08/04/2002
AVELLA (AV) - FONDI PER L'ARCHEOLOGIA AVELLANA
Circa
un milione e duecentomila euro è il finanziamento che grazie
alla legge 219 permetterà il recupero urbano di Avella. In
particolare si provvederà alla sistemazione dell'anfiteatro per
consentirne la fruizione non solo per visite turistiche, ma
anche per spettacoli teatrali. Ma molti fondi sono destinati
alla ripresa degli scavi visto che l'anfiteatro, secondo gli
esperti della Soprintendenza, nasconde ancora molti tesori.
09/04/2002
POZZUOLI (NA) - SARANNO RECUPERATE TRE CISTERNE A SCOPO
TURISTICO
Sono
tre ex serbatoi di carburante che deturpavano non solo il
paesaggio ma anche l'ambiente. Adesso i terreni che li ospitano
saranno recuperati a scopo turistico. Infatti verranno
realizzati un centro di accoglienza turistica, un parcheggio ed
un teatro da 5000 spettatori. Il tutto al servizio delle aree
archeologiche del territorio ed in particolare del nuovo Parco
della Via Antiniana che al momento non può contare su alcuna
infrastruttura.
28/03/2002
L'ARCHEOLOGIA IRPINA DIMENTICATA DAL MINISTERO
Incredibile,
ma vero! Il Ministero per i Beni Culturali, nel quadro degli
interventi triennali 2002/2004, non ha stanziato neanche un
centesimo per i beni archeologici dell'Irpinia! La vergognosa
decisione fa della Provincia di Avellino il fanalino di coda
anche per i beni architettonici ed ambientali, tanto che della
già esigua cifra si circa 64.000 euro stanziata per l'intera
Campania, soltanto il 2,9% è toccata all'Irpinia: appena 1.800
euro per 10 interventi. E nessuno di questi tocca l'archeologia.
Continuerà a cadere a pezzi la necropoli eneolitica di
Mirabella Eclano, continueranno ad essere ricoperti dalle
intemperie gli scavi di Flumeri, nessuna speranza (almeno per i
prossimi tre anni) per le necropoli della Baronìa o per gli
scavi ad Avella, di Atripalda e di tanti altri siti archeologici
della zona.
27/03/2002
SAN MARZANO (SA) - CONTINUANO I RINVENIMENTI DI TOMBE ROMANE ED
E' IN ARRIVO IL MUSEO
I
lavori per la costruzione della villa comunale stanno portando
alla luce diversi reperti legati alla presenza di una necropoli
dell'età romana. Al momento sono circa 80 le tombe venute alla
luce con interessantissimi reperti. Ma la notizia positiva è
che il Comune ha deliberato la costruzione di un immobile
nell'area della stessa villa comunale destinato ad ospitare i
reperti. Il museo vedrà la luce in maniera veloce, grazie al
fatto che è già stata finanziata dal Comune stesso e dal Patto
territoriale. Il territorio di San Marzano non è nuovo a
rinvenimenti del genere e parecchi reperti sono nei depositi
della Sopritendenza o sparsi per il mondo. Grazie al nuovo
museo, molte testimonianze torneranno finalmente in loco. E
stavolta sarà l'occasione anche per creare nuovi posti di
lavoro legati alla storia ed all'archeologia del luogo:
l'iniziativa del Comune di San Marzano è pertanto meritoria ed
intelligente e sicuramente è un esempio che molti comuni della
Campania dovrebbero seguire.
27/03/2002
GROTTAMINARDA (AV) - SCOPERTE ANTICHE CAVERNE NELLA ZONA ANTICA
DEL PAESE
Durante
i lavori di ripristino della zona antica di Grottaminarda,
l'area denominata "La Fratta", sono venuti alla luce
alcuni passaggi sotterranei risalenti a tempi remoti. Non
potendo verificare al momento la portata del rinvenimento, i
lavori sono stati bloccati affinché la Soprintendenza possa
valutare l'eventuale esistenza di reperti antichi. L'area in
questione era sicuramente abitata in epoca medievale come
testimoniano diversi edifici ancora esistenti come il Castello
D'Aquino (destinato a futura sede di corsi universitari).
Tuttavia si è avanzata l'ipotesi che la cittadina avesse
origini più antiche, risalendo all'età romana. Lo studio delle
caverne rinvenute potranno sicuramente gettare nuova luce su
tale ipotesi.
15/03/2002
MONDRAGONE (CE) - CONTINUANO I RINVENIMENTI SULLA VIA APPIA
Per
la seconda volta in pochi giorni i lavori per la costruzione
dell'impianto fognario in località San Pietro, nei pressi del
cimitero, sono stati bloccati dalla Soprintendenza. Dopo il
basolato della Via Appia ed i resti di una villa, è stata la
volta di una serie di piccoli edifici, probabilmente "tabernae"
pertinenti ad un edificio più grande. Ma nonostante i continui
ritrovamenti che dimostrano l'incredibile importanza
archeologica della zona, dal Comune non arriva alcun segnale
incoraggiante. Nella speranza che possano esserci buone nuove
per l'archeologia mondragonese, la responsabile del locale
ufficio archeologico, la dott.ssa Maria Grazia Ruggi D'Aragona,
proporrà al Comune la creazione di un itinerario archeologico.
15/03/2002
NOLA (NA) - SCOPERTO UNO SCHELETRO DI CANE NEL VILLAGGIO DI 4000
ANNI FA
Non
riuscì a trovare scampo all'eruzione che sigillò il villaggio
e così cercò rifugio in una capanna. E gli archeologi che
stanno scavando l'importante sito dell'età del bronzo alla
periferia di Nola, hanno ritrovato il suo scheletro
perfettamente intatto, accanto ad altri due piccoli scheletri di
un topo e di una lucertola. Da tale rinvenimento si intuisce che
l'intera area venne seppellita dai materiali vulcanici proprio
come sarebbe accaduto nel 79 d.C. a Pompei ed Ercolano. Ma se
alcuni animali sono stati sorpresi dalla furia dell'eruzione
tanto da non aver dato loro modo di fuggire, che fine hanno
fatto gli abitanti? Al momento non è stato ritrovato ancora
alcuno scheletro umano, forse perchè gli uomini cercarono
riparo in qualche altro luogo. Il proseguimento degli scavi
appare pertanto di grossa importanza. Ed anche la realizzazione
di un progettato museo della preistoria da realizzarsi nell'area
nolana.
22/02/2002
NAPOLI - A MAGGIO SARA' VISIBILE LA TORRE DELLA CINTA MURARIA
GRECA AL TRIANON
I
lavori di restauro del teatro Trianon, a Piazza Calenda, stanno
per terminare. A maggio la struttura aprirà al pubblico e sarà
l'occasione anche per scoprire la struttura della torre inserita
nella cinta muraria greca del IV-III a.C. di cui si scoprirono
le tracce quattro anni fa. La ristrutturazione del teatro ha
consentito di portare alla luce completamente la torre
liberandola dalle soprastrutture esistenti. La torre si trova in
un'area di grossa importanza dell'antica Neapolis, dove si
trovava una delle porte della città, detta Herculanensis o
Furcillensis. La torre dovette essere costruita in un momento di
rifacimento e rafforzamento delle mura su questo lato. La
struttura è infatti costuita da un paramento di blocchi di tufo
lavorati con estrema precisione.
20/02/2002
MONDRAGONE (CE) - I LAVORI PER LE FOGNE PORTANO IN LUCE UN
TRATTO DELLA VIA APPIA ED I RESTI DI UNA VILLA
Durante
i lavori per la sistemazione delle fogne in località San
Pietro, nei pressi del cimitero, a due metri di profondità è
affiorato un tratto di basolato integro, identificato come
tratto della Via Appia che attraversava l'abitato di Sinuessa,
poco fuori Mondragone, congiungendo Roma con Brindisi. Alle
spalle della strada sono venuti alla luce anche alcune strutture
murarie e pavimentazioni musive, attribuibili ad una villa che
sorgeva in questa zona. Immediatamente intervenuti sul posto, i
funzionari della Soprintendenza hanno bloccato i lavori in
attesa dei necessari rilievi. Non è la prima volta che in zona
vengono alla luce testimonianze archeologiche. Addirittura nel
1937, scavando alcune tombe nel cimitero venne alla luce
un'epigrafe attestante l'esistenza di un villaggio nella zona
denominato "Pagus Sarclanus". Adesso si attende anche
una decisione da parte del Comune poichè l'area mondragonese
risulta ricchissima di reperti e di strutture non valorizzate e
sommerse da vegetazione e rifiuti. Tuttavia, nonostante
l'appello della responsabile dell'ufficio archeologico locale,
la dott.ssa Maria Grazia Ruggi D'Aragona, dal Comune arrivano
soltanto segnali di dissenso per l'interruzione dei lavori
fognari che provoca disagi ai residenti.
15/02/2002
POMPEI (NA) - GLI SCHELETRI DI DUE FUGGIASCHI RINVENUTI FUORI
PORTA STABIA
Lavori
per la sistemazione dell'area al di fuori della cinta muraria
del lato meridionale hanno portato alla scoperta di due
scheletri. L'area nella quale già nei giorni scorsi erano
venuti alla luce i resti di due tombe e di una strada, si trova
fuori Porta Stabia dalla quale partiva la via che conduceva alla
città omonima ed alla Penisola Sorrentina. I due scheletri si
trovavano adagiati su di uno strato di ceneri e lapilli, segno
che fuggivano dalla città verso il mare quando già Pompei era
stata raggiunta dalla pioggia di ceneri a seguito dell'eruzione
del 79 d.C. che la seppellì. E proprio lungo la strada, i due
individui vennero raggiunti dalla nuvola di gas venefici che li
uccisero afissiandoli. Dei due scheletri, uno sembra appartenere
ad un bambino, mentre l'altro sembrerebbe un adulto. Gli studi
successivi potranno chiarire l'età ed il sesso dei due
individui e, magari, anche un'eventuale parentela. Il
rinvenimento dimostra come le sorprese sotto il territorio
pompeiano non siano ancora finite.
08/02/2002
SANTA MARIA LA CARITA' (NA) - I LAVORI PER UNA STRADA METTONO IN
LUCE VILLA ROMANA
Ancora
i lavori di sbancamento per la costruzione di una strada
consentono di mettere in luce una villa romana sepolta
dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. nel territorio di Santa
Maria La Carità. Al momento sono stati messi in luce quattro
ambienti di cui uno doveva essere una cella vinaria considerato
il numero di "dolii" messi in luce. Dai primi
accertamenti, l'edificio sembra essere già stato
"visitato" da tombaroli.
05/02/2002
MADDALONI (CE) - LA SOPRINTENDENZA BLOCCA IL PROGETTO DI UNA
STRADA NEL SITO DI CALATIA
La
bretella di collegamento Maddaloni - Caserta subisce uno stop
nella sua progettazione imposto dalla Soprintendenza. L'asse,
infatti, dovrebbe attraversare l'area che invece è destinata a
parco archeologico dell'antica Calatia, come evidenziato da una
documento congiunto della Soprintendenza, della Seconda
università degli studi e del locale Museo Civico. Calatia è
tutta da scavare ed in buona parte è sotto terreni agricoli
alla periferia di Maddaloni in direzione di San Nicola La
Strada. All'epoca romana la città era attraversata dalla Via
Appia il cui percorso è ancora oggi ricostruibile ed in parte
ricoperta dalla strada attuale. Il comune è comunque
disponibile a proporre una variante che salvaguardi il sito.
31/01/2002
LAURO (AV) - TORNA ALLA LUCE UNA FONTANA SEICENTESCA NASCOSTA DA
ROVI E MURATURE
Grazie ad alcuni lavori di
ristrutturazione in corso nell'area, alcuni operai hanno portato
alla luce una fontana seicentesca. Il rinvenimento è avvenuto
sotto il muro di cinta dei giardini del Castello Lancellotti di
Lauro. Sotto un cumulo di rovi e murature recenti, gli operai
hanno scoperto prima la base della fontana, realizzata con
maioliche decorate, e poi una nicchietta fatta di pietra pomice.
I lavori sono stati poi interrotti per consentire l'intervento
di tecnici specializzati della Soprintendenza. Solo allora si
potrà capire se questa fontana può essere una delle quattro
fontane barocche che abbellivano i giardini del Castello durante
il periodo in cui erano proprietari i Pignatelli (1540-1632).
08/01/2002
PALMA CAMPANIA (NA) - BLOCCATI I LAVORI NELL'AREA DI NECROPOLI
Grazie alle segnalazioni
del locale Gruppo Archeologico, i lavori di sterro nel terreno
comunale ove erano venute alla luce alcune tombe di età tarda,
sono stati bloccati. Adesso si resta in attesa degli sviluppi
successivi.
06/01/2002
TEANO (CE) - GRAVE FURTO NEL RESTAURATO TEATRO ROMANO
Il patrimonio archeologico
di Teano, uno di quelli che maggiormente si sta rendendo
visibile agli occhi di studiosi e visitatori, ha subìto un
grave danno nei passati giorni festivi. Approfittando del fatto
che l'area del teatro romano, sebbene recintata, fosse priva di
custodia e di allarmi, alcuni ignoti hanno sottratto cinque
capitelli corinzi del I sec. d.C. di cui uno con iscrizioni in
greco. Il fatto, già gravissimo, assume ancora maggiore risalto
se si pensa che la scena monumentale del teatro era praticamente
in fase di completa ricostruzione, esistendone tutti gli
elementi costituitivi. Questo fatto, una volta ultimato il
restauro, avrebbe fatto del teatro sidicino un'unicum in Europa.
(Ringraziamo il Dott. Luigi Sarno, viceconsole del Touring
Club Italiano per Teano e membro del Gruppo Archeologico
Falerno-Caleno per la segnalazione).
05/01/2002
PALMA CAMPANIA (NA) - SBANCATA L'AREA DI NECROPOLI NONOSTANTE
GLI APPELLI
Appena qualche mese fa,
grazie alle segnalazioni del Gruppo Archeologico "Terra di
Palma", nell'area in questione erano state recuperate
cinque tombe di età tarda dalla Soprintendenza archeologica. I
lavori di sbancamento iniziati sul terreno di proprietà
comunale in località "Jerola" erano stati pertanto
sospesi in attesa di nuovi elementi e l'ente proprietario del
terreno era stato invitato a non effettuare alcun intervento
senza la presenza del personale della Soprintendenza. Ed invece,
approfittando delle festività natalizie, il comune ha concesso
ad una ditta esterna di prelevare nuovamente terreno dall'area
in questione, non tenendo in alcuna considerazione gli inviti
della Sopritendenza. Su segnalazione dello stesso locale Gruppo
Archeologico, guidati da Luigi Sorrentino, la Soprintendenza è
riuscita ad intervenire solo il 3 gennaio chiedendo il sequestro
dell'area, ma nel corso del giorno successivo i lavori di
sbancamento erano ancora in corso in maniera ancora più
incisiva.
06/12/2001
VOLLA (NA) - ANCORA TRACCE ROMANE DURANTE LAVORI FOGNARI
Dopo i reperti venuti alla
luce a giugno, sono ancora lavori fognari che consentono la
scoperta di tracce romane: in questo caso in Via Lufrano è
stato scoperto un muro di un edificio, ancora tutto da scoprire
e forse risalente al IV secolo d.C. In attesa di ulteriori
approfondimenti, la testimonianza consente di gettare nuova luce
sul territorio di Volla che si è sempre pensato sommerso dalle
paludi nel periodo romano.
03/12/2001
NOLA (NA) - IMPORTANTI REPERTI DAL VILLAGGIO DEL 2000 A.C.
Si sta scavando da qualche
mese un'area archeologica protostorica alle porte di Nola, nei
pressi di Castel Cicale. Si tratta di un villaggio dell'età del
Bronzo antico dal quale stanno venendo alla luce importanti
reperti e che, secondo le intenzioni, dovrebbe diventare un
parco archeologico della preistoria accessibile al pubblico,
dopo le necessarie sistemazioni. Gli scavi, condotti dalla
Soprintendenza Archeologica coordinata da Giuseppe Vecchio e da
Claude Albore Livadie, hanno consentito il recupero di un
reperto unico al mondo: un copricapo decorato con piccole
placche e lamine di osso (ricavato da zanne di cinghiale). Forse
apparteneva al capotribù o allo "stregone". Nel
terreno argilloso dello scavo gli archeologi hanno anche
recuperato le impronte di spighe di grano, di felce e di un
brandello di tessuto vegetale. Un'altra importante testimonianza
sulla quale non vi è ancora una conferma certa sarebbe la
presenza di un'intercapedine all'interno della parete di una
capanna ove è presente anche un forno, il che farebbe presumere
che a quell'epoca gli uomini conoscevano già il modo di
riscaldare gli ambienti come sucessivamente avrebbero fatto i
Romani nei loro impianti termali. Infine sono stati rinvenuti i
resti di tredici capre, segno che il villaggio venne abbandonato
all'improvviso a seguito di un'eruzione vulcanica, quella che
dagli archeologi e dai vulcanologi è detta delle "pomici
di Avellino" (circa 1850 a.C.). Delle tre capanne scoperte,
una dovrebbe essere ricostruita nel Museo archeologico di Nola,
la seconda al Museo archeologico di Napoli e la terza dovrebbe
restare sul luogo per costituire il nucleo centrale del parco
archeologico della preistoria che si intende realizzare.
27/11/2001
PALMA CAMPANIA (NA) - ALLA LUCE NECROPOLI LONGOBARDA
Pochi giorni dopo la
notizia dell'istituzione del museo dell'area, a Palma Campania
vengono alla luce importanti reperti longobardi. Durante alcuni
lavori stradali in Via Ugo De Fazio sono state casualmente
rinvenute due tombe a cappuccina risalenti al IV-V secolo d.C. A
seguito del rinvenimento i lavori sono stati bloccati per
verificare l'estensione della necropoli. Le tombe non
contenevano corredo come spesso accade per questa tipologia. Il
rinvenimento testimonia ancora di più l'importanza che l'area
ha avuto fin dalla preistoria.
03/11/2001
PALMA CAMPANIA (NA) - FINALMENTE UN MUSEO ARCHEOLOGICO DELL'AREA
Un'area archeologica di
estrema importanza è sicuramente quella del territorio di Palma
Campania. Nel corso degli anni sono venuti alla luce reperti che
vanno dalla preistoria fino all'epoca romana. Ma il loro destino
è stato sempre quello di "espatriare" in musei
lontani. E' il caso dei reperti scoperti per caso nel 1972
durante i lavori dell'autostrada Caserta-Salerno e datati
dall'archeologa Claude Albore Livadie alla preistoria che oggi
sono al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Ma adesso le
cose cambieranno: il Comune infatti ha dato il via ai lavori per
la costruzione del locale Museo, dove troveranno posto non solo
reperti archeologici, ma anche le opere che un tempo erano nel
Palazzo Aragonese della cittadina vesuviana, oggi in rovina. E
anche l'ultimo ritrovamento, quello di due tombe alla cappuccina
recuperate nell'ex area container su segnalazione del locale
Gruppo Archeologico, troveranno posto nell'istituendo museo. E
proprio Claude Albore Livadie, in occasione del ricevimento
della cittadinanza onoraria di Palma lo scorso aprile del 2000
ha ricordato che nell'area dell'autostrada è sepolto un
villaggio dell'età del Bronzo, una piccola Pompei più antica.
22/10/2001
SAPRI (SA) - UN PROGETTO PER L'AREA ARCHEOLOGICA DI SANTA CROCE
Un grande progetto di
rivalutazione dell'area di Santa Croce è stato presentato dall'ITCG
"Leonardo Da Vinci". Dal punto di vista archeologico
è previsto il recupero dell'area nella quale gli scavi hanno
portato alla luce un complesso residenziale di età imperiale.
L'iniziativa rappresenta un passo importante nell'apertura della
scuola verso iniziative concrete e verso il recupero delle
ricchezze culturali cittadine.
19/10/2001
GIFFONI VALLE PIANA (SA) - TOMBA ROMANA RINVENUTA DURANTE LAVORI
STRADALI
Stavano scavando per la
costruzione della strada per la Cittadella del Cinema, quando le
ruspe si sono imbattute nei resti di ossa, ceramiche e tegole.
La Soprintendenza intervenuta sul posto ha immediatamente
bloccato i lavori per verificare la portata del rinvenimento. Da
un primissimo esame sembra che i reperti risalgano al IV secolo
d.C.
30/09/2001
LIBERI (CE) - ALLA LUCE ECCEZIONALI REPERTI DI 115 MILIONI DI
ANNI FA
Incredibile scoperta di
vasta importanza a Liberi, un paesino del casertano. Grazie al
naturale dilavamento del terreno, senza neanche bisogno di
scavare nella roccia, è affiorato un importantissimo giacimento
paleontologico con fossili di organismi mai catalogati finora.
Si tratta prevalentemente di piccoli pesci che consentono di
sviluppare nuove conoscenze nel campo dell'evoluzione della
paleoittiologia, i cui studi erano fermi agli anni '60. Le
ricerche condotte dal competente dipartimento dell'Università
"Federico II" di Napoli hanno evidenziato
l'appartenenza dei reperti all'Aptiano medio, un periodo del
Cretacico inferiore risalente a circa 115 milioni di anni fa. La
Soprintendenza competente ha già avviato l'iter per porre
l'area sotto vincolo archeologico, mentre il comune di Liberi
sta per istituire un Museo civico ad hoc.
27/09/2001
CALES SCOPERTA GRAZIE AL GEORADAR
Grazie al radar
aerospaziale dell'Alenia l'area di Cales è stata minuziosamente
passata al setaccio per carpirne l'esatta estensione della città
antica. I primi risultati dell'indagine, estesa su circa 64
ettari, cominciano già a fornire alcuni risultati. identificato
un'asse stradale nonché una grossa quantità di reperti (vasi,
anfore ed altro). Purtroppo sia questi che i futuri risultati
potrebbero venire vanificati dalla mancanza di fondi che
consentano lo scavo di quanto identificato. L'area archeologica
di Cales, infatti, nonostante la sua importanza nell'antichità
e nonostante se ne onosca buona parte dell'estensione e di
alcuni suoi monumenti. è attualmente tutta da scavare (ad
eccezione del teatro, di recente sistemato). Essa è inoltre
preda di un enorme degrado (l'area è spesso utilizzata come
discarica) nonché di scavi clandestini.
22/09/2001
ARRIVANO FONDI PER TEANO ARCHEOLOGICA
E' di 15 miliardi il
finanziamento per l'archeologia di Teano proveniente dal Piano
Integrato Territoriale "Antica Capua" e che consentirà
la sistemazione dell'area del teatro romano con la creazione di
un comodo parcheggio. Lo storico monumento aveva già ottenuto
alcuni miliardi, grazie ai proventi del gioco del lotto. Una
parte del finanziamento servirà, inoltre, per creare due
percorsi naturalistici ed archeologici lungo il corso del fiume
Savone, dove sorgono alcune antihe ferriere, notevole esempio di
archeologia industriale, e dove diverse campagne di scavo hanno
portato alla luce un'area sacra preromana in località Loreto.
18/08/2001
PONTE (BN) - IL TAR CONTRO L'ARCHEOLOGIA?
E' degli inizi di agosto
la notizia che il TAR di Napoli si è espresso contro un decreto
di vincolo archeologico che il Ministero dei Beni Culturali
aveva posto sul territorio della contrada Piani nel comune di
Ponte (Bn) dove erano venuti alla luce alcuni reperti dell'epoca
romana. La vicenda inizia alcuni anni fa quando alcuni terreni
dell'area vengono concessi ad una società per la realizzazione
di un'opificio con fondi provenienti dalla Legge 488/92. Nel
gennaio del 2000 il Ministero dei Beni Culturali impone il
vincolo archeologico all'area per la presenza di reperti
dell'epoca romana. Contro tale vincolo che impediva la
prosecuzione dei lavori, la società in questione è ricorsa al
TAR che all'inizio di agosto ha accolto il ricorso. Non entriamo
nel merito della vicenda; certo è che un vicolo archeologico
emanato dal Ministero non basta a salvaguardare una zona
archeologica!
25/07/2001
SOMMA VESUVIANA (NA) - SI SCAVERA' LA VILLA DI AUGUSTO
A quasi ottant'anni dalla
scoperta, finalmente si avvierà lo scavo della Villa romana in
località "La Starza" a Somma Vesuviana. Identificata
per tradizione come la villa nella quale morì Augusto, è stata
scavata diverse volte soltanto in alcuni punti, ma mai si è
provveduto alla sua completa messa in luce. Adesso esperti
dell'Università di Tokio con la collaborazione dell'Istituto
Suor Orsola Benincasa cominceranno a settembre uno scavo
completo e sistematico con l'ausilio di tecniche modernissime
come il georadar. I giapponesi garantiranno la copertura
finanziaria almeno per un triennio di scavi.
La villa fu oggetto di un primo saggio di scavo nel 1923. Da
allora altri saggi sono stati eseguiti mettendo in luce
parzialmente un ninfeo ed un grande porticato. L'identificazione
del sito come la dimora che vide la morte di Augusto, venne
effettuata dall'archeologo Matteo Della Corte che rimase
impressionato dalla suontosità dei pochi resti portati alla
luce. All'epoca il territorio di Somma ricadeva sotto la
giurisdizione della città di Nola e, secondo il racconto di
Tacito, Augusto morì, appunto, "apud Nolae" (presso
Nola). Ma la distanza della villa da Nola portò un altro grande
archeologo, Amedeo Maiuri, a negare l'ipotesi di Della Corte. Da
circa 20 anni lo scavo era rimasto in condizioni di estremo
degrado.
19/06/2001
VOLLA
(NA) - RINVENUTA UNA TOMBA DEL IV SECOLO D.C.
Una grossa
anfora in terracotta, lunga circa 130 cm, contenente i resti di
un bambino, è stata rinvenuta in Via Filichito a Volla durante
lavori fognari. Il reperto si trovava ad una profondità di
quasi 3 metri dal piano di calpestio stradale. Dalle prime
indagini, la sepoltura dovrebbe risalire al IV secolo d.C., ma
resta un mistero la sua localizzazione: infatti l'area dove è
avvenuto il rinvenimento non presentava, all'epoca, insediamenti
abitativi (almeno da quello che si apprende) ed anzi essa si
doveva presentare abbastanza paludosa.
20/03/2001
CAIANELLO (CE) - DISTRUTTI I RESTI DELLA VIA LATINA
La
realizzazione di una strada sta distruggendo i resti dell'antica
Via Latina nel territorio di Caianello (Ce). La denuncia è
stata inoltrata alla Soprintendenza dal Gruppo Archeologico
Falerno-Caleno. La maggior parte dei basoli è già stata
divelta mentre ci si prepara ad asfaltare il tratto rimasto.
Sembra che i lavori fossero già in essere dall'estate scorsa
senza che la Soprintendenza ne sapesse niente. Si teme anche per
la distruzione di eventuali tombe presenti lungo la strada visto
che alcuni anni fa ne erano già state ritrovate alcune durante
i lavori di metanizzazione.
14/03/2001
CALVI RISORTA (CE) - BLOCCATI I LAVORI DELLO STADIO PER UNA
SEGNALAZIONE ANONIMA
La
Soprintendenza ha bloccato i lavori di costruzione dello stadio
comunale a seguito di una segnalazione anonima che indicava la
presenza di reperti archeologici durante uno scavo effettuato
dagli operai. Un primo sopralluogo sul posto non ha ancora
fornito indicazioni utili, ma trattandosi di un'area di
importanti testimonianze antiche (i resti della città romana di
Cales sono poco lontani) si sta provvedendo ad ulteriori
accertamenti.
15/02/2001
POZZUOLI (NA) - FINANZIATI I LAVORI SUL RIONE TERRA
202 miliardi è la cifra recuperata da fondi provenienti da
Regione e Comunità Europea per consentire il proseguimento dei
lavori di recupero del Rione Terra, la secolare acropoli della
cittadina flegrea nella quale sono venute alla luce strutture e
reperti di grosso interesse archeologico. Ma, nel frattempo, da
più parti viene denunciato lo stato di abbandono e degrado di
quanto recuperato finora.
15/02/2001
BENEVENTO - CONCLUSO IL RESTAURO DELL'ARCO DI TRAIANO
Da lunedì prossimo sarà possibile ammirare finalmente l'Arco
di Traiano liberato dai ponteggi che l'avevano avvolto per due
anni. Il restauro è stato infatti completato e l'antico
monumento è tornato al suo splendore.
05/01/2001
NAPOLI - AL MASCHIO ANGIOINO APERTA LA SALA ARCHEOLOGICA
E' stata da poco aperta al pubblico l'area del Porticale
all'interno del Maschio Angioino, che consente, attraverso il
pavimento in cristallo trasparente, di visualizzare una parte
degli scavi eseguiti negli ultimi anni e che hanno fornito
interessanti elementi per la ricostruzione dell'area in età
antica. Lo scavo ha evidenziato strutture che vanno dall'età
augustea alla tarda età imperiale. Dal cortile si accede, in
fondo a sinistra, all'ambiente con pavimento trasparente. Appena
entrati si nota una struttura in opera laterizia rivestita di
intonaco grigio, con nicchie alle pareti e terminante in abside,
identificata come vasca o canale (euripus). In epoca successiva
la vasca venne colmata con terreno che ha restituito parecchi
frammenti ceramici databili al I sec. a.C. A tale epoca risale
un muro in opera vittata mista costruito quasi al centro della
vasca. Ad epoca tardo-imperiale risale la costruzione di una
nuova vasca realizzata nella parte più esterna della sala.
Questa seconda vasca venne riempita di terra ed obliterata fra
la metà del V e gli inizi del VI secolo d.C. A partire da
questo periodo e fino al XIII secolo, quando venne costruito il
Maschio Angioino, l'area venne occupata da una necropoli alla
quale appartengono una cinquantina di scheletri su più livelli
ed in parte visibili. Si tratta di sepolture ad inumazione in
parte in fossa ed in parte in casse lignee, senza corredo
funerario, fatta eccezione per alcuni oggetti d'uso personale.
05/01/2001
NAPOLI - NUOVE SALE SU NEAPOLIS AL MUSEO ARCHEOLOGICO
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli si è arricchito da
pochi giorni di nuove sale dedicate a Napoli Antica. Attraverso
una serie di pannelli esplicativi, è possibile ripercorrere la
topografia della città dalla sua primitiva creazione sulla
collina di Pizzofalcone (Partenope) fino alla fondazione della
"città nuova " (Neapolis) tra Caponapoli ed il mare
ed al successivo arrivo dei Romani. Parte dei reperti esposti in
queste nuove sale provengono dallo stesso Museo, mentre la
restante parte viene esposta per la prima volta al pubblico.
La visita ha inizio dalla prima sala nella quale si viene
accolti da un pannello che illustra la situazione del territorio
in cui i Greci fondarono la primitiva città. Vengono illustrati
i ritrovamenti avvenuti a Pizzofalcone ed in particolare la
ricca necropoli scavata alla fine degli anni '40 in Via Nicotera.
Una serie di pannelli ed alcuni reperti illustrano poi il
percorso della mura della "nuova città", il cui
percorso si è andato sempre più delineando grazie ai recenti
lavori di cablaggio della Telecom ed ai cantieri della nuova
metropolitana. Vengono poi esposti alcuni corredi provenienti
dalla più antica necropoli cittadina, quella di Castel Capuano.
Segue un'altra sala nella quale vengono esposti reperti
provenienti dall'area delle necropoli di Via Santa Teresa, nonché
frammenti di pareti affrescate da vari edifici rinvenuti nel
perimetro urbano, come ad esempio dai sotterranei dell'Archivio
del Banco di Napoli.
Da qui si accede ad una suggestiva sala nella quale è una
gigantografia riproducente uno degli ipogei rinvenuti in Via
Cristallini nel quartiere Sanità. Nella restante parte della
sala sono interessanti reperti rinvenuti negli ipogei della zona
(Via Cristallini, Vico Traetta, ecc.).
Chiude l'esposizione una sala che ospita statue ed iscrizioni
rinvenute nel territorio partenopeo. Tra gli altri reperti
esposti vanno segnalate le due statue dei Dioscuri, recuperate
nel 1972 dalla facciata della Chiesa di San Paolo Maggiore che
ingloba i resti del Tempio dei Dioscuri. E' anche presentato un
frammento superstite dell'iscrizione dedicatoria che era nella
facciata del tempio. Sono poi esposti alcune testimonianze di
culti non indigeni come un bassorilievo raffigurante il Dio
Mitra (rinvenuto nella Crypta Neapolitana) ed una statua di
Iside. Ed ancora statue provenienti dalle ville di Posillipo.
Infine da notare anche un'interessante iscrizione marmorea greca
degli agoni di Napoli (da Via Sant'Anna alle Paludi) che
testimonia la celebrazione di giochi atletici in città.
22/12/2000
CAUTANO (BN) - RITROVATE STRUTTURE ROMANE
Fine anno ricco di rinvenimenti per la Valle Vitulanese, a pochi
chilometri da Benevento. In località Pietra di Tocco è venuto
alla luce un grosso reperto (1,66 metri per 0,62 con spessore di
29 cm) che secondo i funzionari della Soprintendenza accorsi sul
luogo potrebbe essere un elemento di trabeazione di un edificio
pubblico di età romana, forse un tempio. Poco lontano era stato
scoperto un filare di mura ed un pavimento in cocciopesto.
L'area non è nuova a rinvenimenti romani: frammenti fittili,
laterizi e tegole sono stati raccolti nel corso degli anni.
Inoltre diverse sono le tracce dell'antichità dei luoghi come
la cappella di San Michele Arcangelo costruita sui resti di un
mausoleo del I sec. a.C. o il cosiddetto Ponte delle Maurelle
che sembra costruito su una preesistente struttura romana. Gli
ultimi rinvenimenti hanno rafforzato l'ipotesi che in quest'area
dovette sorgere un insediamento romano ed anche per questo le
autorità locali hanno avanzato formale richiesta alla
Sovrintendenza per l'applicazione del vincolo archeologico
all'intera area.
17/12/2000
ALIFE (CE) - FINALMENTE PARTE LO SCAVO NEL CRIPTOPORTICO
Dopo anni di attesa, finalmente si scaverà nel criptoportico di
Alife per riportare alla luce l'antica pavimentazione oggi
sepolta da cumuli di terreno. In questo modo si spera anche di
chiarire l'esatta destinazione d'uso del complesso, ancora
avvolto nel mistero. L'antico monumento è una delle maggiori
testimonianze sopravvissute dell'antica città di Allifae, ma
resta precluso alla visita ormai da tempo immemore.
L'intervento, che ne consentirà il recupero e la fruibilità,
è reso possibile grazie ad una convenzione fra la
Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta ed il Comune di
Alife. Quest'ultimo ha predisposto anche il restauro delle mura,
mentre è in avanzata fase di attuazione la realizzazione del
locale museo archeologico.
16/12/2000
PRESENZANO (CE) - RINVENUTE OTTO SEPOLTURE DEL V SEC. D.C.
Durante alcuni lavori di scavo in corso nel territorio di
Presenzano (Ce) per la realizzazione della rete idrica e
fognaria lungo la via provinciale, sono venute alla luce otto
sepolture risalenti al V secolo d.C. Si tratta di tombe in
blocchi di tufo e laterizi contenenti scheletri integri di
individui sia di sesso maschile che femminile. In una tomba sono
stati rinvenuti due scheletri risalenti a periodi successivi,
messi probabilmente insieme per economia di spazi. La necropoli
tardo-antica potrebbe essere ancora più estesa e per questo i
lavori fognari sono stati interrotti per consentire ulteriori
indagini. Presenzano non è nuova a ritrovamenti archeologici:
sulla collina, infatti, sorse il centro sannitico di Rufrae,
conquistato poi dai Romani nel corso del IV secolo a.C. Tuttavia
si credeva che l'abitato fosse stato spopolato precocemente,
mentre il ritrovamento odierno testimonia che Rufrae sopravvisse
fino a tempi più tardi. Sorprendente è il fatto che le tombe
sono state trovate perfettamente integre subito al di sotto del
manto stradale, sfuggite pertanto miracolosamente agli
interventi che la via provinciale ha subìto durante i secoli.
27/11/2000
POMPEI (NA) - MURECINE: RITROVATO UN FORNO DI 2000 ANNI FA
Viene sempre più confermandosi l'ipotesi che l'edificio in
corso di scavo a Murecine sia una sorta di grossa taberna.
L'ultimo rinvenimento è infatti quello di un piccolo forno
("clibanos") a doppio fondo. Nello stesso ambiente
sono venuti alla luce anche un paio di zoccoli di legno, reperti
unici conservatisi nonostante l'eruzione.
27/11/2000
MONTE DI PROCIDA (NA) - SCOPERTI ALCUNI COLOMBARI A CAPPELLA
La strada che da Miseno e
Miliscola conduce a Torregaveta ed al Fusaro, attraversa il
territorio del comune di Monte di Procida alla frazione
denominata Cappella. Si tratta di un'area che, durante i secoli,
ha restituito parecchi reperti legati a necropoli e mausolei
funerari dell'epoca romana. E proprio lo scorso 27 novembre,
durante i primi lavori di risistemazione urbanistica di Piazza
XVII Novembre, gli operai si sono ritrovati dinanzi ad una serie
di muri con le caratteristiche nicchiette, ubicati ad un livello
più basso rispetto all'attuale strada. I funzionari della
Soprintendenza, accorsi sul luogo, hanno così constatato che i
reperti erano pertinenti ad alcuni colombari che, ad un primo
esame, si sono rilevati in ottime condizioni di conservazione.
Addirittura era possibile scorgere tracce di stucchi colorati. I
lavori di risistemazione della piazza sono stati pertanto
sospesi in attesa dei necessari saggi di scavo che permettano di
comprendere l'importanza del ritrovamento.
Come dicevamo l'area non è nuova a rinvenimenti del genere.
Antico feudo della Congregazione napoletana di S. Maria a
Cappella (da cui trae origine il nome), l'abitato si snoda lungo
l'antica strada di collegamento fra il lago Miseno e Cuma.
Numerosi colombari e mausolei erano ubicati lungo questa strada
e parecchi di questi contenevano le spoglie dei marinai della
flotta imperiale che per molti anni fu attestata a Misenum. Le
iscrizioni funerarie rinvenute hanno consentito di risalire ai
nomi delle navi ed alle squadre di appartenenza. Dalla
tradizione iconografica dell'800 si evince anche dell'esistenza
in zona di un grosso edificio di svago (forse un circo) che si
trovava in zona.
Resta adesso un'incognita sul futuro dei reperti. Secondo il
progetto originario, l'area deve essere destinata ad isola
pedonale e non sarà facile conciliare il futuro della piazza
con il suo passato.
18/11/2000
POMPEI (NA) - SPUNTANO GIOIELLI DAGLI SCAVI DI MURECINE
Circa tre chili tra ori, pietre preziose e gioielli sono stati
recuperati nell'edificio in corso di scavo a Murecine. Il
rinvenimento, comprendente pendenti, anelli, bracciali e
orecchini, è avvenuto inaspettatamente proprio nell'edificio
che fra quelli finora ritrovati nel quartiere portuale di Pompei
era il meno ricco: una sorta di taberna che sicuramente aveva
ben poco da raccontare rispetto alla casa-albergo affrescata
riccamente e all'impianto termale ora ricoperti per consentire
il proseguimento dei lavori per la terza corsia autostradale. Da
alcune indiscrezioni sembrerebbe che dagli scavi sia venuto
fuori anche un graffito su di un muro che farebbe della taberna
la sede di alcuni incontri amorosi clandestini. In tal caso i
preziosi gioielli potrebbero appartenere ad una di queste coppie
di amanti. Ulteriori notizie potrebbero venire il prossimo mese
quando verrà dato alle stampe un volume con i primi risultati
degli scavi di Murecine.
12/11/2000
PAESTUM (SA) - L'ARRESTO DI TOMBAROLI FA SCOPRIRE NECROPOLI
Allertata da alcune segnalazioni, la Guardia di Finanza ha
arrestato alcuni tombaroli nella campagna di Paestum intenti a
scavare e recuperare reperti archeologici. Il successivo
sopralluogo della Soprintendenza ha consentito l'individuazione
di una nuova necropoli di grosso interesse che verrà sottoposta
ad accurata indagine.
11/11/2000
POGGIOMARINO (NA) - ALLA LUCE UN VILLAGGIO DEL BRONZO
Un rinvenimento fortuito è avvenuto durante uno sbancamento per
la costruzione di una vasca di depurazione, in località Longola.
Durante gli scavi sono venuti alla luce frammenti ceramici,
pezzi di legno e di ossa che hanno portato all'immediato arresto
dei lavori. Gli esperti della Soprintendenza, da un sommario
esame del materiale rinvenuto, hanno potuto accertare
l'esistenza di un insediamento dell'età del bronzo recente
(1300-1250 a.C.). La scoperta riveste un'eccezionale interesse
sia per la datazione (in Campania è poco attestata la presenza
di villaggi del Bronzo recente) sia per l'estensione, davvero
notevole, dell'area.
09/11/2000
POMPEI (NA) - SPUNTA UNO SCHELETRO A MURECINE
Ancora un eccezionale rinvenimento a Murecine nel nuovo edificio
rinvenuto di recente: uno scheletro ranicchiato e con il cranio
fracassato è venuto alla luce sotto uno strato di lapilli e
pezzi di muratura. Nessun indizio ne ha finora consentito
un'identificazione.
09/11/2000
MONTE SAN GIACOMO (SA) - L'UOMO DI NEANDERTHAL SUL CERVATI
Saggi di scavo in corso sul Monte Cervati, a quota 1200 metri
circa, stanno mettendo in luce le tracce di un insediamento
umano risalente ad un'epoca compresa fra 65.000 e 35.000 anni
fa, all'età in cui in Germania visse l'uomo di Neanderthal. Tra
i reperti rinvenuti uno splendido frammento ceramico non
tornito.
03/11/2000
ROCCAGLORIOSA (SA) - RINVENUTA TAVOLETTA BRONZEA
Una tavoletta bronzea di 12 cm. è stata rinvenuta nell'area
archeologica di Roccagloriosa. La tavoletta riporta incisa
un'iscrizione di 26 righe di cui la prima è in greco e le altre
in osco. Il testo si riferisce ad una legge del IV-III secolo
a.C. Si tratta del più lungo documento scritto dell'epoca
riportato alla luce e testimonia ancora una volta il tramite che
l'area svolse tra il mondo greco e quello romano.
28/10/2000
BASELICE (BN) - FRAMMENTI CERAMICI NEOLITICI RIVENUTI
Alcune ricognizioni di una locale associazione hanno portato
alla scoperta di frammenti ceramici, scaglie di selce e
frammenti ossei lungo la sponda del fiume Cervaro quasi alla
confluenza col fiume Fortore. Da una prima osservazione i
reperti sembrerebbero ascrivibli all'età neolitica. In attesa
di maggiori approfondimenti è stato richiesto l'intervento
della Soprintendenza.
24/10/2000
POMPEI (NA) - ANCORA RITROVAMENTI A MURECINE
Mentre
tornano sotto terra le terme di Murecine per consentire i lavori
di allargamento dell'autostrada, dall'altro edificio portato
alla luce sono venuti fuori due banconi-cucina esterni nelle cui
vicinanze sonostati ritrovati brocchette e bottiglie di vetro,
anfore con residui di garum ed una lucerna a forma di Sileno,
unica nel suo genere. Alle spalle un affresco modesto
rappresentante una processione sacrificale di tre animali (un
toro, un maiale ed un ariete) offerti a Marte ed accompagnati da
alcune figure togate.
08/10/2000
BOSCOREALE (NA) - VILLA REGINA APRE AL PUBBLICO
Dopo
anni di restauro apre al pubblico la Villa romana annessa all'Antiquarium
di Boscoreale. Bellissimo esempio di villa rustica è visitabile
con lo stesso biglietto e gli stessi orari dell'Antiquarium.
05/10/2000
ERCOLANO (NA) - 200 MILIONI DI DOLLARI PER GLI SCAVI CHE
CROLLANO
Le
piogge dei giorni scorsi hanno provocato alcuni danni negli
scavi di Ercolano e soprattutto nel cantiere di scavo di Villa
dei Papiri, abbandonato dopo che le idrovore necessarie ad
evitare gli allagamenti si sono guastate. Ma c'è anche una
buona notizia: il Packard Humanities Institute, sostenuto dal
miliardario americano Dave Woodley Packard, ha deciso di
investire, a fondo perduto, ben 200 milioni di dollari per il
recupero e rilancio degli scavi.
05/10/2000
POMPEI (NA) - ANCORA RITROVAMENTI A MURECINE
In
un sottoscala delle terme di Murecine, dove sono cominciati i
lavori di reinterramento delle strutture per consentire la
costruzione della terza corsia autostradale, è venuta alla luce
una cassetta di legno con bordo in ferro ospitante alcuni
vasetti di vetro contenenti presumibilmente medicine: il
contenuto residuo verrà analizzato per fugare ogni dubbio. Poco
distante erano un piatto con alcune noci non ancora mature ed un
anfora per l'acqua. Perché il tutto si trovasse in un angolo
della villa, sotto una scala, resta un mistero. Forse furono
riposti lì durante l'eruzione da qualcuno che poi ha cercato
rifugio da qualche altra parte.
04/10/2000
POMPEI (NA) - POLEMICHE PER IL REINTERRAMENTO DELLE TERME DI
MURECINE MA ALTRI REPERTI TORNANO ALLA LUCE
Scendono
in campo nomi importanti della cultura campana perché le terme
rinvenute a marzo a Murecine, in occasione dei lavori per la
costruzione della terza corsia autostradale, non vengano
definitivamente reinterrate. E' la volta del prof. Marcello
Gigante a lanciare un appello al Ministro Melandri. Ma le
Autostrade Meridionali premono affinchè si possano riprendere i
lavori della terza corsia interrotti a seguito del ritrovamento.
Nel frattempo il ritrovamento di un altro edificio avvenuto nel
mese scorso sembra fornire nuove interessanti testimonianze
sull'area portuale dell'antica Pompei. E' venuta alla luce una
statuetta raffigurante un sacerdote, il primo reperto del nuovo
scavo. Fortunatamente questo nuovo scavo non è avvenuto
sull'area dei lavori autostradali e pertanto potrebbe restare
alla luce per sempre.
02/10/2000
SANTA MARIA CAPUA VETERE (CE) - RINVENUTI BASOLI ROMANI
In
giornata alcuni lavori fognari hanno messo in luce in Corso Aldo
Moro alcuni basoli pertinenti ad una strada romana. I funzionari
della Soprintendenza procederanno ad effettuare i dovuti rilievi
per comprendere la portata del ritrovamento.
28/09/2000
BAIA (NA) - SEQUESTRATO IL PORTO PER I DANNI ALLE STRUTTURE
ARCHEOLOGICHE SOMMERSE
la Magistratura ha avviato la recinzione con boe di
delimitazione per una vasta area del porto di Baia a
seguito delle numerose segnalazioni di distruzione dei beni
archeologici sommersi nello specchio d'acqua. Nessuna nave,
barca o traghetto potrà, pertanto, avvicinarsi al porto fino a
nuovo ordine. Che sotto le acque del porto di Baia ci fossero
ancora i resti dell'antica città romana con impianti termali,
strade, ville e ninfei era risaputo. Ma finora nessuno aveva mai
verificato se le navi, anche di notevole stazza, che
attraccavano nell'area, potessero creare danni a tali
testimonianze. E' stata un'inchiesta partita lo scorso 4 marzo,
quando le pale di un traghetto distrussero un mosaico romano, a portare
all'imponente sequestro che ha condotto ben tremila scafi di
varia grandezza a cambiare acque. Ora occorrerà attendere
l'esito delle indagini sul patrimonio esistente, ma la
Soprintendenza archeologica si è già espressa a favore del
declassamento del porto al solo traffico turistico di piccola
taglia. Intanto rispuntano vecchi progetti nel cassetto da molti
anni: visite alla città subacquea per mezzo di imbarcazioni dal
fondo trasparente, itinerari sottomarini, centro di archeologia
subacquea.
19/09/2000
SANTA CROCE DEL SANNIO - RITROVATI RESTI DI UNA CITTA'
SANNITICA?
Numerosi reperti e resti di strutture sono venuti alla luce
ieri in località San Pancrazio nel comune di Santa Croce del
Sannio durante i lavori di costruzione di una strada.
Immediatamente è scattata la sopsensione dei lavori in
attesa dei risultati dei saggi di scavo in corso da parte della Soprintendenza.
Da notizie apprese in loco, sembrerebbe che l'area archeologica
sia già nota per altri ritrovamenti avvenuti nel passato.
Addirittura nel '700 ne parlava già lo storico locale Giuseppe
Maria Galanti identificando l'area con il centro sannitico di
Murgantia. |