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Io, sono un'altro esempio di poeta che non ha mai pubblicato con la tradizionale editoria, poeta anonimo ho approfittato di questo spazio gratuito, per pubblicare gratuitamente alcune poesie inedite (naturalmente, non avendo mai pubblicato ) una precisazione: non saprete mai chi sono! Forse !
L'UNICA COSA
L'unica cosa che rimane
immune al tempo, sempre
uguale, anno dopo anno
funerale dopo funerale
matrimonio dopo matrimonio,
sempre uguale
nonostante la televisione
nonostante la radio
nonostante i giornali,
nonostante l'ultimo arrivato:
il computer,
c'è una cosa che non cambia mai,
mi sono sempre abituato
fin da bambino
mio padre mi portava con lui
e mi raccontava,
diceva,
facendomi vedere, di quello e di
quell'altro.
Ho visto in tutti questi anni
sempre tante cose,
ma una sola è rimasta
uguale:
la morte, vista sempre,
cosi era e cosi sarà,
è il prezzo da pagare, alla
vita.
Se vuoi vivere, devi vedere
morire,
gl'altri.
NESSUNO MAI
"Nessuno, mai potrebbe pensare
come fai tu, di continuare
sempre e comunque,
ma non vorrei ripetermi
perchè tu sai
o forse, fai finta di non sapere
che sarebbe ora di prendere coscienza,
non puoi continuare alla tua età...
che forse hai 20 anni?
non mi sembra!
sono decisamente di più
che rispondi...non ho capito bene?"
..."Che pesano, e qualche volta penso
che non sono decisamente pochi ma...
io ho i miei anni lasciamoli andare senza disturbarli
troppo!".
CESENA
Ricordo una volta sono passato,
in una città mah...mi sembrava quasi,
come dire...una fila di macchine spaventosa
dall'ingresso della città, proseguendo dentro,
e poi fino all'uscita.
E dentro poi, tutti i semafori erano rossi,
logicamente, per la mia direzione,
sembrava quasi, che li avessero sincronizzati,
pensando che io sarei passato di lì a quell'ora,
in quel preciso istante,
zacchete...ROSSO.
Ah, proprio una bella città,
ma...l'avete pensata per me?
LE OCCASIONI DELLA VITA
Le occasioni della vita sono tante,
tantissime,
l'importante è non sprecarle,
saperle prendere al volo,
saperle sfruttare,
viverle.
Io invece, ne ho sprecate tante,
troppe;
oggi ne ho buttate via,
tante forse troppe.
domani, chissa,
speriamo di non finirle,
sarebbe la fine.
IL TEMPO
Il tempo, è un periodo,
troppo corto.
Il tempo, passa in fretta,
troppo in fretta.
Il tempo, non è mai troppo.
Il tempo, guarisce ogni ferita,
ma sarà sempre poco,
troppo poco.
DONO
Vorrei essere un libro,
cosi tu, potresti leggermi,
ma purtroppo non lo sono,
io forse,
sono come una radio,
una radio locale,
tu telefona e chiedi,
io nel limite del possibile,
esaudirò.
Dalla serie peggio di cosi: (non si può pensare)
Passato:
espressione di tempo perduto.
Presente:
tempo che stiamo perdendo.
Futuro:
tempo che perderemo.
DALL'INTERNO DI UNA CLINICA
Quattro giorni dopo essere stato ricoverato in una clinica neuropsichiatrica :
NOTTE DI MAGGIO
Chissa, cosa ti passa
nei pensieri,
in questa
notte di maggio.
In mezzo a leoni,
dalle unghie spuntate,
con lame affilate
attorno al collo.
In questa,
notte di maggio
del diciannove febbraio.
In questa,
notte di maggio
alle dodici e zero otto.
Tra lupi affamati,
forse, aspettiamo,
un'altra
Notte di maggio.
(19 febbraio 1992)
S. ( 7 )
Ai mai parlato,
a qualcuno
che non c'è,
sentendo le sue risposte?
Facendogli domande
senza sentire
le sue risposte,
dialogando tranquillamente?
Ai mai parlato,
a qualcuno
che non c'è?
Qualcuno lo fa.
( marzo 1992 )
RISPOSTA
Poeta?
forse, ma vedi,
l'Italia è un paese
di Navigatori, Santi
e Poeti.
Io sono il navigatore,
del mio tempo;
Santo no,
ci sono alcune regole,
nel manuale del "Perfetto Santo"
che non mi si addicono;
Poeta poi,
è semplicissimo esserlo,
basta andare,
a capo ogni tanto,
o forse,
è ancora più semplice,
basta guardare
nei tuoi occhi.
( 28 giugno 1992 )
ILLUSIONE
Illusione perduta
e mai trovata,
cercata senza sosta,
in una notte d'estate
o in un caldo giorno
di sole invernale.
Illisione perduta
e mai trovata,
sapore amaro,
assaggiato inutilmente
in un rovo di spine
con more senza zucchero.
Illusione perduta
e mai trovata,
guardata invano
aldilà del vetro,
passare veloce come una stella cadente
in una notte d'estate.
Illusione perduta
e mai trovata,
miele dolce
del mio domani.
( 10 agosto 1992 )
MILLE MIGLIE
Sogno di una notte
di mezza estate,
annusata da lontano,
vista passare da vicino.
Profumo sconosciuto,
raggio di sole,
entrato per caso
dalla mia finestra.
Sogno di una notte
di mezza estate,
illusione lontana
mille miglie.
Sogno di una notte
di mezza estate,
ti ho gia, dentro
ai miei occhi.
( 17 agosto 1992 )
DUE PIEDI
Due piedi, camminavano
per strada,
sotto i portici.
Due piedi, in mezzo a altri
piedi, ogni tanto sostavano,
poi riprendevano il cammino.
Due piedi, camminavano
per strada,
incrociando altri piedi,
Due piedi, hanno
incrociato due piedi,
subito fuggiti.
Due piedi, camminavano
per strada,
ora non più.
Due piedi, cammineranno
per strada,
tra un pò di tempo.
(18 agosto 1992 )
PELLE BRUCIATA
Passi segnati dal tempo
e bruciati dal vento,
inutile sogno, parole
non sentite, disperse
in qualche mare lontano.
Legato ad un albero, mentre
il giorno sta morendo,
pronto a cavalcare
un'altra notte,
in un mare di sogni.
Domattina, un tiepido sole
entrerà dentro la stanza,
e mi svegliera, lasciandomi
a occhi aperti,
in un giorno senza sole,
Aspettando che entri
dalla mia porta, e possa
illuminare, questa pelle
bruciata dal vento,
ma non segnata dal tempo.
( 26 agosto 1992 )
ALITO
Un soffio di vento
ti gira accanto,
e senti il suo alito,
un rumore lieve lieve.
Si muove l'aria,
ma non te ne accorgi,
c'è un'afa intorno,
solo quella senti.
Un soffio di vento,
hai nel tuo collo,
forse di primavera,
no di certo d'autunno.
Un tiepido raggio
non riesce a riscaldare,
soprattutto, se non
lo vedi mai.
Un soffio di vento,
ti gira accanto,
ma non si sente niente,
in questo ghiacciaio Siberiano.
(27 agosto 1992 )
AURORA
Aurora, che entri dentro
alla mia stanza,
tutte le mattine di sereno,
e inizi a illuminare
il mio giorno
svegliandomi, alla tua luce.
Aurora, che ti alzi a levante,
da quì, non sei
proprio bellissima, ( era chiuso in un'ospedale, senò è sempre bella )
ma mi piace guardarti
ogni tanto,
e vedere le tue sfumature.
Aurora,che entri dentro di me,
mi piacerebbe,
guardarti ogni giorno.
( 28 agosto 1992 )
OCEANO
Cosa altro, ci resta da dire,
che non abbiamo già detto,
cosa altro, ci resta da udire,
che non abbiamo già udito;
Niente, niente, niente,
niente abbiamo detto,
e niente abbiamo udito,
non abbiamo assaggiato, nessuna
parola, che ci abbia saziato
e siamo ancora quì
in attesa di qualche Canada;
O forse, solo di un
piccolo fiordo,
e potere annusare
gli spruzzi salati,
vedere la schiuma,
sentire la voce,
del grande mare:
l'oceano.
( 29 agosto 1992 )
LUNA
Luna, dimmi di si,
dimmi che posso volare
su una foglia di eucalipto;
Dimmi, che posso salire
su una nuvola,
e guardare in giù,
senza avere le vertiggini.
Luna, dimmi di si,
per sempre si, o
anche solo per
questa sera.
( 1 settembre 1992 )
SOFFOCO
Cappio,
che stringi
ogni giorno
di più,
ricordati, di
non stringere,
troppo.
( 2 settembre 1992 )
FECI UNA DOMANDA ALLA....
Feci una domanda alla luna,
ma lei niente, non
mi degnò di uno sguardo,
e io rimasi lì ad aspettare;
Feci una domanda a una stella,
ma non ottenni risposta,
come se niente fosse,
rimase là, ferma nel cielo;
Feci una domanda al sole,
ma proprio non mi
diede udienza,
lui tranquillo,
si alzo al mattino,
e andò per la sua strada,
fino al tramonto,
sicuramente, non mi vide.
( 2 settembre 1992 )
GELIDO INCONTRO
Gelido incontro, non mi
hai portato niente,
solo rotto le poche
illusioni, che ancora
mi restavano, o forse
mi hai aperto questi occhi,
ancora chiusi, incollati
come sono, che ancora
non si vogliono aprire,
nonostante tutto quello udito,
e tutto quello che hanno visto,
sono chiusi forse per
sempre, o forse
chissa, sono aperti
già da mille anni,
o forse, chiusi da chissa quanto.
( 12 settembre 1992 )
ILLUSIONE SCIVOLATA SU...
Illusione scivolata su
una goccia di sole,
asciugata dal vento,
bagnata dall'ultima
pioggia, di fine estate,
volata via, come
una foglia, portata
via lontano, lontano
da me e da te,
scappata, chissa dove,
raccolta forse,
da qualche altro.
Illusione scivolata via,
perchè non torni indietro?
( 12 settembre 1992 )
LUNA CHE STAI...
Luna che stai sorgendo
ad est come il sole,
con quello stesso
colore, rosso spento,
e sembra quasi, che
annunci un nuovo giorno,
invece annunci soltanto,
una nuova notte,
forse più bella del giorno,
perchè posso navigare,
in un mare di sogni,
e se capito
in quello buono,
si che sarà,
una bella giornata,
illuminata dal sole.
Luna, che stai sorgendo
ad est come il sole,
portami il sogno più
bello che hai.
( 13 settembre 1992 )
VAGAMENTE
Ricorderò, qualcosa vagamente,
col passare degli anni,
persone, visi sfumati
forse senza voce.
Non ricorderò
pensieri e perderò,
forse, anche le emozioni.
Ricorderò certamente qualcosa,
ma chissa, quanto
ne perderò,
portato via dal tempo.
Ricorderò si qualcosa,
vagamente.
( 22-23 ottobre 1992 ) ( ad oggi inizio 2000 RICORDO ANCORA!!!!)
HO SOGNATO
Ho sognato, insieme a te
ascoltando il tuo profumo,
annusando, il respiro
assaporando la tua anima.
Ho volato, insieme a te
in un cielo limpido e terso,
sopra praterie verdissime,
e un mare verde smeraldo.
Sto sognando, insieme a te,
dentro di te.
Sto volando, insieme a te,
in questo sogno.
( 15 novembre 1992 )
IN QUESTO SOGNO
In questo sogno
o realtà, il tempo
corre, cosi in fretta,
insieme a te;
ma è lento,
quando t'aspetto,
in questo destino strano;
ti guardo negli occhi,
e mi sento precipitare,
ti accarezzo i capelli,
e mi fai vibrare,
ti stringo a me,
e mi fai bollire,
annuso il tuo profumo,
e mi ubriachi.
Stella, sperduta
nella luce della vita,
sei la luce
e la vita.
( 16 novembre 1992 )
SORRIDERE ( si ! sempre )
Sorridere? in un giorno
come questo
come si fà?
Anche in appello,
mi han detto no.
E io?
che avevo cosi
voglia di libertà?
Che ci faccio qui?
( 16 dicembre 1992 )
AFRICA ORIENTALE
Chissà, se ti rivedrò
ancora, esotica
ti vidi tanto tempo fà
poi, parlammo un pò,
troppo tempo è passato da
allora e non ti vedo
più riccioli belli,
dell'africa orientali.
Chissa, se ti rivedrò
ancora, esotica,
ti scorsi altre volte
passar lontano.
Tempo fa, specchiandomi
nei tuoi occhi
tu mi facesti sentire
il caldo sole della terra tua.
Chissa, se ti rivedro
ancora, esotica
parlammo poi altre volte,
parlammo....
Parlammo poi e tu:
" so brutta e ..."
Noo: "Sei esotica e carina"
e non mi credevi.
Chissa, se ti rivedrò
ancora, esotica.
( 25 febbraio 1993 )
RAGGIO DI LUNA
Dove sei raggio di luna?
Chissa se i tuoi sogni
sono più lontani, dei miei,
o da tutta altra strada,
forse il tuo raggio
splenderà, su un'altro pianeta,
e questa terra, nel buio della notte
dovrà fare senza di te.
Dove sei raggio di luna?
troppo buia è la notte
senza di te, in questo
pianeta senza luna,
come farò senza di te,
luce splendente,
che puoi illuminare a giorno
la notte più buia.
Forse vagherò per la galassia
alla ricerca, di un raggio di luna.
( 13 marzo 1993 )
ALWAYS YOU
L'America è lontana...
no; l'America sei tu
ma sei troppo lontana,
c'è l'Oceano i mezzo
e non ti vedo più,
o, ti vedo si
davanti ai miei occhi,
ma non ti posso toccare,
troppi metri ci dividono,
anche se sono, solo centimetri,
onde alte, in un mare
piatto, pieno di spruzzi.
America America,
dove sei ora?
Sono uscita un momento,
torno subito.
( 28 aprile 1993 )
RICORDERO'
Ricorderò, il tuo sapore
forse, per sempre,
vagherà dentro di me,
e nessuno saprà mai,
come ho fatto ad assaggiarti,
un segreto, resterà
chiuso in delle cellule,
nascosto al mondo.
Ricorderò il tuo odore,
anche...per sempre,
attorno a me resterà
anche se, cento donne ho amato,
e mille ne ho conosciute
agli angoli di strada,
per poche ore solamente,
volate via, chissa dove.
Ricorderò il tuo morso
e il mio, forse per sempre.
( 28 aprile 1993 )
( 1° GIUGNO 1993 : uscita dalla clinica !!!) ( era ora !!! ) .punto e a capo !
RECLUSO
BLACK LADY
Procedimenti penali nessuno,
solo 20 anni, di
galera già fatta, e
altri 50, ancora da fare.
E la signora, si avvicinò
e gli disse :
"Che fai domani sera?,
passerò da te".
"Sarò a casa mia
se proprio, devi venire,
ti aspetterò, e alla
mia ora, ti seguirò".
Ma, non si fece trovare,
e lei, lo aspettò
inutilmente per 250 anni.
Poi, si alzo, e andò a ovest.
( 14 giugno 1993 )
MARE E CREAZIONI
Creazioni...
ah! , non ti
dimenticherò mai,
o ti dimenticherò,
cosi come, non ho
dimenticato le altre.
( 28 luglio 1993 )
LE VERDI COLLINE...
Le verdi colline d'Africa e
un leone sostavano tranquillamente uno
sull'altro, guardando lontano gli spazi
immensi del continente nero.
Ma Ernest quel giorno
bevve un liquore che non gli piaceva
guardo lontano ma non
riusci a vedere i suoi leoni
Uno gli passò vicino e
bisbigliò qualcosa nel suo
orecchio ma forse
quel giorno non poteva sentire
Ma Ernest quel giorno
bevve un liquido che non gli piaceva
Guardò lontano ma non
rriusci a vedere i suoi leoni.
Un vecchio gli passò accanto e
gli raccontò una storia di una
tribù che non c'è più, ma forse
quel giorno non poteva sentire.
Ma Ernest quel giorno
bere non gli piaceva
Guardò lontano ma non
riusci a vedere i suoi leoni.
( 5 settembre 1993 )
FOLLE CORSA
Folle corsa, ma il traguardo
chissa, quanto è lontano.
Sono stanco di correre,
e i pezzi, tutti sparpagliati.
C'era forse qualcosa da trovare?
Allora l'ho perduta.
Come un bambino ignaro,
riprendo a correre,
fino al crack finale,
contro il muro, che conoscevo.
( 16 ottobre 1993 )
INFINITO
Nel niente
è disperso
tutto.
Nel niente
..........
l'infinito.
( 19 aprile 1994 )
UN FULMINE
Cade un fulmine
dopo ore di pioggia,
un lampo lontano,
caduto chissa, a
quanti chilometri
più in là,
illumina,
questa sera triste
per un istante,
poi solo,
un gelido
vento,
mi rimane,
sulla faccia.
( 6 aprile 1995 )