L'ammutinamento del Caine

Tre ufficiali molto diversi fra loro, tutti a bordo della nave delal marina americana Caine durante la seconda guerra mondiale, si preoccupano per la condotta del capitano Quegg (Humphrey Bogart). Il fatto che Quegg non riesca a smettere di giocherellare con delle palline di ferro, convince il pubblico che nella testa del capitano c'è qualcosa che non va. 

Keefer (Fred MacMurray), che nella vita civile fa lo scrittore, riempie di fantasie  la testa di Maryk (Van Johnson), un marinaio di carriera che finisce per concordare sulla stranezza del comportamento di Quegg. La storia viene raccontata principalmente attraverso gli occhi del terzo ufficiale, il giovane e idealista studente Willue Keith (Robert Francis).

Quando durante una tempesta Quegg viene colto dal panico, Maryk cede alle sollecitazioni di Keefer e prende il controllo della nave. L'esito è la corte marziale, in cui il testimone cruciale contro gli imputati è uno psichaitra interpretato da Whit Bissell. Bissell è uno psichiatra un pò pomposo che, benché chiamato a testimoniare dai legali degli imputati, attesta che Quegg è sano e non avrebbe dovuto essere sollevato dal comando. Tuttavia l'avvocato della difesa riesce a far assolvere gli imputati inducendo in Quegg un attacco di paranoia delirante sul banco degli imputati. 

Non bisogna però dimenticare che il parere dello psichiatra viene ampiamente convalidato nella scena finale, quando l'avvocato arriva ubriaco mentre gli ammutinati stanno festeggiando e getta il vino in faccia a Keefer. Egli accusa lo scrittore di aver seminato discordia invece di sostenere Quegg, ritenendolo responsabile del crollo del capitano durante la tempesta. Con la lucidità dell'ubriaco, egli afferma che i marinai di ferma come Quegg e Maryk avrebbero condotto la guerra con successo senza piantagrane come Keefer e Keith. Studenti e intellettuali prestano servizio solo durante la guerra, prosegue, e non dovrebbero interferire con gli uomini che difendono il paese in guerra e in pace. Anche se gli ammutinati vengono assolti, il film porta un argomento forte a favore di Quegg, e mostra indirettamente che lo psichiatra, per quanto senza volto e pomposo, era nel giusto. 

Il Cinema e la psichiatria