AREA MARINA PROTETTA DELL'ISOLA DI CAPRI

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Ente Gestore: da definire.

Provincia: Napoli.

Comuni interessati: Capri, Anacapri.  

Superficie: 1036 ha.

Posizione geografica

Ischia:  40° 33' lat. N - 13° 48' long. E.

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Cartografia

Carta n. 132 dell’Istituto Idrografico della Marina in scala 1:25.000.

Tavoletta della Carta Topografica d'Italia alla scala 1:25.000 dell'Istituto Geografico Militare Italiano.

Carta n. 4004/4 della Nauticard in scala 1:25.000.

Vincoli

P.R.G. intercomunale del 15/06/84 e successive deliberazioni. 

Vincoli automatici dovuti alla legge n. 431/85 riguardanti una zona di rispetto tutto attorno all’area costiera, per un’ampiezza di 300 metri dalla linea di costa.

Proposte di tutela

Area prevista dalla legge 979/82 e dalla proposta di legge 1964/88.

Area prevista dal disegno di legge quadro sulle aree protette n. 510/91.

Descrizione

Capri sorge a sud del Golfo di Napoli, a tre miglia da Punta Campanella, estrema propaggine della Penisola Sorrentina. L'isola ha un perimetro di circa 17 km ed una superficie totale di circa 1036 ettari, è lunga 6,17 km e larga tra 2,7 e 1,2 km.

Le sue innumerevoli grotte, alcune poste anche a 200 metri sul livello del mare, sono frutto di fenomeni di erosione marina e sono ricche di reperti fossili di specie marine. Tutto ciò testimonia come il livello del mare sia considerevolmente mutato con l'avvicendarsi delle diverse ere geologiche nel corso delle quali Capri è stata collegata con la Penisola Sorrentina, di cui risulta un frammento isolatosi in tempi non molto remoti.

Scoscese e per lo più inaccessibili, le coste con le loro pareti dolomitiche si alzano verticali sull'acqua. Il Monte Tiberio (334 m) a oriente ed il Monte Solaro (589 m) ad occidente, sono i due massicci principali dell'isola, tra i quali, in una sella a cavallo di Marina Grande e Marina Piccola, si trova la cittadina di Capri.

Tra le coltivazioni, gli agrumeti e la vite, Capri possiede una vastissima varietà di specie floristiche, annoverando, su di una piccola superficie, ben 850 specie a 130 varietà, comprese alcune rarità come la palma nana (Chamaerops humilis) che, sopravvissuta in poche zone inaccessibili, dà vita a rigogliosi esemplari di straordinario effetto ornamentale. La ricca vegetazione del Monte Solaro, costituita da ginestre, cisto (Cistus salviofolius), mirto (Myrtus communis) e lentisco (Pistacia lentiscus), degrada lentamente in cuscini di euforbia (Euphorbia spinosa) ed in boscaglie di corbezzolo (Arbutus umido) e di erica arborea (Erica arborea).

La fauna presente include molte specie di Uccelli, tra cui parecchi di passo. Tra i nidificanti si segnalano il gheppio (Falco tinnunculus) ed il gabbiano reale (Larus argentatus), di cui esiste una colonia sui famosissimi Faraglioni. Tra le specie  migratrici si ricorda la cigogna nera (Ciconia nigra), la cicogna bianca (Ciconia ciconia), il falco pescatore (Pandion haliaetus) e il gufo di palude (Asio flammeus). Di rilievo la presenza della rarissima lucertola azzurra o dei faraglioni, endemica sull'isola.

didattica03.jpg (21364 byte)I fondali sono estremamente ripidi, con la batimetrica dei 50 metri che dista spesso poche decine di metri dalla costa. Lungo la costa meridionale è presente un'interessante prateria di Cystoseira, mentre su quella settentrionale sono stati riscontrati floridi insediamenti di Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa.

Data la ripidità della costa, la zonazione della biocenosi bentoniche è molto netta; tra queste una delle più interessanti è quella del Coralligeno, che si trova a partire dai 35 ai 40 metri di profondità. Tra le specie presenti, la gorgonia rossa (Paramuricea clavata) con colonie di grosse dimensioni, il raro corallo nero e l'asteroide Sphaeodiscus placenta.

Le numerose grotte sommerse dell'isola ospitano gli organismi tipici degli ambienti bui e profondi: penetrare in una grotta è, infatti, il metodo più rapido per accedere alla fauna delle maggiori profondità marine, in quanto le condizioni, nei recessi più scuri, sono simili (scarsa, se non nulla, luminosità, acqua immobile ed un elevato tasso di sedimentazione). E' proprio per questo motivo che in alcune grotte sono stati rinvenuti organismi che solitamente vivono centinaia di metri più in basso. Le grotte, inoltre, offrono rifugio ad una grande quantità di esseri viventi: dai Crostacei, come l'elegante parapandalo che affolla la Grotta Segreta, ai granchi facchino della Grotta Azzurra, e ancora cicale di mare, astici, aragoste, corvine, musdee e qualche cernia.