All'alba non sarete vivi

William Holden ha ucciso per il desiderio di distruggere il padre. Per una coincidenza, viene a trovarsi nella casa di uno psichiatra dopo essere fuggito dal carcere. Il gangster, che ha preso in ostaggio la famiglia e gli altri abitanti della casa nell'attesa che arrivino i complici della sua banda, viene interrogato dallo psichiatra i cui interessi, nei confronti di chi lo ha preso in ostaggio, sembrano puramente scientifici. In principio il gangster liquida le domande del medico con commenti del tipo "Ah, lei è completamente fuori", ma ben presto inizia a raccontare un incubo che lo ha tenuto sveglio per anni. Usando l'analisi  dei sogni di Freud, lo psichiatra individua diversi spostamenti nel sogno del criminale e arriva alla fine a spiegare il suo comportamento antisociale come un continuo desiderio di uccidere il padre. Alla fine dell'analisi il medico assicura al gangster che, ora che comprende i suoi impulsi più oscuri, egli non sarà più in grado di uccidere. Come molti altri psichiatri oracolari dei film, il medico ha svolto il suo lavoro così bene che al suo arrivo, la polizia colpisce facilmente il killer che ormai non riesce più a rispondere al loro fuoco.

Il Cinema e la psichiatria