La figlia di Caino

Nella rappresentazione newyorkese dell'opera di Kramm, Ferrer interpretava Jim Downs, un direttore di scena fallito che viene affidato all'ospedale psichiatrico di New York dopo un tentativo di suicidio. Egli scopre ben presto di essere prigioniero non solo degli psichiatri insensibili che lo esaminano ma anche di Ann, la moglie che egli non ama più e che ha convinto i medici a dimetterlo solo sotto la sua custodia. La moglie riesce anche a troncare ogni possibile contatto fra il marito e Charlotte, la donna di cui Downs si era innamorato poco prima di rompere il proprio matrimonio. Nel poco rassicurante finale dell'opera, Downs si rende conto di poter lasciare l'istituto e la sua atmosfera simile a quella di un carcere solo se accetta di diventare prigioniero della moglie. Perciò si arrende, nascondendo i suoi veri sentimenti nei confronti di lei e dicendo agli psichiatri di essere pronto a riprendere il ruolo tradizionale di marito. Nell'opera, quando finalmente abbandona l'istituto, Downs è tristemente un uomo fallito. 

Concentrandosi sul lato oscuro del matrimonio, la pièce attaccava quella che che abbiamo definito "l'ideologia dominante". Tuttavia, la versione cinematografica del 1955 lascia intendere che i film americani non erano ancora pronti a lanciare un appello così drastico e che la struttura della riconciliazione era ancora fortemente radicata. Nel film Jim Downs si trova anch'egli vittima della moglie Ann e dei suoi complici nella comunità psichiatrica, ma la sceneggiatrice Ketti Frings ha aggiunto, nella parte finale del film, una scena in cui uno degli psichiatri, il dottor Bellman , chiede a sorpresa ad Ann se ha mai preso in considerazione la psicoterapia. Ann reagisce in modo fortemente negativo però, al termine del film, rivela di essere alla fine tornata dal dottor Bellman per un trattamento. Ann dice poi al marito di aver capito gli errori commessi e di essere pronta a lasciarlo tornare da Charlotte che egli ama. Con un orientamento meno drammatico rispetto a quello del testo teatrale, Downs spiega alla moglie che rimarrà con lei per dare un'altra possibilità al loro matrimonio. Il mito secondo cui ogni matrimonio potrebbe essere trasformato dalla buona volontà dei coniugi prende il posto dell'originaria concezione di Kramm del matrimonio come una prigione.

Il Cinema e la psichiatria