ITALO SVEVO
Nasce a Trieste il 19 Dicembre 1861 da Francesco Schmitz, tedesco della Renania e da Allegra Moravia, israelita. Studia, insieme ai fratelli, a Wurzburg, in Germania e a Trieste allIstituto Commerciale. Quando il padre, un ricco commerciante, fallisce , lascia gli studi e si impiega in banca, dove resterà per 18 anni. Inizia a scrivere articoli per il giornale LIndipendente.
Negli anni che seguono continua a lavorare in banca e a
coltivare i suoi interessi culturali (filosofia, biologia,
psicopatologia). Schopenauer, fu il filosofo più amato, anche se
Nietzsche e Kiekegaard, rientravano nei suoi interessi. Accanto
ai filosofi laltro autore assai amato fu Darwin. Fu tra i
pochi italiani a conoscere lopera di Karl Marx. SullIndipendente
appaiono suoi articoli che testimoniano questa ricchezza di
interessi e di letture. Pubblica a proprie spese presso leditore
Wram, il suo primo romanzo, Una vita (1892), che aveva
iniziato nel 1887.
Sempre nel 1892 inizia a scrivere il suo secondo romanzo:Senilità.
Nel 1898 sposa Livia Veneziani, figlia di un ricco industriale e
LIndipendente pubblica a puntate, Senilità che esce,
sempre a spese dellautore presso Wram. Si firma come nel
precedente romanzo con lo pseudonimo (significativo) di Italo
Svevo.entra nellindustria del suocero; il suo lavoro si
intensifica per le responsabilità di dirigente che assume. Nel
1907, a Trieste, inizia a prendere lezioni di inglese con un
maestro di eccezione, James Joyce, che aveva lasciato lIrlanda
per motivi politici e grazie a lui inizia a conoscere la
narrativa inglese.
Quando lItalia entra in guerra, la famiglia lascia Trieste, ed egli dirige da solo lindustria che, dopo due anni, viene fatta chiudere. Libero da impegni di lavoro, traduce, insieme ad un nipote medico, Uber den Traum (Il sogno),versione ridotta e semplificata dellInterpretazione dei sogni di Freud.
Nel 1919 inizia La coscienza di Zeno che pubblica,
sempre a sue spese, nel 1923 presso leditore Cappelli di
Bologna. Joyce, al quale Svevo ha fatto pervenire La coscienza,
si interessa al libro riconoscendone il valore, e lopera
comincia ad essere apprezzata dai critici unitamente anche ai
precedenti romanzi.
Svevo conosce finalmente il successo della critica e diviene
intensa la sua attività letteraria: scrive racconti, commedie,
un Profilo autobiografico (1927). Inizia il suo quarto
romanzo dal titolo (non definitivo) Il vecchione, rimasto
incompiuto perché il 13 Settembre 1928, in seguito ad un
incidente automobilistico, muore. Scrive le commedie: La parola e
Un marito. Tra il 1910 e il 1914 comincia ad interessarsi alla
psicoanalisi, attraverso il cognato Bruno Veneziani invitato
dalla famiglia a Vienna in cura presso Freud.
Per motivi di lavoro, va in Germania subito dopo lo scoppio della
prima guerra mondiale.
Collegamenti: