IL TORRIONE E LE MURA CASTELLANE
La costruzione del complesso fortificato di Anguillara è in
massima parte attribuibile alla Signoria degli Orsini. Al momento si presenta come
l'accostamento di vari corpi fortificati. Ciò testimonia le varie fasi di accrescimento
che si sono succedute. Al Torrione, che emerge in elevazione un'ampia cortina che per tre
lati si sviluppa secondo un impianto trapezoidale che trova i vertici nel bastione. Tale
cortina si va a congiungere
ad un secondo Torrione circolare di diametro uguale al primo.Di questo torrione (sopra il
quale vi sono gli uffici comunali) risulta ora evidente una parte del fianco della
scarpata che viene a costituire una sorta di raccordo tra la cortina muraria e la Porta
castellana detta anche "Arco di Piazza". A sua volta la porta è protetta da una
torretta (attuale sede della biblioteca comunale) a pianta quadrangolare. Il Torrione ha
un diametro che varia dai m. 19,80 alla base della scarpa ai m. 16 della sommità.
Attraverso la porta di sicurezza rivolta a nord si accede ad un piccolo ambiente posto al
primo piano del Torrione nelle cui volticelle sono evidenti due fori circolari di due
condotte verticali in
cotto che potevano servire o a passaggi per le corde o per comunicare verbalmente da un
piano all'altro oppure come sfiatatoi. Dal piccolo ambiente di ingresso si accede ad un
secondo piccolo passaggio che a destra immette nel vano di una scala a chiocciola della
quale restano integri solo tre gradini ognuno ricavato da un blocco monolitico
comprendente anche il tronco del fusto cilindrico centrale. La scala immetteva in uno
stretto corridoio, ora tamponato, leggermente inclinato per raggiungere il secondo piano.
Tornando al primo piano dal locale d'ingresso a sinistra si accede ad un ambiente
maggiore di pianta quadrangolare. Di forma fortemente allungata tale vano terminava alle
estremità nord e sud con due postazione di difesa, una delle quali è stata trasformata
in porta. A metà della galleria con volta a botte si apre una terza postazione di difesa
rivolta verso est e trasformata all'esterno in una finestra. Sul lato destro della
galleria una porta immette in un ambiente parzialmente interrato coperto da una volta a
botte all'interno del quale si ritrova parte del banco di tufo affiorante sul quale è
fondata la
torre, reso friabile dall'umidità. Si noti che nelle volticelle delle postazione di
difesa si aprono delle aperture quadrangolari che costituivano le bocche delle canne di
aspirazione della lunghezza di 6 metri ricavate all'interno dello spessore murario. Queste
servivano ovviamente ad aspirare i fumi degli spari ciò in base alle regole riportate
anche nei trattati militari del XV secolo. Al secondo piano del Torrione si accedeva oltre
che dalla scala a chiocciola anche dall'interno della cittadella (i giardini esterni).
Esso consta di tre ambienti che prendono luce da poche finestre rivolte a nord che
costituiva il fianco più protetto da eventuali attacchi nemici. Nello spessore murario
dell'ambiente in cui sfocia il passaggio che collegava con la scala a chiocciola è
ricavato un forno con un vano circolare di diametro analogo a quello del vano scala
anch'esso ricavato nello spessore
della muratura esposta a nord. Sopra la bocca del forno è costruita una canna fumaria
che, probabilmente, oltre ad aspirare i fumi di combustione veniva usata anche per fare
delle segnalazioni fumose. Al terzo piano si ripete la stessa suddivisione interna con
l'aggiunta dell'ambiente quadrangolare esterno alla circonferenza del Torrione. Ad esso si
accede attraverso un ponticello rampante di muratura. Una scala interna attraverso una
piccola apertura conduce alla terrazza cinta da merloni strombati ed arrotondati che si
elevano dalla pavimentazione per circa m. 1,20. La torretta quadrangolare si eleva ancora
per l'altezza di un piano al di sopra del torrione circolare.
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