Comitato per la Difesa dei Referendum Elettorali e del Collegio Uninominale

Editoriale del 29 luglio 1998

687mila firme contro la proporzionale
e per la riforma della politica

Il 23 luglio 1998, le 687mila firme dei cittadini che hanno firmato il referendum per l'abolizione della quota proporzionale sono state depositate in Cassazione.

Il referendum elettorale maggioritario mira ad abolire tutti i trucchi elettorali: liste di partito composte di intoccabili, scomputo di voti (il cd. scorporo) ed espedienti pseudo-maggioritari modello legge Acerbo-Truffa.

Il referendum mantiene il sistema elettorale uninominale maggioritario per l'elezione della Camera dei deputati, introducendo, per la copertura del 25% di seggi non piú attribuiti con il metodo proporzionale, un meccanismo di recupero dei migliori perdenti in un terzo dei collegi di ogni circoscrizione. Attraverso questo recupero, il quesito referendario produce non vuoti legislativi, ma una legge elettorale cd. autoapplicativa, in aderenza alla giurisprudenza consolidata della Corte costituzionale.

Il Parlamento potrà sí intervenire sulla normativa elettorale, ma con il limite del divieto di sostanziale ripristino della normativa abrogata. Il che equivale a dire che, nonostante la disaffezione degli elettori per il secondo turno elettorale, potrà anche essere introdotto il turno di ballottaggio, ma alla francese, ovvero lasciando la scelta degli eletti agli elettori e non alle segreterie di partito.

Il cammino verso il referendum non sarà agevole. Dopo la verifica delle firme da parte dell'Ufficio centrale per il referendum, la Corte costituzionale, entro il 10 febbraio 1999, dovrà esprimersi sull'ammissibilità del quesito. Salvo ribaltamenti di giurisprudenza, si dovrebbe quindi votare tra il 18 aprile e il 13 giugno 1999.

Ma i congiurati di casa Letta sono in agguato, insieme con i loro associati. E difficilmente rinunceranno a imporci un pasticcio elettorale da repubblica delle banane.

Viva la Repubblica, i collegi uninominali e le elezioni primarie per la scelta dei candidati.

Milano, li mercoledí 29 luglio 1998

Emilio Colombo
Marco Nardinocchi

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