Il Santo | Sponsor |
L'abbazia deve il suo nome a
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San Galgano, |
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Gli si conosce il miracolo di aver
conficcato una spada nella roccia in
modo da lasciarne uscire l'elsa che simboleggia una croce. Popolarmente gli erano attribuite doti taumaturgiche, e presto il suo ritiro e poi la sua tomba divennero una deviazione quasi obbligata per i pellegrini che lungo la Via Francigena si recavano verso luoghi sacri come Santiago de Compostela. Altri eremiti agostiniani cominciarono a frequentare i luoghi di Galgano. |
Galgano, come avrebbe poi fatto
San Francesco d'Assisi, giunto ai vent'anni si spoglio'
delle sue ricchezze e della sua vita pressoche' dissoluta,
per dedicarsi interamente alla predicazione nel
territorio senese. Nel 1180 elesse l'Eremo di Montesiepi a sito del suo ritiro e vi mori' un anno dopo per le privazioni e gli stenti della vita ascetica. Nello stesso anno della sua morte, avvenuta all'eta' di Cristo, nasceva in Assisi San Francesco. |
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Alla morte di Galgano, per volonta' del Vescovo Ugo dei Saladini, sul Monte Siepi fu eretta una Cappella funeraria. Nel 1185 Ildebrando Pagano Pannocchieschi (successore di Ugo dei Saladini) curo' la canonizzazione di Galgano (si dice, dinanzi all'imperatore Federico I) e dono' arredi e suppellettili per l'abbellimento della Cappella. | Pare che lo stesso Vescovo
Ildebrando, nel 1201, abbia chiamato a Monte Siepi i Monaci
Cistercensi di Casamari, cio' che gli avrebbe
anche consentito di "rimpiazzare" gli eremiti
agostiniani con i forse piu' graditi monaci bianchi. Dei lavori,
iniziati intorno al 1210, si ha traccia gia' nel 1224. |
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I Cistercensi subito vi
realizzarono la prima Abbazia, e vi
impiantarono un centro che pote' godere di donazioni,
lasciti di devoti, esenzioni fiscali e molti altri
privilegi; l'Abbazia divento' subito importante e il suo
sviluppo economico fu rapido. Non mancarono, naturalmente, delle rivalita' e delle competizioni, come accadde fra l'altro con i Templari di Frosini. |
Nel tempo, l'Abbazia comincio' ad andar stretta ai monaci, percio' si rese necessario realizzarne una nuova, piu' a valle, nel sito dove oggi la conosciamo, vicino al Merse che forniva quell'acqua che scarseggiava nella prima Abbazia. | ||||
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Presto
divenne una della abbazie |
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Lo stile
architettonico e' inconfondibilmente
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Nel Trecento fu spesso oggetto di assalti da
parte di predoni e soldati e la sua storia si avvio'
verso una lenta decadenza.
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Nel
1503 l'Abbazia fu ridotta a commenda. Uno degli
abati trovo' redditizio, Nel 1577 si comincio' un primo restauro, ma la situazione rimase compromessa. Nel 1722 una crepa comincio' a minare la stabilita' della copertura, e i successivi restauri non riuscirono ad arginare la crescita della frattura. |
Il tetto crollo' definitivamente nel Settecento, e ben presto (1789) la chiesa fu sconsacrata.
Ma la rovina della copertura creo' un effetto che vale la pena di sperimentare: provate voi stessi a raccogliervi in preghiera o in riflessione in un luogo che fu sacro e che oggi e' a diretto contatto col cielo, senza il pavimento che separa dalle miserie della terra, senza il tetto che separa da Dio.
Non lo dimenticherete.
Nei pressi dell'Abbazia di San
Galgano, la AICAV (Accademia Italiana Cavalieri d'Alto Volo) organizza spettacoli di volo con falchi, aquile e gufi.
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