E' a servizio della paternità e della maternità responsabile con
l'insegnamento dei metodi naturali di regolazione della fertilità.
"Per sua indole naturale, l'istituto stesso del matrimonio e l'amore coniugale sono
ordinati alla procreazione e alla educazione della prole e in queste trovano il loro
coronamento. I figli sono il preziosissimo dono del matrimonio e contribuiscono moltissimo
al bene degli stessi genitori.
Lo
stesso Dio che disse: "non è bene che l'uomo sia solo" e che "creò all
`inizio i `uomo maschio e femmina ", volendo comunicare all'uomo una certa speciale
partecipazione nella sua opera creatrice, benedisse l'uomo e la donna, dicendo loro:
"crescete e moltiplica tevi". Di conseguenza la vera pratica dell'amore
coniugale e tutta la struttura della vita familiare che ne nasce, senza posporre gli altri
fini del matrimonio, a questo tendono, che i coniugi, con fortezza d'animo, siano disposti
a cooperare con l'amore del Creatore e del Salvatore, che attraverso di loro continuamente
dilata e arricchisce la sua famiglia. Chiamati a donare la vita, gli sposi partecipano
della potenza creatrice e della paternità di Dio. Nel compito di trasmettere la vita
umana e di educarla, che deve essere considerato come la loro propria missione, i coniugi
sanno di essere cooperatori dell'amore di Dio creatore e come suoi interpreti.
E
perciò adempiranno il loro dovere con umana e cristiana responsabilità. Un aspetto
particolare ditale responsabilità riguarda la regolazione delle nascite. Per validi tivi
gli sposi possono voler distanziare le nascite dei loro figli. Devono però verificare che
il loro desiderio non sia frutto di egoismo, ma sia conforme alla giusta generosità di
una paternità responsabile. Inoltre regoleranno il loro comportamento secondo i criteri
oggettivi della moralità". (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1652. 2367. 2368)
La
regolazione naturale della fertilità si fonda sulla possibilità di individuare
all'interno del ciclo mestruale i giorni fertili, grazie all'osservazione da parte della
donna di alcuni segni e sintomi naturali di fertilità. Il metodo naturale può aiutare a
prendere coscienza del dono della fecondità e a maturare un atteggiamento di
responsabilità nei confronti della trasmissione della vita. In più coinvolge la coppia
in una progressiva crescita nel dialogo, nella condivisione, nell'amore e nel rispetto
reciproco, presupposti fondamentali per poter vivere la propria sessualità in modo più
maturo e consapevole, fino al dono totale di sè. Negli ultimi decenni si sono sviluppati
dei metodi di individuazione della fase fertile del ciclo mestruale scientificamente
validi ed efficaci, quali il Metodo dell'Ovulazione Billings ed il Metodo Sintotermico.
IL
Metodo Billings è un metodo naturale di regolazione della fertilità semplice ed
efficace, per un'autentica procreazione responsabile. Consente alla donna di conoscere le
fasi fertili e non fertili del proprio ciclo mediante l'osservazione delle modificazioni
del "sintomo del muco cervicale". Il muco cervicale, prodotto dal collo
dell'utero in risposta agli ormoni ovarici, è un indicatore fedele della fase fertile e
dell'ovulazione ed è pure un fattore indispensabile per la fertilità di coppia. Si può
applicare in ogni circostanza della vita riproduttiva femminile: sospensione di
contraccettivi, cicli regolari, irregolari, anovulatori, allattamento al sebo,
premenopausa, ridotta fertilità...
Il
Metodo Sintotermico si basa sul corretto utilizzo di tutti quegli specifici segni clinici
di riscontro della fertilità: il sintomo del muco cervicale e della relativa sensazione;
l'andamento bifasico della temperatura basale; le modificazioni di posizioni, della
cervice uterina, evidenziabili mediante autopalpazione, nonché eventuali sintomi minori
quali spotting, dolori addominali, tensione al seno, ecc., che facilitano ulteriormente il
riconoscimento del periodo fertile confermando le indicazioni degli altri indici. Si
pone in ascolto dei problemi della famiglia "Se è vero che l'avvenire dell'umanità
passa attraverso la famiglia, si deve riconoscere che le odierne condizioni sociali,
economiche e culturali rendono spesso più arduo e faticoso il compito della famiglia nel
servire la vita. Perché possa realizzare la sua vocazione di santuario della vita, quale
cellula di una società che ama e accoglie la vita, e necessario e urgente che la famiglia
stessa sia aiutata e sostenuta. Da parte sua la Chiesa deve promuovere una pastorale
familiare capace di stimolare ogni famiglia a riscoprire e vivere con gioia e con coraggio
la sua missione nei confronti del Vangelo della vita". (Giovanni Paolo Il, Evangelium
Vitae, 94)
Il
Centro Diocesano "Maria Regina della famiglia" è un luogo di ascolto per tutte
le famiglie. Coppie di sposi sono disponibili ad ascoltare chiunque abbia problemi
relativi alla famiglia e all'accoglienza della vita.