Viaggio Musicale Nella Tradizione Del Centro-Sud |
Recensioni
"L'
area di riferimento è l' Italia centro-meridionale, ed in particolare
il Lazio e la Calabria, ma quello che poi si ascolta dalla produzione di
questo nuovo gruppo è un percorso originalissimo di riscoperta di
brani tradizionali e di nuove composizioni in stile, che fanno dei Cromantica
una realtà veramente interessante del panorama del folk revival
italiano. L'organico comprende, oltre agli strumenti più usuali
del genere - come l'organetto, il tamburello, la chitarra - anche un bel
set di plettri ed in particolare mandolino e mandoloncello, chitarra e
chitarrino battente - che non è facile ascoltare nonostante la loro
centralità nel folklore dell' Italia centro-meridionale. Una nota
di merito alla bella voce di Enza Perri che tra stornelli, serenate e tarantelle
contribuisce efficacemente a questo percorso rigoroso e allo stesso tempo
fresco di idee e soluzioni musicali."
Franco Solinas, World Music Anno VIII - N. 35, Dicembre
1998
"Si moltiplicano, a dispetto del totale disinteresse del mondo discografico e radiotelevisivo, le iniziative di recupero della tradizionemusicale. Fra quelli che negli ultimi tempi si sono orientati sul repertorio laziale e dell'Italia centro-meridionale, Cromantica pubblicano un album omonimo dove trovano spazio composizioni tipiche di questa area culturale: stornelli, serenate, moresche, pizzicarelle. Si tratta di brani d'autore (Serenata, Canzone nova, Week end in Sila, Nennaneinina) per lo più di Gianfranco Preiti (chitarra battente e mandoloncello) e di origine tradizionale, recuperati grazie al lavoro di ricerca di Claudio Papi che nel gruppo suona chitarra, bouzouki e mandolino. La proposta di Cromantica è interessante perché propone all'attenzione generale il modello spesso dimenticato del folklore centro-meridionale. Una testimonianza che non vuol essere archeologica ma creativa, sempre che non rimanga
eccessivamente ancorata ad un virtuosismo strumentale
più adatto alla dimensione live che all'invenzione."
Felice Liperi, Musica N. 193, 13 maggio 1999
"Sarebbe
limitativo considerare la miscela musicale proposta dai Cromantica semplicemente
come un frutto tipico del centro-sud. Ovvero, di una parte della penisola
da cui, comunque, il sestetto ha preso in prestito diversi brani della
tradizione folclorica, sottoponendoli, poi, ad una intelligente, sebbene
moderata, revisione grazie all' aggiunta di ulteriori spezie sonore appartenenti
a territori musicali differenti. Ma all'interno dei Cromantica alloggiano
anche ottime penne, difatti buona parte del loro repertorio è costituito
da composizioni originali: quindi, il folclore del sud del Lazio o della
Calabria o del Salento - elementi stilistici essenziali del sestetto, i
cui intensi sapori costituiscono una presenza costante - non di rado abbraccia
filosofie armonico/ritmiche che guardano ben al di la dei nostri confini
e che mettono in bella evidenza il profondo background culturale di cui
il gruppo è in possesso. Talune, seppur saltuarie, "piegature" melodiche
della voce, ad esempio, non appartengono alle nostre tradizioni regionali,
o quei raffinati impasti degli strumenti a corda sembrano tenere in debito
conto certe soluzioni care tanto al folk inglese che alla musica popolare
del vicino e sfortunato est europeo. I cromantica lasciano sfilare uno
dietro l' altro stornelli, serenate, pizzicarelle, moresche, eseguite,
oltre che dalle voci, da strumenti acustici quali il bouzouki, la chitarra,
la mandola, l' organetto, le percussioni, il mandolino. Nonostante le evidenti
commistioni, il gruppo non dà comunque adito a dubbi circa la sua
chiarezza di intenti."
"ETNICA", "Dalle radici del folklore", settembre 1999
- FONTI SONORE
"Memorie, suoni, accordi si intrecciano, alla ricerca di incontri e linguaggi in grado di sollecitare valori, poesia, messaggi di un mondo a noi caro. Il patrimonio della nostra tradizione, rivisitato (ma non per questo trasformato) alla luce di una rigorosa ricerca, si snoda e si intreccia al quotidiano dei nostri giorni, dando senso, continuità e incanto alla storia dell' oggi. Echi e spunti si cercano e si valorizzano a vicenda, fra melanconie struggenti e saltarelli, tarantelle travolgenti. Questo, il senso del lavoro che si esprime e si realizza nel discorso musicale di Cromantica, in un viaggio attraverso il quale, fra pause e rincorse, cerca di raccontarsi e di raccontarvi."
Lia De Martino, 1998
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