AREA MARINA PROTETTA DI PORTO CESAREO

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Ente Gestore: Capitaneria di Porto di Gallipoli (provvisoriamente); la Provincia di Lecce si è candidata per la gestione.

Sede: Lg.mare G. Marconi - 73014 Gallipoli (LE)

Tel: 0833/266862

Provincia: Lecce.

Comuni interessati: Porto Cesareo, Nardò.

Posizione geografica: 40°15' lat. N - 18°53' long. E.

Superficie: 17.156 ha a mare.

Istituzione: D.M. 12/12/97 (G.U. n° 45 del 24/02/98).

Cartografia

Carte n. 27 e 28 dell’Istituto Idrografico della Marina in scala 1:100.000.

Tavoletta 213 I NE-SE-NO della Carta Topografica d'Italia alla scala 1:25.000 dell'Istituto Geografico Militare Italiano.

  Mappa

Vincoli

Vincoli automatici dovuti alla legge n. 431/85 riguardanti una zona di rispetto tutto attorno all’area costiera, per un’ampiezza di 300 metri dalla linea di costa.

Proposte di tutela

Area prevista dalla proposta di legge n. 1964/88.

Area prevista dal disegno di legge quadro sulle aree protette n. 510/91.

Descrizione

La costa di Porto Cesareo è molto frastagliata e comprende zone con banchine rocciose disposte a terrazzo e dune sabbiose nella fascia retrostante. Scogli e piccole isole movimentano il paesaggio, come l'Isola Grande, ubicata di fronte a Porto Cesareo.

La vegetazione è costituita da circa 200 specie vegetali, soprattutto da associazioni tipiche dell'ambiente costiero, come quelle a giunco marittimo, la macchia mediterranea ed i popolamenti a Chara. In particolare, è interessante la presenza del limonio salentino, caratteristico delle coste rocciose della Puglia meridionale, che forma con altre piante alofite associazioni vegetali esclusive della regione. L'insediamento di queste specie è favorito dalla periodica sommersione delle aree più basse, con deposito di sabbia e notevole ristagno d'acqua.

La fauna terrestre possiede elementi di un cero interesse, anche grazie all'elevata eterogeneità ambientale, con diversi endemismi.

In prosecuzione delle spiagge costiere, i fondali si estendono con ambienti sabbiosi o ghiaiosi, fino a circa 7 metri di profondità. Essi non sono particolarmente accidentati e, spesso, sono costituiti dagli stessi terrazzamenti presenti nell'ambiente emerso. La buona diversità di ambienti permette la convivenza di diverse associazioni biologiche e organismi marini. Così, in estate, si riscontra la vita di specie termofile e, più lontano dalla costa, si trovano praterie miste di piante superiori ed alghe (Cymodocea e Caulerpa). I fondi rocciosi comprendono, nei primi metri, la tipica vegetazione algale fotofila, e proseguono, più in profondità, con interessanti formazioni di Coralligeno, di cui si ricordano il porifero Axinella cannabina ed il nudibranco Phyllidia pulitzeri. L'area ospita, inoltre, uno degli ecosistemi più interessanti del Mediterraneo: la prateria di Posidonia oceanica, che qui raggiunge eccezionalmente profondità vicine ai 50 metri. Nella zona si segnalano, poi, la tartaruga marina comune (Caretta caretta) e la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea), entrambe protette.