Comitato per la Difesa dei Referendum Elettorali e del Collegio Uninominale

Il Com.Di.R.El.

Nel febbraio 1997, in un bar di corso di Porta Vigentina a Milano, nelle more della (seconda) decisione della Consulta di inammissibilità dei referendum elettorali integralisti della lista Pannella, abbiamo elaborato i due quesiti referendari elettorali cd. opportunisti. E, pochi giorni dopo, abbiamo fondato il Com.Di.R.El.

Verso la fine del 1997, hanno iniziato a uscire i primi articoli di giornale sui nostri referendum.

Nel febbraio 1998, Mario Segni, Augusto Barbera, Peppino Calderisi ed altri hanno promosso il Comitato Referendum Maggioritario, di cui facciamo parte anche noi due. Il 24 aprile, infine, è stata aperta la campagna di raccolta delle firme sul referendum elettorale per l'abolizione della quota proporzionale dalla legge elettorale per la Camera dei deputati.


Emilio Colombo

Emilio Colombo

Sono nato a Viareggio il 13 settembre 1969. Dopo una parentesi lavorativa (da ultimo, ho collaborato con il gruppo A.R.E. al Parlamento europeo), il 12 aprile 2000 mi sono laureato in Scienze politiche all'Università degli Studi di Milano (108 punti su 110), con una tesi sull'adeguamento della Costituzione francese della V Repubblica in conseguenza dei trattati di Maastricht, Schengen e Amsterdam. Mi sono occupato di referendum a Milano, a tempo pieno, nel 1991/92 con il comitato 9 referendum e ancora nel 1993/94 con il comitato 13 referendum.

Di tanto in tanto, scrivo qualche endecasillabo:
Notturno marino (versi sciolti);
Canto dell'anima (versi sciolti);
Rimembranze (versi sciolti);
O scrofa nera dall'orecchie mozze
(terzine);
Tragedia del nulla (versi sciolti);
Ballata del fanfero (versi sciolti);
Re nudo (terzine);
Ode belga (Il buon senso) (terzine).

Ma scrivo anche in prosa. Per esempio:
Comment je l'ai emporté sur la STIB (Société des Transports de Bruxelles).

Sono favorevole alla separazione completa della Repubblica dalle confessioni religiose e alla divisione delle carriere dei magistrati (per avere un giudice terzo).

Voto nel collegio 22 della Toscana. Alle elezioni del 1994, votai per il candidato del Polo delle Libertà (FI e Lega Nord), perché lo preferivo al candidato Progressista. Nel 1996, scelsi invece il deputato e il senatore uscenti, dell'Ulivo, perché li preferivo (lievemente) ai candidati del Polo. Per la quota proporzionale: nel 1994, Lista Pannella; nel 1996, Pds.

ecolombo@netcourrier.com

Marco Nardinocchi

Marco Nardinocchi

Sono nato a Nereto il 26 marzo 1974. Ho partecipato alla campagna referendaria 1995/96 a Milano; lí ho conosciuto Emilio, di ritorno da Bruxelles e in fase di ricerca spirituale.

Nella primavera del 1997, mi sono laureato in Economia e Commercio all'Università Bocconi di Milano con 110 e lode. Lo dico come semplice dato di conoscenza, e non perché ritenga che i laureati della mia Università siano necessariamente migliori degli altri. Dopo la laurea, ho svolto il servizio civile sostitutivo al Comune di Nereto. Lavoro attualmente alla Cassa di risparmio di Teramo.

Durante e dopo l'impegno referendario di strada del 1995/96, mi sono spesso chiesto perché Pannella si ostinasse a ripresentare alla Corte costituzionale sempre gli stessi quesiti, costringendola a confermare la propria giurisprudenza. Il mio pragmatismo m'ha portato a cercare una soluzione al problema referendario, piuttosto che una spiegazione alle apparentemente demenziali attitudini dei capi del Movimento.

Da anni, sono fidanzato con Letizia.

Canto nel coro della chiesa, ma evito d'andare in sacrestia: con i tempi che corrono... Che decadenza! Non sono tuttavia un baciapile. Con Camillo Benso proclamo: Libere chiese in libera Repubblica!

Nel 1994 e nel 1996 ho votato, nel collegio uninominale, per il candidato del Polo, e Lista Pannella per la quota proporzionale.

m.nardinocchi@tiscalinet.it


È difficile parlare di referendum senza citare Peppino Calderisi.

Nato a Monte Sant'Angelo l'11 settembre 1950, ha partecipato all'elaborazione dei più importanti quesiti referendari radicali.

Deputato radicale dall'ottava alla decima legislatura, è stato rieletto nel 1994 e nel 1996. È attualmente iscritto al gruppo Misto.

È inoltre membro della Commissione bicamerale per le riforme costituzionali.

Senza di lui, oggi continueremmo a parlare della crostata di casa Letta.

Peppino Calderisi


Grazie inoltre a Federico Fischer (che, fin dall'inizio, ha capito e sostenuto i quesiti referendari), per la ricerca degli indirizzi dei siti governativi.

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Ultimo aggiornamento: 15/04/1999 - 22h00