gommoni e gommonautiFuoribordo: le mie indecisioniHomepage tecnica gommonauticahomepage

Fuoribordo: le mie indecisioni

Il parere di Enrico C.

4 tempi, 2 tempi DFI e 2 tempi classici alla luce di ulteriori informazioni assunte a Genova 2000.

Enrico Casarini ci ha scritto preoccupandosi, giustamente, delle normative su motori a due tempi per l'anti inquinamento e delle sue implicazioni.

Genova 2000:

"sono stato informato dall'espositore dello stand Johnson ed Evinrude che fino al 2005-2006 non ci saranno grossi problemi per i due tempi, dopo di che non saranno da buttare, ma, come dicevi tu, ci saranno delle limitazioni, come tuttora ci sono per le auto non catalitiche."

Conclusioni di Enrico:

"Se ti devo dare una mia impressione, ora come ora, per i motori fuoribordo conviene il 4 tempi per vari motivi:
1) Oggi come oggi è il futuro del fuori bordo,
2) E' silenzioso, inquina di meno e forse dà anche meno problemi del classico 2 tempi,
3) Comprare un 2 tempi sarebbe come comprare una macchina a due tempi oggi,
4) Non si dovrebbero avere problemi con marche tipo EVINRUDE, MERCURY, HONDA.
Per quanto riguarda gli EFI, secondo me non sono molto affidabili, quindi io adotterei dei 4 tempi, anche se il problema di adesso è il loro elevato peso.
N.B. : Non si riusciranno più a vendere 2 tempi tra qualche anno, quindi tuteliamoci .
"

Non resisto ad un minimo di replica. Più passa il tempo e più le limitazioni che potranno inventarsi, localmente o a livello generale (italiano), per i "vecchi" due tempi dopo il 2005 peseranno sul loro valore di mercato. Non posso perciò non essere d'accordo con Enrico sulla fine annunciata dei due tempi classici e quindi sul fatto che, oggi, prima di acquistarne uno nuovo, è meglio pensarci su.

I 4 tempi sono molto affidabili, anche perché possono recuperare l'enorme know how automobilistico (il rischio poteva essere la marinizzazione ma, affidata alle marche sopra citate, ci si può fidare).

Trascurando gli EFI, semplicemente la naturale evoluzione dei 2 tempi classici, i due tempi DFI (Direct Fuel Injection, cioè gli Optimax, i Ficht RAM e simili) sono però una scommessa che, considerato l'impegno di Evinrude e Mercury, da garanzie. Certo, i primi modelli hanno scontato qualche problema "infantile", ma mi sembra che i due big insistano. Amici entusiasti mi passano consumi e prestazioni "pratiche" molto interessanti per quei motori. In sostanza, quel 10% di peso in più che hanno sui 2 tempi classici, su barche leggere come i gommoni, non li penalizza quanto i 4 tempi (che potrebbero però ancora recuperare parecchio come peso) e si ottengono consumi anche migliori dei 4 tempi. Teniamo presente che i 2 tempi DFI non sarebbero mai nati se non ci fosse stato questo Attaccamento maniacale ai 2 tempi da parte dei produttori di fuoribordo.

Ribadisco infine il mio dispiacere per la morte del 2 tempi classici. Non perchè ami particolarmente il 2 tempi, anzi, nella versione motociclistica, non mi piace affatto, sia per il suo basso rendimento (spreco di benzina e olio) che per le sue caratteristiche di erogoazione della coppia. Le applicazioni marine, più "tranquille", ci hanno comunque fatto conoscere un 2 tempi brillante ma meno esasperato, e poi - strutturalmente - non si può negare che sia molto affidabile perché semplice (una pulita alle candele risolve il 90% dei problemi!), dote molto apprezzabile per un motore marino.

Il problema è nel prezzo: con le ore d'uso che fa il diportista medio, ci vogliono di solito parecchi anni per ripagarsi la differenza di prezzo col 4 tempi o con il DFI.

Alla luce di tutto ciò, almeno per ora, il 2 tempi classico resta sempre un'opzione valida per chi voglia acquistare un usato.

Considerazioni sui tre tipi di motore a combustione interna che vediamo ed usiamo quotidianamente. La concorrenza esiste in zone di confine che possono però evolvere.Attaccamento maniacale ai 2 tempi

Notizie sull'andamento delle discussioni in materia di divieti, dal sito Recreational Boat Buliding IndustryCalifornia Bowen Bill

Fine percorso