LA CHITARRA BATTENTE.

chitarra battente costruita dal maestro Mario Artese (fronte) per maggiori informazioni recarsi alla pagina dei linkchitarra battente costruita dal maestro Mario Artese (retro)

 

La chitarra battente è uno strumento musicale d’origine colta adottato in Calabria e qui modificato ed adattato nell'ambiente contadino, ha forma allungata, simile alle chitarre barocche, e pare che il suo "corpo" disegni un otto, con la tavola armonica e la tastiera che sono poste sullo stesso piano. La tavola armonica ha una "spezzatura" sulla quale si va a collocare un ponticello molto basso che tiene il telo delle corde vicino alla tavola stessa, il fondo è bombato e le fasce sono spesso molto alte, al centro della buca si trova una rosetta cilindrica, a scopo decorativo, di diversi materiali secondo la perizia e del gusto del costruttore, spesso di forma cilindrica che poi risale verso l'altezza della tavola armonica per terminare in un fiorellino, in molti strumenti dai tratti più certamente popolari ci sono, sui bordi delle fasce, le "orecchie", tre forellini realizzati per fare da base di tiranti che mettessero in forma le fasce laddove non vi era la disponibilità di una forma o la capacità di costruirla.

La diffusione è di fatto limitata alla provincia di Cosenza e, in parte, a quella di Catanzaro. In quest'ultima si trova con maggiore frequenza uno strumento derivato dalla battente, armato di quattro corde e di uno "scordino", che è una corda fissata ad un "piruozzulu" che spunta a metà della tastiera nel VII tasto, lo strumento si presenta frequentemente a fondo piatto.

L'ipotesi dell'elaborazione di questo strumento è probabilmente giustificata dal fatto che, laddove vengono a mancare centri di costruzione, la produzione e la riparazione dello strumento è affidata al musicista stesso o ad "artistici" falegnami, il repertorio, poi, che non prevedeva grandi elaborazioni armoniche e variazioni di tonalità od accordi particolari e ben si abbinava ad uno strumento semplificato e rispondente, per la presenza di un bordone, come sulla zampogna anche se acuto, a modelli musicali condivisi dalla comunità.

Le caratteristiche dello strumento possono differire dal modello tradizionale poiché ogni strumento è il risultato delle esigenze artistiche del liutaio e del musicista e le corde sono rigorosamente 10, accordate secondo il seguente schema MI - SI- SOL – RE – LA, proprio questo tipo d’accordatura crea una melodia naturale generata dalla diversa tensione delle corde, che hanno tutte lo stesso spessore.

L'utilizzo dello strumento è sempre stato quello d’accompagnamento al canto, anche se esistono numerosi esempi strumentali tra cui merita particolare menzione la "tarantella a cirè", accompagnata dal mandolino.

La capitale dei centri di costruzione della chitarra battente è a Bisignano (CS), dove vive e lavora la famiglia De Bonis almeno dal XVIII secolo e dove sono attivi Vincenzo e Costantino De Bonis, è probabile che in passato fossero diffusi in tutto il territorio regionale centri di produzione e suonatori. Attualmente sono presenti solo centri minori per qualità degli strumenti anche se molti giovani liutai si misurano con la sua costruzione.

La descrizione è tratta da un sito curato da Maurizio Cuzzocrea esperto musicista di chitarra battente.

 

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