AREA MARINA PROTETTA DI CAPO PASSERO

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Ente Gestore: Ente per la Fauna Siciliana

                        Sede: Ctr. Cugno Vasco-96017 Noto (SR)

                        Tel: 0931/813273.

Provincia: Siracusa.

Comuni interessati: Portopalo di Capo Passero.

Posizione geografica: 36° 40' lat. N - 15° 60' long. E.

Cartografia

Carte n. 20 dell’Istituto Idrografico della Marina in scala 1:100.000.

Tavoletta 277 III SE della Carta Topografica d'Italia in scala 1:25.000 dell'Istituto Geografico Militare Italiano.

Vincoli  

Vincoli automatici dovuti alla legge n. 431/85 riguardanti una zona di rispetto tutto attorno all’area costiera, per un’ampiezza di 300 metri dalla linea di costa.

Problematiche emerse

Scarsità di informazioni relative sia all'ambiente terrestre che marino.

Descrizione

L'estremità meridionale della Sicilia, con il promontorio dell'Isola di Capo Passero, segna lo spartiacque tra il Mar Jonio ed il Mediterraneo. La piccola isola è separata dalla costa siciliana da un basso fondale guadabile, lungo meno di 300 metri.

L'ambiente è arido ed il pendio si presenta più dolce nel lato rivolto verso la costa, mentre è scosceso verso il mare aperto. Le formazioni rocciose affioranti comprendono sia calcari ricchi di fossili, sia rocce vulcaniche.

Benché di limitata estensione, l'isola ha una vegetazione abbastanza varia, con un diffuso ed importante palmeto a palma nana, oltre ad una fitta garriga con lo sparto pungente e l'euforbia marittima. La costa rocciosa dell'isola ospita l'associazione a finocchio marino e statice, maggiormente sviluppata sulle scogliere più alte, verso nord-est.

L'isola è un ottimo punto di sosta per gli uccelli migratori, come aironi, garzette, anatidi, tortore, quaglie, upupe, cuculi e numerosi passeriformi che vi sostano durante i lunghi viaggi tra Europa e Africa. Tra le specie nidificanti la calandrella, l'occhiocotto, il passero e il fratino.

Per il suo ruolo di spartiacque tra Mar Jonio e Mediterraneo, Capo Passero è un sito di grande interesse biologico, caratterizzato da una grande biodiversità dell'ambiente marino. Nei primi metri di profondità della costa rocciosa sommersa sono presenti le associazioni algali fotofile, tra cui spicca l'acetabularia, mentre negli anfratti e nelle zone maggiormente in ombra abbondano specie sciafile, come Udotea petiolata e Peyssonelia squamaria. Tutto intorno il fondale è generalmente basso e sabbioso e ospita, tra i 10 e i 25 metri, una estesa prateria di Posidonia oceanica.