Referendum a Milano

Nel 1991, la giunta Pillitteri proibiva la raccolta delle firme in piazza del Duomo. Il 10 novembre 1991, aprimmo un tavolo davanti alla Galleria (abusivo, dunque), con Marco Pannella. Il giorno prima, i vigili ci avevano sequestrato un tavolo e perfino dei moduli referendari con le firme. Il tavolo visse soltanto per due ore, perché, dopo la partenza di Pannella, fummo sgomberati manu militari da ghisa e carabinieri. In attesa della pronuncia del TAR, iniziammo ad aprire in Galleria dei tavoli in catene (perché sequestrassero anche noi, insieme con i referendum). Un mese piú tardi, grazie all'ordinanza del TAR in difesa dei referendum, potemmo finalmente aprire una tenda in piazza del Duomo.

Anche nel 1993/94, dopo qualche resistenza da parte dei ghisa, aprimmo la tenda in piazza del Duomo. Pure quella raccolta di firme fu abbastanza movimentata: decine di migliaia di cittadini (tra cui Silvio Berlusconi) firmarono i referendum; dopo un attentato piromane eseguito da un gruppo di cd. giovani reduci da una manifestazione di sostegno al centro sociale Leoncavallo, il 22 gennaio 1994, l'affluenza alla tenda aumentò sensibilmente.

 

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