- Come
ti vorrei *
-
I
Ti
vorrei – sospiravo – anche più bella,
sì
che ognuno stupisse in veder quella, 1
che
move il core e avviva i sogni miei:
io
tale ti vorrei.
Oh
– sospiravo – pur ti vorrei brutta,
sì
che la tua bellezza fosse tutta
miracolo
e follia degli occhi miei: 2
tal’io
ti vorrei!
II
Ti
vorrei – sospiravo – un po’ più buona, 3
sì
che la grazia della tua persona
s’ornasse
di pietà nei pensier miei:
io
tale ti vorrei.
Oh
– sospiravo – ti vorrei peggiore, 4
sì
che il veleno del tuo tristo cuore
uccidesse
le notti e i giorni miei:
io
tale ti vorrei!
Ma…
se tu mi mancassi un sol momento 5
e
l’anima tremasse allo sgomento
di
perderti, oh!, allora ti vorrei
anche
come tu sei!
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*Come ti vorrei:
il titolo esprime un ottativo riverenziale per la donna, che,
comunque, l’uomo, se a lei s’è legato, continuerà ad amare. 1 - …stupisse:
venisse preso da meraviglia, rimanesse a bocca aperta e senza parola.
2 – miracolo e follia: innaturale visione, immaginazione,
trasformazione pazzesca e stravagante della realtà. 3 - …più
buona: per poterla amare di più. 4 - …peggiore …giorni
miei: più cattiva (peggiore) e velenosa dal cuore malvagio (il
veleno del tuo tristo cuore) da non farlo dormire e lavorare
(uccidesse le notti e i giorni miei). 5 – Ma …come tu sei:
basterebbe, però, che la donna venisse a mancare anche per un istante
all’uomo, perché questi s’accorgesse, nel sentirsi smarrito d’animo
e distrutto senza di lei, di averla amata e di amarla ancor di più
così com’era ed è.
- Per un giorno, Signore! *
-
- Ancor dovrò ignorare,
- se nel doman sperare.
- Il mio destino ingrato
- d’uscire m’ha privato. 1
- La vita senza onore
- è un campo senz’un fiore:
- Signor, deh! Per un giorno.
- Fa starm’ i cari attorno! 2
- Per un giorno, Signore,
- ridonaci l’amore!
- Non posso starne senza!
- Lenir so la sofferenza
- di lor, che me fer fiero: 3
- tornar vo’ al mio sentiero!
- -----
- *Per un giorno…:
è la preghiera dei galeotti. 1- d’uscire: uscire dal
carcere. 2 - fa …attorno: consenti (fa) che i miei cari (i
cari) stiano attorno a me (starmi attorno) ed io in mezzo a loro,
almeno per un sol giorno. 3 - …me fer fiero: mi fecero (fer)
forte e grande (fiero).
-
-
-
- Bruta gioventù
- Garrito di risa, 1
- di brio cupido,
- di ludi sfrenati
- nel sogno rodente
- dal gran tintinnio,
- sei, or, giovinezza!
-
- Oppur, sei tristezza
- al tetro stridìo,
- singulto insolente,
- di spettri, infestati
- d’atetico grido. 2
- E tonfi, derisa! 3
- Quando, svuotano d’eternità,
- fatuo ‘l tuo gioco si svelerà,
- se pur ricorderai, ti resta
- ‘l gabbo della tua gonza festa. 4
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- 1 - Garrito… giovinezza: o
giovinezza, sei, ora, in quest’era esistenziale d’insoddisfazione
soprattutto femministica e di mostruosa violenza, un effimero
strepito, teso ad inquiete confusioni (di brio cupido) ed a spassi
scorretti (ludi sfrenati), in uno sgretolante (rodente) abbaglio
(sogno) di rumori sibilanti (gran tintinnio). 2 - Oppur… grido:
oppure, sei cattiveria (tristezza), nell’orrido (tetro) frastuono
(stridìo) sgarbatamente convulso (singulto insolente) di larve
(spettri), travagliate (infestati) da strilli balordi (d’atetico
grido). 3 - E tonfi, derisa: scompari, da tutti disprezzata
(derisa). 4 - …gabbo …gonza: ti resta, o gioventù, l’inganno
(gabbo) della tua sciocca (gonza) festa.
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