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ITALO CALVINO

Nato a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba) il 15 Ottobre 1923 e morto a Siena sessantaduenne, nella notte fra il 18 e 19 Settembre del 1985, Calvino ha avuto il merito di aver contribuito in misura determinante al dibattito culturale del dopoguerra, facendosi “ambasciatore” della letteratura italiana all’estero, in particolar modo in Francia e negli Stati Uniti. Trascorre i primi anni della sua vita a Sanremo; fra i sedici event’anni, sogna di diventare uno scrittore di teatro e scrive poesie ispirate dalla lettura di Eugenio Montale.

Nel 1941, dopo lalicenza liceale, si iscrive alla facoltà di agraria all’università di Torino, senza però integrarsi nell’ambiente e rifugiandosi nella solida amicizia con Eugenio Scalfari, suo ex compagno di liceo. Convintosi a cambiare università, nel 1943 si trasferisce a Firenze. Renitente alla leva della Repubblica di Salò, dopo l’8 Settembre è costretto a nascondersi per alcuni mesi. Ed è proprio questo periodo di estrema solitudine a creare le premesse per le intense letture che rivestiranno un peso decisivo nella sua formazione.

Successivamente si unisce alla seconda divisione d’assalto “Garibaldi”, combattendo per venti mesi sulle Alpi Marittime, luogo di durissimi scontri tra partigiani e nazifascisti. Il periodo partigiano è breve ma straordinariamente intenso. Terminata la guerra, usufruendo delle facilitazioni concesse ai reduci, Calvino si iscrive al terzo anno di lettere a Torino, dove incontra un personaggio che diverrà suo amico e prezioso punto di riferimento della sua vita culturale: Cesare Pavese, (l’improvviso suicidio dell’amico lo turbò moltissimo).

 

Nel 1952 viene mandato a Helsinki per seguire le olimpiadi insieme al cronista della stampa Paolo Monelli e in quell’occasione lo scrittore si rende conto della sua totale predisposizione per la narrativa.

Tra il 1952 e il 1959 pubblica i tre romanzi Il viscionte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente e si dedicva alla raccolta e alla trascrizione delle Fiabe italiane. Nel 1959, grazie alla “Ford Federation”, visita gli Stati Uniti e rimane talmente affascinato da New York da definirla la città più amata. Nel 1963 pubblica La giornata di uno scultore e Marcovaldo ovvero le stagioni in città. Nel 1964 sposa Chichita a L’Avana. Il viaggio a Cuba favorisce l’incontro con il leggendario Ernesto “Che” Guevara.

L’anno successivo nasce la figlia Giovanna e la famiglia Calvino sirasferisce a Parigi, pubblicando Ti con zero, Il castello dei destini incrociati, Le città invisibili, Se una notte d’inverno un viaggiatore. Dopo il 1980 si sposta a Roma vicino al Pantheon. Colpito da ictus a Castiglione della Pescaia e ricoverato presso l’ospedale di Siena, Italo Calvino muore per emorragia celebrale, nella notte fra il 18 e 19 Settembre 1985. Postumi sono stati pubblicati I racconti del giaguaro, Prima che tu dica pronto, Lezioni americane Italo Calvino.

Laureatosi con una tesi su Joseph Conrad, Calvino inizia così a lavorare presso Einaudi (ufficio stampa e pubblicità), confrontandosi con intellettuali di indubbio valore: Elio Vittorini, Natalia Ginzburg, Norberto Bobbio, Felice Balbo, Luciano Foà. Nel 1951 soggiorna per due anni in Unione Sovietica, dando vita ad una corrispondenza con “L’Unità” che gli vale il premio “Saint Vincent” . Proprio durante questo viaggio è raggiunto dalla notizia della morte del padre, cui racconterà il racconto autobiografico “La strada di San Giovanni”.

 

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