Harold e Maude

Harold (bud Cort) è un giovane non particolarmente attraente affascinato dalla morte e dal suicidio. Questo tratto, che la ricca madre (Vivian Pickles) non riesce a comprendere, viene presentato dal film come un'alternativa salutare rispetto ad altre attività a sua disposizione. Harold decide di sposare Maude (Ruth Gordon), una donna attempata e straordinariamente eccentrica che però, ancora una volta,  rappresenta un'alternativa enormemente preferibile rispetto a ogni altra possibilità mostrata nel film. Il regista Ashby ci propone tre scene complementari in cui i rappresentanti dell'autorità precostituita esprimono il loro parere contrario al matrimonio di Harold e Maude. In ogni scena c'è un uomo seduto dietro una scrivania che parla direttamente all'obiettivo della cinepresa (presumibilmente ad Harold), e sul muro alle spalle di chi parla campeggia una fotografia. Nella prima scena lo zio di Harold, un generale dell'esercito dall'aspetto grifagno, esprime tutto il suo sconcerto, mentre dietro di lui incombe un ritratto ufficiale di Richard Nixon. Nella terza scena un prete ossessionato dal sesso dà libero sfogo al suo disgusto davanti a una foto del Papa. nella scena centrale lo strizzacervelli di Harold (G. Wood), pomposo ed evidentemente sciocco, appare davanti a una fotografia di freud mentre dichiara, anche con l'aiuto dei clichè psicoanalitici, la sua incapacità di capire il ragazzo: "Una nevrosi molto comune, soprattutto nelal nostra società, per cui il figlio maschio desidera andare a letto con la madre. Ma, harold, quello che mi sconcerta è che tu voglia andare a letto con tua nonna !". Schiacciato tra Nixon e Papa Paolo IV, freud è diventato un'altra icona per un sistema che chiede cieca conformità a una serie di norme sterili e obsolete.

Il Cinema e la psichiatria