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Interferenze pericolose:

Norme non ufficiali

Consigli per sub e nuotatori solitari, al di là delle norme, ma al di qua del buon senso


In contemporanea con la ricerca e l'interpretazione delle norme che regolano i rapporti barche - sub (o bagnanti), ci siamo posti il problema dei comportamenti e delle accortezze da adottare in una serie di situazioni che possono determinarsi in una realtà che spesso non conosce o non rispetta nè le norme nè elementari principi di prudenza.

Eccone alcune:

Bagnanti, snorkelisti e sub (non pescatori) nella fascia riservata alla balneazione
LEX: Non dovrebbe essere necessaria (nè obbligatoria) alcuna cautela particolare (risposta al dubbio N.5).

BUON SENSO: in calette isolate e lungo pareti rocciose, agli snorkelisti, soprattutto se usano immergersi frequentemente ed a lungo, è decisamente consigliabile la boa segnasub. Anche così, in alcuni posti, soprattutto barche turistiche e barche affittate usano passare rasenti alla costa e la boa può non rappresentare la "sicurezza assoluta", per cui è il caso di evitare immersioni in zone dove vige un implicito divieto di immersione o addirittura di balneazione a causa del continuo flusso di natanti! In attesa di un mondo migliore, dato che a quel punto ci sono anche problemi non trascurabili dovuti agli scarichi dei motori, non resta che regolarsi ... all'italiana.

Il buon senso (che si sposa con la salvaguardia dei propri interessi) dovrebbe consigliare anche a chi affitta barche e gommoni di avvertire i clienti del problema e di pregarli di fare attenzione.

Bagnanti e snorkelisti che si spingono oltre la fascia riservata alla balneazione
LEX: A rigore la boa sarebbe obbligatoria solo per i pescasub. L'obbligo per tutti i sub è però spesso riportato nelle normative locali e comunque le autorità lo interpretano (logicamente) come un obbligo per tutti i sub.
BUON SENSO: quanto mai opportuna è una barca appoggio, una boetta segnasub o anche una "paperella" tipo Baywatch. Compatibilmente con le esigenze del nuoto, di sicuro, quanto più ci si fa vedere, meglio è...

Sub solo che si reca sul posto con una barca, che poi lascia ancorata
LEX: il sub deve installare la bandiera sulla barca ed operare entro 50 m dalla stessa (il dubbio che debba restare qualcuno a bordo è superato: l'obbligo vale solo nel caso di presenza contemporanea di bombola e fucili sul mezzo nautico).

PRECISAZIONI: può sembrare strano, ma una situazione così comune richiede una serie di precisazioni e valutazioni e, per certi aspetti, viene il dubbio che qualsiasi cosa si faccia si sbagli.

- E' opportuno che il sub sia preparato a rispondere ad eventuali contestazioni sulla mancanza di qualcuno sulla barca-appoggio (vedere in proposito Normativa pesca subacquea nel sito Pescasub Maxfox).

- Se il sub adotta la boa e non lascia la bandiera sulla barca, può essergli contestata un'infrazione (caso riportato da Giorgiozzo). Infatti, letteralmente: "il subacqueo in immersione ha l'obbligo di segnalarsi con un galleggiante recante una bandiera rossa con striscia diagonale bianca, visibile ad una distanza non inferiore a 300 metri, se il subacqueo è accompagnato da mezzo nautico di appoggio, la bandiera deve essere issata sul mezzo nautico". Naturalmente, se la barca è ancorata (indipendentemente dalla presenza della bandiera), deve rispettare eventuali divieti d'ancoraggio.

- Se il sub adotta boa e bandiera, teoricamente dovrebbe avere il doppio vincolo di doversi tenere contemporaneamente entro i 50 m sia dalla boa che dalla barca. In effetti, appare strano che possa riservarsi l'area unione dei due cerchi (se sono tangenti l'area arriva a raddoppiarsi), Infine, se ci si allontana oltre i 50 m dalla barca, entra nella pratica, ricordataci da Domenico: Molte barche usano le boe o le bandiere per preservare la loro privacy (far passare le barche lontano dalla loro). Pratica poco corretta e deleteria (fa venire meno la certezza bandiera=sub in immersione), seppure, probabilmente non sanzionabile.

- Se il sub non adotta la boa ed inalbera solo la bandiera sulla barca, deve rimanervi nel raggio di 50 m. Questa appare, dal punto di vista formale, la soluzione migliore, anche se, dal lato pratico, non è la più sicura (in molti pensiamo che la boa sia più avvistabile e conosciuta di una bandierina su un gommone).

BUON SENSO: meglio abbondare (bandiera + boa). Questa la risposta-plebiscito degli amici-collaboratori.

In fondo, l'interpretazione più corretta e logica, come suggerisce Giorgio, dovrebbe essere:

- la bandiera deve essere issata se il gommone si può considerare davvero "barca appoggio", cioè se sopra ci resta qualcuno;
-
la bandiera non è necessaria se il sub ancora il gommone e se ne va con la boa al seguito (arg. ex art. 130 ultimo comma )
-
la bandiera deve essere issata se il sub ancora il gommone e pesca senza boa.

Sub che si reca sul posto con una barca, sulla quale rimane a bordo un amico con funzioni di sorveglianza e di "persona pronta a intervenire in caso di emergenza"
LEX: inalberare la bandiera sulla barca ed operare entro 50 m dalla stessa. E' questo il famoso caso in cui è possibile (ma non obbligatoria) la "coesistenza" fucile-bombola. Sempre in questo caso, deve esservi "a bordo del mezzo stesso una cima di lunghezza sufficiente a recuperare il pescatore subacqueo".
BUON SENSO: ovvio che la cima (sicuramente più corta di 50 m), per servire a qualcosa, dovrebbe essere fissata al sub ed alla barca.

Più sub operano contemporanemante attorno ad una boa o ad una barca
LEX: la cosa appare ammssibile, purchè nessuno si allontani dai famosi 50 m.
BUON SENSO: più sicuro considerare la boa come dotazione personale di ogni sub.

Gommone scuola sub