Reunion in Vienna

La vicenda inizia nel 1929, dieci anni dopo l’espulsione degli Asburgo da Vienna, ed Elena appare per la prima volta nel palazzo di Schőnbrunn mentre fa il tour ufficiale delle stanze dove un tempo aveva consumato la sua relazione con l’affascinante, ma del tutto irresponsabile nobile Asburgo. Quando ritorna a casa dal marito psichiatra, ci rendiamo conto che a Elena manca l’atmosfera contro cui predica apertamente il pratico e spesso pedante dottor Krug.  L’atmosfera terapeutica della Vienna di Freud non è paragonabile alle atmosfere affascinanti della Vienna asburgica. Lo psichiatra in ogni caso è sorprendentemente tollerante quando Rodolfo, infischiandosene della legge austriaca, ritorna dall’esilio per riprendere la sua relazione con Elena. Krug esplicita chiaramente il tema del film, cioè che gli Asburgo rappresentano un ordine obsoleto – un sogno romantico – che è stato rimpiazzato dai valori razionali incarnati al meglio dalla psicoanalisi. Quando Rodolfo arriva alla porta del dottor Krug e gli propone di battersi per i favori di Elena, il primo impulso dello psichiatra è di togliersi gli occhiali e fare a pugni con l’arciduca. Ma Krug ritorna rapidamente in sé e si rende conto che Rodolfo è riuscito a farlo apparire folle agli occhi della moglie. A questo punto Elena si alza, chiaramente per scegliere tra i suoi due pretendenti. Ma prima che ella possa annunciare la sua scelta, arriva la notizia che la polizia sta aspettando fuori della casa per arrestare Rodolfo. Krug non vuole consegnare il rivale alle autorità e va a sollecitare il prefetto di polizia affinché permetta all’arciduca di lasciare il paese con dignità. Nel far questo, Krug lascia intenzionalmente la moglie sola con l’arciduca per una notte per invitarla a guardare la realtà: Rodolfo è di fatto un sogno del suo passato.

Reunion in Vienna lascia intendere che Krug è disposto a offrire alla moglie un ultimo incontro con Rodolfo – un’opportunità che di fatto ella sembra cogliere – perché possa più facilmente arrivare a chiudere questo vecchio capitolo della sua vita. Il film si conclude la mattina successiva con Rodolfo che prende galantemente commiato e con Elena che accetta con gioia il marito come l’uomo che  maggiormente merita il suo amore. Il ricongiungimento di marito e moglie diviene un’allegoria dell’ascesa inevitabile di ragione, scienza, educazione e psicoanalisi dopo il tramonto del vecchio mondo della decadenza.

Il Cinema e la psichiatria