Domande&Commenti: Arianna Betti

 

Analitici/Continentali: Bolzano versus Hegel


 
[…] Quando infine egli <Hegel> dice "che questo metodo sia l'unico veritiero è evidente dal fatto che esso non è distinto dal suo oggetto e dal suo contenuto", allora devo onestamente ammettere che questa ragione è così poco evidente per me che sarei assai più incline a concludere giusto l'opposto. Dacché come può un metodo essere tutt'uno con il suo oggetto? E come si può mai dire del metodo dialettico che sia tutt'uno con tutti i vari oggetti a cui si applica? Eppure chi abbia mai letto gli scritti di Hegel dev'essersi reso conto come per questo gran saggio di mondiale rinomanza il linguaggio non sia che mera costruzione di nebbia; questi pensieri, sfocandosi in contorni indeterminati chiedono di essere congetturati piuttosto che capiti; che egli si è preso la libertà di prendere i temrini e le espressioni più importanti e specifiche del tedesco e dar loro un nuovo significato, senza far conto con il dovere di concordare quest'ultimo con i suoi lettori. […]
 
Bernard Bolzano, Wissenschaftslehre (1837), §718
 
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