MUSEI, ZONE ARCHEOLOGICHE E MONUMENTI RELIGIOSI
Museo archeologico
E ubicato in Piazza Garibaldi. Nello stesso è possibile ammirare magnifici reperti archeologici scoperti in contrada "Castiddazzu" - "Balate e- Valle Oscura".
Fra i più significativi reperti vi sono quelli ritrovati nelle cosiddette "Tombe della Regina e dei suoi figlioli", costituiti da vasi di ceramica di notevole fattura artistica, da statuine, monili in argento ed utensili di varia natura, ivi compresi poppatoi in ceramica dotati, finanche, di sonaglino e inoltre le monumentali stele monolitiche con epigrafi greche (probabile datazione dal II al IV secolo a.c.).
Circa 90 reperti del museo (corredi delle tombe n. 2 e n. 21 dalle necropoli greco-ellenistiche di Castellazzo ed indigena di Valleoscura con le bellissime hydrie a figure rosse e nere) sono stati esposti a Venezia nel 1996, presso Palazzo Grassi, alla mostra internazionale su "I Greci in Occidente".
E ubicato in Viale della Regione presso i locali dellex Scuola elementare "Luigi Capuana". Nella struttura sono state ricostruite gli ambienti tipo della casa del contadino di altri tempi. Il museo custodisce vari attrezzi atti alla cerealicoltura, alla panificazione e utensili di uso domestico; aratri di diverse dimensioni in legno e in ferro; macchine agricole costruite tra gli anni 50 e 60 ed ulteriori altri arnesi rudimentali evocanti l'attività contadina, caratteristica precipua della economia marianopolitana. Foto a sinistra: Utensili da cucina. |
Zone archeologiche
Sono ubicate a Castellazzo, in contrada Mucini ed a Balate/Valle Oscura in contrada Paragna. A Castiddazzu si trova la "Necropoli" dalla quale sono venute alla luce le tombe "Della regina e dei suoi figlioli". A Balate si trova inoltre il recinto sacro dove sono state ritrovate le "Stele monumentali" con epigrafi.
Foto a sinistra: M. Castellazzo - Settore di abitazioni sul terrazzo superiore
MONUMENTI RELIGIOSI
Costruzione risalente alla metà del XVIII secolo circa. Di notevole interesse è lurna contenente le ossa del martire cristiano Prospero con relativa bolla di autentica rilasciata dal Vaticano nel 1671.
Opere artistiche importanti custodite nella chiesa sono una statua lignea di San Giuseppe (autore Scuola del Bagnasco, epoca fine 700), una statua lignea di S. Prospero (autore ignoto), una pittura ad olio su tela raffigurante la Madonna del Carmelo e anime purganti (epoca fine 700).
Lopera scultorea ripropone 14 pannelli in terracotta, realizzati dallartista locale Riccardo Lo Iacono. La "Via Crucis" accompagna lascesa al calvario del paese. Foto a sinistra: Particolare della XI stazione (Gesù muore in Croce). |
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La tradizionale festa ricorre il giorno 3 maggio (intenzione della Croce) ed il giorno 15 agosto (esaltazione della Croce), di ogni anno. Sull'unico scarno altare è custodito un crocefisso ligneo eseguito da frate Innocenzo da Petralia nel XVII secolo. La devozione, assai diffusa verso il miracoloso crocefisso fa convergere al santuario folle di devoti che, da paesi vicini e lontani, vengono a sciogliere voti o a chiedere grazie. Il santuario è ricchissimo di testimonianze votive. Appesi a sospensori sulle pareti a destra e a sinistra della chiesa, si possono vedere numerosi ex voto di cera raffiguranti teste, gambe, cuori, mani, seni etc, spesso decorati da nastro colorato rosso (simbolo del Signore di Belice). Nel giorno di celebrazione del rituale sono presenti anche gli ex voto di pane o di altro materiale, rappresentanti parti del corpo miracolate. Da visitare inoltre la grotta del "miracolo" nota anche come "grotta del pastorello". Negli ultimi anni il Santuario ha subito delle opere di restauro allo scopo di offrire migliori servizi ai fedeli in numero sempre crescente; rimane aperto tutte le domeniche decorrenti dal mese di maggio al mese di settembre durante le quali è possibile assistere alla celebrazione liturgica.
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Edicole votive
Piccole costruzioni o nicchie a carattere religioso che si trovano sparse ovunque per il paese e per le strade di campagna. Degna di nota la Cappella di S. Francesco, recante la data del 1740, sita all'icrocio di Via Ospizio con Corso Umberto.
I MURALES
Murales realizzati nell'anno scolastico 1998/99, presso i locali della scuola media "Giovanni XXIII", dall'artista prof. Alfonso Siracusa che, con grande professinalità, ha espresso nelle sue opere momenti significativi della storia della scuola, del nostro Paese e della Sicilia. |
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