AREA MARINA PROTETTA DELL'ISOLA E CANALE DI SAN PIETRO

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Ente Gestore: da definire.

Provincia: Cagliari.

Superficie: 50 km2.

Comuni interessati: Carloforte, S. Antioco, Calasetta, Portoscuso.

Posizione geografica: 39° 08' lat. N - 8° 17' long. E.

Cartografia

Carta n. 46 dell’Istituto Idrografico della Marina in scala 1:100.000.

Tavoletta 252 II SO-NO della Carta Topografica d’Italia in scala 1:25.000 dell’Istituto Geografico Militare Italiano.

Vincoli

Vincoli automatici dovuti alla legge n. 431/85 riguardanti una zona di rispetto tutto attorno all’area costiera, per un’ampiezza di 300 metri dalla linea di costa.

Vincolo paesaggistico nel tratto di mare antistante la costa compresa tra la grotta del Bue Marino e Punta Grossa. Per un'ampiezza di 100 metri verso il largo sono interdette la navigazione, la sosta, l'ancoraggio, la balneazione e la pesca per pericolo di crolli e frane dei costoni rocciosi.

Proposte di tutela

Riserva Naturale Botanica dell'Isola di San Pietro e Isola Piana, dei Ratti del Corno proposta nel Piano dei Parchi della Regione Sardegna del 1989.

Descrizione

Carsismo.jpeg (17824 byte)Localizzata a poca distanza dalla costa, l'Isola di San Pietro si estende per circa 50 km2, con una morfologia montuosa. Imponenti falesie, che raggiungono anche i 130 metri di altezza, isolotti e scogli, spuntoni rocciosi modellati dal mare, anfratti e grotte denotano l'origine vulcanica dell'isola. Le coste sono in prevalenza rocciose nella parte occidentale, sabbiose e basse in quella orientale. L'interno è un alternarsi di campagne, pinete, vigneti e suggestivi sentieri immersi nel verde. Un'emergenza morfologica di grande interesse è rappresentata dalle colonne trachitiche di Carloforte, che emergono dal mare formando dei caratteristici scogli.

L'isola conserva specie botaniche rare e animali protetti. La vegetazione di tipo mediterraneo si accompagna alla presenza del pino d'Aleppo (Pinus halepensis), che qui trova un habitat ideale. Tra gli endemismi è da segnalare il rarissimo astragalo marittimo, un relitto esclusivo di San Pietro, dove sussistono ancora le condizioni che ne permettono la sopravvivenza in una zona molto limitata. Alcune recenti spedizioni zoogeografiche hanno inoltre rilevato la presenza di una microfauna di grande interesse, tra cui alcune libellule rare in Europa e cavallette endemiche dell'isola. Sulle scogliere nidificano il gabbiano corso (Larus audouinii) e una nutrita colonia di falchi della regina (Falco eleonorae), uno dei rapaci più rari e minacciati, che frequenta le coste tra luglio e agosto, per ripartire con l'arrivo dell'autunno per l'Oceano Indiano ed il Madagascar. Altre specie di Uccelli presenti sono il cormorano dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis desmarestii), il gabbiano reale (Larus argentatus), la berta maggiore (Calonectris diomedea) e la berta minore (Puffinus puffinus).

I fondali del canale di San Pietro sono caratterizzati da bassa profondità (5-15 metri) e presentano un andamento movimentato da una soglia sottomarina posta a circa 5 metri di profondità, con direzione est-ovest. La loro natura vulcanica è testimoniata da forme tormentate con frane e fratture che si prolungano in spuntoni, lastroni semisommersi, scogli e isolotti, soprattutto a nord di Portoscuso e alle estremità della costa orientale dell'isola. 

 La tipologia delle comunità bentoniche corrisponde a quella del settore centrale del Mediterraneo occidentale. I substrati rocciosi presentano le tipiche successioni animali e vegetali, con l'eccezione della zona di spruzzo che, per la natura vulcanica del substrato, risulta abbastanza povera. I fondali del canale di San Pietro sono rinverditi da vaste praterie di Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa in ottime condizioni e con abbondanti fenomeni di fruttificazione. Negli anfratti e nelle grotte dell'isola si nascondono corvine, spigole e magnoselle.