AREA MARINA PROTETTA DELLE ISOLE DI ISCHIA, PROCIDA E VIVARA

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Ente Gestore: da definire.

Provincia: Napoli.

Comuni interessati: Procida, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Barano, Ischia Porto, Serrara Fontana, Forio, Sant'Angelo.

Posizione geografica

Ischia:  39° 43' lat. N - 13° 55'  long. E

Procida: 40°45' lat. N - 14°01' long. E

Vivara: 40°44' lat. N - 13°59' long. E.

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Cartografia

Carta n. 127 dell’Istituto Idrografico della Marina in scala 1:60.000.

Tavolette 184 NO (Procida e Vivara) e183 II SE (Ischia) della Carta Topografica d'Italia alla scala 1:25.000 dell'Istituto Geografico Militare Italiano.

Carta della distribuzione delle praterie di Posidonia oceanica intorno all'Isola di Ischia.

Vincoli

Vincoli automatici dovuti alla legge n. 431/85 riguardanti una zona di rispetto tutto attorno all’area costiera, per un’ampiezza di 300 metri dalla linea di costa.

Vincolo militare sull'area di Monte Epomeo (Ischia).

Vincolo paesistico sull'intero territorio di Procida.

Vincoli archeologici sull'intero territorio di Vivara, sulla costa occidentale di Procida tra Punta Serra e Ciraccio, sulle località ischiane di Succhivo, Noia e Costiglione.

  Mappa

Proposte di tutela

Proposta di Parco Marino denominato "Regno di Nettuno" per le Isole di Procida, Vivara e Ischia avanzata dal Laboratorio di Ecologia del Benthos di Ischia nel 1989.

P.R.G. del Comune di Procida del 1984 e Piano Paesistico del 1971.

Area prevista dal disegno di legge quadro sulle aree protette n. 510/91.

Descrizione

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Isole di Procida e Vivara

La piccola Isola di Procida, con una forma irregolare lunga poco più di 3,3 km, con coste frastagliate e ripide, è collegata da un esile pontile realizzato nel 1957 all'ancor più piccola appendice di Vivara. La sua origine vulcanica è inequivocabile, non solo per i basalti ed i tufi gialli e grigi, ma soprattutto per i resti di cinque crateri ancora ben riconoscibili, che raccontano la tormentata origine geologica dell'isola. Per la friabilità dei tufi, l'erosione marina ed eolica ha profondamente modellato le coste, conferendo al paesaggio un'impronta del tutto particolare.

La vegetazione delle due isole è costituita prevalentemente da una associazione di querce e lecci (Quercus pubescens e Quercus ilex), con una presenza dominante della roverella, specie generalmente più settentrionale. La macchia è alta e dominata dal mirto (Myrtus communis), dall'erica (Erica arborea) e dalle euforbie (Euphorbia dendroides).

Per quanto riguarda la fauna, a parte alcuni Roditori (Rattus rattus alexandrinus, Apodemus sylvaticus, Mus musculus domesticus), le isole sono abitate da quasi 180 specie di Uccelli, in gran parte di passo (a tale riguardo l'Isola di Vivara ospita un osservatorio ornitologico per l'inanellamento degli uccelli migratori). Probabilmente nidificanti sono il gheppio (Falco tinnunculus) e l'assiolo (Otus scops).

I fondali, interessanti per l'origine vulcanica delle isole, si presentano estremamente ripidi lungo il versante meridionale, con l'isobata dei 50 metri prossima alla costa. Il versante più settentrionale presenta, invece, fondali che degradano più dolcemente verso profondità maggiori. Questi ultimi sono colonizzati da estese praterie di Posidonia oceanica. Le Secche delle Formiche di Vivara, localizzate a circa 700 metri ad ovest della piccola isola e segnalate da una boa, rappresentano un'area di interesse eccezionale, che da sola giustificherebbe l'istituzione dell''Area Protetta Marina. Sono, infatti, una piattaforma posta a 6-7 metri di profondità, caratterizzata da profondi canaloni, grotte e archi naturali, ricchi di Spugne, Briozoi, Crostacei e Pesci quali donzelle pavonine e corvine. Da segnalare, inoltre, la presenza di numerose colonie di corallo rosso, a circa 40 metri di profondità.

 

Isola di Ischia

L'Isola di Ischia, con una superficie di 4533 ha, è la più estesa delle isole partenopee. Lunga 10 km e larga 7, ha uno sviluppo costiero di 37 km. Di natura vulcanica, l'isola ha un'origine legata ad eruzioni "recenti", di cui la più antica di quelle note risale a circa 4000 anni fa, la più vicina a soli 1302 anni, come dimostra l'attuale esistenza di fenomeni vulcanici secondari quali le tipiche fumarole. L'isola presenta una morfologia prevalentemente montuosa, con la massima altezza raggiunta dal rilievo del Monte Epomeo (787 metri slm), che forma la parte centrale di Ischia.

La rigogliosità della flora locale, composta da agrumeti, vigneti, pinete e piante erbacee era già nota ai Romani e, prima ancora, agli Etruschi, ed è legata alla natura dei fertili terreni vulcanici.

Tra la fauna, l'unica specie di Mammifero di cui si abbia notizia è il coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus). Le specie di Uccelli riscontrate ammontano a 127: di esse molte non sono stanziali. Da segnalare la presenza dell'uccello delle tempeste (Hydrobates pelagicus), della sula (Sula bassana), del falco pellegrino (Falco peregrinus) e del gabbiano reale (Larus argentatus).

Sott'acqua, dalle pareti verticali ricoperte di gorgonia, con rami di corallo rosso e nero, alle praterie di Posidonia oceanica, ai fondali sabbiosi ricchi di pesci: Ischia concentra nel suo mare tutto quello che il Mediterraneo può ancora offrire.