PRIMO LEVI
Nasce nel 1919 a Torino; si laurea in chimica e divenuto
antifascista, viene arrestato in quanto partigiano e poi, in
quanto ebreo, consegnato ai tedeschi che lo deportano nel lager
di Auschwitz. Qui Levi rimane dal Dicembre del 1943 al gennaio
del 1945; al termine della guerra, essendo fra i pochissimi
sopravvissuti, ritornò dopo un lungo avventuroso viaggio nellEuropa
centrale ancora sconvolta dalla guerra. In Italia riprende il suo
lavoro in una fabbrica torinese di cui diverrà il direttore.
Solo nel 1975 lascia il lavoro per dedicarsi più assiduamente
allattività letteraria e giornalistica.
Morì suicida nel 1987.
Oltre ai romanzi che hanno riscosso un successo non disgiunto da partecipazione commossa e risentita ( Se questo è un uomo, 1947; La tregua, 1963; Se non ora, quando?, 1982),ha scritto poesie (Losteria di Brema, 1975; Ad ora incerta,1984) e racconti di invenzione in cui si riflettono, talvolta, le sue esperienze di lavoro come chimico in unindustria, (Storie naturali, 1966; Vizio di forma, 1971; Il sistema periodico, 1975; Lilit e altri racconti, 1981; La chiave a stella, 1978). La ricerca delle radici(1981), è una singolare antologia personale, in cui Levi ripropone e commenta testi variatissimi che hanno contribuito alla sua formazione.
Nella sua vasta produzione saggistica, sono almeno da ricordare Dialogo (con il fisico Tullio Regge, 1984) e la raccolta Laltru mestiere (1985), mentre al testo intitolato I sommersi e i salvati (1986) Levi ha affidato lestremo approfondimento del suo messaggio.