INEDITI

NARRATIVA

XXX

Io, sono un'altro esempio di poeta che non ha mai pubblicato con la tradizionale editoria, poeta anonimo ho approfittato di questo spazio gratuito, per pubblicare gratuitamente alcune poesie inedite (naturalmente, non avendo mai pubblicato ) una precisazione: non saprete mai chi sono! Forse !

L'UNICA COSA

 

L'unica cosa che rimane

immune al tempo, sempre

uguale, anno dopo anno

funerale dopo funerale

matrimonio dopo matrimonio,

sempre uguale

nonostante la televisione

nonostante la radio

nonostante i giornali,

nonostante l'ultimo arrivato:

il computer,

c'è una cosa che non cambia mai,

mi sono sempre abituato

fin da bambino

mio padre mi portava con lui

e mi raccontava,

diceva,

facendomi vedere, di quello e di

quell'altro.

Ho visto in tutti questi anni

sempre tante cose,

ma una sola è rimasta

uguale:

la morte, vista sempre,

cosi era e cosi sarà,

è il prezzo da pagare, alla

vita.

Se vuoi vivere, devi vedere

morire,

gl'altri.

 

NESSUNO MAI

 

"Nessuno, mai potrebbe pensare

come fai tu, di continuare

sempre e comunque,

ma non vorrei ripetermi

perchè tu sai

o forse, fai finta di non sapere

che sarebbe ora di prendere coscienza,

non puoi continuare alla tua età...

che forse hai 20 anni?

non mi sembra!

sono decisamente di più

che rispondi...non ho capito bene?"

..."Che pesano, e qualche volta penso

che non sono decisamente pochi ma...

io ho i miei anni lasciamoli andare senza disturbarli

troppo!".

 

CESENA

 

Ricordo una volta sono passato,

in una città mah...mi sembrava quasi,

come dire...una fila di macchine spaventosa

dall'ingresso della città, proseguendo dentro,

e poi fino all'uscita.

E dentro poi, tutti i semafori erano rossi,

logicamente, per la mia direzione,

sembrava quasi, che li avessero sincronizzati,

pensando che io sarei passato di lì a quell'ora,

in quel preciso istante,

zacchete...ROSSO.

Ah, proprio una bella città,

ma...l'avete pensata per me?

 

LE OCCASIONI DELLA VITA

 

Le occasioni della vita sono tante,

tantissime,

l'importante è non sprecarle,

saperle prendere al volo,

saperle sfruttare,

viverle.

Io invece, ne ho sprecate tante,

troppe;

oggi ne ho buttate via,

tante forse troppe.

domani, chissa,

speriamo di non finirle,

sarebbe la fine.

 

IL TEMPO

 

Il tempo, è un periodo,

troppo corto.

Il tempo, passa in fretta,

troppo in fretta.

Il tempo, non è mai troppo.

Il tempo, guarisce ogni ferita,

ma sarà sempre poco,

troppo poco.

 

DONO

 

Vorrei essere un libro,

cosi tu, potresti leggermi,

ma purtroppo non lo sono,

 

io forse,

sono come una radio,

una radio locale,

 

tu telefona e chiedi,

io nel limite del possibile,

esaudirò.

 

Dalla serie peggio di cosi: (non si può pensare)

 

Passato:

espressione di tempo perduto.

Presente:

tempo che stiamo perdendo.

Futuro:

tempo che perderemo.

 

DALL'INTERNO DI UNA CLINICA

 

Quattro giorni dopo essere stato ricoverato in una clinica neuropsichiatrica :

 

NOTTE DI MAGGIO

 

Chissa, cosa ti passa

nei pensieri,

in questa

notte di maggio.

In mezzo a leoni,

dalle unghie spuntate,

con lame affilate

attorno al collo.

In questa,

notte di maggio

del diciannove febbraio.

In questa,

notte di maggio

alle dodici e zero otto.

Tra lupi affamati,

forse, aspettiamo,

un'altra

Notte di maggio.

(19 febbraio 1992)

 

S. ( 7 )

 

Ai mai parlato,

a qualcuno

che non c'è,

sentendo le sue risposte?

Facendogli domande

senza sentire

le sue risposte,

dialogando tranquillamente?

Ai mai parlato,

a qualcuno

che non c'è?

Qualcuno lo fa.

( marzo 1992 )

 

RISPOSTA

 

Poeta?

forse, ma vedi,

l'Italia è un paese

di Navigatori, Santi

e Poeti.

Io sono il navigatore,

del mio tempo;

Santo no,

ci sono alcune regole,

nel manuale del "Perfetto Santo"

che non mi si addicono;

Poeta poi,

è semplicissimo esserlo,

basta andare,

a capo ogni tanto,

o forse,

è ancora più semplice,

basta guardare

nei tuoi occhi.

( 28 giugno 1992 )

 

ILLUSIONE

 

Illusione perduta

e mai trovata,

cercata senza sosta,

in una notte d'estate

o in un caldo giorno

di sole invernale.

Illisione perduta

e mai trovata,

sapore amaro,

assaggiato inutilmente

in un rovo di spine

con more senza zucchero.

Illusione perduta

e mai trovata,

guardata invano

aldilà del vetro,

passare veloce come una stella cadente

in una notte d'estate.

Illusione perduta

e mai trovata,

miele dolce

del mio domani.

( 10 agosto 1992 )

 

MILLE MIGLIE

 

Sogno di una notte

di mezza estate,

annusata da lontano,

vista passare da vicino.

Profumo sconosciuto,

raggio di sole,

entrato per caso

dalla mia finestra.

Sogno di una notte

di mezza estate,

illusione lontana

mille miglie.

Sogno di una notte

di mezza estate,

ti ho gia, dentro

ai miei occhi.

( 17 agosto 1992 )

 

DUE PIEDI

 

Due piedi, camminavano

per strada,

sotto i portici.

Due piedi, in mezzo a altri

piedi, ogni tanto sostavano,

poi riprendevano il cammino.

Due piedi, camminavano

per strada,

incrociando altri piedi,

Due piedi, hanno

incrociato due piedi,

subito fuggiti.

Due piedi, camminavano

per strada,

ora non più.

Due piedi, cammineranno

per strada,

tra un pò di tempo.

(18 agosto 1992 )

 

PELLE BRUCIATA

 

Passi segnati dal tempo

e bruciati dal vento,

inutile sogno, parole

non sentite, disperse

in qualche mare lontano.

Legato ad un albero, mentre

il giorno sta morendo,

pronto a cavalcare

un'altra notte,

in un mare di sogni.

Domattina, un tiepido sole

entrerà dentro la stanza,

e mi svegliera, lasciandomi

a occhi aperti,

in un giorno senza sole,

Aspettando che entri

dalla mia porta, e possa

illuminare, questa pelle

bruciata dal vento,

ma non segnata dal tempo.

( 26 agosto 1992 )

 

ALITO

 

Un soffio di vento

ti gira accanto,

e senti il suo alito,

un rumore lieve lieve.

Si muove l'aria,

ma non te ne accorgi,

c'è un'afa intorno,

solo quella senti.

Un soffio di vento,

hai nel tuo collo,

forse di primavera,

no di certo d'autunno.

Un tiepido raggio

non riesce a riscaldare,

soprattutto, se non

lo vedi mai.

Un soffio di vento,

ti gira accanto,

ma non si sente niente,

in questo ghiacciaio Siberiano.

(27 agosto 1992 )

 

AURORA

 

Aurora, che entri dentro

alla mia stanza,

tutte le mattine di sereno,

e inizi a illuminare

il mio giorno

svegliandomi, alla tua luce.

Aurora, che ti alzi a levante,

da quì, non sei

proprio bellissima, ( era chiuso in un'ospedale, senò è sempre bella )

ma mi piace guardarti

ogni tanto,

e vedere le tue sfumature.

Aurora,che entri dentro di me,

mi piacerebbe,

guardarti ogni giorno.

( 28 agosto 1992 )

 

OCEANO

 

Cosa altro, ci resta da dire,

che non abbiamo già detto,

cosa altro, ci resta da udire,

che non abbiamo già udito;

Niente, niente, niente,

niente abbiamo detto,

e niente abbiamo udito,

non abbiamo assaggiato, nessuna

parola, che ci abbia saziato

e siamo ancora quì

in attesa di qualche Canada;

O forse, solo di un

piccolo fiordo,

e potere annusare

gli spruzzi salati,

vedere la schiuma,

sentire la voce,

del grande mare:

l'oceano.

( 29 agosto 1992 )

 

LUNA

 

Luna, dimmi di si,

dimmi che posso volare

su una foglia di eucalipto;

Dimmi, che posso salire

su una nuvola,

e guardare in giù,

senza avere le vertiggini.

Luna, dimmi di si,

per sempre si, o

anche solo per

questa sera.

( 1 settembre 1992 )

 

SOFFOCO

 

Cappio,

che stringi

ogni giorno

di più,

ricordati, di

non stringere,

troppo.

( 2 settembre 1992 )

 

FECI UNA DOMANDA ALLA....

 

Feci una domanda alla luna,

ma lei niente, non

mi degnò di uno sguardo,

e io rimasi lì ad aspettare;

Feci una domanda a una stella,

ma non ottenni risposta,

come se niente fosse,

rimase là, ferma nel cielo;

Feci una domanda al sole,

ma proprio non mi

diede udienza,

lui tranquillo,

si alzo al mattino,

e andò per la sua strada,

fino al tramonto,

sicuramente, non mi vide.

( 2 settembre 1992 )

 

GELIDO INCONTRO

 

Gelido incontro, non mi

hai portato niente,

solo rotto le poche

illusioni, che ancora

mi restavano, o forse

mi hai aperto questi occhi,

ancora chiusi, incollati

come sono, che ancora

non si vogliono aprire,

nonostante tutto quello udito,

e tutto quello che hanno visto,

sono chiusi forse per

sempre, o forse

chissa, sono aperti

già da mille anni,

o forse, chiusi da chissa quanto.

( 12 settembre 1992 )

 

ILLUSIONE SCIVOLATA SU...

 

Illusione scivolata su

una goccia di sole,

asciugata dal vento,

bagnata dall'ultima

pioggia, di fine estate,

volata via, come

una foglia, portata

via lontano, lontano

da me e da te,

scappata, chissa dove,

raccolta forse,

da qualche altro.

Illusione scivolata via,

perchè non torni indietro?

( 12 settembre 1992 )

 

LUNA CHE STAI...

 

Luna che stai sorgendo

ad est come il sole,

con quello stesso

colore, rosso spento,

e sembra quasi, che

annunci un nuovo giorno,

invece annunci soltanto,

una nuova notte,

forse più bella del giorno,

perchè posso navigare,

in un mare di sogni,

e se capito

in quello buono,

si che sarà,

una bella giornata,

illuminata dal sole.

Luna, che stai sorgendo

ad est come il sole,

portami il sogno più

bello che hai.

( 13 settembre 1992 )

 

VAGAMENTE

 

Ricorderò, qualcosa vagamente,

col passare degli anni,

persone, visi sfumati

forse senza voce.

Non ricorderò

pensieri e perderò,

forse, anche le emozioni.

Ricorderò certamente qualcosa,

ma chissa, quanto

ne perderò,

portato via dal tempo.

Ricorderò si qualcosa,

vagamente.

( 22-23 ottobre 1992 ) ( ad oggi inizio 2000 RICORDO ANCORA!!!!)

 

HO SOGNATO

 

Ho sognato, insieme a te

ascoltando il tuo profumo,

annusando, il respiro

assaporando la tua anima.

Ho volato, insieme a te

in un cielo limpido e terso,

sopra praterie verdissime,

e un mare verde smeraldo.

Sto sognando, insieme a te,

dentro di te.

Sto volando, insieme a te,

in questo sogno.

( 15 novembre 1992 )

 

IN QUESTO SOGNO

In questo sogno

o realtà, il tempo

corre, cosi in fretta,

insieme a te;

ma è lento,

quando t'aspetto,

in questo destino strano;

ti guardo negli occhi,

e mi sento precipitare,

ti accarezzo i capelli,

e mi fai vibrare,

ti stringo a me,

e mi fai bollire,

annuso il tuo profumo,

e mi ubriachi.

Stella, sperduta

nella luce della vita,

sei la luce

e la vita.

( 16 novembre 1992 )

 

SORRIDERE ( si ! sempre )

 

Sorridere? in un giorno

come questo

come si fà?

Anche in appello,

mi han detto no.

E io?

che avevo cosi

voglia di libertà?

Che ci faccio qui?

( 16 dicembre 1992 )

 

AFRICA ORIENTALE

 

Chissà, se ti rivedrò

ancora, esotica

ti vidi tanto tempo fà

poi, parlammo un pò,

troppo tempo è passato da

allora e non ti vedo

più riccioli belli,

dell'africa orientali.

Chissa, se ti rivedrò

ancora, esotica,

ti scorsi altre volte

passar lontano.

Tempo fa, specchiandomi

nei tuoi occhi

tu mi facesti sentire

il caldo sole della terra tua.

Chissa, se ti rivedro

ancora, esotica

parlammo poi altre volte,

parlammo....

Parlammo poi e tu:

" so brutta e ..."

Noo: "Sei esotica e carina"

e non mi credevi.

Chissa, se ti rivedrò

ancora, esotica.

( 25 febbraio 1993 )

 

RAGGIO DI LUNA

 

Dove sei raggio di luna?

Chissa se i tuoi sogni

sono più lontani, dei miei,

o da tutta altra strada,

forse il tuo raggio

splenderà, su un'altro pianeta,

e questa terra, nel buio della notte

dovrà fare senza di te.

Dove sei raggio di luna?

troppo buia è la notte

senza di te, in questo

pianeta senza luna,

come farò senza di te,

luce splendente,

che puoi illuminare a giorno

la notte più buia.

Forse vagherò per la galassia

alla ricerca, di un raggio di luna.

( 13 marzo 1993 )

 

ALWAYS YOU

 

L'America è lontana...

no; l'America sei tu

ma sei troppo lontana,

c'è l'Oceano i mezzo

e non ti vedo più,

o, ti vedo si

davanti ai miei occhi,

ma non ti posso toccare,

troppi metri ci dividono,

anche se sono, solo centimetri,

onde alte, in un mare

piatto, pieno di spruzzi.

America America,

dove sei ora?

Sono uscita un momento,

torno subito.

( 28 aprile 1993 )

 

RICORDERO'

 

Ricorderò, il tuo sapore

forse, per sempre,

vagherà dentro di me,

e nessuno saprà mai,

come ho fatto ad assaggiarti,

un segreto, resterà

chiuso in delle cellule,

nascosto al mondo.

Ricorderò il tuo odore,

anche...per sempre,

attorno a me resterà

anche se, cento donne ho amato,

e mille ne ho conosciute

agli angoli di strada,

per poche ore solamente,

volate via, chissa dove.

Ricorderò il tuo morso

e il mio, forse per sempre.

( 28 aprile 1993 )

( 1° GIUGNO 1993 : uscita dalla clinica !!!) ( era ora !!! ) .punto e a capo !

 

RECLUSO

 

BLACK LADY

 

Procedimenti penali nessuno,

solo 20 anni, di

galera già fatta, e

altri 50, ancora da fare.

E la signora, si avvicinò

e gli disse :

"Che fai domani sera?,

passerò da te".

"Sarò a casa mia

se proprio, devi venire,

ti aspetterò, e alla

mia ora, ti seguirò".

Ma, non si fece trovare,

e lei, lo aspettò

inutilmente per 250 anni.

Poi, si alzo, e andò a ovest.

( 14 giugno 1993 )

 

MARE E CREAZIONI

 

Creazioni...

ah! , non ti

dimenticherò mai,

o ti dimenticherò,

cosi come, non ho

dimenticato le altre.

( 28 luglio 1993 )

 

LE VERDI COLLINE...

 

Le verdi colline d'Africa e

un leone sostavano tranquillamente uno

sull'altro, guardando lontano gli spazi

immensi del continente nero.

Ma Ernest quel giorno

bevve un liquore che non gli piaceva

guardo lontano ma non

riusci a vedere i suoi leoni

Uno gli passò vicino e

bisbigliò qualcosa nel suo

orecchio ma forse

quel giorno non poteva sentire

Ma Ernest quel giorno

bevve un liquido che non gli piaceva

Guardò lontano ma non

rriusci a vedere i suoi leoni.

Un vecchio gli passò accanto e

gli raccontò una storia di una

tribù che non c'è più, ma forse

quel giorno non poteva sentire.

Ma Ernest quel giorno

bere non gli piaceva

Guardò lontano ma non

riusci a vedere i suoi leoni.

( 5 settembre 1993 )

 

FOLLE CORSA

 

Folle corsa, ma il traguardo

chissa, quanto è lontano.

Sono stanco di correre,

e i pezzi, tutti sparpagliati.

C'era forse qualcosa da trovare?

Allora l'ho perduta.

Come un bambino ignaro,

riprendo a correre,

fino al crack finale,

contro il muro, che conoscevo.

( 16 ottobre 1993 )

 

INFINITO

 

Nel niente

è disperso

tutto.

Nel niente

..........

l'infinito.

( 19 aprile 1994 )

 

UN FULMINE

 

Cade un fulmine

dopo ore di pioggia,

un lampo lontano,

caduto chissa, a

quanti chilometri

più in là,

illumina,

questa sera triste

per un istante,

poi solo,

un gelido

vento,

mi rimane,

sulla faccia.

( 6 aprile 1995 )

 

 


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