Re di se stesso, Cristo uomo, dio donna.
combatte contro un astringente di massa
- il legame che lega i deboli ai saggi - .
 una conclusione logica è che ora tu vuoi salvarmi
ma io non accetto castrazioni, e il tuo sacro figlio è  stato massacrato.
ignorato da me. io controllo me stesso.
salvatore del mondo con il cervello d'un uccello
un falso dio è morto, dentro il tuo corpo.
una conclusione logica è che ora tu vuoi salvarmi
ma io non accetto castrazioni, e il tuo sacro figlio è massacrato.
ignorato da me. io controllo me stesso.

piangono loro morti, ma girano la testa per ignorare la cruda realtà:
una siringa nel braccio o un coltello nelle vene sono il vostro metodo di prevenzione

sotto il tuo nome, sulla tomba, c'è la salvezza.
un grande, fottuto scherzo.
uccidi il maiale, il re autoproclamatosi tuo salvatore.
perchè il tuo dio è nel tuo torace,
e la fede uccide ciò che è prezioso, poichè la mort non ha risposte.
Commetti peccati.
 
 
 

Un testo molto duro, certamente non così politically correct, come nella migliore tradizione di convivenza americana.
Affermazioni molto pesanti: l'inesistenza di Dio, la religione "un  grande, fottuto scherzo", infine un invito al peccato, che è "vivere" mentre la religione, la fede, sono bugie.
La vita come un semplice ripetersi di processi animali, basilari: bisogna seguire l'istinto, che qui sembra essere considerato "il peccato", perché la religione cristiana è "castrazione".

Affermazioni radicali, che capita di sentire anche nella vita quotidiana.
Quali sono le risposte che possiamo dare?
Certamente un invito alla tolleranza, al rispetto reciproco.
La religione è una "castrazione" ? Toglie qualcosa alla nostra vita oppure ci dona una maggiore consapevolezza, un senso, uno scopo? Una maggiore tolleranza nel rapporto con gli altri, magari...
 
 mi fai sapere cosa ne pensi tu di tutto questo? Scrivimi! (clicca sulla lettera)